Nuove generazioni.

[Alessandro330]

Secondo me invece la situazione attuale è tutta diversa da 100 - 1000 anni fa.

Stiamo arrivando a un punto dove le macchine stanno prendendo sempre più piede nella nostra vita quotidiana.
Le persone non si conoscono più in modo convenzionale, ora c'è internet.
I ragazzini non giocano più e socializzano come facevamo noi senza cellulare e computer, come facevano i nostri padri, nonni ecc..

Se ci mettessimo nei panni di un ragazzino dell'800 e confrontassimo la sua infanzia con quella di uno dei nostri padri le differenze sarebbero minime.
Si può dire lo stesso di un dodicenne oggi? Io non credo.

[Lorenzo GOV]

E con ciò?
Non dubito che l'avvento di internet abbia prodotto dei cambiamenti che si potrebbero definire epocali nella creazione di una sub-cultura universale e nella possibilità di una rapportualità tutta nuova, ma non cambia il discorso di fondo che ho fatto.
Forse, si può discutere se l'ipertecnologia contemporanea abbia acuito o meno un'impressione che rimane tuttavia storica dell'uomo.

[The Philosopher]

Lorenzo è carico stasera.

[Dargil]

Si parlasse di proprio almeno

[Alessandro330]

E con ciò?
Non dubito che l'avvento di internet abbia prodotto dei cambiamenti che si potrebbero definire epocali nella creazione di una sub-cultura universale e nella possibilità di una rapportualità tutta nuova, ma non cambia il discorso di fondo che ho fatto.
Forse, si può discutere se l'ipertecnlogia contemporanea abbia acuito o meno un'impressione che rimane tuttavia storica dell'uomo.

Invece lo cambia di parecchio.
Perchè se prima l'essere umano viveva in prima persona ogni esperienza della vita, come socializzare o avere un contatto più profondo con il mondo circostante, al giorno d'oggi ci stiamo limitando sempre più dietro a uno schermo.
Siamo abituati ad essere sempre connessi con il mondo, a realtà diverse dalla nostra in pochi secondi.

E' una cosa che il genere umano non ha mai sperimentato prima, quindi non mi sembra il caso di paragonarlo alle generazioni passate.
Il comportamento delle nuove generazioni appunto cambia, e si distingue dalla vita che facevano tutte le generazioni precedenti.

[Lorenzo GOV]

E in che modo ciò infuirebbe sul decadimento morale delle generazioni odierne?
In che modo ciò influirebbe in misura maggiore che nelle generazioni scorse?

[Dragon Slayer]

Generalmente coloro che danno dei drogati ai giovani d'oggi sono gli stessi che si facevano di acidi mentre ascoltavano i gruppi psichedelici negli anni '70, il revisionismo storico è una brutta cosa.

[Alessandro330]

E in che modo ciò infuirebbe sul decadimento morale delle generazioni odierne?
In che modo ciò influirebbe in misura maggiore che nelle generazioni scorse?

Io non lo ho definito un decadimento, attenzione, ho solo sottolineato la profonda diversità che c'è tra le generazioni attuali e quelle passate.
Una differenza molto più netta rispetto a quella che c'era in passato e che quindi non può essere paragonabile.

Personalmente sono dell'idea che continuando di questo passo, si perderanno molti dei valori che avevamo quando non eravamo così dipendenti dalla tecnologia.
Anche cose banali come parlare faccia a faccia con persone sconosciute, o rimanere in silenzio per godersi un paesaggio senza l'impulso irrefrenabile di condividerlo su Facebook, diventeranno parecchio ostiche.

[Lorenzo GOV]

Beh, su questo posso essere d'accordo (anzi, lo sono), ma non fa sche sfiorare ciò che è il tema di questo topic.

[Shira]

Bè, un decadimento c'è. Quando i giovanei d'oggi mettono come prima cosa fondamentale nella vita farsi le foto in pose da fighi (o da idioti) per metterle su fb.
Quando ormai se succede qualcosa (e non sto parlando di violenza o cose simili, ma di qualsiasi cosa) si sente il bisogno irrefrenabile di metterlo su youtube.
Quando ormai per qualsiasi cosa si aggiorna lo stato su fb come se un'emozione non avesse valore fin quando non la condividi con 200 persone sconosciute un decadimento indiscutibilmente c'è.

Che poi il mondo non finirà per colpa loro siamo d'accordo, ma secondo me il decadimento è abbastanza evidente.

La mentalità è cambiata con la tecnologia, avere tanti amici su fb è diventato quasi un obbligo sociale, sembra che se non ne hai almeno un centinaio non sei nessuno. Ormai il ruolo sociale di una persona si misura dal numero di contatti, a questo punto non ci si stupisce se ci sono le ragazzine che si fanno le foto semi-nude.

Il punto è che se è vero che è una degenerazione causata dalla società e non da loro in particolare è anche vero che loro l'hanno subita e sono loro che un domani dovranno guidare il tutto, e lo guideranno con quella mentalità.

[The G]

Alla fine sono abbastanza tranquillo.
Tutti noi, guardandoci indietro, pensiamo "Quant'ero coglione da ragazzino" (e se non l'avete pensato allora siete coglioni pure ora).
Succederà anche a loro, e io ne sono testimone oculare, perchè un mio amico ha una sorella che da poco ha compiuto 13 anni, e si sta piano piano rendendo conto della degenerazione. Tutti prima o poi riescono a distinguere le cose giuste e le cose sbagliate. Un ragazzino che sta H24 su facebook prima o poi si renderà conto che è meglio uscire e toccare il culo alle sue coetanee.
Ciò non toglie che prenderei certi dodicenni a calci in bocca per quanto si sentono importanti. Io ricordo che da piccolo provavo una vergogna immensa a rivolgere la parola a qualcuno più grande di me. Molti ragazzini di oggi invece rispondono a tu per tu...e infatti l'altro giorno nel bar m'è venuta voglia di spaccare una stecca da biliardo in faccia a un bambino.

[Buddha94]

I tempi cambiano e accetto la situazione per quella che è, ma darei volentieri qualche bel pugno a uno di questi bambini che si atteggiano e alzano la cresta per far vedere quanto sono forti.

[ezio.auditore]

No, è il tipico discorso di fase transitoria adolescenziale di rifiuto del comune modello comportamentale coevo e di proiezione di un ideale di se stesso anticonformista e pseudo-ascetico.

Che la generazione odierna sia peggiore di quella passata è un topos divenuto ripetitivo già ai tempi di Plauto: seguendo questo ragionamento, leopardianamente potremmo concludere che siamo fortunati se non siamo già esitinti da una mezza dozzina di secoli.

Semplicemente ogni epoca, ogni generazione, ha i suoi feticci, ha i suoi mezzi di omologazione di massa, ha i suoi comportamenti funzionali alla propria immagine nella società. E ogni epoca, ogni generazione, ha i suoi sofisti, i suoi Don Chisciotte, i suoi poeti romantici, i suoi figli dei fiori, i suoi emarginati, i suoi "brutti".

hai perfettamente ragione, ma usa parole tue, non cercare parole filosofiche illuminate solo per fare bella figura, perchè che sei un ragazzo intelligente si vede anche senza queste parole di difficile comprensione.

[Feleset]

Quella frase per me è fuffa.
Ricalca perfettamente il proverbio "l'erba del vicino è sempre più verde", che ormai nella mia testa contiene così tanti esempi che potrei scriverci un saggio.
Volete la prova? Provate a pensare ai cartoni animati che guardavate alle elementari e alle medie. Quante volte ora, accendendo la tv, pensate "i cartoni non sono più come quelli di una volta"? Bene, ora provate a parlare con uno che ha dieci anni più di voi. Parlategli dei cartoni che voi guardavate. Sapete cosa vi dirà? "Ma dai, quelli che guardavo io erano molto più belli".

No, è il tipico discorso di fase transitoria adolescenziale di rifiuto del comune modello comportamentale coevo e di proiezione di un ideale di se stesso anticonformista e pseudo-ascetico.

Che la generazione odierna sia peggiore di quella passata è un topos divenuto ripetitivo già ai tempi di Plauto: seguendo questo ragionamento, leopardianamente potremmo concludere che siamo fortunati se non siamo già esitinti da una mezza dozzina di secoli.

Semplicemente ogni epoca, ogni generazione, ha i suoi feticci, ha i suoi mezzi di omologazione di massa, ha i suoi comportamenti funzionali alla propria immagine nella società. E ogni epoca, ogni generazione, ha i suoi sofisti, i suoi Don Chisciotte, i suoi poeti romantici, i suoi figli dei fiori, i suoi emarginati, i suoi "brutti".

Quoto, anche senza filosofi e letterati.

[ezio.auditore]

guardatelo vi prego http://www.youtube.com/watch?v=5zoONiEYkdU