Cià, tocca a me. Premettendo che dissocio totalmente il mio film da quelli recensiti finora.
Grande prova di Abu-Assad, capace di flashare tutta la linea di pensiero, i turbamenti, la voglia di riscossa dei tanto biasimati palestinesi. Il film offre una visione diversa da quella che ci propone la società, ponendo appunto come protagonisti due ragazzi palestinesi che vogliono farsi esplodere a Tel-Aviv. Questa scelta scompone tutto l'ordine mentale dei malvagi kamikaze che ci è stato inculcato dal sistema: gli israeliani sono in realtà i colpevoli, avendo potenziale superiore, opprimendo e umiliando i palestinesi che trovano negli attentati suicidi l'unica via per cambiare le cose. Il film si concentra sulle ultime 24 ore di vita di questi due ragazzi, che non sono altro che gente come noi, non fanatici fondamentalisti. Le teorie che ci propone questo film sono comunque da prendere con le pinze; il regista stesso è palestinese, ma sono comunque un'alternativa ad ascoltare solo quello che dicono i media.
Un film davvero significativo che spiega, senza giudizi espliciti e senza retorica, il punto di vista di un martire omicida.
Ve lo consiglio, sicuramente meglio che guardare roba Hollywodiana da minorati totali.
Grande prova di Abu-Assad, capace di flashare tutta la linea di pensiero, i turbamenti, la voglia di riscossa dei tanto biasimati palestinesi. Il film offre una visione diversa da quella che ci propone la società, ponendo appunto come protagonisti due ragazzi palestinesi che vogliono farsi esplodere a Tel-Aviv. Questa scelta scompone tutto l'ordine mentale dei malvagi kamikaze che ci è stato inculcato dal sistema: gli israeliani sono in realtà i colpevoli, avendo potenziale superiore, opprimendo e umiliando i palestinesi che trovano negli attentati suicidi l'unica via per cambiare le cose. Il film si concentra sulle ultime 24 ore di vita di questi due ragazzi, che non sono altro che gente come noi, non fanatici fondamentalisti. Le teorie che ci propone questo film sono comunque da prendere con le pinze; il regista stesso è palestinese, ma sono comunque un'alternativa ad ascoltare solo quello che dicono i media.
Un film davvero significativo che spiega, senza giudizi espliciti e senza retorica, il punto di vista di un martire omicida.
Ve lo consiglio, sicuramente meglio che guardare roba Hollywodiana da minorati totali.
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