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"Reincarnazione"

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  • #31
    Originariamente Scritto da AlphaOmega Visualizza Messaggio
    E cosa vieta all'anima di essere presente in altre creature?
    Originariamente Scritto da Il Nicco Visualizza Messaggio
    Una volta c'erano più piante e animali, ovvio
    Mi è difficile credere in un anima umana, figuriamoci al pensare in un anima in un carciofo.

    La prossima volta ci penserò due volte prima di mangiare una fetta di carne.

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    • #32
      Originariamente Scritto da Feleset Visualizza Messaggio
      Teoricamente sì. O comunque, nelle religioni in cui si parla di reincarnazione si prevede che si possa rinascere anche come piante ed animali. Almeno, questo per quanto ne so io.

      Comunque beh, non si può provare l'esistenza della reincarnazione, ma nemmeno la non esistenza. Ma non mi cambia nulla, sinceramente. Io non sono abituata a tenerla in considerazione, se non scherzosamente.
      Il punto è che solo l' uomo ha un cervello direttamente proporzionale al corpo in grado di sostenere locomozioni di entità superiore a quelle animali.
      Quindi solo l' uomo ha le qualità necessarie per poter usare la mente come tramite all' anima con il cervello, e sempre solo l' uomo possiede un etica morale personale in grado di scindere bene e male, mentre gli animali agiscono d' istinto senza avere concetti come ''bene'' e ''male''...si presume che questi valori siano stati dettati dagli dei o da dio, e che risiedano nell' anima, e che solo l' uomo possa concepirle...
      Quindi mi risulta difficile pensare che gli animali possano avere un anima...considerando che moltissimi animali(escludo i vegetali che non rientrano minimamente nel concetto)sono sprovvisti del bagaglio necessario a sostenere un ''peso'' simile.
      Questo ammettendo che esista l' anima.
      Le piante poi sono sprovviste di cervello: hanno cellule che simulano i nostri neuroni, ma non sono mica neuroni.


      Originariamente Scritto da Lorenzo GOV Visualizza Messaggio
      Mi è difficile credere in un anima umana, figuriamoci al pensare in un anima in un carciofo.

      La prossima volta ci penserò due volte prima di mangiare una fetta di carne.
      La carne non ha anima, è l' animale da cui proviene ad avercela.
      Al massimo la nutella.
      sigpic

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      • #33
        Io sinceramente vedo la reincarnazione come uno degli aspetti più interessanti delle religioni orientali. Così come l'uomo cristiano crede che dopo la morte ci sia la vita eterna nell'aldià, l'uomo buddista e induista crede che l'anima resti nel nostro mondo sotto forma di una nuova creatura vivente. E mi incuriosisce sapere perchè in due parti diverse del mondo siano nate queste concezioni così diverse. Insomma, da qui si può partire per capire i diversi desideri dell'uomo. Se un essere umano crede nella reincarnazione significa che sì, vuole avere una vita lunga e duratura, ma non aspira a risiedere in un paradiso: gli va bene il nostro mondo, perchè crede che possa cambiare in meglio. D'altronde nelle religioni orientali ogni reincarnazione dovrebbe essere ad un livello superiore e questo ciclo si interrompe con il raggiungimento del Nirvana.
        Ok, se c'è qualcuno più esperto di me in materia non si faccia problemi a correggermi.
        sigpic

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        • #34
          Originariamente Scritto da TorinoFC_1909 Visualizza Messaggio
          io credo solo alle cose che si posso dimostrare con delle prove
          quoto in pieno.una volta morti non ci sarà nè paradiso nè inferno. diventeremo cibo per vermi e rientreremo sotto forma di materia nel circolo vitale
          sono nuovamente momentaneamente in lutto per la vittoria dell'inter

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          • #35
            Sono neutrale. Per quanto intelligenti siamo, per quanti sforzi facciamo per comprendere certe cose della vita, non riusciremo, almeno oggi, a comprenderle.
            sigpic

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            • #36
              Vi siete chiesti perché le creature che, secondo l'uomo, sono senza coscienza si chiamerebbero "anima-li" (escludendo categorizzazioni di tipo biologico, chiaramente)? Non capisco perché dite che l'anima non esista/dovrebbe esistere. Almeno dovreste chiarire a cosa voi alludiate parlandone a riguardo, dato che sono millenni che questo concetto è reputato tutt'altro che univoco.

              Stando all'etimologia della parola, l'ànemos greca indica il "soffio vitale", tutto ciò che è in grado di generare qualcos'altro (attivamente o passivamente) secondo un'energia motrice interna alla materia, e pertanto è direttamente contrapposta a quella su cui mi pare voi stiate dibattendo, che in un certo senso equivale alla psyché socratica e all'anima intellettiva aristotelica ("coscienza"). Il concetto di anima che io prendo in considerazione in questo frangente è quella legata all'etimologia della parola, dunque essa oggettivamente esiste, o l'intero flusso del divenire (scorrere degli eventi) starebbe bene nel museo di Dio come progetto fallito (o magari è il divenire stesso ad essere stato un fallimento; se tutto fosse rimasto "in potenza" sarebbe stato ottimisticamente meglio), e si rimarrebbe fossilizzati in un mondo "in-anima-to" (appunto senza anima).
              Sulla questione della reincarnazione sinceramente non ho molto da dire, e se solo si considera la teoria di IISNT secondo cui un'anima reincarnata equivarrebbe di fatto ad "tabula rasa", ci si accorgerebbe facilmente come né l'uomo {in generale}(dal suo punto di vista) non potrà mai reincarnarsi, né tantomeno l'uomo {nel particolare} non avrà mai la possibilità di sapere di averlo fatto, il che corrisponde proprio al "non averlo fatto"; pertanto razionalmente non condivido il discorso di Kabu, perché è un vicolo cieco: se ti dicessi che ti sei già reincarnata, dovresti credermi e dovresti farlo senza chiedermi prove, perché queste non sono minimamente contemplate dalla tua teoria.

              In fin dei conti mi piacerebbe reincarnarmi.
              Last edited by Davyl; 14 April 2009, 12:57.

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              • #37
                Beh sarebbe sicuramente un vicolo cieco per la conoscienza, ma non per l'esistenza direi.
                Il fatto che io non possa sapere di poter esistere indipendentemente dalle sinapsi assegnate allla mia coscienza non modifica in niente il fatto che esisterei. Ogni volta mi porrei la stessa domanda senza risposta, ma di fatto continuerei ad esistere, ed è l'unica cosa che veramente m'interessa, se fosse possibile.

                Purtroppo ci credo poco anche mentre lo dico.
                Ribadisco che mi piacerebbe molto.
                sigpic

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                • #38
                  Non esiste.

                  Se dopo che ti sei reincarnato perdi tutto quello che avevi nella vita precedente, che reincarnazione è? Senza considerare che le anime non sono mai tutte uguali nella Terra col passare del tempo. E poi è assurdo pensare che uno si reincarni in una pianta, un animale... Dovrò pensarci 2 volte prima di uccidere un ragno, potrebbe essere mio nonno.

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                  • #39
                    Originariamente Scritto da IISNT Visualizza Messaggio
                    Se perde la memoria e riparte da zero è un essere diverso, c'è poco da fare.
                    No.
                    E' sempre lo stesso spirito, lo stesso essere cosciente, che però trovandosi a vivere in un diverso involucro crescerà in maniera differente, certamente con diversi tratti della personalità rispetto a quelli che aveva nella vita precedente. Tuttavia sarà sempre lui (parlo a livello di coscienza). Un po' come uno che sbatte la testa e perde la memoria: non avrà ricordi del suo passato, tuttavia nessuno dei suoi conoscenti lo considererà un nuovo essere vivente, separato da ciò che era pre-botta in testa. Non valuto l'ipotesi che uno possa reincarnarsi in un carciofo, per il motivo spiegato da ghonnen. Valuto solamente l'ipotesi della reincarnazione in un altro corpo umano.

                    Originariamente Scritto da Lorenzo GOV Visualizza Messaggio
                    Alludi ad una sorta di "repetentia nostri" lucreziana, ovvero ad una sorta di dimenticanza di sè.
                    Sì, intendo questo.
                    Last edited by Ssj 3; 14 April 2009, 14:45.
                    sigpic

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                    • #40
                      si è sempre lo stesso secondo me però con un altro corpo

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                      • #41
                        Originariamente Scritto da Mystery Visualizza Messaggio
                        si è sempre lo stesso secondo me però con un altro corpo
                        il brutto è che nell'altra vita non si ricorda più niente e si ricomincia da capo.
                        Dicono che con l'ipnosi si possa regredire a tal punto da raccontare le vite passate. Ci sono molti libri e documentazioni su questo.
                        Jester è tornato.. sigpic

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                        • #42
                          Originariamente Scritto da IISNT Visualizza Messaggio
                          Infatti è assurdo e l'assurdità di una simile ipotesi era stata notata anche da Hume. Tuttavia cercare di giustificare l'esistenza dell'anima a un certo punto porta a supporre una tale creazione dal nulla, per non fare nomi: Cristianesimo
                          Per ognuno che nasce secondo la morale cattolica si crea una nuova anima eterna e immortale. Se le anime non fossero sempre nuove e sempre immortali e eterne non potrebbe esistere la punizione dopo la vita terrena, nè il premio.
                          Non è una mia invenzione, io non ci credo minimamente all'anima.
                          Non parliamo di quele assurdità inventate dall'uomo quali sono le religioni! Che già da sé hanno travisato gli insegnamenti dei loro fondatori, qundi stiamo freschi!
                          La Chiesa (non il Cristianesimo) si è inventata il paradiso per guadagnare soldi nel medioevo, oltre che per dare un senso di sicurezza...

                          Bhe a questo punto anche gli atomi che formano il nostro corpo si reincarnano... diventano altro, chissà, un giorno alcuni potrebbero anche formare una stella o un mouse per un pc ma ha senso parlare di reincarnazione in questo senso? io penso che il discorso perde senso quando si da importanza alla materia e all'energia. Tutto ruota attorno alla coscienza, per questo sostengo che la reincarnazione sia un ipotesi assurda, perchè la coscienza va via, c'è poco da fare
                          Si! Leggi tutto il mio discorso! Sono convinto che a livello terreno la reincarnazione sia quella! Punto!
                          è a livello più alto che la "coscienza" potrebbe sopravvivere...

                          Originariamente Scritto da Feleset Visualizza Messaggio
                          Io sinceramente vedo la reincarnazione come uno degli aspetti più interessanti delle religioni orientali. Così come l'uomo cristiano crede che dopo la morte ci sia la vita eterna nell'aldià, l'uomo buddista e induista crede che l'anima resti nel nostro mondo sotto forma di una nuova creatura vivente. E mi incuriosisce sapere perchè in due parti diverse del mondo siano nate queste concezioni così diverse. Insomma, da qui si può partire per capire i diversi desideri dell'uomo. Se un essere umano crede nella reincarnazione significa che sì, vuole avere una vita lunga e duratura, ma non aspira a risiedere in un paradiso: gli va bene il nostro mondo, perchè crede che possa cambiare in meglio. D'altronde nelle religioni orientali ogni reincarnazione dovrebbe essere ad un livello superiore e questo ciclo si interrompe con il raggiungimento del Nirvana.
                          Ok, se c'è qualcuno più esperto di me in materia non si faccia problemi a correggermi.
                          Non sono espertissimo! Ma in realtà è l'esatto contrario!
                          Gli orientali non sono affatto attaccati al mondo materiali! Tant'è vero che per raggiungere il cosiddetto "Nirvana" devo spezzare il ciclo della reincarnazione e per fare ciò occorre superare il concetto di materia e il Charma (che è la base del principio di reincarnazione)
                          sigpic
                          La mia FF (con riassunto) http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=75487
                          Altre mie FF http://gamesurf.tiscali.it/forum/sho...42#post1433042

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                          • #43
                            Buondì, sarà una giornata pesante dunque riesco a rispondere solo a un post
                            Originariamente Scritto da Ssj 3 Visualizza Messaggio
                            No.
                            E' sempre lo stesso spirito, lo stesso essere cosciente, che però trovandosi a vivere in un diverso involucro crescerà in maniera differente, certamente con diversi tratti della personalità rispetto a quelli che aveva nella vita precedente. Tuttavia sarà sempre lui (parlo a livello di coscienza). Un po' come uno che sbatte la testa e perde la memoria: non avrà ricordi del suo passato, tuttavia nessuno dei suoi conoscenti lo considererà un nuovo essere vivente, separato da ciò che era pre-botta in testa. Non valuto l'ipotesi che uno possa reincarnarsi in un carciofo, per il motivo spiegato da ghonnen. Valuto solamente l'ipotesi della reincarnazione in un altro corpo umano.
                            Se la tua teoria fosse corretta non esisterebbe alcuna differenza tra due gemelli monozigoti. Mentre sono due individui assolutamente differenti. Ad oggi non si è ancora capito fino a che punto possano contare le basi biologiche e le predisposizioni caratteriali nella formazione (e staccandomi dal dicorso biologico metto queste predisposizioni caratteriali come contenuto dell'anima) dell'individuo. Di fatto una persona sarà molto diversa a seconda del contesto in cui vive o nasce. Per quanto mi riguarda, nascendo in un altra nazione e in una famiglia poco desiderabile potevo anche diventare un delinquentello da 4 soldi o in un altra nazione ancora un afghano fondamentalista convinto. Ha senso quindi parlare di "coscienza di base" se di fatto viene rimossa tutta la memoria e viene perso l'io? Ti rispondo subito: no, non ha senso.
                            Una persona che perde totalmente la memoria è innanzitutto spesso gia adulta e formata rispetto a uno che dovrebbe rinascere da zero. Ora, tralasciando le lacune scientifiche del "totalmente", ammettiamo che la perdita di memoria sia davvero totale:
                            1) Se la persona vive nello stesso contesto di prima saranno i familiari e gli amici a fargli capire chi era e cosa stava facendo. E di fatto può anche esserci un salto gestaltico non indifferente se al soggetto non gli va più di vivere quella vita. Si cerca insomma: o di far ricordare o di far imitare le vecchie cose.
                            2) Se la persona vive in un altro contesto c'è poco da fare. Può diventare tutt'altro e di fatto essere un altra persona, uguale solo nell'insignificante base biologica.

                            Nella reincarnazione la coscienza sarebbe persa totalmente e con la nuova nascita si ripartirebbe da zero. E se nella nascita successiva ci fosse anche qualche possibilità di ricordare la vita precedente, stai tranquillo che in quella ancora successiva la memoria della 3 nascita fa sarebbe persa del tutto.
                            Di fatto, c'è un cambio totale di coscienza e siccome tra un individuo e l'altro c'è la dolorosa morte non riesco a concepire alcuna differenza significativa tra morte totale e reincarnazione.
                            Last edited by IISNT; 14 April 2009, 15:52.

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                            • #44
                              Originariamente Scritto da AlphaOmega Visualizza Messaggio
                              Non sono espertissimo! Ma in realtà è l'esatto contrario!
                              Gli orientali non sono affatto attaccati al mondo materiali! Tant'è vero che per raggiungere il cosiddetto "Nirvana" devo spezzare il ciclo della reincarnazione e per fare ciò occorre superare il concetto di materia e il Charma (che è la base del principio di reincarnazione)
                              Sì, questo lo so. Ma spezzare la reincarnazione non significa andare in un aldilà come per i cristiani. E poi il fatto stesso che abbiano "inventato" questo concetto significa che vogliono credere di poter continuare a vivere IN QUESTO MONDO anche dopo la morte. Per le religioni occidentali questo non accade.
                              Poi va beh, è difficile fare un paragone tenendo conto di così poche cose. Si rischia di cadere nel banale o di semplificare troppo, me ne rendo conto.
                              sigpic

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                              • #45
                                Originariamente Scritto da AlphaOmega Visualizza Messaggio
                                Non parliamo di quele assurdità inventate dall'uomo quali sono le religioni! Che già da sé hanno travisato gli insegnamenti dei loro fondatori, qundi stiamo freschi!
                                La Chiesa (non il Cristianesimo) si è inventata il paradiso per guadagnare soldi nel medioevo, oltre che per dare un senso di sicurezza...
                                Cavolate.
                                Il paradiso lo prometteva di gia' Gesù.
                                Perchè dovrebbe esserselo ''inventato'' ? Un rivoluzionario pacifico come lui non avrebbe mai attirato su di se la folla di ricchi mercanti che erano indaffarati per prestargli attenzione, bensì per attirare a se i reietti della società...
                                ''Beati i poveri''...Un uomo che dava ai poveri dignità e che prometteva che essi sarebbero stati ricompensanti dei loro dolori in un mondo ultrarreno, attirava su di se la folla.
                                Cosi iniziò a predicare le sue novelle, in cui chi era sfortunato non aveva nulla di che vergognarsi, perchè dopo la morte sarebbero stati ricompensati.
                                Non predicava per i soldi: aveva le sue benefattrici, non chiedeva soldi, ma chiedeva attenzione per diffondere il suo messaggio.
                                E grazie ai ''miracoli'' che faceva, iniziò ad attirare su di se anche l' attenzione dei ricchi, perchè lui era in grado di fare cose che nemmeno i soldi potevano dare: la salute... si potrebbe dire che erano dei Placebo, oppure la mano di Dio, fatto stà che è innegabile che deve essere stato un personaggio carismatico per riuscire ad influenzare persino l' impero Romano, e che le sue intenzioni non erano affatto bellicose o negative, tutt' altro.

                                Quindi, ok non credere nella religione, ma non inventiamo le cose tanto per continuare a spalare letame sul cristianesimo, eh.
                                sigpic

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