Ecco, Final..
Senza volerlo -o forse volendolo, non so decidi pure tu- hai focalizzato in maniera abbastanza precisa il problema di Vegeta, anche se sotto una luce a mio avviso non del tutto corretta.
Questo personaggio ha fondamentalmente un po' il problema della predestinazione.
Mi spiego meglio: c'è una parte di lui che ritiene che la potenza debba scendergli dal cielo come manna perchè lui è Vegeta. E' quella stessa parte di lui che poi lo fa tanto arrabbiare quando perde, perchè mina appunto questa sua convinzione.
Non sto affatto dicendo che Vegeta stia seduto ad aspettare che scenda su di lui il quarto livello del super saiyan ovviamente. Il principe è anzi un tipo che si allena come un pazzo per raggiungere i risultati; solo che quando ritiene di essere arrivato alla meta la sua mente si rifiuta di mettere in conto di poter essere comunque più debole di qualcun altro, sempre per questa forma di training autogeno inconscio..
Si allena e si batte con orgoglio e volontà, ma accusa il colpo quando vede demolite le sue certezze.
Il vero problema di Vegeta è appunto questo: non riuscire a preventivare nè ad accettare la sconfitta.
Vegeta non è che si sopravvaluta, sa sempre esattamente quanto è forte lui e quanto è forte il suo avversario, solo che nel momento in cui constata di essere in svantaggio non riesce ad accettare la cosa e va in corto circuito cerebrale.
Come lo descrivi tu Final sembra un po' un pirla che si crede sempre arrivato e quando si accorge che invece non è arrivato affatto s'incavola come una bestia..
La cosa non si svolge esattamente in questi termini: Vegeta è effettivamente un guerriero molto potente, in costante crescita, che non ama star fermo a grattarsi ma ama invece mettersi alla prova, e grazie alla volontà ed all'orgoglio ha raggiunto risultati mostruosi... ma ha un problema irrisolto con la sconfitta. Non riesce cioè a scindere il suo effettivo valore dal risultato dello scontro, per una questione di insicurezza di fondo che lo porta a volere sempre la prova oggettiva della sua potenza.
Ciò che dovrebbe fare è liberarsi di questa insicurezza ed accettare la sconfitta come parte del processo di crescita e miglioramento di un guerriero, ciò che sembra fare è rinunciare invece al suo orgoglio ed al suo fine rassegnandosi ad essere un eterno perdente, e ciò che torna ad essere con le parole aggiunte da Toriyama è un guerriero che non ha perso il suo obiettivo ma si è liberato della sua 'paura di perdere'.
PS Senza nessun tipo di polemica, è solo curiosità la mia...Non so se in italiano esista il verbo 'sono rimasto convinto'...
Kabu.
Senza volerlo -o forse volendolo, non so decidi pure tu- hai focalizzato in maniera abbastanza precisa il problema di Vegeta, anche se sotto una luce a mio avviso non del tutto corretta.
Questo personaggio ha fondamentalmente un po' il problema della predestinazione.
Mi spiego meglio: c'è una parte di lui che ritiene che la potenza debba scendergli dal cielo come manna perchè lui è Vegeta. E' quella stessa parte di lui che poi lo fa tanto arrabbiare quando perde, perchè mina appunto questa sua convinzione.
Non sto affatto dicendo che Vegeta stia seduto ad aspettare che scenda su di lui il quarto livello del super saiyan ovviamente. Il principe è anzi un tipo che si allena come un pazzo per raggiungere i risultati; solo che quando ritiene di essere arrivato alla meta la sua mente si rifiuta di mettere in conto di poter essere comunque più debole di qualcun altro, sempre per questa forma di training autogeno inconscio..
Si allena e si batte con orgoglio e volontà, ma accusa il colpo quando vede demolite le sue certezze.
Il vero problema di Vegeta è appunto questo: non riuscire a preventivare nè ad accettare la sconfitta.
Vegeta non è che si sopravvaluta, sa sempre esattamente quanto è forte lui e quanto è forte il suo avversario, solo che nel momento in cui constata di essere in svantaggio non riesce ad accettare la cosa e va in corto circuito cerebrale.
Come lo descrivi tu Final sembra un po' un pirla che si crede sempre arrivato e quando si accorge che invece non è arrivato affatto s'incavola come una bestia..
La cosa non si svolge esattamente in questi termini: Vegeta è effettivamente un guerriero molto potente, in costante crescita, che non ama star fermo a grattarsi ma ama invece mettersi alla prova, e grazie alla volontà ed all'orgoglio ha raggiunto risultati mostruosi... ma ha un problema irrisolto con la sconfitta. Non riesce cioè a scindere il suo effettivo valore dal risultato dello scontro, per una questione di insicurezza di fondo che lo porta a volere sempre la prova oggettiva della sua potenza.
Ciò che dovrebbe fare è liberarsi di questa insicurezza ed accettare la sconfitta come parte del processo di crescita e miglioramento di un guerriero, ciò che sembra fare è rinunciare invece al suo orgoglio ed al suo fine rassegnandosi ad essere un eterno perdente, e ciò che torna ad essere con le parole aggiunte da Toriyama è un guerriero che non ha perso il suo obiettivo ma si è liberato della sua 'paura di perdere'.
PS Senza nessun tipo di polemica, è solo curiosità la mia...Non so se in italiano esista il verbo 'sono rimasto convinto'...
Kabu.
Comment