Originariamente Scritto da Chibi Goku
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Ovviamente è una situazione complessa e la legge ha i suoi limiti. Purtroppo questo accade quanto si tenta di regolamentare un qualcosa che di fatto non può rientrare in schemi fissi, la legge spesso crea anche situazioni paradossali. Se va bene si trova la legge incostituzionale o cmq errata, ma avrà sempre un limite. A volte ci vuole un pò di buon senso, ma anche questo ha una definizione abbastanza spannometrica.
A 13 anni si è ancora bambini (ma il fisico si sta sviluppando verso l'età adulta) anche se di questi tempi la concezione è cambiata, per vari motivi si ha accesso a conoscenze diverse, si è più precoci, ma molto spesso questo non corrisponde ad una maturità adeguata cresciuta di pari passo. Una volta si imitava la mamma negli atteggiamenti, ora i punti di riferimento sono molti altri. Poi ultimamente c'è una tendenza alla massificazione, l'idea di conformismo si è rafforzata e in parte è difficile non farsi influenzare (pena anche una sorta di distaccamento sociale a non far parte del "gruppo").
Basta vedere quello che pensano i ragazzini di oggi e quelli di dieci anni fa, a come si vestono o atteggiano per darne un'idea.
Non che questo per forza sia negativo in ogni situazione.
Non conoscendo la situazione di questa ragazza non è facile farsi un'idea completa.
Potrebbe benissimo darsi che non avesse pensato alle conseguenze delle sue azioni prima e che tenere il bambino fosse un suo colpo di testa, pensando che fosse una cosa facile e che tutto gli andasse bene così. Magari l'idea di avere un figlio l'ha inebriata e fatta impuntare.
In quest'ottica, i genitori, conoscendola, potrebbero aver optato per questa scelta, magari anche sofferta, visto che cmq hanno dovuto andare contro il volere della figlia, creare una situazione di astio, e tutte le conseguenze che ne derivano.
Ovvio che questa è una possibilità.
D'altra parte non per forza avere 13 vuol dire non avere la capacità di ragionare in modo più maturo. Tenere il bambino avrebbe cmq significato crescita per lei, forse troppo veloce per la sua età. Maturare così in fretta, l'avrebbe cmq privata di tante cose, ma questo avrebbe fatto parte delle responsabilità che si sarebbe dovuta prendere se avesse attuato questa scelta. I genitori avrebbero cmq dovuto accollarsi la responsabilità di crescere un altro figlio, e magari la loro situazione non era così solida da poterlo fare serenamente. E lei per conto suo, avrebbe dovuto far fronte al cambio di vita che la cosa richiedeva. Andare a scuola, e nel tempo libero cmq crescere il figlio, non uscire o svagarsi come avrebbe fatto prima, probabilmente trovarsi un lavoro senza proseguire gli studi.
Inoltre c'è la situazione del fidanzatino 15enne, anche lui avrebbe avuto le sue responsabilità, quindi la decisione influenzava pure lui (e la famiglia).
Certo sarebbe stata una scelta rischiosa, non si poteva sapere esattamente le conseguenze e se tutto sarebbe andato bene o meno.
Non è questione di stabilire di chi è la colpa, probabilmente una mancanza di visione a lungo termine della conseguenza delle proprie azioni. Ci sta anche che si può sbagliare. Sicuramente una situazione complicata.
La legge impone dei vincoli di età che per convenzione cercano di racchiudere la maggiore casistica possibile, ma non può tenere conto dei singoli casi o stare dietro agli evidenti cambi di stili di vita e mentalità sopratutto tra i giovani.
Una 13enne può essere immatura per la maggior parte dei casi (o almeno matura in modo giusto per la sua età ma intrapprendere scelte dettate da stili di vita che non sono adatti alla sua età e alla quale poi non saprà far fronte. Molte volte esternamente c'è un atteggiamento, un modo di comportarsi, la conoscenza di determinate cose e la possibilità di farne altre che però non sono supportate da un'adeguata capacità di prendersi le conseguenze delle proprie azioni e pagare eventualmente per esse.
L'età è solo indicativa. Ci sono ragazze che vanno per i 25 che sono donne a tutti gli effetti, fisicamente, per stile di vita, che però per molti aspetti hanno la maturità di ragazzine tra i 13 e i 16 anni e ancora non si assumono le responsabilità delle loro azioni e cercano la via facile. Solo che qui la legge agisce in modo diverso.
In ogni caso, se c'è correttezza nel comportarsi e la capacità di assumersi gli oneri delle proprie scelte, probabilmente si può crescere in tale direzione e adeguarsi al cambio delle situazioni, ma non sempre questo è possibile così in fretta e a tutte le età. E non sempre questo è così semplice da insegnare.
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