Consigli letterari

[Daredevil]

Ieri sera ho finito "Il cimitero senza lapidi e altre storie nere" di Gaiman. Si tratta di una serie di racconti, alcuni carini, altri un po' meno. Di sicuro tra tutti spiccano "Il Ponte dei Ponti", "Il Prezzo" e "Avis Soleus", mentre mi son divertito con il grottesco di "Il Caso dei Ventiquattro Merli" e la simpatica "Cavalleria".

La consiglio, la finite in poco tempo e sono racconti che potete leggere senza problemi in qualche spazio di tempo.

Ho iniziato poi "Le montagne della follia" di Lovecraft. Inizio a leggere qualcosa di suo con un libro breve (poco più di 100 pagine) e con una trama che mi ha incuriosito tantissimo.

[Guren]

Ho letto le montagne della follia, è un libro molto strano, a me è piaciuto molto, altri miei amici l'hanno odiato, è un libro da prendere com'è.

[Lorenzo GOV]

Ho da poco finito "La figlia del capitano" di Puskin: un romanzo molto atipico, quasi fiabesco in alcuni punti. Una lettura non complessa nè troppo impegnativa.

Ora inizio Moby Dick di Melville.

[Il Nicco]

Ora inizio Moby Dick di Melville.

Era ora. Io invece ho iniziato In Patagonia di Chatwin.

La figlia del capitano l'avevo letto circa quattro anni fa: non mi era piaciuto, ma a ben pensarci all'epoca nessun autore russo era di mio gradimento.

[John Fitzgerald Gianni]

Lo avete letto l'ombra del vento di zafon?

[Lorenzo GOV]

Sì, ed è uno dei miei preferiti, soprattutto per motivi extrartistici.

[John Fitzgerald Gianni]

Ossia?

[generaleborio]

Consiglio a tutti il cimitero di praga di Eco, che racconta di congiure e società segrete della seconda metà dell'ottocento e che smonta la copertura sullo sbarco dei mille.

[John Fitzgerald Gianni]

Bello anche baudolino.

[Lorenzo GOV]

No, per motivi personali e affettivi.

Sul romanzo posso dire che appassiona ed elargisce momenti comunque emozionanti.

[sentinel]

E' un romanzo nuovo e vecchio. Zenone, figlio illeggittimo della moglie di un banchiere delle Fiandre, medico, alchimista, filosofo, vive una vita di gusto spericolato e ribelle, tra piaceri (seppur sobri) ed idee eretiche alla corte di re, sultani, ed altri grandi personalità. Torna, dopo decenni, nella natale città di Bruges. La Yourcenar conosce molto bene il 500, e lo deve conoscere bene anche chi legge L'opera al nero. E' nuovo perché in Zenone si può trovare, abbastanza banalmente, la figura dell'uomo che muore per il solo crimine di vedere oltre. Vecchio perché in Zenone si trova anche un conflitto ormai spento da secoli, ma che è importante ricordare e conoscere per comprendere al meglio da dove siamo venuti.
Sicuramente consigliato.

[The Philosopher]

Il mio primo libro di Fo, mi è piaciuto, una bella satira.

[mr. utente]

L'ombra del vento è piaciuto tanto anche a me. Peccato che l'abbia letto quando ero più piccolo, sono certo di essermi perso qualcosa che non avrei potuto cogliere a quell'età.

[Daredevil]

Ho letto le montagne della follia, è un libro molto strano, a me è piaciuto molto, altri miei amici l'hanno odiato, è un libro da prendere com'è.

Ora che l'ho finito (ci ho messo un po' di tempo in più causa impegni) posso risponderti: mah, a pelle Lovecraft non fa per me, ma ovviamente ho bisogno di altre letture per confermarlo. "Le montagne della follia" è un buon racconto (non lo ritengo infatti un romanzo in piena regola), un resoconto e un diario di viaggio, ma è proprio perchè strutturato così che difficilmente mi incitava ad una lettura lunga e succosa. Possiede un'innumerevole quantità di descrizioni che di per sè potrebbero anche andar bene, ma cavolo, manco il mio professore di scienze era così pesante
Poi mi aspettavo una roba fantascientifica a sè mentre non mancano numerosi riferimenti al Necronomicon, che non ho letto e che farò più in là. Comunque riassumendo: storia carina, struttura un po' tosta. Lovecraft poi spezza spesso la tensione non svelandoti una mazza fino alla fine, con l'onnipresente dubbio se mai lo farà

O si ama o si odia? Mah, io credo di stare nel mezzo

[Paolo Vespa]

Ho concluso da pochi giorni Giudizio Finale di Richard North Patterson: thriller giudiziario di grande valore, non molto incisivo e diretto, ma che riesce a catturare l'attenzione, anche se forse sono presenti troppe divagazioni in alcuni casi. La trama risulta ben costruita intorno ai personaggi, i quali sono caratterizzati e curati con grande attenzione. Le fasi del processo sono interessanti da seguire, seppur in alcuni casi risultano essere un po' pesanti. Finale ad effetto.