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io dico assolutamente gli USA, xchè se loro nn avessero cominciato la guerra x quel dannato petrolio, quei paesi, avevano si grossi problemi cn la dittatura, ma di certo nn si sarebbe mai arrivati a questo punto...
Spoiler:
cmq bush ha detto ke si trattava nn di guerra ma cercavano di portare la democrazia...MA KI CI CREDE!!!
Sfondo blu e scrivi in nero, ti assicuro che non si vede una cippa. Meglio cambiare colore se proprio devi usarne uno.
Detto questo, se volessimo dare una risposta guardando indietro potremmo assolutamente dire che sono gli USA lo stato più pericoloso, anche se forse non è specificato in cosa deve essere pericoloso.
Di certo l'economia americana non si basa solo sugli scienziati emigrati, ma ha una solida base di mercato, una cultura imprenditoriale e una potenza militare tale che la faranno sicuramente una grandissima potenza per i prossimi due secoli imho.
Indubbiamente, aggiungiamoci anche una certa ricchezza di materie prime e un territorio capace di supportare ulteriori aumenti di popolazione (anche se ultimamente pure loro si sono indebitati parecchio, tra l'altro con l'estero, per mettere un freno alla recessione che ha avuto la loro economia in questo inizio secolo)..
Il problema però è un altro, quando metà delle "menti" arriva dall'estero vuol dire che sotto sotto è il sistema educativo a fallire perché non produce ciò che invece il mercato sembrerebbe richiedere. http://youtube.com/watch?v=ZaN6Rx8X6_I (magari dando una lettura ai link a fianco)
Per ora gli USA si salvano grazie alle emigrazioni dei "cervelli" che ci sono sempre state da paesi come l'Italia e grazie alle multinazionali che favoriscono l'arrivo negli stati uniti dei più bravi lavoratori delle filiali estere.
E considerando questo è abbastanza vero che siamo anche noi europei ad aver sempre fatto il loro gioco.
Facedoci più furbi non sarebbe impossibile ridimensionare l'influenza statunitense, per lo meno dal punto di vista economico.
Secondo me L'Iran e il suo presidente.. Seguita dalla Russia ( grandi fornitori e produttori di metano) e da Putin..
Penso che in generale, tutti gli stati che abbiano a che fare con le risorse energetiche del mondo possano considerarsi pericolosi..
L'Iran è anch'esso pericoloso, se ha veramente le armi nucleari che dice. Ma da questo punto di vista definirei più pericolosi USA e Russia, anche se non hanno un presidente così fanatico.
La Russia è si pericolosa da questo punto di vista, per esempio quando ha tagliato il metano all'Italia.
Gli Stati Uniti con la loro ipocrisia sono i più pericolosi.
Vogliono essere i garanti della democrazia quando invece sono i primi a calpestarla per motivi economici e politici.
ho votato x sbaglio iran ma volevo votare cina....ha ragione jeff...sis tanno espandendo su tutti i campi...i loro lavoratori nn hanno diritto e questo e il loro guadagno principale..e poi hanno almeno una comunita di 100000 abitanti in ogni grande citta del mondo...
Io direi L'Iran.Da quando vuole costruire la bomba atomica sembra che nessuno può più fermarlo
Più che altro c'é Vladimir Putin che li protegge, altrimenti gli Usa potrebbero cancellare l'Iran dalla carta geografica altrettanto velocemente di come hanno fatto con l'Iraq ma contro Putin non ci si può mettere soprattutto gli Europei che dipendono dalle sue forniture di gas.
A parte quello il vero problema é che secondo me gli Usa non possono permettersi 3 fronti aperti, già stanno combattendo in Iraq e Afghanistan e le perdite in Iraq si avvicinano alle 4000 unità, altri morti non servono ed é per queste due ragioni che esiste ancora l'Iran non per altro.
per quanto riguarda l'atomica devo dire che non mi fà paura e sai perché? Perché quelle di Ahmadinejad sono farneticazioni, niente di più, un metodo per non dimostrare la propria debolezza.
Israele invece l'atomica già ce l'ha, si calcola che potrebbe avere anche 200 testate tutte pronte al lancio, quindi se anche l'Iran costruisse UNA testata non gli servirebbe a niente
Comunque la Cina è proprio pericolosa.
Non solo le grandi griffe fanno fabbricare le borse in Cina (solo il 70%, come scusa per appiccicarci il "made in Italy"), ma i vari laboratori (naturalmente irregolari) sfruttano dei poveretti cinesi sottopagati, invece che degli operai altamente specializzati con uno stipendio "normale".
Quindi possiamo dire che il mercato cinese ha invaso l'Italia anche dall'interno, non l'ha solo spazzato via (cosa che succederà in fretta, se le grandi marche continueranno a fabbricare all'estero).
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