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Stili di Dialettica

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  • #16
    Originariamente Scritto da Mystic Leon™
    Qual'è il vostro stile di Dialettica?

    Socratico. Cercare di trovare le contraddizioni interne nelle tesi dell'interlocutore, scomponendone le enunciazioni e raffrontandole con livelli più elevati del sapere.

    Sofista. Vincere nelle discussioni, confutando le affermazioni dell'avversario, ma senza riguardo alla loro intrinseca verità o falsità.

    Platonico. Consiste nell'opera maieutica di un conduttore che pilota la discussione, e concede dapprima spazio alla tesi meno probabile per farla poi confutare, lasciando emergere a poco a poco quella giusta e portatrice di verità.

    Aristotelico. La dialettica è una logica dell'apparenza, in quanto la conclusione, pur derivando logicamente dalle premesse, non è necessaria, perché non sono necessarie le premesse in sé da cui prende le mosse.

    Neoplatonico. La dialettica per è uno strumento che ha una valenza esclusivamente negativa, nel senso che permette di risalire alla verità unicamente tramite la consapevolezza del suo contrario, cioè del suo negativo: il falso. Fu il metodo proprio della teologia negativa.

    Kantiano. La dialettica è la logica dell'apparenza, che ha lo scopo di mettere in luce il carattere illusorio dei giudizi trascendenti, mettendoci in guardia contro l'inganno della ragione, che è l'inganno della totalità, l'illusione con la quale l'uomo tende a superare sul piano della conoscenza il mondo dei fenomeni.

    Fichtiano e Schellinghiano. La dialettica diventa così lo strumento trascendentale in cui si articola l'attività dell'io, con cui il soggetto da un lato si auto-limita inconsciamente, ma dall'altro si accorge dell'errore insito nel senso comune, che lo portava a scambiare l'apparenza dei fenomeni per la vera realtà.

    Hegeliano. L'Essere (tesi) non è più concepito come statico e autonomo ma trapassa nel divenire, diventando non-essere (antitesi): la contraddizione tra essere e non-essere viene però superata dal momento della sintesi, che è a sua volta la negazione della negazione (il divenire). Il non-essere, così, non è la negazione dell'Essere, ma paradossalmente la sua affermazione.

    Marxista. Le contrapposizioni della realtà non trovano conciliazione in un principio superiore (come ad esempio Dio), ma nella storia stessa, il cui esito finale, secondo Marx, non trascende le umane vicende, ma è immanente al raffronto dialettico tra le classi sociali, e in particolare tra la "struttura" economica (costituita dai rapporti materiali di produzione) e la "sovrastuttura" (gli apparati culturali che ne occulterebbero la vera natura).

    Schopenhaueriano. E' più importante vincere la battaglia verbale, specie davanti ad un pubblico, piuttosto che dimostrare di aver ragione. Questo perché il pubblico potrebbe non essere interessato alla verità dell'argomento, ma solo allo scontro verbale, e quindi non avere la pazienza o la preparazione necessaria a seguire la dimostrazione.

    Adornatico. La dialettica assume un significato prettamente negativo poiché è utilizzata per rendere manifeste le disarmonie che permeano il reale, e non deve cercare di auto-fondarsi.

    Altro. Argomentate.
    Da dove hai preso queste descrizioni?

    Ah, Ghonnen, e quello che tu spacci per freudiano era già stato introdotto da ben altri filosofi, basti pensare agli Scettici.
    Last edited by Davyl; 24 April 2009, 21:57.

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    • #17
      Socratico.
      sigpic

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      • #18
        Mi sento abbastanza vicino al metodo sofistico, più che altro perché è quello più palesemente divertente(quanti altri ti danno altrettanta varietà di argomenti?)

        Per altri versi notoriamente seguo quella che credo(da quanto ho capito, considerando che Hegel non l'ho ancora studiato) sia un'impostazione Hegeliana del discorso dialettico: partendo da una tesi, la paradosso una volta, e poi un'altra volta arrivando a riaffermarla; almeno quando riesco, altrimenti l'ho paradossata e rimane smentita(impianto sofistico, direi)

        Tra i sofisti ed Hegel, quindi
        Myanimelist.net
        Lastfm.it

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        • #19
          Originariamente Scritto da Davyl Visualizza Messaggio
          Da dove hai preso queste descrizioni?
          Wiki, è scritto in basso a destra del post.

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          • #20
            Sono sempre stato un grande fan di Socrate e della sua capacità di far "autoincartare" gli interlocutori.

            Ho sempre avuto la certezza che la verità sia un qualcosa di fortemente relativo alle cosicenze, e che quindi ognuno potesse trovarla da sè.
            Io provvedo solo con domande e osservazioni che confutano o aggiustano il ragionamento, a trovarla in se stessi.

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            • #21
              Originariamente Scritto da sssebi Visualizza Messaggio
              Wiki, è scritto in basso a destra del post.
              Grazie mille.

              Tornando IT:
              Sinceramente lo scambio di modelli di pensiero esplicitato arbitrariamente tramite emissione fonetica connetivata indissolubilmente a processi di natura neurale ha rotto abbastanza anche me. Trovo patetico il modo di disquisire sofista, inutile quello socratico (è una ricorsione), superata quello neoplatonica (ormai si usa prettamente per le dimostrazioni per assurdo in ambito matematico, ma in un discorso fondato su basi non-scientifiche può condurre soltanto ad un'eliminazione di "apparenti verità" per esclusione, lasciando in gioco altre apparenti verità, necessariamente almeno due delle quali descritte da un insieme di proprietà tali che logicamente non si possa dimostrare quale delle quali corrisponda all'effettiva unica soluzione dell'enigma o del sistema di enigmi), quello platonico mi pare un socratico più pacato.

              Non mi ritrovo in nessuno di essi, o forse semplicemente non mi accorgo di ritrovarmici. In filosofia una tesi bisogna considerarla partendo dal presupposto che la verità a cui si giunge (considerando verità ogni traguardo raggiunto di carattere inconfutabile, ad esempio Dio) è parziale, soggettiva, individuale, storica, nazionale, non-vera (ma anche non-falsa), inutile.
              La dialettica prevede un incontro di wrestling tra due modelli di pensiero, entrambi giunti sul ring col medesimo livello di preparazione "fisica", con la differenza che adottano differenti stili di lotta perché differenti sono i loro maestri. In questo i sofisti sono i maestri più squallidi, capaci di incorrere in scorrettezze pur di stendere l'altro, incapacitati insitamente a rinunciare alla vittoria per il trionfo di quel qualcosa che si avvicina di più alla verità (come magari farebbe Socrate, ed uno sconcertato Platone), semplicemente continuano imperterriti avvinghiandosi all'avversario con tecniche di sottomissione, al contrario di Fichte, Marx, Schelling, Hegel (!) che danno colpi diretti su colpi diretti senza possibilità all'avversario di controbattere, mentre invece in Socrate e Platone l'incontro si svolge come un classico gioco di gdr: a turni; si aspetta l'attacco avversario per contrastarlo o contrattaccare.
              Il resto mi scoccio persino di prenderlo in considerazione.

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              • #22
                Un pò tutto... valutare chi hai davanti e cosa vuoi ottenere, dimostrare che la tesi avversaria non regge e poi dimostrare la validità della mia.
                Dovendo sceglierne una penso che la migliore sia la Kantiana anche se fortemente criticabile.
                Assurda la socratica e la sofista, dialettica per cui si smonta l'avversario ma non si dimostra la validità della propria tesi... è assurdo pensare di avere la ragione smontando la tesi di un altro perchè entrambe potrebbero essere tesi sbagliate. Triste pensare che sia un metodo tuttora utilizzatissimo e che chi riesce a sbugiardare l'altro si sente pure gradasso pensando che siccome l'altro ha torto lui ha la ragione.
                Dovendo sceglierne una opterei discutibilmente per Kant ma ho votato altro... anche perchè la dialettica dipende anche dall'argomento che affrontiamo...

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                • #23
                  Originariamente Scritto da IISNT Visualizza Messaggio
                  Un pò tutto... valutare chi hai davanti e cosa vuoi ottenere, dimostrare che la tesi avversaria non regge e poi dimostrare la validità della mia.
                  Dovendo sceglierne una penso che la migliore sia la Kantiana anche se fortemente criticabile.
                  Assurda la socratica e la sofista, dialettica per cui si smonta l'avversario ma non si dimostra la validità della propria tesi... è assurdo pensare di avere la ragione smontando la tesi di un altro perchè entrambe potrebbero essere tesi sbagliate. Triste pensare che sia un metodo tuttora utilizzatissimo e che chi riesce a sbugiardare l'altro si sente pure gradasso pensando che siccome l'altro ha torto lui ha la ragione.
                  Dovendo sceglierne una opterei discutibilmente per Kant ma ho votato altro... anche perchè la dialettica dipende anche dall'argomento che affrontiamo...
                  Mica si vuole fare il replay qui?

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                  • #24
                    Neoplatonico
                    Spoiler:

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                    • #25
                      Un mix di: Socratico , Marxista, Schopenhaueriano. Mi piace essere "Socratico"
                      Yo.

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                      • #26
                        Originariamente Scritto da Mystic Leon™
                        Socratico. Cercare di trovare le contraddizioni interne nelle tesi dell'interlocutore, scomponendone le enunciazioni e raffrontandole con livelli più elevati del sapere.

                        Sofista. Vincere nelle discussioni, confutando le affermazioni dell'avversario, ma senza riguardo alla loro intrinseca verità o falsità.

                        Platonico. Consiste nell'opera maieutica di un conduttore che pilota la discussione, e concede dapprima spazio alla tesi meno probabile per farla poi confutare, lasciando emergere a poco a poco quella giusta e portatrice di verità.
                        Non credo di aver capito molto di queste dialettiche... Vabbé ! Comunque quelle che sembrano assomigliarmi sono quelle che ho riportato nel quote... Anche se poi non sono il tipo che cerca le contraddizioni... Azzarderei a dire che tra le tre, quella che si avvicina più a me è la seconda.
                        sigpic

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                        • #27
                          Originariamente Scritto da The G Visualizza Messaggio
                          Sticazziano, se gli altri credono di avere ragione, e dopo una prima dimostrazione del fatto che IO porto la verità continuano a dire di avere ragione, li mando affanculo e me ne vado.
                          Ma di solito ciò non succede, perchè quelli con cui può capitare di fare dibattiti sono degni ignoranti e si fidano di ciò che dico, figurarsi che mi chiamano Wikipedia, e non direi proprio che hanno ragione...
                          quotone

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                          • #28
                            Originariamente Scritto da Mystic Leon™
                            Quindi, la prego, caro utente, di rileggere bene il mio messaggio, in particolare dove citavo la fonte da cui ho preso informazioni riguardo gli stili di dialettica, noterai che io inserii "Da: Wikipedia" con tanto di link riportato, quindi gradirei se la colpa di eventuali errori non fosse attribuita alla mia persona, ma alla fonte.
                            Chi ha postato sta roba? Tu o la fonte?
                            Se non avessi letto non avrei trovato la cosa e tu non staresti rosicando tanto ^^
                            Invece di dire a me di leggere il tuo messaggio dovresti farlo tu, PRIMA di postare, in quanto se copincolli minchiate la responsabilità è la tua, ed è inutile che ti arrampichi sugli specchi e abbai tutto offeso

                            Originariamente Scritto da Mystic Leon™
                            Per quanto riguarda il compito, la informo che innanzitutto vado al secondo liceo, e quindi non ho ancora iniziato a studiare filosofia, figuriamoci se mi danno un compito sugli stili di dialettica dei vari filosofi. Quindi, la prossima volta, prima di scrivere eventuali cazzate, la prego d’informarsi e di fare meno il figo, il sarcastico o qualsiasi cosa si credeva che fosse in quel messaggio.
                            Originariamente Scritto da Mystic Leon™
                            Mi verrebbe da mandarti un sentito e caloroso "vaffanculo", ma la mia indole calma e ragionevole mi vieta o magari mi trattiene a fare un simile atto incivile e volgare.
                            Originariamente Scritto da Mystic Leon™
                            Bene, avete assistito al mio stile.
                            Ti consiglierei di parlare di qualcosa che conosci la prossima volta, così eviti ste figure, ma vista la tua padronanza dell'italiano, e visto che non solo non sei capace di aprire un topic scritto tutto da solo, ma non sai nemmeno copincollare bene, ti consiglio di evitare di postare in generale.
                            Quando al tuo "stile" e "indole calma e ragionevole" devo dire che mi hai davvero colpito... di solito i chihuahua imbestialiti mi irritano, in questo caso invece provo pena

                            P.s. visto che ti piace tanto la wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Metodo_socratico

                            P.s.2 prova a cercare maieutica su google e guarda i risultati ^^

                            Enjoy!

                            sigpic
                            Heartbreakers and lifetakers.
                            Semper Fi

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                            • #29
                              Mystic Leon, lascia perdere. Hai aperto un topic su una cosa che non conosci minimamente, ora subisci in silenzio.

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                              • #30
                                Eddai però non facciamogli il processo poverino
                                Diciamo che le associazioni ai nomi sono discutibili, sembra quasi che Schopenhauer fosse sostenitore di dialettiche basate sui giri di parole e il modo di dirle senza contenuti, mentre ci teneva particolarmente a dire le cose come stavano e a mettere in evidenza la sua ragione anche perchè ce l'aveva di brutto con la meschinità, nonostante abbia fatto anche lui poi errori molto simili a quelli criticati ai filosofi che odiava...lui quando fa la critica alle dialettiche vuole appunto criticare, sopratutto mettere in luce l'idiozia del pubblico e spostare la cosa sullo scopo. Poi se le case editrici speculano facendo libri come l'arte di ottenere la ragione è un problema nostro riuscire a interpretarli correttamente perchè zio Schopy comunque alla verità ci teneva eccome!
                                E... sono un pò tutte imprecise le definizioni... io cercavo di far finta di nulla perchè la discussione in sè potrebbe essere buona e originale, non vedo perchè fare i distruttori
                                Al massimo si corregge o si dice la propria dialettica senza fare riferimento a quelle elencate

                                Ma non mi sembrano errori così marcati, solo imprecisioni dovute all'aver cercato di sintetizzare cose non sintetizzabili, necessario però per fare il thread sul forum:

                                ad esempio:
                                Socratico. Cercare di trovare le contraddizioni interne nelle tesi dell'interlocutore, scomponendone le enunciazioni e raffrontandole con livelli più elevati del sapere
                                Vero, socrate faceva notare all'interlocutore le contraddizioni della propria tesi
                                infatti ha ragione wikipedia quando dice "Esso consiste nel portare gradualmente alla luce l’infondatezza di tutte quelle convinzioni personali che siamo abituati a considerare come scontate, come vere, e che invece rivelano, ad un attento esame, la loro natura di “opinioni”."
                                E non c'è da stupirsi se poi con platone parla di maieutica visto che platone si rifà a socrate

                                Quindi non so se avete qualcosa di personale contro l'autore del topic ma mi sembra che si stia cercando di fargli un processo ingiusto...
                                Last edited by IISNT; 25 April 2009, 15:34.

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