Che film avete visto oggi?

[ezio.auditore]

Spoiler:

mi limito a dare un 9, un capolavoro, ottima sceneggiatura e sopratutto un'ottima interpretazione di Tom, da guardare.

[Shira]

Visto oggi (in lingua spagnola, ma questi son dettagli ).
Un film abbastanza carino, godibile, anche se certo non presenta nulla di nuovo. Non apprezzo, però, che colui che guarda il film sia a conoscenza sostanzialmente di tutto fin dall'inizio, avrei preferito il "colpo di scena", che invece manca completamente.
Ah, faccio notare che io non conosco lo spagnolo, mi sono limitata a capire ciò che avrebbe capito qualunque persona seguendo ciò che accadeva nel film e capendo la maggior parte delle frasi grazie alla somiglianza con l'italiano...questo è dimostrativo del fatto che è un film che manca completamente di grandi dialoghi, si capirebbe anche se fosse muto E non sono sicura che sia una cosa da mettere nei pro

Voto: 6/7

[TOB]

Visto finalmente anche questo.

So che in molti qui dentro saranno in disaccordo con me, ma a parer mio Reservoir Dogs è inferiore sia a Pulp Fiction che a Kill Bill. Ciò non significa che non mi sia piaciuto, anzi, anche questo si è (prevedibilmente) rivelato un dannato capolavoro.

Tarantino per me viaggia sempre sul filo del rasoio, ama giocare sull'equilibrio dei vari elementi che contraddistinguono i suoi film (violenza, trash, volgarit&#224 narrandoli in modo creativo secondo uno stile che solo ha. Questa caratteristica è il suo marchio di fabbrica, ma allo stesso tempo può essere un boomerang: in Kill Bill per me ha superato il confine e le pellicole ne hanno risentito molto, nonostante ci fossero ottime idee; due film fini a sé stessi, che rappresentano più un esercizio di stile del regista che non un vero sfoggio della sua creatività, neanche a dirlo Revervoir Dogs e Pulp Fiction sono su un altro pianeta.

Ciò che dici riguardo a Kill Bill è vero, ma è anche per questo che lo ritengo un grandissimo film. Tutte le caratteristiche peculiari delle pellicole di Tarantino (violenza, citazioni, aforismi, volgarità, stalli alla messicana, ordine sparso degli eventi) sono qui esaltati fino al limite massimo, e a mio parere il risultato finale è molto soddisfacente: è un film monumentale nella sua esagerazione, e non posso fare altro che apprezzarlo per questo.

Ma ovviamente osare tanto può anche provocare disapprovazione, e perciò riesco a capire chi disprezzi la pellicola. Semplicemente non condivido il loro punto di vista (che rischia solo di travisare ciò che Kill Bill realmente è, e cioè un guazzabuglio di citazioni e trovate geniali da apprezzare così come sono).

[Dragon Slayer]

che rischia solo di travisare ciò che Kill Bill realmente è, e cioè un guazzabuglio di citazioni e trovate geniali da apprezzare così come sono).

Appunto, un prodotto fine a sé stesso dove manca il vero tocco narrativo di Tarantino, godibile quanto nullo.

[~Snake Eater]

Almeno come dialoghi regge un po', di certo non come Pulp Fiction però.

[Dragon Slayer]

Non è quello il problema. Dialoghi, citazioni, volgarità, violenza, regia, trama di fondo. C'è tutto.
Manca coesione, è assente un vero filo conduttore che renda questi elementi finalizzati ad un scopo, diventando così quello che ha detto TOB [il nick te lo scelto tu AHR AHR].

[Roscio360]

ho visto warrior e happy guilmore(che qua in italia ha un nome diverso ma non lo ricordo). il primo 7 e mezzo e il secondo 7. warrior è un po complicatuccio perché ti presenta prima un personaggio che sembra sarà il protagonista e "il buono" della storia, e poi te ne presenta un altro che a prima vista, proprio, non sembra che farà la parte dell'antagonista. poi i 2 ruoli si delineano ed entrambi diventano protagonisti, con una centralizzazione maggiore sul secondo personaggio e su quello che accomuna i 2. verso la fine, quello che sembrava il buono, il protagonista, diventa automaticamente antagonista e le sue azioni, seppur spinte da un fine buono, sembrano cattive e il secondo personaggio diventa il buono e abbastanza protagonista. alla fine c'è una riappacificazione tra i 2 personaggi. cristo che intrippante che è stato.
il secondo invece, con adam sandler, è stato di un divertente davvero mooolto bello. qualche risata qua e la, spinte anche dal protagonista che ti va per forza di cose in simpatia

[Lorenzo GOV]

L'originalità e la perfezione stilistica di Reservoir Dogs è indiscutibile. In confronto Kill Bill (gran film comunque eh) è un puro esercizio di abbellimento.

[Dargil]

Kill Bill è stato una summa artistica piena di citazioni e spinto alla consacrazione, ha le sue qualità ma non una personalità definita, è come uno spezzone pubblicitario gestito alla perfezione registicamente, solo che una volta finito non ti rimane impresso come Reservoir Dogs o Pulp Fiction

[Il Nicco]

E già che ci siamo, aggiungiamo pure che Resevoir Dogs è forse l'unico film che ho visto a seguire le tre unità aristoteliche. Ma siccome sono ignorante in materia potrebbe anche darsi che non sia vero.

[Paolo Vespa]

Io nella mia ignoranza Resevoir Dogs lo trovo inferiore a Kill Bill. Ma credo che questa mia considerazione derivi dal fatto che il secondo sia più facile da seguire.

[ObsCorey89]

ho visto warrior e happy guilmore(che qua in italia ha un nome diverso ma non lo ricordo).

"Un tipo imprevedibile", mi pare.

[Buddha94]

Molti i temi affrontati anche se il risultato non è nulla di troppo profondo. La storia è bella e raccontata bene.
Voto: 7

[Paolo Vespa]

Dopo il deludente secondo capitolo, questo terzo film non riesce a far risalire la china alla saga. Le basi per far bene ci sono tutte, ma sembra che i successori di Craven alla regia facciano di tutto per rovinare un prodotto potenzialmente ottimo (come dimostra il primo film). I demeriti sono anche di alcuni attori, totalmente incapaci. Voto: 5,5

[Lorenzo GOV]

Nessun film come questo risente dei propri natali dal lontano The Blair Witch Project. Quello del filone gruppo-di-impreparati-con-telecamera-in-mano è un genere che si sta ormai saturando, pieno di nuovi clichè, vecchie idee ritritate, un costante riproporsi di situazioni divenute topoi.
ESP riesce nell'intento di suscitare timore come se si fosse protagonisti della pellicola (che poi è il fine di questi film, l'amatorialità vuole comportare maggior realismo e attinenza a situazioni che potrebbero capitare a tutti). Ma la paura non è quella dell'essere braccati dal mostro o dell'ignoto che cela il buio, ma è quella pressione psicologica costante via via crescente: l'ineluttabilità e l'impotenza di fronte ad una realtà sfuggente e irrazionale.
Il film vive la sua climax senza interruzioni, ben recitato, con una gran bella location (cosa di meglio di un manicomio abbandonato dove venivano operate lobotomie?) e qualche spunto originale quì e là.
Sicuramente nel suo genere uno dei migliori.