Scusa, che dici degli amici veri?
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L'anoressia corre sul web
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Ciao Brokenwings, grazie per essere intervenuta nella discussione... Hai mai provato a sforzarti a mangiare anche contro tutti i tuoi principi e la tua voglia? che succede? se sei consapevole di quanto sia pericolosa la tua situazione perchè non farlo? ti và di parlarne in privato? frequenti qualche chat, hai msn, icq, skype?
Ci sono delle cose di cui vorrei parlare, altre su cui vorrei riflettere, potrei capire tante cose io e magari fa bene anche te...
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Uhm. . .
Gater potresti riformulare la domanda?Che intendi con *Che dici degli amici veri? *
Ciao Brokenwings, grazie per essere intervenuta nella discussione... Hai mai provato a sforzarti a mangiare anche contro tutti i tuoi principi e la tua voglia? che succede? se sei consapevole di quanto sia pericolosa la tua situazione perchè non farlo? ti và di parlarne in privato? frequenti qualche chat, hai msn, icq, skype?
Ci sono delle cose di cui vorrei parlare, altre su cui vorrei riflettere, potrei capire tante cose io e magari fa bene anche te...
Quante domande Cerco di risponderti. . non ringraziarmi, me la sono sentita e l'ho fatto tranquillamente. Forse parlare da chi c e' dentro fino al collo e' diverso e puo' aiutarvi a capire meglio. . .spero ^_^
Hai mai provato a sforzarti a mangiare anche contro tutti i tuoi principi e la tua voglia? che succede?
Certamente che ci ho provato, soprattutto quando ho lasciato la Moda. Diciamo che e' stata non poco dura anzi. . .durissima. Non si tratta nel mio caso di dover mangiare per vivere ma per sopravvivere. Ho dovuto piu' volte rialimentarmi ma tieni presente che io ho le ulcere allo stomaco per cui patisco atroci dolori anche con un bicchiere d'acqua che cerco di non vomitare. Succede, e' successo che per una settimana va bene ma poi si ricrolla perche' non c e' la vera voglia dopo troppi anni di lasciarti andare al cibo, di capire che con qualche chilo in piu' sei bella lo stesso. L'ho fatto eccome con il risultato di chiudermi in casa 7 mesi senza parlare. Ero un vegetale e basta arrabbiata con me stessa perche' avevo *ceduto * all'illusione di vivere senza l'anoressia. I miei sono stati 7 mesi ma conosco ragazze che si sono chiuse in casa anche per 1 e 2 anni.
se sei consapevole di quanto sia pericolosa la tua situazione perchè non farlo?
Perche' se togli la malattia ho avuto una vita splendida. Vissuto molto e fatto tante esperienze e non mi importa di morire domani. Forse e' un discorso egoistico poiche' non penso agli amici, ai miei cari ma questa e' la parte malata di me. Ho imparato con il tempo e le terapie a distinguerle come a capire la sottile differenza che esiste tra volere e desiderare.
ti và di parlarne in privato? frequenti qualche chat, hai msn, icq, skype?
Si, uso la chat ma per ora preferirei non aggiungere contatti ma puoi farmi qui tutte le domande che vuoi. Rispondero' sempre e comunque.
Vedete, chi soffre di DCA ha scarsa consapevolezza delle proprie emozioni,è eccessivamente perfezionista, e' estremista [ o tutto bianco o tutto nero e non esistono vie di mezzo quindi o magro o grasso ],si tende ad attribuire importanza eccessiva al peso ed alla forma del proprio corpo e via dicendo. . .
Io ho provato anche ad allontanarmi dalla Bilancia ma con il risultato contrario ossia sono diventata maggiormente attaccata agli abiti, alla taglia che sono il metro per eccellenza.
Una volta che il DCA,nel mio caso Anoressia e in quello per cui avete iniziato la conversazione. si è stabilito ed assestato, tende ad automantenersi ed a perpetuarsi nel tempo, per via di alcuni circoli viziosi interni al suo stesso meccanismo fisiopatologico che divengono compulsivi e vitali per le Anoressiche.
Molte hanno zero autostima e sono cresciute in una famiglia che trasmetteva loro non messaggi positivi. Questo non e' il mio caso ma peggio : Io sono cresciuta con mio Padre che diceva che ero la Sua principessa Perfetta e che non avrei mai fallito in nulla. Mamma che mi diceva Volere e' Potere ed era fiera della sua splendida Bambola benche' ribelle.Vivi Ogni giorno come se fosse l'ultimo. . .Senza perderti nulla.Prendi Oggi cio' che non sai se domani potrai avere
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mm Di cosa senti di aver bisogno per uscirne?
Visto che da sola non riesci a ad uscire da quest'assurdo meccanismo hai mai pensato a cosa può aiutarti? Una persona che ti faccia notare lo squallore dell'eccessiva magrezza? Una persona che ti faccia notare cosa? che ti butti giù quali fissazioni? La moda non vuole le magre perchè le magre son le più belle, la moda vuole le magre perchè i vestiti prendono quasi più valore del loro corpo addosso a loro... Qua non si tratta solo di cambiare la prospettiva che hai della bellezza, si tratta proprio di capire cosa ti fà stare bene nella tua natura, e non nei condizionamenti sociali
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GATER
Ah ok, ora ho capito ^_^ Si i miei amici mi stanno molto vicino. Non tutti sanno della malattia o meglio anche se non lo dico e' palese, soprattutto nei periodi di assoluta magrezza. Capiscono quando dico che non posso uscire perche' troppo stanca e debole e non dicono nulla. Sono molto legata a loro tanto quanto loro a me e penso di essere fortunatissima ad avere amici come loro.
Di cosa senti di aver bisogno per uscirne?
Uhm allora, uscirne non e' semplice. USCIRE e' una grossa parola. Per me non fattibile. Esiste una seconda via d'uscita, se cosi' mi e' concesso chiamarla ed e' ka Convivenza con la malattia. Si tratterebbe di avere perennemente alimentazione meccanica e mantenere un dato peso senza andare al di sotto di questo.I pensieri anoressici diminuerebbero e anche i comportamenti compulsivi.
Provato gia'. Va bene per dei periodi ma dopo ricrollo. Non sono mai stata in una Casa Di Cura e mai ci andro'. . . lo dico con estrema sincerita' purtroppo.Una volta usciti da li comunque si deve affrontare la vita vera, reale ed io senza l'anoressia, senza la magrezza non ce la farei. Non e' non avere fiducia in me o nelle mie capacita' ma e'il non volerla lasciarla andare dopo tutti questi anni benche' sappia del pericolo costante.
Una persona che ti faccia notare lo squallore dell'eccessiva magrezza?
Sai, quando guardo le foto di quando ero 35 kg, 32, 30 kg e sotto non mi riconosco. Mi faccio schifo da sola per quanto ero come dici tu schifosamente magra. Il problema non e' la magrezza in se' e per se' ma il volersi vedere e sentire le ossa.
che ti butti giù quali fissazioni?
Se hai letto i miei precedenti interventi avrai capito che ho fatto svariate terapie, anche l'analisi e non e' stato semplice. Ho avuto a che fare con troppi, molti medici e ti parlo dei migliori specialisti nel campo. Ho imparato moltissimo e sono cambiata ed e' per questo che oggi so che non devo andare sotto i 40 kg. Cerco di mantenermi.
Per quel che concerne il resto. . .Io dico che si tratta di cambiare i connotati del cervello . Se poi parliamo di oggetti materiali allora bisognerebbe iniziare dalla taglia dei pantaloni e delle maglie, comprarne di piu' grandi, una taglia in piu' cosi' quando lo stomaco si gonfia non sklero. . Provato gia' e per un po' e' andata bene poi ho fallito. Quando parlo di gonfiore allo stomaco e' un qualcosa di lieve che io vedo come ENORME ma che VOI vedete come uno stomaco magro.
Ri alimentarmi e tutti i giorni e' arduo. Considera che soffro di una ipotonia dell’apparato dirigente ossia un rallentamento di tutti gli apparati digestivi proprio perche' il mio corpo non sa cosa significa un pasto o piu' normali.
Il concetto di Bellezza io lo rapporto a quello di magrezza. Per me una ragazza e' bella quando e' magra. . .So che e' un concetto estremamente errato, ne sono consapevole e questa dovrebbe essere la molla da indurmi a riprendere la terapia ma non lo faccio perche' so che NON potro' mai totalmente guarire.Vivi Ogni giorno come se fosse l'ultimo. . .Senza perderti nulla.Prendi Oggi cio' che non sai se domani potrai avere
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Ciao ho letto la tua storia e volevo dirti che mi dispiace molto, che ovviamente nessuno di noi può dirti nulla che ti faccia anche solo trovare la luce per uscire da questo tunnel. Vedo che ogni tanto tu architetti qualcosa per star meglio, ma che poi risulta funzionante solo per un piccolo periodo...spero che prima o poi ti capiti qualcosa di grande, di importante che arriverà come un fulmine a ciel sereno e che ti cambi la vita.
Però...dove sono i tuoi genitori in tutto questo? Perchè hanno lasciato che ti chiudessi in casa sola per mesi?
Vedo che tu chiami l'anoressia come se fosse la cosa più importante della tua vita, una cosa che ami...quando dici "non riesco a separarmi dal lei ecc..." o "potrei morire domani ma non avrei rimpianti"... Perchè non ami te stessa così come ami lei? Davvero non ti importa di morire?
Altra cosa...come vedi la tua vita futura? Vuoi andare avanti tutta la vita in questo modo? Oppure veramente lo fai pensando di vivere ancora pochi anni? Non ti spaventa il pensiero tutti i giorni quando ti alzi che stai giocando un terno al lotto? Che potresti morire domani?
Scusa per le troppe domande, ovviamente se non vuoi rispondere ti capisco, ti rinnovo i miei auguri e buona fortuna per tutto.sigpic
"Nella magia del solstizio d'inverno giace un angelo nella neve, la figura ghiacciata attraversata da tracce di lupi...melodiose arpe di elfi nella foresta della driade. (Nightwish)"
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Ciao Warrior princess ^_^
Non devi dispiacerti. Io non lo sono per me stessa, almeno non piu'. Con il tempo e le terapie ho capito che la malattia doveva esserci, doveva arrivare e basta. Per anni ho colpevolizzato i miei ed e' stato atroce comprendere attraverso l'ultima terapia che molte colpe le aveva mia mamma.
La malattia per me e' stato un *Esserci ma essere nascosta e arrivare*. Quando venni alla luce ebbi dei problemi : non volevo bere il latte dal seno materno. provarono con altro ma non volevo magiare. Da piccola mi correvano dietro con i pietti di cibo. All'asilo non volevo mangiare.
spero che prima o poi ti capiti qualcosa di grande, di importante che arriverà come un fulmine a ciel sereno e che ti cambi la vita.
Incontrare la mia anima gemella, sposarmi, amarlo e cercare di amare Lui e non solo la malattia. O ami la malattia o te stessa o un altro. Purtroppo io ancora non riesco come hai capito a scinderla da me. Fa parte di me, del mio essere.
Però...dove sono i tuoi genitori in tutto questo? Perchè hanno lasciato che ti chiudessi in casa sola per mesi?
I miei genitori mi sono stati vicini sempre e comunque. Purtroppo l'errore commesso e' stato di non capire la malattia all'inizio, dall'infanzia e peggio ancora all'eta' di 12 anni. Se ne accorsero in ritardo quando i comportamenti compulsivi era troppo radicati. Io sono sempre stata indipendente. Ho studiato da minorenne in due stati diversi da sola ed a 18 anni sono andata a vivere da sola. Quando mi chiusi in casa lo feci perche' tornai da loro, era un gennaio. Be' cosa dovevano fare?I terapisti venivano fino a casa ma io non parlavo. Mi misero anche in macchina per portarmi da uno specialista ma non parlavo. Cosa fai se tua figlia e' maggiorenne?Non puoi forzarla e se la ricoveri di forzi perdi la padria posdesta'. Uscii da casa quando ero tornata a 30 kg e mi vedevo le ossa.
Vedo che tu chiami l'anoressia come se fosse la cosa più importante della tua vita, una cosa che ami...quando dici "non riesco a separarmi dal lei ecc..." o "potrei morire domani ma non avrei rimpianti"... Perchè non ami te stessa così come ami lei?
Gia' la cosa piu' importante. Io ho la malattia da 14 anni ormai e per una ragazza malata da cosi' tanto tempo e' difficile pensare a vivere senza essa. Posso imparare a convivere e rischiare di meno la morte nonostante ci siano alti e bassi. Io Non Amo l'anoressia e credimi, mi piacerebbe svegliare ed essere guarita, essere come le altre. L'anoressia ti uccide lentamente, spesso non reagisci con le tue idee ma con quelli della malattia. A volte se mi comporto male non sono io ma la malattia. Chi sa dell'anoressia se ne rende conto. La parte malata e' molto forte ed e=ha radici fortissime.
Davvero non ti importa di morire?
Il punto e' che sono stanca di soffrire.Sai ogni volta che prendo 300, 400 pillole di lassativi, passo le notti sul wc. Mi metto l'asciugamano in bocca per non urlare dal dolore. Poi vado a letto e metto la borsa d'acqua calda sullo stomaco perche' i dolori sono atroci. Il pigiamo si sporca di sangue perche' perdo logicamente anche molto sangue oltre che liquidi e sali minerali. Dormo anche per 15 ore di fila stremata. Ogni volta mi dico *E' l'ultima volta* ma non e' mai cosi'. . .Continua come una sorta di ruota ciclica. Dire di voler morire e' perche' sono stanca di soffrire ma non riesco a guarire. I medici con me non riescono. Mi chiamano *Missione Impossibile* per farti comprendere la gravita' della mia situazione.
Altra cosa...come vedi la tua vita futura?
Cerco di non pensare al Domani. Il problema e' che se magari prenoto un viaggio, il giorno che devo partire potrei avere lo stomaco gonfio e decidere di non andare.La malattia e' imprevedibile e le anoressiche non sopportano gli imprevisti. Io grazie alla terapia ho imparato ad accettarli benche' faccia ancora moooolta fatica.
Vuoi andare avanti tutta la vita in questo modo? Oppure veramente lo fai pensando di vivere ancora pochi anni?
Non so fino a quando vivro' sinceramente. Mia zia ha piu' di 50 anni ed e' ancora viva tanto quanto malata. Si ho paura del futuro e so che la malattia ci sara' tra anoressia e bulimia. Forse e' la bulimia che spaventa. Devi sapere che le Anoressiche odiano la Bulimia perche' la vede come un qualcosa che puo' portare via la magrezza. La bulimia con condotte di eliminazione implica abbuffarsi come dannate e poi vomitare. . .Per darti l'idea di una abbuffata ti dico : un barattolo di nutella, 10 cornetti farciti, una pizza intera, una torta intera, un pacco di biscotti. . .Finche' non si ha lo stomaco che scoppia, fa male. Poi si beve molta acqua o latte e zucchero per vomitare. Molte bevono le bottigliette d'aceto. . .che skifo
Non ti spaventa il pensiero tutti i giorni quando ti alzi che stai giocando un terno al lotto? Che potresti morire domani?
Forse fa piu' paura essere consapevoli di questo e non uscirne. credimi, ci ho provato ed anche con tanta volonta' che non mi manca ma e' appunto impossibile. Mi sono vista morire. Ti parla una ragazza che a 21 anni ha avuto un infarto. Una ragazza che ha avuto una esperienza traumatica come morire per 30 minuti e vedere il proprio corpo al di fuori, i genitori piangere e i medici intorno.Mi sono risvegliata dopo aver visto flaschback della mia vita e mi stavano portando via perche' convinti che fossi *Morta*. . No neanche quello mi ha fermata e non ha fermato la malattia.
Scusa per le troppe domande, ovviamente se non vuoi rispondere ti capisco, ti rinnovo i miei auguri e buona fortuna per tutto.
Ma no, non preoccuparti assolutamente. Credo che sia leggitimo voler sapere e voler comprendere da chi c e' dentro in tutto e per tutto. Chi c e' fuori non puo' capire. . .Ti faccio un esempio pratico : l'anoressia e' come un marchio a fuoco sulla pelle. Senti il dolore lacerante. Chi ti e' intorno patisce, soffre con e per te ma non sara' mai lo stesso dolore che Tu in prima persona patisci. Capito cosa intendo?Vivi Ogni giorno come se fosse l'ultimo. . .Senza perderti nulla.Prendi Oggi cio' che non sai se domani potrai avere
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Originariamente Scritto da IISNT Visualizza MessaggioIo non riesco a capire e concepire come una persona così possa farsi prendere in giro dal suo stesso cervello...
Qualcuno mi illumini...
Non troverai mai l'illuminazione. Purtroppo...Cercasi staff per progetto web. Contattami via PM
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Ma che insensibile!!!!!!!!!!
IISNT scusa se te lo dico ma tu non conosci la parola sensibilita'?
E per quello che hai scritto dovresti Come Minimo Vergognarti!!!!
Farsi prendere in giro dal proprio cervello?Ma stai scherzando vero?L'Anoressia e' una vera e propria malattia alla stregua di un cancro, di un tumore. . .E come le reputi le persone che si Drogano?
Dei celebrolesi???
VORREI CHE TU PROVASSI ANCHE SOLO PER UNA SETTIMANA AD AVERE L'ANORESSIA PER POTER CAPIRE. . .E questa e' una cosa che non ho mai augurato a nessuno perche' e' in assoluto quella piu' brutta.
Evviva l'informazione INTELLIGENTONE vero ?
Leggi Saputello . . .
Anoressia, bulimia e obesità sono gravi malattie che si servono del corpo per esprimere un disagio affettivo profondo.
Non si tratta, come sembrerebbe, di malattie dell’appetito, ma di disagi psicologici gravi che affondano le proprie radici nella storia personale dell’individuo.
L’anoressia si manifesta con una riduzione drastica dell’alimentazione e del peso corporeo.
La persona anoressica nega ad oltranza la fame che controlla tenacemente. In realtà è disperatamente affamata, non solo di cibo.
Ha fame di tutto: di relazioni, di affetti, di emozioni. Per questa ragione rifiuta ogni cosa. È nel rifiuto che cerca un’illusoria autonomia da ogni bisogno e desiderio.
La persona anoressica vive nell’illusione che, cambiando il proprio corpo, possa cambiare la sua vita. Il corpo diventa il palcoscenico sul quale viene messa in scena una sofferenza che le parole non possono dire.
Nonostante la magrezza estrema, il corpo viene rappresentato e percepito sempre grasso.
Il digiuno, nell’anoressia, compromette seriamente le funzioni vitali. L’anoressia è la prima causa di morte fra le malattie psichiatriche.
Negli ultimi anni è emerso che nel 40% dei casi di anoressia, è presente anche la bulimia.
La bulimia ha tutte le caratteristiche delle patologie da dipendenza. In questo caso, l’oggetto da cui si dipende è il cibo. La persona bulimica ingerisce infatti enormi quantità di cibo (anche
crudo, surgelato, rubato), che vomita subito dopo, anche più volte al giorno.
Vorrebbe rifiutare tutto, come nell’anoressia, senza però riuscirci.
Mangia e vomita “tutto e tutti”, per anni, senza essere vista, con una conseguente caduta dell’autostima, e un insopportabile senso di colpa.
Gli effetti di tali pratiche sull’apparato digerente, sull’esofago, sui denti e sui capelli sono gravissime. Il corpo viene maltrattato con accanimento.
La persona bulimica é spesso normopeso, per questo la bulimia non è visibile
come l’anoressia, è più subdola. La gravità della bulimia è ancora trascurata e sottostimata.
Il costo economico giornaliero per mantenere le crisi bulimiche è molto elevato per le famiglie.
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4 Punti. . .
Rifiuto di mantenere un peso normale generalmente al di sotto dell'85% rispetto a quello previsto in rapporto all'altezza e all'età. È importante sottolineare che il peso viene mantenuto al di sotto di quello normale in modo volontario e con notevoli sforzi da parte del soggetto. Nel caso in cui il peso sia inferiore a quello atteso per altri motivi, come nel caso di patologie organiche, non viene soddisfatto tale criterio.
Intensa paura di aumentare il peso e di perdere il controllo, anche se si è al di sotto dei valori normali, a tal punto che anche un aumento di pochi etti può provocare profondo disagio e angoscia.
Non viene ammessa nessuna preoccupazione per il sottopeso. La forma del corpo, la distribuzione del grasso diventano la fonte primaria del loro stato di inquietudine, sino al punto che tutta l'esistenza e il comportamento del soggetto ne vengono pesantemente influenzati. Per cui l'umore, l'autostima dipendono direttamente dal peso.
Assenza di almeno 3 cicli mestruali consecutivi (amonorrea) dovuti fisiologicamente al sottopeso. Una ragazza per essere predisposta a procreare deve avere una certa percentuale di grasso idoneo per affrontare una eventuale gravidanza; ecco perché in condizioni di sottopeso avviene il blocco del ciclo mestruale e quindi l'inabilità fisiologica a procreare.
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ogni azione, ogni pensiero di un'anoressica sono dovuti al contrasto tra l'impulso fisiologico ad aumentare di peso e il desiderio di essere magre o, per meglio dire, sottopeso.
Lo scontro tra un'esigenza naturale e il desiderio di controllarla non è semplice, e lo sforzo necessario per vincere questa battaglia quotidiana è così imponente che non lascia assolutamente tempo per dedicarsi ad altre cose. Tutto quello che circonda la ragazza in questi momenti (i genitori, gli amici ecc.) passa in secondo piano, assume un valore secondario e irrilevante.
Non è facile entrare in questo mondo chiuso e ostinato, ed è vano ogni tentativo di portare alla ragione la giovane, di farle notare che ha un aspetto sofferente, scheletrico, che sta rischiando la vita. Ne sanno qualcosa i familiari coinvolti in questa malattia, che si vedono impotenti a modificare pur di pochissimo l'atteggiamento della figlia.
Per questo anche i genitori, i fratelli e tutti quelli che vivono da vicino la malattia subiscono spesso contraccolpi psicologici tali da arrivare alla disperazione e ammalarsi loro stessi, rendendo necessario talora un intervento psicologico parallelo alla famiglia.
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Queste e molte altre cose TU in quanto INTELLIGENTE le sapevi vero? Scommetto che hai letto tutti i libri a rigurado. . .scommetto che hai un QI al di sopra della media. . . Sai che c e' di nuovo ?Ne riparliamo quando si ammalera' un tuo caro o tu stesso. . e ti ripeto e' la cosa peggiore che potessi augurare a qualcunoVivi Ogni giorno come se fosse l'ultimo. . .Senza perderti nulla.Prendi Oggi cio' che non sai se domani potrai avere
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Brokenwings ha perfettamente ragione, anche io quando ho letto la risposta di IISNT ci sono rimasta un di m.... dalla sensibilità che ha usato con una persona che ha una malattia e che racconta (gentilmente tra l'altro perchè sono fatti personali e delicati) la sua esperienza per farci capire. E' proprio vero che le persone al di fuori non capiscono almeno finchè non capita a loro o a una persona cara. La prima cosa che ho pensato dopo aver letto di questa malattia è stata " Mamma mia se capitasse a mia figlia sarei disperata..."sigpic
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cara Brokenwings, sì... sapevo già tutte queste cose, ho letto libri e libri e ho delle persone in famiglia che soffrono cronicamente da anni e anni di malattie psicologiche... Come puoi paragonarmi una malattia psicologica ad un cancro? Io interpreto quest'affermazione come ignoranza, ovviamente non per una tua colpa diretta, ma per una colpa della malattia, che avendoti soprafatta fa sentire la tua ragione e la tua coscienza impotente ed offuscata... Mentre nel cancro, alla base di tutto vi sono delle cellule, qualcosa di concreto, nelle malattie psicologiche il disagio arriva dal tuo cervello, a seconda della tua personale percezione della realtà... Il tuo cervello crea la malattia, la percezione che hai della realtà che hai vissuto, la tua personalità, i tuoi bisogni ed i tuoi disagi. Che esistono solo nella tua testa... e non vi sono nè virus nè cellule danneggiate... è qualcosa di estremamente concettuale e spirituale... Quindi non capisco perchè scaldarsi tanto in un affermazione così vera ed indiscutibile...
Grazie per le cose che mi hai augurato... sinceramente sento di avere un ottima consapevolezza di me stesso e non sento per ora alcuna possibilità di autorovinarmi (poco conta se si parla poi di condizionamenti sociali o di disagi personali, è una cosa che nascerebbe dalla e nella mia testa).. io ti auguro invece di uscirne il prima possibile... Saluti...
ps:
Il mio quoziente intellettivo è nella media... e mi sta bene così...Last edited by IISNT; 01 December 2006, 15:30.
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Forse l'ha paragonato perchè entrambe le malattie sono radicate e ti uccidono lentamente... Poi va beh non mi permetto di parlare per lei, ma credo che le similitudini siano in linea di massima queste.
Comunque Brokenwings in questo forum qualsiasi cosa tu dica ci sono sempre un paio di saputelli-Dio-in-terra che ti scrivono le loro Verità Universali... e qualsiasi cosa tu risponda rimarranno sempre tali...quindi, non sprecarci neanche il fiato, credimi.sigpic
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Io posso anche star zitto e leggere senza dire la mia... ma non mi sembra una cosa molto costruttiva... penso che Brokenwings abbia bisogno di ragionare più che essere compatita... ragionare e farci ragionare... Nella mia frase traspariva una richiesta di informazioni... Il "non concepisco come", faceva trasparire una mia probabile ignoranza, non a livello informativo ma a livello concettuale...
Ovviamente anche queste reazioni mi fanno capire molto...
A questo punto mi faccio da parte e continuo a leggere passivamente... good luck...
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