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L'Eutanasia

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  • L'Eutanasia

    Leggendo un post di Goku SSJ4's Wife, il quale è stato alquanto toccante, mi è passato per la mente uno dei più grandi problemi etico-morali di questi tempi, a livello dei tanto discussi aborto e divorzio.
    Il problema in questione, come si fuò facilmente dedurre dal titolo, è l'Eutanasia.
    Essa, per chi non lo sapesse, in greco significa buona morte. Con questa, si indica l'intervento medico con lo scopo di metter fine alla lunga agonia di un malato terminale, e consiste perciò nel procurare la morte nel modo più indolore, rapido e incruento possibile a un essere umano (o ad un animale) affetto da una malattia inguaribile.
    Questo è più comunemente conosciuto con il classico esempio della "siringa letale".

    Perchè rappresenta un problema etico-morale?
    C'è una posizione che si oppone alla legalizzazione di questo metodo, quindi mi riferisco a quella Cattolica. Essa, infatti, afferma che la vita è stata donata da Dio e, quindi, solo lui può disporne: ragion per cui l’eutanasia viene considerata, dalla stessa, un omicidio.

    Ora, il mio pensiero è questo: perchè viene considerato un male qualcosa che, invece, può mettere fine alla sofferenza di molti malati inguaribili e dei loro parenti?
    Credo che, fosse il mio caso, avere un parente in stato vegetativo sia tremendamente doloroso, in primis per il malato stesso.
    Perchè respingere questo metodo, che può rendere indolore qualsiasi malattia?

    Insomma, voglio sapere cosa ne pensano gli utenti di questo forum. A voi la parola

    PS- E' vietato mettere solo il voto nel sondaggio, o dire soltanto se si è d'accordo o meno. Voglio argomentazioni, di grazia.
    23
    Sì, sono d'accordo.
    0%
    19
    No, non sono d'accordo.
    0%
    4
    The Treasures of Heaven are not Negations of Passion, but Realities of Intellect, from which all the Passions Emanate Uncurbed in their Eternal Glory.

  • #2
    Originariamente Scritto da Elena
    Leggendo un post di Goku SSJ4's Wife, il quale è stato alquanto toccante, mi è passato per la mente uno dei più grandi problemi etico-morali di questi tempi, a livello dei tanto discussi aborto e divorzio.
    Ti ringrazio. Non so perchè, cmq, ma pensavo che avessi aperto il topic prendendo spunto dal mio post. Avevo anche avuto l'idea di aprire un topic sull'eutanasia, dopo l'accaduto, ma a quanto pare mi hai preceduto.
    Anyway, la cosa assolutamente assurda è che questa pratica possa essere messa in atto sugli animali, mentre sugli uomini è considerato peccato. Ora, per il mio cane l'eutanasia è stata praticata tranquillamente. Ma perchè? Gli animali non sono anch'essi creature di Dio? Perchè si parla tanto degli uomini ma non degli animali? Cmq, ora più che mai la trovo una pratica giusta. L'uomo o l'animale, se non c'è più via di scampo, non deve soffrire... perchè continuare a vivere se non c'è più via d'uscita? Ma molto meglio il paradiso, almeno è un posto migliore.
    sigpic

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    • #3
      Ho avuto un fratello tetraplegico per circa 2 anni, che seguivano 3 anni di ospedali, litigate con i medici e sedie a rotelle.
      Nonostante ciò, ha continuato a sperare e non s'è mai abbattuto.
      Cazzo, non l'ho mai visto giù. Non poteva parlare, non poteva muoversi; poteva solo aprire la bocca, girare a fatica la testa e aprire e chiudere gli occhi, eppure aveva sempre il sorriso sulle labbra.
      Abbiamo sempre voluto che lui continuasse a vivere, proprio per questo suo modo di affrontare questa sua malattia dalle cause ignote (un giorno si svegliò, mentre era sotto le armi, ed aveva difficoltà con la parte destra del corpo; da lì, l'immediato ricovero), e per la sua solarità.
      Sempre.
      Tranne quando, agli inizi di Novembre dell'anno scorso, ebbe delle complicazioni polmonari e fu costretto a respirare tramite bombole d'ossigeno. Il suo sorriso cominciò a spegnersi, ma non la sua speranza.
      Passarono i giorni e fu portato in Sala Rianimazione, attaccato a quella cazzo di macchina.
      Abbiamo cominciato a sperare che si spegnesse senza soffrire oltremodo.
      Così è stato, ed il 12 Novembre se n'è andato in silenzio, senza soffrire.
      E noi siamo stati felici. Sì, felici.

      Se non fosse morto per cause naturali, avremmo cominciato anche noi una lotta mediatica per ottenere l'eutanasia (anche se sapevamo che non l'avremmo ottenuta).

      Assolutamente favorevole all'eutanasia. Se il malato può esprimere il suo parere, e questo è positivo, è giusto accontentarlo.
      Lo so, sarebbe come un omicidio-suicidio, ma come c'è la pena di morte per i criminali, ci dovrebbe essere anche l'eutanasia per le persone più sfortunate.

      Che la Chiesa sia contraria, sinceramente, non me ne fraga niente.
      Don't act like I never told ya...

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      • #4
        Per lo stesso motivo che hai citato tu.
        Considerando che (Religiosamente) la vita l'ha donata Dio, dev'essere lui a porne fine e non un uomo.
        Ora come ora (non sono molto informato sul fatto) non sò se sia legale o meno, anche se, vedendo il caso Welby, penso lo sia diventato.
        Giusto o meno, penso che la Chiesa non darà mai il via libera per fatti come questi.

        Visto che non ne so molto; Siamo veramente sicuri che la morte con una siringa non provochi dolore?
        Vivi, corri per qualcosa, corri per un motivo…
        Che sia la libertà di volare o solo di sentirsi vivo…



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        • #5
          Originariamente Scritto da The Mystic Visualizza Messaggio
          Ho avuto un fratello tetraplegico per circa 2 anni, che seguivano 3 anni di ospedali, litigate con i medici e sedie a rotelle.
          Nonostante ciò, ha continuato a sperare e non s'è mai abbattuto.
          Cazzo, non l'ho mai visto giù. Non poteva parlare, non poteva muoversi; poteva solo aprire la bocca, girare a fatica la testa e aprire e chiudere gli occhi, eppure aveva sempre il sorriso sulle labbra.
          Abbiamo sempre voluto che lui continuasse a vivere, proprio per questo suo modo di affrontare questa sua malattia dalle cause ignote (un giorno si svegliò, mentre era sotto le armi, ed aveva difficoltà con la parte destra del corpo; da lì, l'immediato ricovero), e per la sua solarità.
          Sempre.
          Tranne quando, agli inizi di Novembre dell'anno scorso, ebbe delle complicazioni polmonari e fu costretto a respirare tramite bombole d'ossigeno. Il suo sorriso cominciò a spegnersi, ma non la sua speranza.
          Passarono i giorni e fu portato in Sala Rianimazione, attaccato a quella cazzo di macchina.
          Abbiamo cominciato a sperare che si spegnesse senza soffrire oltremodo.
          Così è stato, ed il 12 Novembre se n'è andato in silenzio, senza soffrire.
          E noi siamo stati felici. Sì, felici.

          Se non fosse morto per cause naturali, avremmo cominciato anche noi una lotta mediatica per ottenere l'eutanasia (anche se sapevamo che non l'avremmo ottenuta).

          Assolutamente favorevole all'eutanasia. Se il malato può esprimere il suo parere, e questo è positivo, è giusto accontentarlo.
          Lo so, sarebbe come un omicidio-suicidio, ma come c'è la pena di morte per i criminali, ci dovrebbe essere anche l'eutanasia per le persone più sfortunate.

          Che la Chiesa sia contraria, sinceramente, non me ne fraga niente.
          Mi fa piacere aver avuto la tua testimonianza ed esperienza, che sembra essere stata veramente dura da superare.
          Hai centrato in pieno quello che è il mio pensiero. Perchè, soprattutto quando il malato è d'accordo, non rispettare la sua scelta? Perchè costringerlo a vivere, se questo termine si può utilizzare in certe condizioni, una tremenda agonia che sembra non avere fine?

          Se, come dice la Chiesa, Dio è tanto buono e clemente con l'uomo, perchè allora deve essere considerato il "possessore" della sua vita, e quindi poter decidire come, dove e quando farla iniziare e finire? Questo, a mio parere, non è per niente esempio di misericordia, termine di cui molti Cattolici si riempiono la bocca.
          Mi piacerebbe trovarmi faccia a faccia con un ecclesiastico, per potergli porre questa domanda.

          Originariamente Scritto da Davide03
          Per lo stesso motivo che hai citato tu.
          Considerando che (Religiosamente) la vita l'ha donata Dio, dev'essere lui a porne fine e non un uomo.
          Ora come ora (non sono molto informato sul fatto) non sò se sia legale o meno, anche se, vedendo il caso Welby, penso lo sia diventato.
          Giusto o meno, penso che la Chiesa non darà mai il via libera per fatti come questi.

          Visto che non ne so molto; Siamo veramente sicuri che la morte con una siringa non provochi dolore?
          Vabbè, per la prima parte, la mia risposta è sopra.

          Comunque, io non penso che, giuridicamente parlando, la Chiesa si possa intromettere in certe problematiche. Si sta parlando di diritti dell'uomo, voglio dire..
          Last edited by Elena; 18 April 2008, 20:17.
          The Treasures of Heaven are not Negations of Passion, but Realities of Intellect, from which all the Passions Emanate Uncurbed in their Eternal Glory.

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          • #6
            La vita è un DONO di Dio, non una sua concessione.
            Da quando una persona non può fare ciò che vuole di ciò che gli è stato donato?
            Solo mettendola in questi termini, la discussione è bella e chiusa.
            Se travalichiamo questo fatto, non possiamo altro che accettare l'eutanasia come pratica medica che non fa altro che far cessare le sofferenze di una persona. La vita è tale se permette di essere vissuta, ovvero goduta nel pieno delle facoltà motorie ma soprattutto mentali. Senza di queste, mi spiegate qual'è la differenza con una pianta? Mi spiegate qual'è la dignità di una persona costretta ad essere imboccata per il resto della vita? E poi in secondo luogo i dispiaceri dei cari, i loro disagi...
            Per quanto riguarda il dissenso della Chiesa, almeno a livello legislativo, non c'è problema. Siamo in un Paese laico (teoricamente).
            Poi il fatto che siamo anche un Paese di bigotti è un altro discorso...

            Comment


            • #7
              Originariamente Scritto da Lorenzo GOV Visualizza Messaggio
              Poi il fatto che siamo anche un Paese di bigotti è un altro discorso...
              Bé sarebbe più giusto dire che siamo in un paese di merda, sul fatto che l'eutanasia sia un diritto del malato, e più ampiamente dell'uomo, non ci piove , il fatto che lo Stato, o il mondo in generale, non sia d'accordo non cambia questo fatto
              Membro dell'Ordine dei Trolloni Neri

              Comment


              • #8
                Se la malattia è inguaribile non vedo perchè vietarla...
                Naturalmente se il malato è cosciente deve essere lui a decidere.Se non è così la decisione dovrebbe andare ai parenti.
                Nel secondo caso secondo me l'eutanasia può essere applicata se la morte del malato è certa e imminente,allora tanto vale non farlo soffrire di più.
                Se il malato soffre troppo non vedo perchè non applicarla.
                Ergo,favorevole,ma soltanto nei casi disperati.
                Last edited by mrk; 18 April 2008, 21:39.
                sigpic
                La mia FF: http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=73552 ,postato 20°capitolo
                "Cugino di Fusion 12!"

                Comment


                • #9
                  Sono daccordo, ma solo se la malattia è assolutamente inguaribile e provochi dolori (anche atroci) sia durante il ricovero, sia nel momento della morte.

                  Ma c'è anche da dire che il "boia" (probabilmente medico) si sentirebbe eternamente divorato dai sensi di colpa (almeno così succederebbe a me)
                  Steel power actived!
                  sigpic

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                  • #10
                    La vita c'è la donata Dio,non è giusto che la buttiamo al vento per mano NOSTRA.
                    Il suicidio è diventato propio un crimine,pertanto,credo che sia sbagliato sucidarsi.
                    Non si deve mai far male a se stessi,continua a vivere,finche gli occhi non si chiuderanno,vivi finchè puoi,anche se hai dolori e non riesci a muoverti,finchè tu stesso non morirai,trovo sbagliato suicidarsi,Dio ci ha donato la vita, e noi la dobbiamo sfruttare al meglio.
                    Se il tanto agognato Dio esisterà con le relative paradiso e inferno Dio punirà a si è suicidato,poichè ha comesso un omicidio.

                    Comment


                    • #11
                      Originariamente Scritto da Bimbiggi² Visualizza Messaggio
                      ...Se il tanto agognato Dio esisterà con le relative paradiso e inferno Dio punirà a si è suicidato,poichè ha comesso un omicidio.
                      Se Dio punisce queste persone, allora è un Dio che non merita di essere adorato.

                      Comment


                      • #12
                        Favorevolissimo.Nel momento in cui è preso il permanente possesso di qualcosa,indipendemente dalla natura come dono o meno di questa,se ne acquisisce il diritto a completa determinazione.Un giorno,quando la bocca si aprirà per l'ultima volta,e i fatidici 21 grammi saranno persi,potremmo anche scoprire che Dio non esiste,che tutto ciò in cui s'è fermante creduto per annii è solo un'illusione;ma anche se così non dovesse essere,la vita è di chi la vive,non di chi l'ha donata (e ne ha quindi passato la proprietà, privandosene rispetto a quanto n'era in origine),porcatroia.Sono anche favorevole al fatto che l'eutanasia venga adoperata su consenso dei parenti,se una vita arreca sol dolore,ostinarsi a farla vivere solo per non privarsi del viso e delle passate carezze della persona malata è cosa priva di senso alcuno.
                        2+2=22.

                        Comment


                        • #13
                          Originariamente Scritto da Lorenzo GOV Visualizza Messaggio
                          La vita è un DONO di Dio, non una sua concessione.
                          Da quando una persona non può fare ciò che vuole di ciò che gli è stato donato?
                          Solo mettendola in questi termini, la discussione è bella e chiusa.
                          Se travalichiamo questo fatto, non possiamo altro che accettare l'eutanasia come pratica medica che non fa altro che far cessare le sofferenze di una persona. La vita è tale se permette di essere vissuta, ovvero goduta nel pieno delle facoltà motorie ma soprattutto mentali. Senza di queste, mi spiegate qual'è la differenza con una pianta? Mi spiegate qual'è la dignità di una persona costretta ad essere imboccata per il resto della vita? E poi in secondo luogo i dispiaceri dei cari, i loro disagi...
                          Per quanto riguarda il dissenso della Chiesa, almeno a livello legislativo, non c'è problema. Siamo in un Paese laico (teoricamente).
                          Poi il fatto che siamo anche un Paese di bigotti è un altro discorso...
                          Pienamente d'accordo. Come vedi, i nostri discorsi viaggiano sulla stessa linea
                          Originariamente Scritto da Steelstyler Visualizza Messaggio
                          Sono daccordo, ma solo se la malattia è assolutamente inguaribile e provochi dolori (anche atroci) sia durante il ricovero, sia nel momento della morte.

                          Ma c'è anche da dire che il "boia" (probabilmente medico) si sentirebbe eternamente divorato dai sensi di colpa (almeno così succederebbe a me)
                          Non credo, invece. Dovrebbe, tutt'altro, sentirsi un eroe, per aver liberato da una lunga ed atroce agonia chi non può più uscire dalla malattia.
                          Originariamente Scritto da Bimbiggi² Visualizza Messaggio
                          La vita c'è la donata Dio,non è giusto che la buttiamo al vento per mano NOSTRA.
                          Il suicidio è diventato propio un crimine,pertanto,credo che sia sbagliato sucidarsi.
                          Non si deve mai far male a se stessi,continua a vivere,finche gli occhi non si chiuderanno,vivi finchè puoi,anche se hai dolori e non riesci a muoverti,finchè tu stesso non morirai,trovo sbagliato suicidarsi,Dio ci ha donato la vita, e noi la dobbiamo sfruttare al meglio.Se il tanto agognato Dio esisterà con le relative paradiso e inferno Dio punirà a si è suicidato,poichè ha comesso un omicidio.
                          A parte il fatto che, personalmente, la vita non è stata donata da alcun Dio, credo sia assolutamente immorale chiamare vita quella di un malato in stato vegetativo, o in coma da vent'anni, o costretto all'immobilità totale fisica e, talvolta, mentale.
                          The Treasures of Heaven are not Negations of Passion, but Realities of Intellect, from which all the Passions Emanate Uncurbed in their Eternal Glory.

                          Comment


                          • #14
                            Intervengoa anche io...
                            La vita è un dono di Dio e si conclude qundo lui a deciso che si deve concludere...Quando però lui decide che la vita di qualcuno deve finire gli uomini cercano di fare di tutto per salvarla e tengono in vita la persona "innaturalmente" fino a trasformare il corpo quasi in una macchina, questa quindi, pur dovendo morire secondo Dio o "natura", non muore.
                            Ergo tutto la vita vissuta in uno stato per esempio "vegetativo" non ci dovrebbe essere...la persona deve essere lasciata morire quando non ci sono più possibilità.
                            sigpic
                            The Yamcha' s Game!

                            Comment


                            • #15
                              Non sono favorevole eticamente parlando. Sì praticamente parlando.

                              Rialzati, vecchio. Fa vedere che vali ancora qualcosa.

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