Zombi di George Romero
Non trovo l immagine,accontentatevi.
Lo avevo visto quando ero molto più piccolo e ne avevo un ricordo abbastanza vago.
Non sono un grande fan de La notte dei morti viventi, che pur avviando un filone positivo mi è sembrato ancora troppo ingenuo e lento. L'alba dei morti viventi fa invece diversi passi avanti.
Visivamente è realizzato in maniera abbastanza semplice, pur utilizzando una serie di effetti gradevoli ma mai eccessivi.
L'idea del primo film viene rielaborata e ingigantita, il gruppo, qui più ristretto e omogeneo, fuggendo dagli zombie si rifugia in un centro commerciale che offre un rifugio decisamente più interessante di una semplice casa.
Meno ingenuo anche dal punto di vista dei personaggi, infatti i protagonisti sono più credibili e visibilmente meno stupidi. Non si creano forzate fratture interne al gruppo e nessuno fa errori idioti che provocano conseguenze gravi per tutti.
Inoltre il tempo trascorso dall'infezione e la presenza di due poliziotti permettono ai protagonisti di affrontare l'orda di mostri con un minimo di sicurezza e senza urla disperate o svenimenti(quanto ho odiato la protagonista del primo film).
L'inizio del film ambientato in uno studio televisivo, permette di fare un breve riassunto della vicenda dei morti viventi e di mostrare come questa sia degenerata. Il tutto è anche un occasione per mostrare l'incapacità dell'uomo di reagire freddamente e senza emotività a questa crisi, che molti ancora si rifiutano di accettare.
Il problema infatti non sono solo gli zombie, ma anche individui che approfittano della crisi come il direttore di rete che manda in onda le liste di rifugi ormai già invasi per mantenere l'audience, o i sudamericani che si rifiutano di eliminare i corpi dei defunti per motivi religiosi e culturali.
I 4 protagonisti in fuga troveranno quindi riparo in un centro commerciale, in cui gli zombie si muovono ancora spinti dai ricordi e dagli istinti di quando erano in vita.
Rispetto al remake di Snyder l'idea del rifugio è molto più sentita, e la parte centrale del film prende una piega più serena. L'immedesimazione con i protagonisti è molto più forte mentre li vediamo creare una vera e propia casa eliminando la minaccia dei morti viventi e usufruendo delle scorte dei vari negozi.
C'è anche una scena in cui si provano dei cappelli buffi[cit.]
Anche i risvolti sono molto diversi, infatti il vero nemico si rivelerà l'uomo e
in particolare una banda di motociclisti capeggiata da quel bruttone di Tom Savini che vuole depredare il centro commerciale, distruggendo così quello che è stato duramente ricostruito.
Qui il tono del film cala un pò, dato che i "cattivi" sono pittosto stupidi e banali, spinti soltanto dal desiderio di distruggere e saccheggiare.
In più l'atteggiamento fracassone e diverse situazioni volutamente ridicole vanificano un pò l'atmosfera raggiunta fino a quel momento.
La qualità generale della pellicola non viene comunque intaccata.
Per quanto mi riguarda si tratta del miglior film di Zombie, anche se come horror vale sicuramente qualche punto in meno.
Rivederlo mi ha fatto svalutare un pò il remake di Snyder, che pur rimanendo un buon film del genere perde parecchi degli aspetti positivi dell'originale e ne aggiunge altri nuovi ma negativi
Non trovo l immagine,accontentatevi.
Lo avevo visto quando ero molto più piccolo e ne avevo un ricordo abbastanza vago.
Non sono un grande fan de La notte dei morti viventi, che pur avviando un filone positivo mi è sembrato ancora troppo ingenuo e lento. L'alba dei morti viventi fa invece diversi passi avanti.
Visivamente è realizzato in maniera abbastanza semplice, pur utilizzando una serie di effetti gradevoli ma mai eccessivi.
L'idea del primo film viene rielaborata e ingigantita, il gruppo, qui più ristretto e omogeneo, fuggendo dagli zombie si rifugia in un centro commerciale che offre un rifugio decisamente più interessante di una semplice casa.
Meno ingenuo anche dal punto di vista dei personaggi, infatti i protagonisti sono più credibili e visibilmente meno stupidi. Non si creano forzate fratture interne al gruppo e nessuno fa errori idioti che provocano conseguenze gravi per tutti.
Inoltre il tempo trascorso dall'infezione e la presenza di due poliziotti permettono ai protagonisti di affrontare l'orda di mostri con un minimo di sicurezza e senza urla disperate o svenimenti(quanto ho odiato la protagonista del primo film).
L'inizio del film ambientato in uno studio televisivo, permette di fare un breve riassunto della vicenda dei morti viventi e di mostrare come questa sia degenerata. Il tutto è anche un occasione per mostrare l'incapacità dell'uomo di reagire freddamente e senza emotività a questa crisi, che molti ancora si rifiutano di accettare.
Il problema infatti non sono solo gli zombie, ma anche individui che approfittano della crisi come il direttore di rete che manda in onda le liste di rifugi ormai già invasi per mantenere l'audience, o i sudamericani che si rifiutano di eliminare i corpi dei defunti per motivi religiosi e culturali.
I 4 protagonisti in fuga troveranno quindi riparo in un centro commerciale, in cui gli zombie si muovono ancora spinti dai ricordi e dagli istinti di quando erano in vita.
Rispetto al remake di Snyder l'idea del rifugio è molto più sentita, e la parte centrale del film prende una piega più serena. L'immedesimazione con i protagonisti è molto più forte mentre li vediamo creare una vera e propia casa eliminando la minaccia dei morti viventi e usufruendo delle scorte dei vari negozi.
C'è anche una scena in cui si provano dei cappelli buffi[cit.]
Anche i risvolti sono molto diversi, infatti il vero nemico si rivelerà l'uomo e
in particolare una banda di motociclisti capeggiata da quel bruttone di Tom Savini che vuole depredare il centro commerciale, distruggendo così quello che è stato duramente ricostruito.
Qui il tono del film cala un pò, dato che i "cattivi" sono pittosto stupidi e banali, spinti soltanto dal desiderio di distruggere e saccheggiare.
In più l'atteggiamento fracassone e diverse situazioni volutamente ridicole vanificano un pò l'atmosfera raggiunta fino a quel momento.
La qualità generale della pellicola non viene comunque intaccata.
Per quanto mi riguarda si tratta del miglior film di Zombie, anche se come horror vale sicuramente qualche punto in meno.
Rivederlo mi ha fatto svalutare un pò il remake di Snyder, che pur rimanendo un buon film del genere perde parecchi degli aspetti positivi dell'originale e ne aggiunge altri nuovi ma negativi
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