Dopo il decisivo colloquio,il presidente Moratti mette la parola stop al sodalizio tra la beneamata e il tecnico di Jesi;in favore di Mourinho.
Roberto Mancini non è più l'allenatore dell'Inter. Il tecnico di Jesi ha concluso il suo rapporto di collaborazione con i nerazzurri nel tardo pomeriggio di oggi al termine di un incontro lampo con il presidente, Massimo Moratti.
E' durato poco più di venti minuti l'ultimo confronto fra i due che, negli uffici del massimo dirigente dei nerazzurri in Via Serbelloni, avrebbero "di comune accordo" preso questa decisione.
Mancini, scuro in volto e senza rilasciare alcuna dichiarazione, ha lasciato l'ufficio del presidente su una macchina diversa da quella con cui è arrivato. L'ormai ex allenatore nerazzurro lascia quindi l'Inter dopo aver conquistato con la Benamata ben sette trofei (3 volte, consecutivamente, il campionato, 2 la Coppa Italia e ottenendo il bis anche nella Supercoppa Italiana).
La notizia era nell'aria, e anche se ancora non si ha l'ufficialità, ormai la separazione è cosa fatta. D'altronde, la "sparata" di Mancini dopo l'eliminazione dalla Champions League per mano del Liverpool aveva scosso (irrimediabilmente) l'ambiente interista.
Sarebbe stato proprio in seguito all'uscita del Mancio in sala stampa al termine della partita con i Reds che Moratti avrebbe iniziato a guardarsi intorno, inquadrando in Mourinho (cha da cinque mesi studia l'italiano, ndr) l'allenatore del nuovo corso.
Bisognava solo dirlo al diretto interessato. Il modo con cui Mancini ha lasciato gli uffici di Moratti non lascia dubbi: il presidente dell'Inter è stato piuttosto esplicito nell'argomentare il discorso.
Andrea Tabacco / Eurosport
Pareri?
Roberto Mancini non è più l'allenatore dell'Inter. Il tecnico di Jesi ha concluso il suo rapporto di collaborazione con i nerazzurri nel tardo pomeriggio di oggi al termine di un incontro lampo con il presidente, Massimo Moratti.
E' durato poco più di venti minuti l'ultimo confronto fra i due che, negli uffici del massimo dirigente dei nerazzurri in Via Serbelloni, avrebbero "di comune accordo" preso questa decisione.
Mancini, scuro in volto e senza rilasciare alcuna dichiarazione, ha lasciato l'ufficio del presidente su una macchina diversa da quella con cui è arrivato. L'ormai ex allenatore nerazzurro lascia quindi l'Inter dopo aver conquistato con la Benamata ben sette trofei (3 volte, consecutivamente, il campionato, 2 la Coppa Italia e ottenendo il bis anche nella Supercoppa Italiana).
La notizia era nell'aria, e anche se ancora non si ha l'ufficialità, ormai la separazione è cosa fatta. D'altronde, la "sparata" di Mancini dopo l'eliminazione dalla Champions League per mano del Liverpool aveva scosso (irrimediabilmente) l'ambiente interista.
Sarebbe stato proprio in seguito all'uscita del Mancio in sala stampa al termine della partita con i Reds che Moratti avrebbe iniziato a guardarsi intorno, inquadrando in Mourinho (cha da cinque mesi studia l'italiano, ndr) l'allenatore del nuovo corso.
Bisognava solo dirlo al diretto interessato. Il modo con cui Mancini ha lasciato gli uffici di Moratti non lascia dubbi: il presidente dell'Inter è stato piuttosto esplicito nell'argomentare il discorso.
Andrea Tabacco / Eurosport
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