Annuncio

Collapse
No announcement yet.

americani

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

  • #31
    van, nn pensi ke sia proprio questo il problema di fondo??
    Morte cerebrale nella non reazione...bisogno disperato di essere rumore...

    Comment


    • #32
      Originariamente Scritto da Hanamichi
      Sono convinto che un altro 11 settembre non si fara' attendere.
      Già, kuello ke avverrà tra poki giorni in Iraq per la sua popolazione...
      "Ore wa Kintor demo Trunks demonai...
      Ore wa kisama no tausu muru na de!"

      Comment


      • #33
        Già,suppongo che una tale rivendicazione di quello che accadrà in futuro non sia affatto un'idea remota,anzi...Tutt'altro,se davvero vogliono debellare la minaccia saddam se così sarà verrà qualcun'altro a minacciare la "pace"...

        Ripeto il concetto detto ad un altro topic,sino a quando ci sarà l'uomo ci sarà sempre una guerra..........Sempre...
        Cosa sono diventato?
        Mio dolcissimo amico
        Tutti coloro che conosco
        Se ne vanno alla fine
        Puoi prenderlo tutto
        Il mio impero di sudiciume
        Io ti deluderò
        Io ti farò male.

        Comment


        • #34
          voglio ricordare, inoltre, che il movimento "No Global" è nato negli Stati Uniti; che i più vivaci detrattori della politica imperialistica USA sono proprio Accademici e premi Nobel statunitensi.

          Kurgan gli americani troveranno sicuramente l'inferno in Iraq, ma questo ti rende felice?
          se è così non sei diverso da loro.

          Comment


          • #35
            siete tutti scandalizzati dalla guerra?

            mi fate ridere.
            ogni fine settimana crepano o rimangono "fottute" migliaia di persone sulle nostre strade.

            ma la cosa non vi interessa e continuate a schiacciare sull'accelleratore, a stare nel culo a quello che vi precede, a bere solo quando guidate.

            questa è una guerra, ma vi insegna qualcosa?
            no.
            tant'èvvero che vi lanciate a 170 anche quando non vedete un kazu causa nebbia.

            la guerra vi fa schifo?
            però mandate a quel paese la vicina che si lamenta perchè ascoltate la musica ad un volume pazzesco.
            dite a quello del piano di sopra di non rompere le balle.

            facciamo quotidianamente guerra alla metà delle persone che incrociamo: a uno perchè non ci ha dato la precedenza, a un altro perchè ha guardato la nostra ragazza, a un altro ancora perchè non ha abbassato gli occhi quando gli sguardi si sono incrociati, a quello perchè mette la moto in un luogo che, non da fastidio a nessuno, ma è comunque un buon motivo per fargliela spostare.

            finchè non faremo pace con noi stessi, e con chi ci sta vicino andremo sempre peggio.

            Comment


            • #36
              e secondo te dire "fare la guerra" e "far fare la guerra" è uguale?

              Comment


              • #37
                Originariamente Scritto da reietto
                voglio ricordare, inoltre, che il movimento "No Global" è nato negli Stati Uniti; che i più vivaci detrattori della politica imperialistica USA sono proprio Accademici e premi Nobel statunitensi.

                Kurgan gli americani troveranno sicuramente l'inferno in Iraq, ma questo ti rende felice?
                se è così non sei diverso da loro.

                Ebbene caro Reietto....forse tui non lo hai ancora percepito (strano perchè ti ho sempre ritenuto un ragazzo davvero sveglio, sebbene le tue idee siano molto lontane dalle mie) ma lo squilibrio cui stiamo andando nell'impostazione GLOBALE è stato totalmente sconvolto.
                Strano a dirsi, ma eravamo molto più sicuri durante la guerra fredda con due potenze che si annullavano nel terrore di un conflitto dagli esiti certamente terribili e definitivi.
                Oggi gli U.S.A parlano di "egemonia compassionevole" ( parole dichiarate dai maggiori strateghi e politici americani)........sai che significa?
                Forse è di questo che dovremo discutere e non sul fatto che ci sia un dittatore più o meno sanguinario nell'IRAK.
                La prospettiva che si aprirà subito questo conflitto è quella di un mondo governato da un solo paese il quale però penserà solo al proprio benessere interno e non certo al bene delle "colonie".
                Siamo di fronte ad un tentativo di espansionismo non dichiarato che mette seriamente in discussione la libertà di qualsiasi paese che vuoi per una ragione economica o culturale, è diverso.

                La guerra in irak in fin dei conti è un episodio marginale confronto al conseguente strappo in seno all'ONU, il quale è stato del tutto deleggittimato da un paese che, per la superiorità economica e militare, aggredisce in base a semplici "sospetti".... (che come sanno oramai tutti non sono altro che pretesti per una mira disgustosamente economica).

                Come ho già detto prima, non sono affatto favorevole a Saddam Hussein ed al suo regime, ma un'aggressione come quella U.S.A. ad un popolo ( perchè le bombe non cadranno sicuramente sulla testa del leader irakeno) merita un' esperienza negativa.

                NON SI PUO' FARE UNA GUERRA PER RAGIONI COME QUESTE , O CON LA LEGGEREZZA DI UNA DECISIONE PRESA DA UN GIORNO ALL'ALTRO, FORTI DI UNA SCHIACCIANTE SUPREMAZIA MILITARE!

                Questo modo di interpretare le relazioni internazionali è molto più pericoloso di qualsiasi dittatore di un paese del terzo mondo.......ecco perchè penso,che ciascun iracheno farà bene a difendersi da un'invasione che non è altro che l'inizio di una egemonia economica e culturale.

                Dopo una guerra lampo in irak a chi toccherà? A ciascun paese "canaglia"?
                Mr. Bush ha intenzione di ridisegnare gli equilibri internazionali a suo piacimento? In base magari a qualche ritratto di suo padre dipinto a terra? (Saddam lo ha fatto per fare in modo che tutti calpestassero il volto del nemico occidentale) Oppure per qualche barile di petrolio in più?

                Caro reietto, dicendo questo io non sono un falco travestito da colomba, come attualmente è molto di moda...se lo affermo è perchè tutti gli equilibri MONDIALI sono saltati, se l'opinione pubblica americana non verrà "impressionata" dalla perdita di qualche soldato americano, sarà sempre più convinta che una guerra la si vive solo su internet o attraverso i giornali, e mai penserà che ci sono MILIONI di EFFETTI COLLATERALI che muoiono nei campi profughi....

                IL DISCORSO E' : QUANTE DECINE DI SOLDATI AMERICANI dovranno morire perchè l'opinione pubblica fermi questo massacro di milioni di persone? QUANTI NE DOVRANNO MORIRE prima che l'attuale direzione politica U.S.A si accorga della follia del suo progetto?
                QUANTI SOLDATI AMERICANI PER OGNI MILIONE DI IRAKENI MORTI?

                Comment


                • #38
                  Vi ricordo (se l'idea non vi piace ditelo e non attaccatemi) che una sessantina circa di anni fa, i potenti del mondo invece di attaccare subito un piccolo paesino bellicoso governato da un dittatore gli hanno regalato dei territori per pacificarlo, poi questo paesino si è rafforzato, ha richiesto sempre più, e a questo punto hanno deciso di intervenire. Peccato che poi ne è derivata una guerra lunga 6 anni che ha mietuto milioni di vittime, che poteva benissimo essere evitata se si preoccupavano di spodestare il dittatore quando il suo paese era ancora debole.

                  Questo non significa che sono favorevole alla guerra, attenzione! ma questa affermazione può servire per continuare a discuterci su e a riflettere.
                  You're an island of tranquillity in a sea of chaos.

                  Comment


                  • #39
                    Vi ricordo (se l'idea non vi piace ditelo e non attaccatemi) che una sessantina circa di anni fa, i potenti del mondo invece di attaccare subito un piccolo paesino bellicoso governato da un dittatore gli hanno regalato dei territori per pacificarlo, poi questo paesino si è rafforzato, ha richiesto sempre più, e a questo punto hanno deciso di intervenire. Peccato che poi ne è derivata una guerra lunga 6 anni che ha mietuto milioni di vittime, che poteva benissimo essere evitata se si preoccupavano di spodestare il dittatore quando il suo paese era ancora debole.

                    Questo non significa che sono favorevole alla guerra, attenzione! ma questa affermazione può servire per continuare a discuterci su e a riflettere.
                    You're an island of tranquillity in a sea of chaos.

                    Comment


                    • #40
                      [A KURGAN e a chi vuole leggere]

                      io dico solo che augurare a qualcuno di trovare l'inferno, di perire tra le fiamme dell'inferno, di morire, non è un atto gentile.
                      e se non cominciamo ad essere gentili non possiamo pretendere di bloccare, anzi, di evitare che le guerre scoppino.

                      però non ti dò ragione sull'accusa che muovi agli USA di essere uscita vincitrice dalla guerra fredda.
                      Non è Lei ad avere vinto.
                      è stato il blocco sovietico a collassare su se stesso; non a causa del blocco americano, ma perchè i paesi comunisti non sono riusciti a creare un'alternativa al predominio del pensiero americano.
                      il modus vivendi importato dagli USA nel mondo solo ora sta cominciando a mostrare le sue crepe; ma quando cadde il muro di Berlino tutti i comunisti avrebbero voluto essere "americani" e noi occidentali eravamo fieri di essere "americani".
                      Ora, lentamente, ci stiamo accorgendo che il modello americano non è cambiato da quel momento; non si è evoluto in teorie più attente alla massa invece che all'individuo e all'Europa comincia a stare stretto il modello Americano.
                      Noi Europei abbiamo sicuramente una visione più oggettiva delle faccende internazionali; sia perchè siamo formati da molti popoli diversi, sia perchè storicamente abbiamo sempre mantenuto quella nomea di "culla della civiltà". questa oggettività ci ha fornito un freno nei rapporti internazionali, non abbiamo continuato la politica imperialista, per esempio; non adottiamo la teoria della Globalizzazione tout cour come la applicano gli Americani; non cerchiamo di imporre il nostro modus vivendi. Sostanzialmente abbiamo avuto la "fortuna" di commettere i nostri sbagli nell'antichità e di non ripeterli ai giorni nostri.
                      Gli americani non hanno avuto questa possibilità.
                      Anche quando perdettero in Vietnam fecero finta di esserne usciti vincitori; alle masse venne dato da capire che loro erano comunque i buoni e che l'orso era il male.
                      Basta vedere i Film del periodo in cui è palese la trasformazione del soldato americano in angelo, un angelo con M-16 e napalm, ma comunque un angelo.
                      Gli Americani hanno avuto la sfortuna di non capire i loro errori.
                      Oltre che a dare troppa fiducia e troppo potere nelle mani di pochi, ricchi.

                      Ma penso anche che attaccare gli stati uniti a testa bassa, come fai tu, non gioverà a nulla. Questi pensieri che loro sono il male non cambiano il sostanziale modo di pesiero adottato oggiggiorno dagli americani.
                      Loro dicono che tu sei il male; tu dici che loro sono il male, vi scannate e alla fine vince il più forte; quello che ha le bombe più intelligenti, quello che ha le basi aeree più strategiche. ovvero gli americani.
                      Bisogna combattere gli americani mostrandogli un mondo alternativo al loro, alternativo e funzionante.
                      un mondo dove la globalizzazione serve a dare da mangiare a chi ne ha bisogno; (perchè la globalizzazione può essere una cosa molto bella o molto cattiva ma, per ora, ne stiamo subendo solo i lati negativi).
                      un mondo dove lo speculatore borsistico che campa sulle disgrazie degli altri non funziona.
                      un'economia che non ha bisogno della guerra per uscire dalla crisi.

                      Fino a che la teoria capitalistico-americana verrà applicata ogni volta che ci sarà crisi, recessione, basterà una guerra per modificare totalmente la situazione; trasformare la recessione in accellerazione e creare capitale.
                      La teoria capitalistico-americana si basa sull'egocentrismo e sull'egoismo; e se tu hai un nemico allora sei come loro e li aiuti a mantenere la loro filosofia di predominio.
                      Non sono i tuoi nemici, sono delle persone che hanno bisogno di migliorare.
                      attaccandoli a modo loro, li fai solamente eccitare
                      Ci vuole più calma nel relazionarsi col mondo, gli atteggiamenti aggressivi creano solo aggressività e non è ora che la smettiamo con l'aggressività?

                      Comment


                      • #41
                        Originariamente Scritto da {TL}~Alex_mtt09
                        Vi ricordo (se l'idea non vi piace ditelo e non attaccatemi) che una sessantina circa di anni fa, i potenti del mondo invece di attaccare subito un piccolo paesino bellicoso governato da un dittatore gli hanno regalato dei territori per pacificarlo, poi questo paesino si è rafforzato, ha richiesto sempre più, e a questo punto hanno deciso di intervenire. Peccato che poi ne è derivata una guerra lunga 6 anni che ha mietuto milioni di vittime, che poteva benissimo essere evitata se si preoccupavano di spodestare il dittatore quando il suo paese era ancora debole.
                        Scusa la mia ignoranza... A che paesino ti riferisci?
                        www.hattrick.org
                        www.htita.it
                        www.htitastats.com

                        Comment


                        • #42
                          Eh...

                          Il sistema *amerikano* è al suo kulmine (e kollasso?)... ki intenda intenda.

                          Visto ke siamo in tema vorrei far presente la straordinaria lungimiranza di un tizio di nome Ilich Ul'janov vissuto cirka un sekolo fa, ke skrisse nel suo saggio:

                          "Imperialismo fase suprema del Capitalismo".

                          A buon intenditor...
                          "Ore wa Kintor demo Trunks demonai...
                          Ore wa kisama no tausu muru na de!"

                          Comment


                          • #43
                            Originariamente Scritto da MaD
                            [quote:13d3b9dcea="{TL}~Alex_mtt09"]Vi ricordo (se l'idea non vi piace ditelo e non attaccatemi) che una sessantina circa di anni fa, i potenti del mondo invece di attaccare subito un piccolo paesino bellicoso governato da un dittatore gli hanno regalato dei territori per pacificarlo, poi questo paesino si è rafforzato, ha richiesto sempre più, e a questo punto hanno deciso di intervenire. Peccato che poi ne è derivata una guerra lunga 6 anni che ha mietuto milioni di vittime, che poteva benissimo essere evitata se si preoccupavano di spodestare il dittatore quando il suo paese era ancora debole.
                            Scusa la mia ignoranza... A che paesino ti riferisci?[/quote:13d3b9dcea]

                            Ho già capito che intendi. Beh ti rispondo che all'inizio degli anni '30 la Germania non aveva esercito ed erano passati pochi anni dalle gravi crisi economiche che si erano ripercosse soprattutto su una Germania già devastata dalle riparazioni della WW1, mentre gli altri paesi si sono presto ripresi. Quindi non puoi dirmi "quella era la Germania, questo è l'Iraq" perchè basta poco per far scatenare una terza guerra mondiale. Speriamo non succeda.
                            You're an island of tranquillity in a sea of chaos.

                            Comment


                            • #44
                              La tua risposta, Reietto, è davvero apprezzabile e dimostra una grande conoscenza ed analisi dei fatti.
                              Proprio per questo, come già accennavo prima, ti stimo.

                              Però...c'è un però.....Come dicevi tu siamo arrivato al collasso di una teoria capitalistica che purtroppo stà portando al una concezione del mondo alquanto pericolosa.......almeno, e forse più, di quanto possa esserlo un dittatore nel medioriente.

                              Quello che oggi a me spaventa, francamente, è la frammentazione dell'ONU, della rappresentanza Internazionale e delle autonomie di ciascun paese.

                              Come dicevo, il vero disastro è questo strappo che avviene dopo 50 anni di storia delle nazioni unite.

                              Come una metastasi centinaia di paesi si sentiranno autorizzati ad iniziare una guerra sulla base di semplici sospetti, pensiamo solo a ciò che possa succedere fra l'India e Pakistan sull'interesse del kachemire.

                              Hai ragione a dire che a violenza non si può rispondere con altrettanta violenza, ma ciò che deve cadere è il mito costruito sulla "democrazia americana": una democrazia che mette microfoni nelle assemblee e cancellerie UE (notizia agghiacciante di oggi), che inizia una guerra sui semplici sospetti, che vende armi ai paesi africani, che fomenta rivolte in sud america ed impone governi fantocci per semplice interesse economico.

                              Gli americani con il loro comportamento avranno sempre più nemici, e giorno dopo giorno lo sperimentano senza trovarne da soli la ragione.

                              Siamo alle prese con una propaganda continua che vende ed impone un prodotto chiamato "democrazia" ma che in fin dei conti, di democratico non ha nulla.

                              Con questo non nego affatto che l'urss o qualsiasi altro paese in circostanze favorevoli non avrebbero fatto quel che oggi gli u.s.a compiono, però di fronte ad un attacco diretto di stampa e televisioni d'oltre oceano, contro chi la pensa in modo diverso ( Oriana Fallaci ha scritto che il PAPA INFESTA L'EUROPA CON IL SUO PIETISMO E ECUMENISMO) un minimo di risentimento non può non esistere.

                              "Siamo Tutti americani" scrissero i giornali mondiali dopo l' 11 settembre: gli U.S.A. a quanto pare, lo hanno interpretato come un lasciapassare per ogni azione bellica.
                              L'isterismo che oggi divaga in U.S.A. il questo caso, è abilmente orchestrato da un gruppo di petrolieri ( BOICOTTATE ESSO, COMPAGNIA CHE FA' RIFERIMENTO DIRETTAMENTE A BUSH) che vedono nell'irak una buona risorsa per scrollarsi di torno l'egemonia saudita.

                              Oggi dico invece "SIAMO TUTTI FRANCESI", "SIAMO TUTTI EUROPEI".

                              Comment


                              • #45
                                Ma perchè invece di ammazzarci così inutilmente non facciamo la guerra dove è veramente necessario?

                                il fatto, lol, è che attualmente NON ESISTE ciò che secondo me è necessario combattere.... beh, qualche versione minore si ma non in grande scala, che sia una vera minaccia per l'umanità....

                                E se vi dicessi cosa bisognerebbe combattere....

                                cmq, fra Bin Laden e Bush non so chi più minaccia la pece.
                                You're an island of tranquillity in a sea of chaos.

                                Comment

                                Working...
                                X