misteriose mutilazioni
Fonte: spazioufo.com
Dalla metà degli anni '50 storie sul ritrovamento di corpi di bestiame stranamente mutilati presero a circolare
nelle zone rurali attorno al Colorado. Ci furono speculazioni su massacri rituali e compagnie farmaceutiche responsabili di questi fatti, per utilizzare gli organi prelevati in esperimenti biologici. Il fenomeno era caratterizzato dalla scoperta di capi di bestiame mutilati in zone desertiche, senza tracce
fisiche dei responsabili (niente impronte, niente erba
schiacciata, né impronte sulla neve in inverno).
In tutti i casi riportati i corpi erano stati privati di tutto il sangue. Incisioni di diverso tipo e strani fori furono ritrovati sui cadaveri, tutti così nitidi e ben fatti che potevano essere
stati eseguiti solo con strumenti tecnologicamente molto avanzati, che allora non esistevano. Venivano trovate asportate parti di corpo, soprattutto gli organi sensori (occhi ed orecchie interne), la lingua, le ghiandole della gola, mammarie, parti degli organi sessuali interni ed esterni, la
parte bassa degli intestini, ma in modo così perfetto da suggerire l'uso di strumenti come laser ed altri, sconosciuti alla medicina di allora. Dal 1960 in avanti, si diffusero voci sul ritrovamento di corpi umani similmente mutilati. Autentiche storie d'orrore liquidate come falsi, invenzioni, mistificazioni e sensazionalismi. Queste storie vennero fuori ancora nel
1988 quando lo 'Skywatch International' pubblicò la morte, tenuta segreta, di un sergente dell'USAF, Jonathan P. Louette, rapito nella base aerea di White Sands nel marzo del 1976. Stando al rapporto il suo corpo nudo fu ritrovato tre giorni dopo nel mezzo del deserto, terribilmente mutilato: la
lingua era stata tolta, assieme agli occhi, ai genitali ed all'ano, fino al colon. L'autopsia confermò che il corpo era stato completamente prosciugato del sangue. L'anno dopo, il responsabile del MUFON dell'Idaho, Donald Ecker, investigò sul ritrovamento di un corpo umano mutilato in una zona isolata vicino a Bliss, nell'Idaho, orrendamente mutilato in volto, e privato completamente degli organi sessuali e di altri organi nell'addome. Investigando, Ecker scoprì che era un fenomeno generalizzato in quella zona e che era in voga coprire tutto, anche tra gli ufolog. Nel 1994 vi fu il caso di un corpo similmente mutilato in Nuova Zelanda riportato da Karen Lyster che aveva avuto le foto da un medico che voleva la sua opinione,per capire se quelle mutilazioni orrende fossero simili a quelle inferte al bestiame su cui indagava da tempo. Il tabù che porta a negare le mutilazioni umane è così forte che persino le ricerche più approfondite fatte nel 1992 da Encarnación Zapata Garcia nel cosiddetto caso Guarapiranga Dam, Brasile, che sembrava che nulla fosse mai in realtà accaduto. La storia di questo caso fu resa pubblica su Internet qualche anno fa da parte di G. Cope Shellhorn, e subito si perse nel clamore. Quello che rende il caso Guarapiranga Dam assolutamente speciale è che, nonostante il fatto che il cadavere fu scoperto mutilato in un posto remoto, in un'isoletta dentro la riserva della città di Sao Paulo, una delle più moderne, avanzate, e sviluppate del mondo, subito dopo la scoperta, il corpo fu analizzato dalla polizia, fotografato prima e dopo il trasporto, e poi fu fatta l'autopsia da parte di esperti forensi, i cui risultati sono una prova della stranezza ed inspiegabilità delle ferite inferte. Era stato mutilato delle orecchie, dei bulbi oculari, di parte della gola, delle interiora e degli organi sessuali, quasi come il bue ritrovato nel 1981 in Colorado ed indagato dalla ricercatrice Linda Moulton Howe. Probabilmente sia il pover'uomo che il bue erano ancora vivi, paralizzati, ma vivi, perché l'estrazione degli occhi, della lingua e degli altri organi era stata fatta mentre le vittime erano in piedi. Ma chi mai potrebbe aver fatto ciò? La causa della morte: forti emorragie in traumatismi multipli, forse dovute a tortura. Nonostante questo, sul luogo del ritrovamento non c'era la benché minima traccia di sangue. non si capiva come grandi masse muscolari furono prelevate attraverso piccoli fori senza strappare i tessuti che li tenevano insieme alla pelle. Impossibile però negare la realtà della mutilazione. Ci furono tentativi di attribuirne la causa a piccoli topi o animali, e di portare avanti testimonianze di persone che dichiararono che alcuni volatili ricoprivano il corpo al momento della scoperta, ma i fatti concreti dimostrano che il corpo fu esaminato da medici forensi che avrebbero ben distinto gli effetti di ferite occasionali e sparse inflitte da animali predatori, da tagli artificiali fatti con strumenti affilati. Così il caso Guarapiranga divenne un documento ufficiale contenente la descrizione delle ferite, e le foto. E il tipo di ferite era simile a quello ritrovato sul bestiame. L'impossibilità di proteggere il pianeta contro queste creature aliene sanguinarie e spietate, fu probabilmente la causa del cover-up sugli UFO e sugli alieni, e , dati gli aventi, sembra una politica non troppo difficile da giustificare
Fonte: spazioufo.com
Dalla metà degli anni '50 storie sul ritrovamento di corpi di bestiame stranamente mutilati presero a circolare
nelle zone rurali attorno al Colorado. Ci furono speculazioni su massacri rituali e compagnie farmaceutiche responsabili di questi fatti, per utilizzare gli organi prelevati in esperimenti biologici. Il fenomeno era caratterizzato dalla scoperta di capi di bestiame mutilati in zone desertiche, senza tracce
fisiche dei responsabili (niente impronte, niente erba
schiacciata, né impronte sulla neve in inverno).
In tutti i casi riportati i corpi erano stati privati di tutto il sangue. Incisioni di diverso tipo e strani fori furono ritrovati sui cadaveri, tutti così nitidi e ben fatti che potevano essere
stati eseguiti solo con strumenti tecnologicamente molto avanzati, che allora non esistevano. Venivano trovate asportate parti di corpo, soprattutto gli organi sensori (occhi ed orecchie interne), la lingua, le ghiandole della gola, mammarie, parti degli organi sessuali interni ed esterni, la
parte bassa degli intestini, ma in modo così perfetto da suggerire l'uso di strumenti come laser ed altri, sconosciuti alla medicina di allora. Dal 1960 in avanti, si diffusero voci sul ritrovamento di corpi umani similmente mutilati. Autentiche storie d'orrore liquidate come falsi, invenzioni, mistificazioni e sensazionalismi. Queste storie vennero fuori ancora nel
1988 quando lo 'Skywatch International' pubblicò la morte, tenuta segreta, di un sergente dell'USAF, Jonathan P. Louette, rapito nella base aerea di White Sands nel marzo del 1976. Stando al rapporto il suo corpo nudo fu ritrovato tre giorni dopo nel mezzo del deserto, terribilmente mutilato: la
lingua era stata tolta, assieme agli occhi, ai genitali ed all'ano, fino al colon. L'autopsia confermò che il corpo era stato completamente prosciugato del sangue. L'anno dopo, il responsabile del MUFON dell'Idaho, Donald Ecker, investigò sul ritrovamento di un corpo umano mutilato in una zona isolata vicino a Bliss, nell'Idaho, orrendamente mutilato in volto, e privato completamente degli organi sessuali e di altri organi nell'addome. Investigando, Ecker scoprì che era un fenomeno generalizzato in quella zona e che era in voga coprire tutto, anche tra gli ufolog. Nel 1994 vi fu il caso di un corpo similmente mutilato in Nuova Zelanda riportato da Karen Lyster che aveva avuto le foto da un medico che voleva la sua opinione,per capire se quelle mutilazioni orrende fossero simili a quelle inferte al bestiame su cui indagava da tempo. Il tabù che porta a negare le mutilazioni umane è così forte che persino le ricerche più approfondite fatte nel 1992 da Encarnación Zapata Garcia nel cosiddetto caso Guarapiranga Dam, Brasile, che sembrava che nulla fosse mai in realtà accaduto. La storia di questo caso fu resa pubblica su Internet qualche anno fa da parte di G. Cope Shellhorn, e subito si perse nel clamore. Quello che rende il caso Guarapiranga Dam assolutamente speciale è che, nonostante il fatto che il cadavere fu scoperto mutilato in un posto remoto, in un'isoletta dentro la riserva della città di Sao Paulo, una delle più moderne, avanzate, e sviluppate del mondo, subito dopo la scoperta, il corpo fu analizzato dalla polizia, fotografato prima e dopo il trasporto, e poi fu fatta l'autopsia da parte di esperti forensi, i cui risultati sono una prova della stranezza ed inspiegabilità delle ferite inferte. Era stato mutilato delle orecchie, dei bulbi oculari, di parte della gola, delle interiora e degli organi sessuali, quasi come il bue ritrovato nel 1981 in Colorado ed indagato dalla ricercatrice Linda Moulton Howe. Probabilmente sia il pover'uomo che il bue erano ancora vivi, paralizzati, ma vivi, perché l'estrazione degli occhi, della lingua e degli altri organi era stata fatta mentre le vittime erano in piedi. Ma chi mai potrebbe aver fatto ciò? La causa della morte: forti emorragie in traumatismi multipli, forse dovute a tortura. Nonostante questo, sul luogo del ritrovamento non c'era la benché minima traccia di sangue. non si capiva come grandi masse muscolari furono prelevate attraverso piccoli fori senza strappare i tessuti che li tenevano insieme alla pelle. Impossibile però negare la realtà della mutilazione. Ci furono tentativi di attribuirne la causa a piccoli topi o animali, e di portare avanti testimonianze di persone che dichiararono che alcuni volatili ricoprivano il corpo al momento della scoperta, ma i fatti concreti dimostrano che il corpo fu esaminato da medici forensi che avrebbero ben distinto gli effetti di ferite occasionali e sparse inflitte da animali predatori, da tagli artificiali fatti con strumenti affilati. Così il caso Guarapiranga divenne un documento ufficiale contenente la descrizione delle ferite, e le foto. E il tipo di ferite era simile a quello ritrovato sul bestiame. L'impossibilità di proteggere il pianeta contro queste creature aliene sanguinarie e spietate, fu probabilmente la causa del cover-up sugli UFO e sugli alieni, e , dati gli aventi, sembra una politica non troppo difficile da giustificare
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