Sono sempre stato contro l'aborto, ma è successo un caso dove penso che in certi casi sia meglio farlo per il bene di tutti: il medico dice ad una madre incinta che il bambino non sarebbe stato come tutti gli altri, sarebbe cresciuto diversamente abile, leggermente ritardato, con qualche malformazione al corpo e avrebbe vissuto massimo all'età di 18 anni e il suo corpo sarebbe rimasto piccolo come quello di un bambino. I genitori decisero lo stesso di portare avanti la gravidanza perchè non volevano togliere la vita al loro bambino prima di nascere e qualsiasi cosa gli avrebbe mandato Dio l'avrebbero accettata. Sono passati 16 anni, il ragazzo quest'anno è stato in classe con me per il terzo anno consecutivo dove frequentavamo insieme il terzo anno di un liceo scientifico, il ragazzo nella sedia a rotelle da una vita stava sempre male, passava più tempo all'ospedale a fare controlli che a casa o a scuola, spesso si sentiva male e stava all'ospedale per 2 o 3 settimane ma un giorno ci arrivò in classe la notizia dei genitori disperati che il ragazzo era morto. Dopo 3 anni insieme, tutta la classe era affezionata al ragazzo e abbiamo accolto la notizia con grande dispiacere insieme a tutto l'istituto, soprettutto i familiari non hanno potuto accettare la scomparsa del ragazzo e ieri, dopo 5 mesi dai funerali, mi è capitato di incontrare la madre per strada con un cagnolino, le ho chiesto come stava e lei mi ha detto che stava accompagnando suo figlio a scuola, nel viso era irriconoscibile e tutti i familiari ne sono ancora sconvolti. Il bambino soffriva da una vita e adesso che è morto ne stanno soffrendo tutti fino a non so quando. Ora mi chiedo: ma non era meglio abortire finchè era in tempo? Almeno poi avrebbe fatto un'altro figlio normale e ora sarebbero tutti felici. Oppure è giusto che le cose siano andate così?
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in certi casi è giusto l'aborto?
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Originariamente Scritto da sssebiSono sempre stato contro l'aborto, ma è successo un caso dove penso che in certi casi sia meglio farlo per il bene di tutti: il medico dice ad una madre incinta che il bambino non sarebbe stato come tutti gli altri, sarebbe cresciuto diversamente abile, leggermente ritardato, con qualche malformazione al corpo e avrebbe vissuto massimo all'età di 18 anni e il suo corpo sarebbe rimasto piccolo come quello di un bambino. I genitori decisero lo stesso di portare avanti la gravidanza perchè non volevano togliere la vita al loro bambino prima di nascere e qualsiasi cosa gli avrebbe mandato Dio l'avrebbero accettata. Sono passati 16 anni, il ragazzo quest'anno è stato in classe con me per il terzo anno consecutivo dove frequentavamo insieme il terzo anno di un liceo scientifico, il ragazzo nella sedia a rotelle da una vita stava sempre male, passava più tempo all'ospedale a fare controlli che a casa o a scuola, spesso si sentiva male e stava all'ospedale per 2 o 3 settimane ma un giorno ci arrivò in classe la notizia dei genitori disperati che il ragazzo era morto. Dopo 3 anni insieme, tutta la classe era affezionata al ragazzo e abbiamo accolto la notizia con grande dispiacere insieme a tutto l'istituto, soprettutto i familiari non hanno potuto accettare la scomparsa del ragazzo e ieri, dopo 5 mesi dai funerali, mi è capitato di incontrare la madre per strada con un cagnolino, le ho chiesto come stava e lei mi ha detto che stava accompagnando suo figlio a scuola, nel viso era irriconoscibile e tutti i familiari ne sono ancora sconvolti. Il bambino soffriva da una vita e adesso che è morto ne stanno soffrendo tutti fino a non so quando. Ora mi chiedo: ma non era meglio abortire finchè era in tempo? Almeno poi avrebbe fatto un'altro figlio normale e ora sarebbero tutti felici. Oppure è giusto che le cose siano andate così?
Mia sorella è la cosa più importante che abbia al mondo, le voglio troppo bene, per lei faccio di tutto passo intere giornate all'ospedale e notti insonni, ma se fossi stata nei panni dei miei avrei abortito, perchè la vita che conduce è terribile e sinceramente non la augurerei nemmeno al mio peggior nemico.sigpicQUANDO GIUNGI ALL'INFERNO...NESSUNO PUO' PIU' SALVARTI...
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Vedi, queste sono questioni molto delicate. I genitori di quel ragazzo lo hanno amato illimitatamente come qualsiasi altro ragazzo. e adesso che non c'è più portano un dolore indescrivibile dentro, perchè hanno perso un figlio a soli 16 anni. Quando si prende la decisione di portare avanti la gravidanza si da tutto l'amore del mondo alla creatura che nascerà, i genitori anche se vedono il figlio star male non pensano "forse era meglio abortire" perchè per loro non è stato e non sarà mai uno sbaglio aver messo al mondo quel figlio che hanno tanto amato, seppur con tanti problemi di salute.
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Sì, era meglio che avesse abortito.
A parte rotture grammaticali, a me sembra molto stupido dire "sarebbe stato meglio se non fosse nato". In fondo non è che se non nasce un bambino non è un bambino ma solamente un essere astratto nella mente dei genitori e della gente vicina alla famiglia, rimane sempre un figlio. E vederlo morire a 16 anni per la sua malattia, o farlo morire (perchè muore, non è che non nascendo non è mai vissuto) con l'aborto, rimane sempre un dolore atroce per i genitori.
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Originariamente Scritto da pasalvo Visualizza MessaggioVedi, queste sono questioni molto delicate. I genitori di quel ragazzo lo hanno amato illimitatamente come qualsiasi altro ragazzo. e adesso che non c'è più portano un dolore indescrivibile dentro, perchè hanno perso un figlio a soli 16 anni. Quando si prende la decisione di portare avanti la gravidanza si da tutto l'amore del mondo alla creatura che nascerà, i genitori anche se vedono il figlio star male non pensano "forse era meglio abortire" perchè per loro non è stato e non sarà mai uno sbaglio aver messo al mondo quel figlio che hanno tanto amato, seppur con tanti problemi di salute.sigpicQUANDO GIUNGI ALL'INFERNO...NESSUNO PUO' PIU' SALVARTI...
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Non so cosa avrei fatto se fossi stato al posto dei genitori, fatto sta credo che abbiano preso la decisione giusta per loro e forse anche per il figlio e tutti gli altri.. Io sono convinto che ogni esistenza abbia uno scopo, magari se questo ragazzo non fosse esistito tu/noi non ci saremmo posti la domanda "se fosse stato giusto o no abortire in tempo" e così facendo ci hai sensibilizzato e magri reso migliori.
Posso solo lontanamente immaginare cosa abbiano potuto provare i genitori a crescere e soprattutto a veder morire il loro figlio, in ogni caso, mi ripeto, hanno preso la decisione giusta anche perchè non c'era una decisione giusta o sbagliata in questo caso, ma solo la decisione.
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Originariamente Scritto da Cloud Strife Visualizza MessaggioSì, era meglio che avesse abortito.
A parte rotture grammaticali, a me sembra molto stupido dire "sarebbe stato meglio se non fosse nato". In fondo non è che se non nasce un bambino non è un bambino ma solamente un essere astratto nella mente dei genitori e della gente vicina alla famiglia, rimane sempre un figlio. E vederlo morire a 16 anni per la sua malattia, o farlo morire (perchè muore, non è che non nascendo non è mai vissuto) con l'aborto, rimane sempre un dolore atroce per i genitori.
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Scelta molto difficile. Personalmente opterei per l'aborto, nessuna cattiveria come si è capito dai post precedenti, semplicemente si è realisti e coraggiosi, anche un po' rammaricati di non aver potuto conoscere una persona in quanto mai nata del tutto.
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Pochi mesi fa un mio amico, del tutto contrario all'aborto, ha perso il suo futuro nipote in quanto il feto mostrava gravi malformazioni, tali da far sì che suo fratello scegliesse per l'aborto del figlio. Venuto a conoscenza della vita cui sarebbe stato constretto il nascituro, ha sancito che suo fratello non avrebbe potuto fare altrimenti. Questo a dimostrazione di come simili casi siano capaci di far riflettere, nel bene o nel male, anche coloro arroccati il più saldamente possibile sulle proprie posizioni.
Se i medici avessero posto il problema per un mio eventuale figlio, io avrei fatto solo una cosa: esporre alla madre tutte le implicazioni. Sono infatti convinto che la madre possieda ogni singolo diritto esistente su ciò che ha in grembo, e che sia quindi lei a sancire se esso debba vivere o morire (e questo anche in casi non critici come quello proposto). Una volta esposti alla mia compagna tutti i fatti, le fornirei la mia opinione, che sarebbe favorevole all'aborto, per poi accettare la sua scelta.
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Originariamente Scritto da Majin Broly Visualizza MessaggioPochi mesi fa un mio amico, del tutto contrario all'aborto, ha perso il suo futuro nipote in quanto il feto mostrava gravi malformazioni, tali da far sì che suo fratello scegliesse per l'aborto del figlio. Venuto a conoscenza della vita cui sarebbe stato constretto il nascituro, ha sancito che suo fratello non avrebbe potuto fare altrimenti. Questo a dimostrazione di come simili casi siano capaci di far riflettere, nel bene o nel male, anche coloro arroccati il più saldamente possibile sulle proprie posizioni.
Se i medici avessero posto il problema per un mio eventuale figlio, io avrei fatto solo una cosa: esporre alla madre tutte le implicazioni. Sono infatti convinto che la madre possieda ogni singolo diritto esistente su ciò che ha in grembo, e che sia quindi lei a sancire se esso debba vivere o morire (e questo anche in casi non critici come quello proposto). Una volta esposti alla mia compagna tutti i fatti, le fornirei la mia opinione, che sarebbe favorevole all'aborto, per poi accettare la sua scelta.
E dicono ciò perchè sanno che non sono loro che lo devono crescere attraverso le difficoltà.
Riguardo tutto, ci rendiamo conto di come stanno le cose realmente solo quando toccano noi personalmente.
Io comunque avrei fatto abortire, non trovo giusto mettere alla luce qualcuno assicurandogli solamente una vita infelice.Last edited by The G; 22 July 2008, 18:57.
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Questa situazione è un po' diversa dalle solite. Non si tratta di un aborto che segue un'irresponsabilità (dovuto al fatto che ci sono persone idiote che non sanno usare la testa, e che purtroppo se ne vedono troppi in giro).
Fermo restando che io sono contraria all'aborto in ogni caso, fossi la madre di questo bimbo, non so se resisterei a tanto dolore.
Però chiedersi se avrebbe fatto meglio a non nascere, sarebbe come chiedersi, dopo una morte dovuta allo strangolamento del feto con il cordone ombelicale (evento piuttosto frequente), " Avrei fatto meglio a non volere questo bambino?"
Purtroppo sono fatalità che non ci si può aspettare all'inizio, sia esso un bambino che nascerà con problemi, sia esso un bambino del tutto sano,morto in seguito alla fatalità del cordone ombelicale.Last edited by GT!; 22 July 2008, 18:53.
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Io invece trovo che sia stata la giusta decisione.
Sono contrario all’ aborto, ma non per principio religioso o per moralismi(visto che non credo che la mia filosofia necessiti dei dogmi), ma bensì perché credo che ogni vita valga la pena di essere vissuta.
E’ dura per chi se ne occupa, e le persone che le stanno attorno soffrono quanto il malato, ma basta un secondo, anche piccolo, in cui il volto bianco e malaticcio del ragazzo s' illumini, e compaia un sorriso, per dare un senso ad un esistenza.
Venire al mondo per soffrire? Certo, questo è uno dei lati più gravi della vita, ma ci sono anche le cose belle, e come ogni essere umano, anche i malati sorridono, e qualche volta sono contenti: felici di essere li in quel momento.
Stà al singolo decidere cosa è bene o cosa è male per la propria vita: ma deve avere la possibilità di decidere.
Chi siamo noi per dire: quella persona era meglio se non esisteva?
Deve essere lui, solo lui a dirlo.
Da quando in qua esistono vite inutili?
Tutte le vite hanno lo stesso valore: anche quelle che durano qualche giorno prima che si spengano.
Tutti hanno diritto di vivere.
Sono sicuro che quel ragazzo, quando ha sorriso, quando ha provato gioia, almeno per un istante, ha affermato il suo diritto di esistere.
E se i genitori, stanno male alla sua scomparza, è perchè quella vita, quell' inutile vita che era meglio che non vedesse il mondo,ha lasciato il suo segno e ha influenzato persone: molte persone.sigpic
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Originariamente Scritto da ghonnen Visualizza MessaggioSono contrario all’ aborto, ma non per principio religioso o per moralismi(visto che non credo che la mia filosofia necessiti dei dogmi), ma bensì perché credo che ogni vita valga la pena di essere vissuta.
Chi sei tu per dire cosa ha provato il ragazzo, se ha dato un senso alla sua esistenza?
Tra l'altro fammi capire come avrebbe potuto scegliere o meno di esistere, se vive ormai esiste, è una scelta che non può di certo fare.
Motivo per cui, come in tutti gli altri casi in cui l'invididuo non può scegliere, la scelta la fa qualcun altro, in questo caso i genitori.
E a voler guardare bene tu sei anche contro all'eutanasia quindi nel tuo pensiero dove sta la possibilità di scelta?
Considerando che certe malformazioni impediscono sicuramente il suicidio faccio fatica a vedere come tutto ciò possa essere anche solo un minimo coerente.
Ah, ultimo appunto, pure Hitler ha influenzato la vita di moltissime persone (di qualche milione di ebrei in particolare, ma ci saranno anche stati quelli che hanno pianto per lui), non credo però di fare un torto a nessuno dicendo che se non fosse mai nato forse sarebbe stato solo un bene.
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La situazione è molto delicata, e quindi non è difficile trovare una risposta che metta daccordo moralità, coscienza ed etica.
Nel corso della storia, l'uomo ha sempre lottato per trovare qualche modo per conoscere il proprio futuro, all'inizio si raffidava alla lettura delle stelle, poi ai tarocchi ed altre migliaia di forme di esoterismo; tutto questo per vedere di preannunciare ciò che sarebbe stato il futuro e viverlo nella maniera migliore.
A tutt'oggi ancora non siamo arrivati al punto di poter leggere il futuro con nessuna certezza, ma abbiamo dei mezzi che ci permettono comunque di diagnosticare determinate situazioni, soprattutto in campo medico che ci permettono di poter vedere come potrebbero evolversi determinate situazioni.
L'esempio sopraccitato è l'esempio lampante di come volendo si possa intervenire su una questione così delicata e che può avere ripercussioni per tutta la vita.
La questione malformazioni ed incapacità intellettive di ogni genere secondo me sono questioni non delicatissime, ma di più.
Sinceramente io sono a favore dell'aborto in questi casi qui, in quanto a mio avviso è inutile far nascere un bambino che ha un'aspettativa di vita così breve, e che poi nell'arco della sua effimera esistenza debba soffrire e stare male, cosa ci guadagna? Ed i genitori che soddisfazione possono avere?
In caso di incapacità intellettive poi la situazione è ancora più drammatica: il bambino percepisce il dolore e la sofferenza, ma può non rendersi conto di tutto l'amore che le persone più care possono dargli. Allora a cosa è valso? Questo può essere l'ultima frontiera di una esternazione di amore egoistico involontario, dove per la necessità di dare amore, si crea solo sofferenza ad un innocente, senza nemmeno che questo possa capire quanto invece noi stiamo e possiamo fare per lui.
Secondo me ci sono troppe variabili per poter stabilire con esattezza se può o non può essere una cosa giusta, io nel dubbio preferirei abortire... (anche se con grande dolore)
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