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Ragionandoci sopra potrebbe essere prevedibile. E comunque sia, essendo dettato da un rapporto causa effetto, anche se imprevedibile, rimane comunque un rapporto causale. Anche tu hai scambiato causa con caso
L'errore sta qui: ciò che viene normalmente identificato come un caso, è, alla fine, effetto di una causa, che a sua volta è effetto di un'altra.[/B]
E quest'altra di cosa è frutto? Di un'altra! Si giunge alla causa originaria, che viene identificata come casuale. Quindi tutto è casuale e si sviluppa casualmente secondo la causalità.
Una corda scese sinuosa. La afferrai fra gli spruzzi e dal ponte si levò un grido di incoraggiamento, sguaiato e scellerato, il cui fetore era un affronto al cielo.
E quest'altra di cosa è frutto? Di un'altra! Si giunge alla causa originaria, che viene identificata come casuale. Quindi tutto è casuale e si sviluppa casualmente secondo la causalità.
Ma comunque tutto deriva da una causa. Sfugge all'umana comprensione poter capire cosa originò la prima causa. Dire che una cosa è originata dal caso è un modo per trovare una risposta a ciò che umanamente ci sfugge.
Ma comunque tutto deriva da una causa. Sfugge all'umana comprensione poter capire cosa originò la prima causa. Dire che una cosa è originata dal caso è un modo per trovare una risposta a ciò che umanamente ci sfugge.
Il Caso come surrogato della Divinità? Le mie bestemmie potrebbero cambiare obiettivo!
Seriamente, il Caso è ciò che prevede uno sviluppo imprevedibile per noi: magari non lo è per qualche entità superiore, ma qui si ricade in ambito teologico-filosofico. Il nostro era più scientifico.
Una corda scese sinuosa. La afferrai fra gli spruzzi e dal ponte si levò un grido di incoraggiamento, sguaiato e scellerato, il cui fetore era un affronto al cielo.
E puo darsi pure che l'uomo è nato a caso... quindi dentro la casualità ci si ritroverebbe dentro una causa...
E secondo questa ipotesi tutto è nato da un puro caso, che ha dato via a una serie di eventi causali ma che nascono sempre da qualcosa casuale.
Questa ipotesi si potrebbe ritrovare anche nell'effetto butterfly: la farfalla batte le ali ali in Indonesia e si crea un uragano in america... ma comunque il battito delle ali della farfalla è nato per puro caso, e anche l'esistenza della farfalla stessa tenendo conto di quanto detto prima.
E' importante notarte che la causa viene scambiata per caso. Per esempio, se mi sta cadendo in testa una vaso dal secondo piano, e lo evito per un pelo, non lo evito, come si può immaginare, per caso, meglio detto culo. Lo evito, o perche me ne accorgo, oppure perché camminavo a una velocità tale che mi ha permesso di passarlo per un soffio. Tale velocità non sarebbe dettata dal caso, ma dalla causa che mi spingeva ad andare più forte del solito, per esempio mi potrei essere dimenticato di fare qualcosa di urgente. L'errore sta qui: ciò che viene normalmente identificato come un caso, è, alla fine, effetto di una causa, che a sua volta è effetto di un'altra.
Al di là della stupenda teoria del Caos e ammettendo, come avevo già fatto, che ogni cosa che non sia il Principio stesso sia frutto di un rapporto causale, faccio comunque notare che lo sviluppo causa effetto non è prevedibile e quindi casuale. Questo è il punto del discorso.
"Non prevedibile" non vuol dire necessarimente casuale, bada.
Vuol dire, piuttosto, che non può essere previsto in base ai dati dei quali siamo forniti e che può sembrare apparentemente senza filo logico di connessione ad eventi passati, ma non è casuale, perchè è suscitato da una causa promotrice.
E quest'altra di cosa è frutto? Di un'altra! Si giunge alla causa originaria, che viene identificata come casuale. Quindi tutto è casuale e si sviluppa casualmente secondo la causalità.
Qui ti contraddici.
Casuale = Che non segue un necessario rigore logico.
Causale = Determinato da eventi precedenti, e deve, dunque, seguire un rigore logico.
Entrambe non possono andare di pari passo, se non per il Principio (inteso come Origine), che non è mosso da motori esterni.
Seriamente, il Caso è ciò che prevede uno sviluppo imprevedibile per noi: magari non lo è per qualche entità superiore, ma qui si ricade in ambito teologico-filosofico. Il nostro era più scientifico.
Su questo sono d'accordo, ma molte volte scienza e filosofia sono necessarie l'una all'altra, per spiegare concetti metafisici, come questo.
E secondo questa ipotesi tutto è nato da un puro caso, che ha dato via a una serie di eventi causali ma che nascono sempre da qualcosa casuale.
Spiego l'esempio della farfalla, sempre tenendo conto del mio quote:
Il batitto delle ali della farfalla ( origine, principio, inizio dell'uragano ) = evento casuale.
Uragano in america: Causa del battito delle ali della farfalla. Evento causale.
Quindi:
Evento casuale: Battito dell farfalla, esistenza della farfalla stessa.
Evento causale: Uragano in america.
Quindi: "L' Origine è determinata dal Caso, e ad essa si susseguono fattori di Causalità."
Quella farfalla batteva le ali per una preciso scopo, quello di, per esempio, andare a cercare cibo. Quel battito d'ali è quindi effetto diretto di una causa, la fame.
Il battito della farfalla è uno pseudo-punto d'origine. In altre parole, può essere definito tale fino ad un certo punto.
Infatti, volendo risalire a cause ancor più specifiche, bisogna andare a capire e comprendere perchè quella farfalla ha battuto le ali in quel momento, giungendo, comunque, all'Origine vera e propria, quella Universale.
Casuale = Che non segue un necessario rigore logico.
Causale = Determinato da eventi precedenti, e deve, dunque, seguire un rigore logico.
Casuale = che non può essere né previsto né determinato.
Causale = dipendente da eventi precedenti, dà origine ad altri eventi.
Ora, il punto è: sappiamo che è dipendente, ma non sappiamo il principio secondo cui dipende. Il Caso va a porsi dove non vi è la possibilità di rivelare il processo logico che sta dietro al tutto e, molto probabilmente, ogni cosa ha una sua logica che risulta inconcepibile per noi.
Una corda scese sinuosa. La afferrai fra gli spruzzi e dal ponte si levò un grido di incoraggiamento, sguaiato e scellerato, il cui fetore era un affronto al cielo.
Ora, il punto è: sappiamo che è dipendente, ma non sappiamo il principio secondo cui dipende. Il Caso va a porsi dove non vi è la possibilità di rivelare il processo logico che sta dietro al tutto e, molto probabilmente, ogni cosa ha una sua logica che risulta inconcepibile per noi.
E' Caso finchè non si è coscienti della relazione causa-effetto. Nel caso contrario sappiamo che tutto è causa di tutto, ma non ne conosciamo la causa stessa.
Il battito della farfalla è uno pseudo-punto d'origine. In altre parole, può essere definito tale fino ad un certo punto.
Infatti, volendo risalire a cause ancor più specifiche, bisogna andare a capire e comprendere perchè quella farfalla ha battuto le ali in quelo momento, giungendo, comunque, all'Origine vera e propria, quella Universale.
Quindi tenendo conto di quello che hai detto tu, il battito della farfalla è uno pseudo punto d'origine, quindii da non considerare un vero e proprio inizio, bene, allora è uno pseudo punto d'origine anche la signora che fa cadere il vaso in quel preciso istante. Come hai detto tu, si dovrebbe capire perchè la signora fa cadere il vaso il quel preciso istante, giungendo alla vera origine, quella universale... in poche parole, i pseudo-punti d'orgine casuali portano sempre e comunque alla vera origine, quella universale. Pensando in questi termini potrei fare un piccolo cambiamento:
"L'universo è nato grazie ad un Principio di Casualità, al quale si sono susseguiti fattori di Causalità."
Che sarebbe la frase scritta in precedenza da Garrincha.
Questa discussione è da tg.
Lo metterai nel DBAtg? Vero? Vero?
In realtà sarebbe la frase scritta ancor prima da me. Infatti se controlli meglio, nel link che ti ho postato, il quote che faccio è il mio.
E comunque l'ho finalizzata in altro modo, sottintendendo per "L'Origine" quella Universale.
Ergo:
"L' Origine è determinata dal Caso, e ad essa si susseguono fattori di Causalità"
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