Originariamente Scritto da SpikeAlex
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Dragon ball EI
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Originariamente Scritto da Jennko Visualizza Messaggiocontinua ad essere molto interessante...BRAVO!
Intanto, vi anticipo che per l'EI ho deciso di postare ogni tanto i livelli dei combattenti (grazie alla consulenza del grande final goku ), anche se non prenderò in assoluta considerazione questi livelli di forza nei combattimenti (cioè può anche darsi che ci siano vittorie da parte di combattenti con un livello più basso del loro avversario), sono pur sempre degli indicatori piuttosto utili.
Dopo il terzo capitolo posterò quelli inerenti all'inizio della saga che chiaramente sono molto simili a quelli della fine di dragon ball z (le soprese verranno dopo)Last edited by Kaiohshin87; 22 September 2006, 15:30.
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Terzo capitolo: La notte porta consiglio
Il cielo era di rara bellezza quella notte, miriadi di stelle costellavano quel manto splendente e la Luna sembrava ricambiare lo sguardo di Gohan intento a fissare quella spettacolare volta. Ripensa-va al suo passato, alle sue avventure nello spazio… magari tra quelle stelle c’era quella che riscal-dava Namecc. Nonostante nella sua attività di scienziato fosse abituato a scrutare il cielo per le sue ricerche, quella sera ne restava incredibilmente affascinato; da persona razionale qual era si chiede-va il motivo di tanta sorpresa davanti ad un panorama da lui già rimirato così tante volte.
“Forse è perché ti fa sentire libero” disse Kaiohshin da dietro. Gohan, tutto intento nei suoi pensieri, non si era accorto della comparsa della divinità, e voltandosi con un sorriso disse “non è educazione leggere nel pensiero altrui, anche quando si governa l’universo”. Kaiohshin intanto si era incammi-nato verso il balcone dove Gohan si stava appoggiando alla balaustra ed, emulando il ragazzo, si era posto di fianco a lui. “Oh, ma io non governo più nulla da un paio di giorni, ho lasciato tutto nelle mani del sommo per potermi allenare in vista del torneo”. Gohan reagì in maniera piuttosto sorpre-sa: se una cosa del genere gliel’avesse detta Goku o Vegeta sarebbe stato perfettamente normale ai suoi occhi… ma da Kaiohshin! Da quell’essere, la divinità responsabile che tanto ammirava per la sua intelligenza e che tanto gli assomigliava nel carattere, una frase del genere non se la sarebbe proprio aspettata! Kaiohshin però continuò a parlare e si rivolse a Gohan chiedendogli: “Dunque, hai proprio intenzione di non allenarti in vista del torneo? Non temi che in tutti questi anni il tuo po-tere mistico si sia affievolito o peggio, sia andato perduto?”. Gohan non riusciva a seguire il ragio-namento del suo interlocutore. Per lui il combattimento non era affatto tutto e pensava che la cosa valesse anche per Kaiohshin; era fermamente convinto che ci fossero cose molto più importanti, come il progresso scientifico, al quale lui contribuiva con il suo lavoro; per non parlare della sua famiglia: più volte si era ripromesso di essere un padre presente per la piccola Pan, e di non farla crescere per buona parte del tempo senza un papà, o comunque di non farle vivere il timore costante che il suo genitore potesse morire in chissà quale circostanza. Insomma, Gohan cercava di corregge-re gli errori che Goku aveva compiuto nel momento in cui aveva anteposto il ruolo di guerriero ed eroe a quello di buon padre. Spesso, il figlio di Goku si chiedeva cosa ne sarebbe stato di lui, se non ci fosse stato Piccolo a crescerlo mentre suo papà era assente. L’unico vero dispiacere nel fatto di non allenarsi, era l’aver dovuto declinare l’invito del suo maestro ad addestrarsi con lui su Neo-Namecc, insieme a Goten (il quale più che invitato era stato costretto da Piccolo e da Goku, a segui-to della scelta di Vegeta di portare con sé Trunks nei suoi allenamenti).
“Non dire una parola” soggiunse Kaiohshin. “So già quali sono i tuoi dubbi e le tue perplessità; in parte le hai espresse questa sera durante la cena e me le hai mostrate adesso pensandole. Gohan, voltati dietro un attimo… cosa vedi?”. Gohan ubbidì, nonostante a suo parere la risposta fosse per-fettamente evidente, dato che lui sapeva benissimo (e ovviamente anche Kaiohshin) cosa ci fosse alle sue spalle.
“C’è tutta la mia vita” rispose Gohan: si riferiva a Videl e Pan che, sul lettone matrimoniale dormi-vano serenamente, mentre la bambina con il braccio sinistro proteso sembrava volesse cercare il pa-dre. Gohan continuò rivolgendosi alla divinità: “Ma tutto questo che c’entra col nostro discorso?”.
“C’entra invece!” ribatté Kaiohshin, “Sai Gohan, ti capisco se non riesci a seguirmi… sapessi quan-to tempo ci ho messo io prima di capire un ragionamento così semplice. Viviamo in un universo immenso e allo stesso tempo pieno di insidie ed incognite. Gohan, a cosa serviranno i tuoi studi, le tue scoperte di fronte a una minaccia capace di spazzare via ogni forma di civiltà e soprattutto di vi-ta? Noi non sappiamo cosa potrebbe accaderci nel futuro, ma ciò non significa che dobbiamo tro-varci impreparati di fronte a qualsiasi tipo di evenienza. Gohan, ti auguro col tutto il cuore di non trovarti a soffrire guardando impotente la perdita delle persone che ami, ti auguro di non passare quello che io ho provato sulla mia stessa pelle e per la quale ancora pago la pena del rimorso”.
“Rimorso? Ma cosa potevi fare? Come potevi lontanamente immaginare un mostro tanto potente e crudele come Buu?” lo interruppe Gohan. Kaiohshin però continuò il suo discorso con maggior vi-gore: “E’ proprio questo il punto! Io e i miei compagni dovevamo pensare a un’eventualità del ge-nere! Il compito di noi Kaiohshin è proprio quello di proteggere l’universo in casi tanto gravi, e per via della nostra superficialità abbiamo corso il rischio di vederlo distrutto per sempre. Ma l’errore più grande l’ho commesso io perché mi è capitato due volte. Dopo che Buu venne imprigionato mi sono dedicato esclusivamente a governare l’universo per tutti questi millenni… se mi fossi allenato, se mi fossi potenziato, sarei stato in grado di distruggere Buu all’istante. Invece a causa mia, ho ri-schiato per una seconda volta di perdere tutto… se non fosse stato per voi Saiyan…”.
“Ma soprattutto” continuò Kaiohshin “ho tradito la memoria dei miei compagni che con coraggio hanno dato la propria vita, e sappi che per un Kaiohshin perderla è molto più grave, perché non c’è ritorno e non c’è nemmeno l’Aldilà tutto sommato gioioso che attende voi mortali. L’ho tradita per-ché non sono stato in grado di vendicarli e, esattamente come per la prima volta, ho dovuto affidare la mia sorte agli eventi!”
Dopodiché, passò a Gohan la lettera che lesse prima di partire dal suo pianeta natale, Gohan era no-tevolmente sorpreso. Nonostante fosse antichissima era tenuta in uno stato di conservazione perfet-to, sembrava che avesse cinque giorni piuttosto che cinque milioni di anni; tuttavia, era il contenuto di quella lettera a lasciarlo di stucco, non pensava che figure tanto altolocate potessero provare sen-timenti così simili a quelli della sua specie. Capì finalmente il ragionamento del suo interlocutore, il motivo del dolore che cercava in tutti i modi di nascondere, e da amico si sentiva onorato che aves-se scelto proprio lui per confidarlo. Così dentro di sé, Gohan cominciò a chiedersi se Kaiohshin e suo padre (perché quel discorso assomigliava terribilmente a quello che suo padre gli faceva durante i giorni precedenti al Cell game) non avessero ragione, se un sacrificio momentaneo non sia in real-tà utile ad un obiettivo ben più grande e duraturo.
Kaiohshin, vedendo il ragazzo perplesso, sorrise soddisfatto e cominciò ad avviarsi verso il letto di fortuna che Chichi aveva preparato per lui, dato che tutti gli invitati alla cena di quella si erano fer-mati a dormire in casa Son, prima di partire il mattino seguente. Fu possibile assistere ad uno spet-tacolo piuttosto buffo, come Mr. Satan che usava il comodo pancione di Majin Bu come cuscino. Anche la cena era stata decisamente esilarante, con il sommo Kaiohshin (portato per l’occasione dal superiore col teletrasporto in un baleno) che tentò per tutto il tempo di adescare Bulma in nome del-la promessa che Goku gli aveva fatto dieci anni fa, il tutto sotto lo sguardo attonito di Kaiohshin il superiore e quello furente di Vegeta, che inoltre non approvava per nulla come sua figlia Bra e l’allievo di Kakaroth stessero così tanto insieme a giocare. Goku, che teneva sulle ginocchia l’adorata nipotina Pan, e Crilin intanto erano tutti presi a raccontare alle due divinità le mirabolanti avventure che erano capitate loro durante la loro vita, con Muten che all’occorrenza interveniva per gonfiare il suo ruolo nelle vicende, puntualmente e implacabilmente smentito da Lunch. Dal canto suo Kaiohshin raccontò su richiesta di Gohan il motivo per cui aveva quella spada, e da quello spunto cominciò a raccontare di diverse avventure da parte sua e dei suoi compagni, e di come in seguito all’imprigionamento di Buu, comparve dopo un paio d’anni Kibith con l’intento di aiutarlo e assisterlo nei suoi compiti. Kaiohshin raccontò che nemmeno lui sapeva delle origini del suo assi-stente e che anche dopo che si era fuso con lui, tutti i ricordi risalenti a prima della sua comparsa nel pianeta dei Kaiohshin fossero offuscati. Vegeta, che fino ad allora aveva continuato a starsene sulle sue, cominciò a parlare a sua volta, commentando come fossero insignificanti e noiose le loro av-venture. Da un'altra parte invece C18 e suo fratello continuavano a raccontarsi sul cosa avessero fat-to in tutto quel tempo fino a notte inoltrata.
E così parlarono tra di loro fino a tardi; dopodiché, su proposta di Videl si decisero a trascorrere la nottata in quella casa, per poi salutarsi prima di partire e rivedersi l’anno seguente per il grande tor-neo….
“Stavi pensando a stasera… vero, Gohan?”, disse Kaiohshin che era oramai in prossimità della por-ta della camera. “Sì” rispose il ragazzo “ti auguro una buona notte, Kaiohshin”.
“Ah, dimenticavo” disse Kaiohshin prima di andare “chiamami col nome che usano gli amici a me più cari: Higashi”.Last edited by Kaiohshin87; 23 September 2006, 15:34.
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terzo capitolo (continua)
Il mattino seguente c’era un certo movimento al di fuori di casa Son. Tutti si salutavano in vista di quello che sarebbe stata una lunga assenza. Chichi raccomandò Goku e Goten di prestare comunque attenzione, mentre Lunch minacciava col mitra Tenshinhan di non farsi uccidere perché una volta che tutto fosse finito, avrebbe dovuto sposarla, come lui stesso aveva promesso la sera prima (com-plice anche una bevuta di troppo da parte di Ten). Dal canto suo Ten, dopo aver rassicurato Lunch riguardo le sue intenzioni con un filo di imbarazzo, riprese il comando della situazione; dopo aver spiegato ulteriormente a Yamcha la bontà del suo piano, partì per il palazzo di Dio seguito dal suo interlocutore, da Crilin che portava in braccio la piccola Marron, da Jiaozi e dai due cyborg. Vegeta invece ordinò a Trunks di muoversi, visto che non c’era un minuto da perdere e la nuova stanza gravitazionale progettata da Bulma era quasi pronta. Trunks era piuttosto impaurito al pensiero dell’addestramento che gli sarebbe toccato subire con suo padre, così Bulma e la sua sorellina Bra tentavano in qualche modo di consolarlo. Non se la passava meglio Goten, che all’idea di stare per un anno senza la sua ragazza si sentiva letteralmente a terra. “Però devo dire che quest’abito da na-mecciano è una meraviglia… farebbe un grande effetto con le ragazze!”. Piccolo sentendo tali paro-le gli diede un tremendo scappellotto sul cranio per punirlo della sua estrema superficialità.
“Ahia! Ma perché, Piccolo?” chiese Goten continuando a non capire il motivo di quel gesto. “ Per-ché è sempre stato un maestro molto severo ed esigente, fratellino” rispose Gohan, anche lui con addosso la tenuta di Piccolo che non indossava da così tanti anni. “Ho deciso che riprenderò ad al-lenarmi, spero solo che tu voglia ancora accettarmi come allievo” continuò Gohan rivolgendosi a Piccolo.
“Sempre se te la senti di allenarti con uno nettamente più scarso di te!” rispose il namecciano fuori di sé dalla gioia. Anche Goku era felice della decisione del figlio. Il leggendario saiyan dal canto suo sarebbe andato ad allenarsi con Ub e Mr. Buu, spiegando al ragazzino di come quella strana creatura rosa avesse molte più cose in comune con lui di quanto potesse immaginare. Uub però pro-prio non riusciva a trovare proprio nulla in comune, a parte il nome al contrario…
Gohan salutò commosso Videl e la propria figlia. Dopodiché, si diresse verso Goten, Piccolo e Kaiohshin, il quale si era offerto di teletrasportarli su Neo-Namecc prima di cominciare il suo alle-namento, e con un ultimo cenno della mano in segno di saluto, sparì da quel posto che tanto amava.
(continued)Last edited by Kaiohshin87; 23 September 2006, 15:35.
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Originariamente Scritto da Final Goku II Visualizza MessaggioGrande Shin! Bellissima la storia
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Originariamente Scritto da Vale46 Visualizza Messaggiobella shin, sempre meglio.
Già che ci sono, colgo l'occasione di postare i livelli inerenti all'inizio della serie, ringrazio di cuore Final per il suo appoggio nella loro creazione!
Come già detto, dato che tutto comincia dopo pochi mesi dal ventinovesimo tenkaichi, non ci sono molti cambiamenti rispetto a quelli della fine dello z!
Livelli Db EI
Inizio
Jiaozi: 250.000
C17: 70.000.000
Videl: 200
Yamcha: 650.000
Crilin: 1.900.000
Tenshinhan: 4.300.000
Goten: 47.500.000
Trunks: 50.000.000
Vegeta: 370.000.000
Goku: 610.000.000
Piccolo: 68.000.000
C-18: 52.500.000
Kaiohshin: 200.000.000
Majin Bu: 160.000.000
Gohan: 440.000.000
Ub: 30.000.000
Pan: 6.500.000
Leedle: 650.000.000Last edited by Kaiohshin87; 22 September 2006, 15:47.
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Semplicemente fantastico.........................
Non vedo l'ora di sapere come continua.......
Mi raccomando non farci aspettare.....I'm the chosen one...
...born to defeat you...
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