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Ah vabeh, qui si chiedeva il film visto il giorno in cui si posta o il giorno dopo (di norma) e quindi ho pensato fosse o un giudizio a pelle (ma molto a pelle) o una visione non ordinata.
Ah vabeh, qui si chiedeva il film visto il giorno in cui si posta o il giorno dopo (di norma) e quindi ho pensato fosse o un giudizio a pelle (ma molto a pelle) o una visione non ordinata.
si li avevo gia rivisti un po' di tempo fa ma prima mi è ricapitato in mano il DVD e l'ho rivisto
sigpic
Originariamente Scritto da vegeta es mito
che cos'è il day-one?da me c'è solo il gamestop!
"Finalmente qualcuno a cui valga la pena sparare addosso"
Roberto Calderoli sui nemici in Call of Duty 4
Un thriller senza troppi spunti originali, come al solito si punta sulla suspence, concentrata quas tutta nell'ultima mezz'ora di film, la solita storia d'amore inutile da mettere come fan service, i soliti capovolgimenti finali con i quali si cerca di alzare il tenore: li chiamano anche colpi di scena...
Attori si comportano diligentemente.
NB.Rubato a mia mamma.
Un film, a mio parere, immenso. Abbandona ogni pretesa di diascalismo per raccontare la storia solo ed esclusivamente attraverso le immagini. Silenzio, esatto. Si instaura un rapporto magico tra spettatore e protagonisti, così silenziosi ma allo stesso tempo espressivi. E quando si rompe questo incantesimo, seppur con un solo dialogo, allora ci si rende conto della grandezza del film.
Unico appunto: proprio per il fatto del silenzio, avrei eliminato l'ultima scena, quella della colazione per intenderci (pur perdendo la bellissima metafora della bilancia, se l'ho ben interpretata)...
Fotografia abbastanza realistica, regia silenziosa e distaccata quasi a voler rappresentare graficamente il silenzio e la quiete.
Qualche piccolo calo di stile, che comunque nell'insieme non potrebbe essere stato evitato per "l'avanzamento narrativo" che comporta. Sono comunque casi rarissimi, e insieme non fanno più di 3 minuti di pellicola.
Drammatico, coinvolgente, ma allo stesso tempo incredibilmente leggero. Da vedere.
9/10
Non posso che confermare quanto ho sentito dire fino ad oggi su questo film, su come costituisca un’assoluta pietra miliare e su come abbia saputo appieno raccontare la storia dell’Olocausto. E che sia un’opera d’alta qualità, lo confermano le scelte stilistiche di Spielberg, dal colore, assente per tutta la durata del film, eccetto che in qualche scena (notare soprattutto la desaturazione che esclude il cappottino arancione di una bambina che, durante la liquidazione del ghetto, si nasconde sotto un letto, invano, dato che, qualche scena dopo, si può vedere come il suo cadavere venga trasportato nei crematori), oppure ai suggestivi dettagli sul volto di Liam Neeson, che interpreta con classe il ruolo di Shindler. Per quanto riguarda la colonna sonora, cori e ragtime in stile anni 30, fanno la loro comparsa in più e più scene, e la musica appositamente scritta per il film, lo portò alla vittoria del Grammy Award per la miglior colonna sonora. Un film cruento e crudo, ma necessario perché gli spettatori si rendano conto della cupezza di quelle tragiche vicende. Particolarmente toccante la scena finale, nel quale Shindler, in un atto di disperazione, si rimprovera, e rimpiange di non aver venduto le sue ricchezze, con le quali avrebbe potuto portare in salvo altri ebrei. Ciononostante, le persone da lui sottratte alla morte lo riconoscono come un salvatore, e si stringono a lui per ringraziarlo. Concludendo, non trovo affatto di parte come il regista ci abbia mostrato i nazisti, come folli, come dei tristi mostri, come Goth, con i suoi folli passatempi omicidi e la sua violenza immotivata, emblema, come ci fa notare il film e la storia ci fanno notare, di tutti i regimi totalitaristi.
Non posso che confermare quanto ho sentito dire fino ad oggi su questo film, su come costituisca un’assoluta pietra miliare e su come abbia saputo appieno raccontare la storia dell’Olocausto. E che sia un’opera d’alta qualità, lo confermano le scelte stilistiche di Spielberg, dal colore, assente per tutta la durata del film, eccetto che in qualche scena (notare soprattutto la desaturazione che esclude il cappottino arancione di una bambina che, durante la liquidazione del ghetto, si nasconde sotto un letto, invano, dato che, qualche scena dopo, si può vedere come il suo cadavere venga trasportato nei crematori), oppure ai suggestivi dettagli sul volto di Liam Neeson, che interpreta con classe il ruolo di Shindler. Per quanto riguarda la colonna sonora, cori e ragtime in stile anni 30, fanno la loro comparsa in più e più scene, e la musica appositamente scritta per il film, lo portò alla vittoria del Grammy Award per la miglior colonna sonora. Un film cruento e crudo, ma necessario perché gli spettatori si rendano conto della cupezza di quelle tragiche vicende. Particolarmente toccante la scena finale, nel quale Shindler, in un atto di disperazione, si rimprovera, e rimpiange di non aver venduto le sue ricchezze, con le quali avrebbe potuto portare in salvo altri ebrei. Ciononostante, le persone da lui sottratte alla morte lo riconoscono come un salvatore, e si stringono a lui per ringraziarlo. Concludendo, non trovo affatto di parte come il regista ci abbia mostrato i nazisti, come folli, come dei tristi mostri, come Goth, con i suoi folli passatempi omicidi e la sua violenza immotivata, emblema, come ci fa notare il film e la storia ci fanno notare, di tutti i regimi totalitaristi.
E metto 9.
è un film che ci deve essere per forza nella propria collezione di film
sigpic
Originariamente Scritto da vegeta es mito
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"Finalmente qualcuno a cui valga la pena sparare addosso"
Roberto Calderoli sui nemici in Call of Duty 4
Dodici giurati devono giudicare un ragazzo accusato di parricidio. Uno solo di loro ha qualche dubbio sulla condanna dell'imputato e, con una finezza psicologica pari alla sagacia dialettica, riesce a convincere gli altri a votare per la non colpevolezza.
Questo sì che è un film. Non ci metto molto a dire che è un capolavoro. Recitazioni ottime, ottima regia. Ti tiene incollato allo schermo dall'inizio alla fine, nonostante sia girato solo dentro una stanza (ecco qui la grandiosità del regista). Spettacolare.
Comunque non mi aspettavo alcunché da un film che parla del 2012. Dopo questi commenti negativi ho ancora meno voglia di andare a vederlo. Partendo da zero, sono a -13.
Secondo me invece un film sul 2012 potrebbe benissimo essere un capolavoro, se fatto bene, nonostante lo riterrei fantascienza.
Mettici dei bei personaggi, dei bravi attori, una bella trama che si intreccia con questa fantomatica fine del mondo, una bella colonna sonora, e qualcosa di buono potrebbe uscire.
Non è il caso di quel film, a quanto pare.
Non posso che confermare quanto ho sentito dire fino ad oggi su questo film, su come costituisca un’assoluta pietra miliare e su come abbia saputo appieno raccontare la storia dell’Olocausto. E che sia un’opera d’alta qualità, lo confermano le scelte stilistiche di Spielberg, dal colore, assente per tutta la durata del film, eccetto che in qualche scena (notare soprattutto la desaturazione che esclude il cappottino arancione di una bambina che, durante la liquidazione del ghetto, si nasconde sotto un letto, invano, dato che, qualche scena dopo, si può vedere come il suo cadavere venga trasportato nei crematori), oppure ai suggestivi dettagli sul volto di Liam Neeson, che interpreta con classe il ruolo di Shindler. Per quanto riguarda la colonna sonora, cori e ragtime in stile anni 30, fanno la loro comparsa in più e più scene, e la musica appositamente scritta per il film, lo portò alla vittoria del Grammy Award per la miglior colonna sonora. Un film cruento e crudo, ma necessario perché gli spettatori si rendano conto della cupezza di quelle tragiche vicende. Particolarmente toccante la scena finale, nel quale Shindler, in un atto di disperazione, si rimprovera, e rimpiange di non aver venduto le sue ricchezze, con le quali avrebbe potuto portare in salvo altri ebrei. Ciononostante, le persone da lui sottratte alla morte lo riconoscono come un salvatore, e si stringono a lui per ringraziarlo. Concludendo, non trovo affatto di parte come il regista ci abbia mostrato i nazisti, come folli, come dei tristi mostri, come Goth, con i suoi folli passatempi omicidi e la sua violenza immotivata, emblema, come ci fa notare il film e la storia ci fanno notare, di tutti i regimi totalitaristi.
E metto 9.
Minchia, che palle di film... Bastardi senza gloria di Tarantino è nettamente superiore.
The Treasures of Heaven are not Negations of Passion, but Realities of Intellect, from which all the Passions Emanate Uncurbed in their Eternal Glory.
Ora metto in top questo topic, visto che è uno dei pochi in cui si discute seriamente e c'è sempre qualcosa da dire.
Vedete di comportarvi bene, comunque, visto che ora è anche più in vista.
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