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Credete in Dio?

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  • Pedro92
    replied
    Originariamente Scritto da Naoto Visualizza Messaggio
    Ok.
    Pedro92 se vuoi spammare hai sbagliato forum e soprattutto sbagliato discussione.
    Spammare? Non mi pare d'aver detto una bugia/stronzata.

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  • ghonnen
    replied
    Originariamente Scritto da Marlon Brando del deserto Visualizza Messaggio
    Ti stai contraddicendo, se tu dici "Credere in Dio è un bisogno umano" tu stai implicando che ogni uomo debba per forza credere in Dio cosa assolutamente falsa, sul fatto che la gente dica "io non credo" (cosa che IISNT non ha detto), è solo perché si riferiscono ad una particolare religione, è ovvio che loro abbiano una loro idea di come il mondo possa esser stato creato o di un posto dove andare dopo la morte

    P.S.
    Esattamente a chi è venuta l'idea di riprendere un topic di 5 mesi fa?
    Dio e religione sono 2 cose ben distinte.
    la mia era una citazione.
    lo spazio della mente che io colmo con la credenza in Dio, te lo colmi con qualcos' altro, che sara legato alla tua morale e alla tua logica...
    anche il non credere in nulla è un pensiero che sazia la necessita di prendere parte all' universo.

    P.S.
    in questo campo l parola assolutamente non va mai usta.
    sopratutto se si parla di Psiche umana.

    Originariamente Scritto da IISNT Visualizza Messaggio
    L'istinto, nell'argomento trattato è una fesseria vista l'epoca avanzata che stiamo attraversando...
    che si viva nell' avanzo tecnologico, non vuol dire che si è in grado di repprimere degli istinti incosci.

    se parliamo d'istinto e dobbiamo prenderla per buona per l'uomo dovrebbe essere lecito anche fare la guerra con chi, quando e dove vuole, uccidere chi lo intralcia senza problemi, fare quello che gli pare fregandosene di tutto... Un poco già lo fà, appunto grazie anche alla religione che tende a distruggere la coscienza o a darle vita per i motivi sbagliati, non perchè questo è giusto ma perchè fare quello è peccato, ad esempio...
    Ovviamente sono leciti solo gli istinti incosci che non si manifestano, e non quelli preconsci che poi tendono a diventare consci.
    la coscienza...mmm...cosa sara mai questa?
    la semplice istanza del Super-io, che ci viene data dai nostri genitori: la morale che si è formata nel nostro svilupppo psicologico e che tende ad entrare in conflitto con l' Io e con l' Es.
    quindi affermare che la religione distrugga la coscienza i pare anche abbastanza errato...caso mai ne determina una formazione differente...
    ma comuqnue un Uomo rimane in grado di capacitarsi di cosa sia giusto e cosa sbagliato, visto che la morlae religiosa non è molto distante da quella laica.

    Non si può parlare d'istinto nell'epoca che stiamo attraversando, sopratutto in argomenti non concreti che esulano dalla categoria: fame, sopravvivenza e bisogni primari in genere... Dio non è un bisogno primario, l'istinto deve essere vinto dalla ragione in quest'epoca e in questa società. Ed'è qui che religione, televisione e gentaccia fanno del male al mondo...
    L' istinto deve essere soprafatto dalla ragione?
    è umanamente impossibile essere solo razzionali...
    ci vuole il giusto equilibrio tra Io ed Es...se cio non fosse , la persona avrebbe seri disturbi psichici.
    alla ragione sta il solo compito di rallentare l' istinto, non quello di reprimerlo.
    se cio fosse, lei non si porebbe nemmeno piu il problema di mangiare...

    Dio non è un bisogno primario?
    allora amette che comunque è un bisogno...oppure intende che non è equiparabile a quello di saziarsi e di riposarsi?
    intende forse che non è necessario per la soppravivenza e per il nostro funzionamento biologico?
    neanche studiare è necessario...eppure è una necessario per vivere in pace.
    Dio oppure qualsiesi altra credenza (come il non credere) , appagano un vuoto.
    Questo è inconsciamente ,sempre, colmato...che lei lo voglia oppure no.
    non mi parli di penso in maniera razionale...questo è un comportamento inconscio8che delle volte diventa coscio, ma bisogna mantenere sempre il giusto distacco e il giusto equilibri).

    Lei ama citare Nietzsche, io amo citare il suo maestro, per cui: o si pensa, o si crede.
    Io penso, e penso che Dio può esistere come può non esistere, non posso darmi risposta, se esiste non mi tornano molte cose, la mia logica mi dice che è più ragionevole la sua non esistenza ma non si sa mai... Ho accettato il fatto che certe risposte, per un piccolo essere umano come me magari possono non arrivare... Può anche darsi che il mio non è stato un accettare il vuoto ma che semplicemente l'ho colmato con un mio pensiero, fattostà in tutto questo non vedo il credo...
    Poi da qua a non credere a nulla ce ne passa, ma stiamo sulla terra per piacere, Dio o non Dio...
    Io non cito nessu filoso...questi non danno risposte concrete e scientifiche alla psiche umana.
    Lei pensando colma il vuoto.
    sa, la psiche umana è sempre differente...quindi è piu che lecito che lei lo colmi con la sua credenza(il non credere)...
    ma comuqnue si da delle risposte.

    Ripeto, non è assolutamente vero...
    E' un biusogno psicologico.
    puo darsi che lei non si accorga di cio, in quanto ha comportamento incoscio.


    Anche no, esiste anche il "non posso darmi una risposta, il riconoscerlo, l'accettarlo, senza escludere la lettura di teorie interessanti, senza privarsi di rifletterci sopra, ma leviamo questo credo e tutte queste credenze non vere che gli girano attorno per il bene di tutti, del proprio cervello, del proprio pianeta, della propria coscienza, delle altre persone...
    Si, leviamo il credere.
    Lei pensa in qualcosa: sta colmando quel vuoto mentale.
    Last edited by ghonnen; 06 gennaio 2008, 13:24.

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  • Naoto
    replied
    Originariamente Scritto da EmptÿWords Visualizza Messaggio
    Ok per il resto, ma veramente Heidegger, che era grosso solo di stazza e nella mole di produzioni, dal confronto con Nietzsche ne è uscito proprio a pezzi. Appena lo ha preso un attimo sul serio, e ha tentato di trasformarlo in un metafisico - fallendo in modo miserevole -, ha dovuto improvvisamente rifare da capo tutto il suo pensiero (la famosa "Kehre").
    Ti consiglio di leggere direttamente Deleuze che, come di tutto il resto, ha dato una lettura di Nietzsche a dir poco geniale. Per il resto addirittura Lévinas lo trovo più nietzscheano di Heidegger..
    Ok.
    Non conosco Deleuze, cercherò qualcosa in proposito.
    ---------------------------------------------------------------------------
    Pedro92 se vuoi spammare hai sbagliato forum e soprattutto sbagliato discussione.

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  • Pedro92
    replied
    Nietzsche era solo un pazzo zoofilo.

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  • EmptÿWords
    replied
    Originariamente Scritto da Will Visualizza Messaggio
    forse è in questo il fallimento di Nietzsche.
    l'uomo non potrà mai diventare l'iperuomo, non potrà mai non porre nulla sopra di sè, perchè quando si toglie un Dio la mancanza di qualcosa tende a farne porre un altro.
    magari con la scienza l'uomo sta progressivamente capendo che Dio è obsoleto come fonte morale, ma (ed è una critica che io stesso rivolsi al mio professore di filosofia) cosa accadrebbe se l'uomo sostituisse la scienza a Dio?
    non dico che percepire questo vuoto sia impossibile, ma di certo non è da tutti e forse proprio in questo il modello di Nietzsche non è verificato nella realtà.
    1. diventare oltreuomo (cazzo è l'iperuomo, un eroe Marvel?) non è una trasformazione che accade una tantum stile Uomo Ragno, è qualcosa che caratterizza la tua vita. Se vuoi esempi di come si può essere oltreuomini, prendi Gandhi, Gesù, Socrate, Laozi, Zhuangzi, Confucio, il Buddha Sakyamuni Gauthama.
    2. la morte di Dio non significa la morte della religione o dell'etica, ma la morte di una certa morale e di una certa metafisica che ha dominato l'Occidente.
    3. la fondazione della scienza in Occidente è stata possibile solo ed esclusivamente grazie all'ipotesi metafisica di cui sopra.
    4. quello di Nietzsche non era ovviamente un "modello" da applicare alla realtà, stile idea platonica trascendente, pensiero ancora una volta legato alla vecchia metafisica. E' un'idea che si sviluppa nel e con il divenire della realtà. Ogni idea estratta e verbalizzata, ogni concetto è solo un resto, un effetto e un prodotto di questo divenire.

    Ma anche prendendo Nietzsche nel modo più banale e letterale, basti vedere quanta poca gente va ancora in chiesa sul serio per rendersi conto di come del Dio cristiano ormai se ne freghi giusto il Papa e pochi altri. Bisogna probabilmente andare nel popolo più povero e disperato ormai per trovare gente davvero appassionatamente cristiana.

    p.s. IISNT, sei troppo radicale nel tuo giudizio nei confronti della religione (anche se con buoni motivi). Non si può effettivamente pretendere che tutti gli esseri umani debbano convertirsi alla ragione, che peraltro non certo è quella scientifica, intellettuale o concettuale; chiunque di noi ha dei problemi che non affronta o non tratta, che lascia in sospeso o perché non gli interessano, o perché non ritiene di avere le competenze per trattarli. Le religioni sono state sempre e comunque risposte a condizioni di vita avverse, fondate sulle vite di uomini di grande potenza etica, sempre al di là delle morali vigenti che sono delle sorte di camere d'ibernazione per conservare almeno il riflesso di quelle potenti fonti vitali, in attesa che qualcun altro le possa risvegliare. Ma non tutti vogliono o possono farlo, tant'è che di questi personaggi nella storia ne abbiamo avuti davvero pochi.
    Bisogna prendere atto che la maggior parte delle persone vive felicemente un'intera vita senza aver mai aperto la Bibbia o un dialogo di Platone, e che non vi è motivo per costringerli a farlo se non lo ritengono necessario, se non se la "sentono".

    Originariamente Scritto da Naoto
    Heidegger (il più grosso filosofo del nostro secolo, colui che si ritiene abbia meglio compreso e superato Nietzsche)
    Ok per il resto, ma veramente Heidegger, che era grosso solo di stazza e nella mole di produzioni, dal confronto con Nietzsche ne è uscito proprio a pezzi. Appena lo ha preso un attimo sul serio, e ha tentato di trasformarlo in un metafisico - fallendo in modo miserevole -, ha dovuto improvvisamente rifare da capo tutto il suo pensiero (la famosa "Kehre").
    Ti consiglio di leggere direttamente Deleuze che, come di tutto il resto, ha dato una lettura di Nietzsche a dir poco geniale. Per il resto addirittura Lévinas lo trovo più nietzscheano di Heidegger..
    Last edited by EmptÿWords; 06 gennaio 2008, 10:07.

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  • Naoto
    replied
    Originariamente Scritto da Will Visualizza Messaggio
    forse è in questo il fallimento di Nietzsche.
    l'uomo non potrà mai diventare l'iperuomo, non potrà mai non porre nulla sopra di sè, perchè quando si toglie un Dio la mancanza di qualcosa tende a farne porre un altro.
    magari con la scienza l'uomo sta progressivamente capendo che Dio è obsoleto come fonte morale, ma (ed è una critica che io stesso rivolsi al mio professore di filosofia) cosa accadrebbe se l'uomo sostituisse la scienza a Dio?
    non dico che percepire questo vuoto sia impossibile, ma di certo non è da tutti e forse proprio in questo il modello di Nietzsche non è verificato nella realtà.
    E invece proprio in questo vuoto, in questo reincarnare dio nei piccoli valori contingenti della realtà, che Nietzche ha trionfato con la sua previsione. Nello Zarathustra è scritto chiaro e tondo che l'uomo avrebbe fatto questo percorso ed è palese e lampante come questo percorso avrebbe avuto un travaglio difficile e come l'uscire da questo percorso sarebbe stato ancora più difficile. Dio è morto, ma ancora l'uomo non è pronto per esser superuomo.

    La considerazione che il "modello Nietzsche non è verificato dalla realtà" è un abbaglio di un epoca in cui il metodo scientifico è diventato strumento assoluto di valutazione del reale. Quella di Nietzsche è una profezia, un vedere cose che ancora agli altri non son visibili e, sebbene sia passato un secolo quella profezia è ancora più che attuale e anzi trova conferma nella nostra assetata , quanto inutile, ricerca di valori stabili e non contingenti. Bataille scriveva che Nietzsche ti da sete ma al contempo avvelena tutte le fonti d'acqua, ovvero toglie definitivamente all'uomo l'illusione di Dio ma nel contempo toglie anche ogni possibilità di trovare dei surrogati di Dio. Nietzsche scrisse di esser nato postumo ed Heidegger (il più grosso filosofo del nostro secolo, colui che si ritiene abbia meglio compreso e superato Nietzsche) scrive al figlio dicendogli di non pubblicare i suoi scritti prima del 2025, perchè tanto nessuno li avrebbe capiti prima. In sostanza: cercare conferme e verifiche reali di quanto scritto da Nietzsche è un abbaglio figlio della mentalità scientifica che ci permea ed è semmai una conferma della profezia niztschana. Qui arrivo alla seconda parte del discorso.

    Il tuo professore cosa ti ha risposto?
    Avessero rivolto a me la domanda: cosa accadrebbe se l'uomo sostituisse la scienza a Dio, avrei risposto di affacciarsi dalla finestra e guardare il mondo, lì avrebbe trovato la sua risposta.
    L'uomo (occidentale) è da secoli che ha sostituito la scienza a dio e, Nietzsche lo spiega lucidamente nella Gaia Scienza, proprio per questo dio è morto. E' con Galileo che Dio muore definitivamente, ma resta a vagare per secoli come cadavere ambulante finchè Nietzsche non ci dà la notizia del suo decesso. Galileo uccide dio e pone la scienza al di sopra di esso. Pensare che è lo scienziato che disvela la reale realtà delle cose e che le parole di dio o la storia dell'opera di dio (La Bibbia) altro non sia che una favola per il popolo, è scalzare dio dalla sua regale poltrona e mettere al suo posto la scienza e il metodo sperimentale. Galileo con la sua religiosa ricerca di un compromesso che potesse far convivere religione e scienza, ha di fatto ammesso inconsciamente che la scienza ha soppiantato la divinità. Nietzsche nella Gaia Scienza scrive che dio è morto perchè la spinta alla verità tipica degli scienziati cristiani ha portato questi ultimi a disvelare l'unica verità: che dio non esiste. Nietzsche è il portatore di questo messaggio e ripeto: non si cerchi nel reale la presenza del superuomo, bensì si guardi come il mondo occidentale sia in piena crisi di valori ed in costante e spasmodica ricerca di nuove Verità.

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  • IISNT
    replied
    Originariamente Scritto da ghonnen Visualizza Messaggio
    Mai sentito parlare d' istinto di Piacere?
    o di Morte? senza coscienza? ed il super-Io cosa crede sia?
    L'istinto, nell'argomento trattato è una fesseria vista l'epoca avanzata che stiamo attraversando... se parliamo d'istinto e dobbiamo prenderla per buona per l'uomo dovrebbe essere lecito anche fare la guerra con chi, quando e dove vuole, uccidere chi lo intralcia senza problemi, fare quello che gli pare fregandosene di tutto... Un poco già lo fà, appunto grazie anche alla religione che tende a distruggere la coscienza o a darle vita per i motivi sbagliati, non perchè questo è giusto ma perchè fare quello è peccato, ad esempio...
    Non si può parlare d'istinto nell'epoca che stiamo attraversando, sopratutto in argomenti non concreti che esulano dalla categoria: fame, sopravvivenza e bisogni primari in genere... Dio non è un bisogno primario, l'istinto deve essere vinto dalla ragione in quest'epoca e in questa società. Ed'è qui che religione, televisione e gentaccia fanno del male al mondo...

    lei non crede in nulla...ma per essere giunto a questa conclusione si deve prima essere chiesto se esiste qualcosa...poi ha tratto le conclusioni.
    bene, lei ha colmato il suo vuoto con qualcosa(con la sua teoria).
    questo è un bisogno umano...io lo colmo con Dio perche il mio super-io agisce cosi, lei che avra avuto esperienze e personalità diverse, lo colma con il suo credo.
    Lei ama citare Nietzsche, io amo citare il suo maestro, per cui: o si pensa, o si crede.
    Io penso, e penso che Dio può esistere come può non esistere, non posso darmi risposta, se esiste non mi tornano molte cose, la mia logica mi dice che è più ragionevole la sua non esistenza ma non si sa mai... Ho accettato il fatto che certe risposte, per un piccolo essere umano come me magari possono non arrivare... Può anche darsi che il mio non è stato un accettare il vuoto ma che semplicemente l'ho colmato con un mio pensiero, fattostà in tutto questo non vedo il credo...
    Poi da qua a non credere a nulla ce ne passa, ma stiamo sulla terra per piacere, Dio o non Dio...

    Con quel ''Dio'', mi riferivo a me...rimane che comuqnue l' uomo ha bisogno di credere a qualcosa.
    Ripeto, non è assolutamente vero...
    non esiste il :''io non redo'', ma ben si il '' io credo non ci sia nulla''.
    è questa la leggera differenza.
    Anche no, esiste anche il "non posso darmi una risposta, il riconoscerlo, l'accettarlo, senza escludere la lettura di teorie interessanti, senza privarsi di rifletterci sopra, ma leviamo questo credo e tutte queste credenze non vere che gli girano attorno per il bene di tutti, del proprio cervello, del proprio pianeta, della propria coscienza, delle altre persone...

    Per il resto, interessante il discorso tirato fuori da Will, personalmente adoro alcune cose di Nietzsche, altre no... Sicuramente non è da tutti percepire il vuoto con la propria coscienza, ma la maggior parte delle persone lo evitano in qualche modo, tutti i giorni! In una società che richiede consapevolezza di continuo l'umanità si comporta così meschinamente da distruggersi e distruggere... E per chi riesce a riflettere un minimo sopra questa cosa sarebbe assurdo non provare ribrezzo per un comportamento e una mentalità del genere e anzi, dargli l'etichetta di "naturale"...
    Incredibile...

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  • 3R1K@
    Guest replied
    io credo solo in me stessa...

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  • Will
    replied
    forse è in questo il fallimento di Nietzsche.
    l'uomo non potrà mai diventare l'iperuomo, non potrà mai non porre nulla sopra di sè, perchè quando si toglie un Dio la mancanza di qualcosa tende a farne porre un altro.
    magari con la scienza l'uomo sta progressivamente capendo che Dio è obsoleto come fonte morale, ma (ed è una critica che io stesso rivolsi al mio professore di filosofia) cosa accadrebbe se l'uomo sostituisse la scienza a Dio?
    non dico che percepire questo vuoto sia impossibile, ma di certo non è da tutti e forse proprio in questo il modello di Nietzsche non è verificato nella realtà.

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  • Marlon Brando del deserto
    replied
    Originariamente Scritto da chester Visualizza Messaggio
    non ha importanza se è un topic vecchio,l'argomento è interssante,ed è giusto riupparlo ogni tanto per discuterne,altrimenti cosa bisognerebbe fare?aprire un topic uguale?non parlare mai più di questo argomento?
    comunque in parte ghonnen ha ragione,si ha bisogno di credere,anche se io credo che non ci sia nulla...
    Si infatti anche io gli ho dato ragione su quel punto, solo che lui l'aveva detto un po' male quindi sembrava che stesse dicendo che bisogna credere in Dio, io volevo solo fargli notare che l'aveva detto in un modo facile da fraintendere

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