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Blackwater Park è uno dei migliori lavori metal dell'ultimo decennio, nonché uno dei più influenti nella nuova generazione di musica metal che ha spogliato la personalità degli Opeth per dar vita spesso a composizioni mediocri.
Lo reputo il disco più facile per entrare nell'ascolto degli Opeth, ma non lo considero il migliore, visto che seppur si dimostri un album di classe, in cui componenti acustiche derivanti dal folk/prog anni '70, le sfuriate estreme del death metal e le atmosfere gotiche si amalgamano alla perfezione, è un po' freddo al confronto con il capolavoro immediamente precedente, superiore anche per via di un concept davvero affascinante.
In ogni caso rimane fra i vertici della loro (ottima) discografia, e vanta dei capolavori che rimangono fra i massimi episodi di tutta la carriera, sia nell'ambito più prog/death (The Funeral Portrait e Blackwater Park über alles), sia nell'ambito delle ballate folk (vedasi in questo caso Harvest), anche se ci sono pezzi non al livello del resto del disco (Patterns in the Ivy e Dirge for November soprattutto, anche se rimangono molto buoni).
Non avrei idea riguardo a quando ascoltarlo, visto che la varietà dei mood che dipingono il disco (ora malinconici, ora energici, ora intimisti, ora gotici, ora violenti) lo rendono un ottimo ascolto in tantissime situazioni.
Io non noto mai la discussione se non ha nuovi messaggi e spero sempre che Mean avvisi quando mancano tre-quattro giorni per ricordarmene. Comunque a me la cosa continua a piacere, solo che recupero gli album appena proposti e poi dimentico di ascoltarli per un bel po'
Questo è il primo album degli Ophet e mi è piaciuto veramente tanto nonostante non impazzisca per le parti growlate.
Anzi, non sopporto proprio il growl.
Si inizia con The Leper Affinity, una tracciona di 10 e passa minuti costellati di cambi di tempo e di passaggi continui passaggi da parti veloci a parti più "melodiche", dal growl ad una malinconica voce pulita.
La falsa riga della prima traccia viene seguita anche da Bleak dove però vi è un'atmosfera più opprimente dominata da una presenza maggiore della voce pulita che tanto mi piace mentre la terza traccia è la splendida Harvest una ballata estremamente malinconica che è la mia traccia preferita di tutto l'album.
The Drapery Falls che unisce violenza e melodia ed è seguita dalla più calma Dirge for November mi è venuta a noia The Funeral Portrait non mi fa impazzire forse proprio per la prevalenza dell'odiato growl.
Dopo la piacevole parentesi di Patterns in the Ivy si chiude con l'immensa title che più varia non si può e che in 12 minuti esemplifica tutto l'album con la sua atmosfera malinconica ed opprimente.
Consiglio di ascoltarlo quando si ha bisogno di isolarsi e non pensare ad altro.
Voto:9
Originariamente Scritto da GiovanniAuditore ironico
la grafica è l'ultima cosa che guardo in un videogame, se ho un computer di ultimissima generazione è perché voglio giocare fluido a diablo1.
Per quanto mi riguarda, Blackwater Park è il miglior album degli Opeth.
Incredibilmente variegato, riesce ad amalgamare più stili ed influenze senza uscire dagli schemi dello stile che ha reso celebre la band, dal folk di Harvest ad uno dei brani più prettamente death della band quale la title track.
Il miglior brano è The Funeral Portrait, grazie ad un songwriting davvero ispirato e ad una prestazione vocale sublime di Akerfeldt, ma tutto l'album è memorabile essendo costellato da continui crescendo alternati a brani più calmi e atmosferici, arrivando addiritura ad una parentesi goth stupenda rappresentata da Patterns in the Ivy.
Credo sia effettivamente meno intimista e più freddo del precedente masterpiece "Still Life", ma sono dell'idea che ciò sia voluto a ricreare un'atmosfera gelida e soffusa, atta a ricordare le misteriose zone paludose della Svezia permeate da quel clima gelido ma così penetrante e pieno di fascino e da quelle intense piogge invernali.
Consiglio di ascoltare questo disco quando c'è un temporale, guardando fuori dalla finestra.
Voto: 9/10.
Questo è il secondo album degli Opeth che ascolto, dopo Still Life. Come nel caso di Gianni, il cantato in growl non mi fa impazzire (anche se non si è mai trattato di una nota negativa relativa all'ascolto di un gruppo), ma Akerfeldt è effettivamente molto bravo (per rimanere in Svezia, il growl di Swano lo molto più fastidioso) ed è dotato di un'ottima voce pulita che si inserisce bene nei momenti più tranqulli dell'album. In generale ho trovato Balckwater Park un lavoro molto curato e decisamente interessante, più atmosferico di Still Life che tuttavia preferisco perchè più diretto (almeno così mi è sembrato) e perchè Still Life ha una copertina molto più bella . Va però detto che in generale lo stile degli Opeth, per quanto particolare, curato e tutto il resto, non è ancora riuscito a colpirmi tanto da considerarli il gruppone di cui ho sentito parlare, e credo che la cosa sia dovuta principalmente a quel gusto progressivo che in quest'album si manifesta in maniera molto più evidente rispetto al predecessore; in generale l'uso di strutture progressive in ambito metal mi lascia perplesso. Ho apprezzato molto The Funeral Portrait e Bleak, meno i due brani di apertura e chiusura. Ad Harvest una menzione di merito, ma niente di più. Non saprei consigliare una situazione particolare per ascoltarlo.
Alla fine la mia valutazione è circa 7.7, che arrotonderei a 7.5 qualora il topic si ponga da un punto di vista più personale; se la valutazione deve tenere in minor conto le preferenze musicali dell'ascoltatore e soffermarsi su quella che egli pensa sia l'effettiva qualità del disco, allora arrotondo per eccesso a 8
Ti senti fuori dal coro perché sei in ritardo di due giorni?
Visto che Chester non si vede più, ne approfitto anche io.
Album di grande impatto, capace di unire un duro death metal (con un growl che ho amato subito, cosa difficile per me ) con sessioni più raffinate (anche il pulito di Akerfeldt mi fa venire).
Davvero eccellente.
9.
non la notate perché avete bisogno di tempo prima di valutare.
ema "recensisce" mezzo secondo dopo che io proponga perché è mr.know-it-all.
io non uppo perché non ho voglia di essere pedante.
e voi dovreste impostare la visualizzazione dei topic a due settimane.
Blackwater Park... Ho pregiudicato l'album dallo stra citato growl, quindi, dalla prima traccia, ho tenuto sempre il sopracciglio alzato, perché non è uno stile di canto che apprezzo particolarmente. Tuttavia, qualcosa dell'album mi è piaciuto. La title track, in particolare, un viaggione che non annoia. La opening, The Leper Affinity, non mi è piaciuta granché... Sarà colpa di 'sto growl che ti spiazza.
Blackwater park è un bagno in un lago d'acqua nera in una gelida foresta mistica; lo ascolterei in montagna, vicino ad un fiume, in pieno inverno. È un album per stare lontano dalla società, un po'.
Non è il mio genere, 7.5.
Vi chiedo un paio di giorni per aggiornamenti e presentazioni varie.
Il prossimo album sarà Viva Emptiness dei Katatonia, comunque, per chi vuol cominciare ad ascoltare.
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