Visto Gran Torino.
Film frizzante e divertente, anche se mi aspettavo decisamente di più da un cineasta quale Eastwood.
L'ho trovato per certi aspetti un po' troppo retorico, e io non adoro i film molto retorici. Senza contare alcune battute (specie all'inizio) che hanno un vago sapore didascalico. Fortunatamente, nel secondo tempo il film si riprende, e la sceneggiatura riesce a trasportarci in un turbinio di eventi che coinvolgono decisamente, fino al finale che è perfetto così com'è.
Tutto questo sorretto dalla solita, monolitica regia di Eastwood e dalla sua straordinaria presenza scenica, uniche due componenti assolutamente perfette dell'opera.
Insomma... avesse creato un film non così sfacciatamente moralista o che comunque non si lasciava andare, pur per quelle poche scene, ad una retorica a mio parere un po' troppo spinta, ci saremmo ritrovati di fronte una vera e propria perla del cinema.
Ci dobbiamo "accontentare" di un buon film, che scorre e coinvolge, ma che risulta inesorabilmente sotto le aspettative, anche contando la pellicola che lo precede, quel Changeling con cui lo Zio Clint aveva ulteriormente confermato la sua grandezza nei panni di cineasta.
Il suo capolavoro, a mio avviso, continua a rimanere Letters from Iwo-Jima.
VOTO: 7
Film frizzante e divertente, anche se mi aspettavo decisamente di più da un cineasta quale Eastwood.
L'ho trovato per certi aspetti un po' troppo retorico, e io non adoro i film molto retorici. Senza contare alcune battute (specie all'inizio) che hanno un vago sapore didascalico. Fortunatamente, nel secondo tempo il film si riprende, e la sceneggiatura riesce a trasportarci in un turbinio di eventi che coinvolgono decisamente, fino al finale che è perfetto così com'è.
Tutto questo sorretto dalla solita, monolitica regia di Eastwood e dalla sua straordinaria presenza scenica, uniche due componenti assolutamente perfette dell'opera.
Insomma... avesse creato un film non così sfacciatamente moralista o che comunque non si lasciava andare, pur per quelle poche scene, ad una retorica a mio parere un po' troppo spinta, ci saremmo ritrovati di fronte una vera e propria perla del cinema.
Ci dobbiamo "accontentare" di un buon film, che scorre e coinvolge, ma che risulta inesorabilmente sotto le aspettative, anche contando la pellicola che lo precede, quel Changeling con cui lo Zio Clint aveva ulteriormente confermato la sua grandezza nei panni di cineasta.
Il suo capolavoro, a mio avviso, continua a rimanere Letters from Iwo-Jima.
VOTO: 7
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