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Il Divorzio

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  • #46
    Originariamente Scritto da Will Visualizza Messaggio
    l'unica cosa che è vera è che la donna è per natura più emotiva dell'uomo, più attenta ai rapporti personali che alle leggi.
    Assolutamente falso. La natura non c'entra nulla. E' la cultura di appartenenza a generare i comportamenti diversi dei due generi.
    C'è un altro bel libro (ce ne sarebbero una marea) di Elena Gianini Belotti, Dalla parte delle bambine, Feltrinelli che descrive come i differenti messaggi e input dati ai bambini e alle bambine fin dalla più tenera età provochino in seguito comportamenti che sembrano definiti dal genere.
    Un es: i maschi possono giocare con la palla e correre, le femmine non devono correre, non devono sporcarsi i vestiti o sudare.
    Conseguenza: il maschio sviluppa una percezione più completa dello spazio, è più propenso ad imparare per tentativi (i maschi sono più smanettoni al pc per es), le femmine sviluppano di più linguaggio e relazione, non si avventurano mai in ciò che non conoscono.
    Questi naturalmente sono esempi standard che prevedono le varie eccezioni del caso, ma la prossima volta che dovete fare un regalo ad una bambina pensateci e invece del bambolotto o dell'aspirapolvere in miniatura fatele uno strumento musicale o il pongo.
    ... bello è il bosco, buio e profondo,
    ma io ho promesse da non tradire,
    miglia da percorrere prima di dormire,
    miglia da percorrere prima di dormire


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    • #47
      esperimento di una psicologa che si chiama Gilligan su due bambini: un maschio ed una femmina.
      in questo esperimento, troppo lungo da riportare ma penso che potete facilmente trovarlo sulla rete, salta fuori che l'essere umano di sesso femminile è più attento ai rapporti tra persone che alla questione della legalità e dunque si può enucleare una maggiore percezione emotiva; mentre l'essere umano di sesso maschile è molto più razionale e attento all'aspetto della legalità.
      in ogni caso tutto ciò che siamo deriva da ciò che abbiamo nei geni e dal luogo in cui viviamo; per natura la donna è più emotiva dell'uomo, poi certamente ci sono condizionamenti che possono verificarsi e influenzare verso una determinata direzione, ma rimane sempre una certa base che non può essere modificata.
      "Una cantante di merda che frequenta un cantante di merda per la proprietà transitiva può solo continuare a produrre musica di merda"
      Casper su Tatangelo&D'Alessio

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      • #48
        E' la tua sicurezza sulla 'naturale disposizione' che contesto.
        Non è assolutamente vero che la donna 'per natura' è relazionale e l'uomo no. E' la nostra cultura che vuole e cresce i due sessi così. Tanto è vero che in altre culture le attitudini dei generi sono diverse.
        Ti faccio l'esempio degli studi: il maschio è portato per la matematica e la femmina per la letteratura, il maschio smanetta al pc e alla femmina l'informatica non piace. Sono stereotipi culturali e di genetico non c'è assolutamente nulla. Se cresci una femmina come un maschio questa avrà tutte le caratteristiche che tu attribuisci ai geni. Stessa cosa se cresci un maschio come fosse femmina.
        E' l'imprinting culturale che genera il comportamento, posto naturalmente che poi ognuno ha il suo carattere.
        Sarebbe come dire che tutte le persone belle sono per natura anche stupide, mentre le brutte sono più intelligenti.
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        • #49
          Originariamente Scritto da VNSmatrix Visualizza Messaggio
          E' la tua sicurezza sulla 'naturale disposizione' che contesto.
          guarda che io sono il primo a dire che le differenze culturali contano e che oltre ai geni il contesto in cui ci si trova può influenzare.
          ma dire che tutto ciò che siamo è generato dal contesto è un'affermazione che a mio parere non sta nè in cielo nè in terra; perchè se fosse vero saremmo tutti perfettamente identici.
          probabilmente hai usato una tale tesi per far risaltare maggiormente ciò che hai scritto, forse rispondendo ad una mia affermazione che ti sembrava sessista (è una mia supposizione, non una critica).
          con la naturale disposizione io non sminuisco alcunchè e se hai percepito in questo modo mi scuso per la mia incapacità di esprimermi a dovere.
          in ogni caso da ciò che posso dedurre siamo di due correnti di pensiero completamente diverse: io credo che l'ambiente e il contesto possano influenzare, ma non siano determinanti; mentre mi sembra che tu esprima il contrario.
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          Casper su Tatangelo&D'Alessio

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          • #50
            Non ti conosco bene ma ho un'alta opinione di te e mi guardo bene dal pensare che tu possa avere pensieri sessisti
            Mi piace la nostra discussione perchè è puramente accademica e in quanto tale stimola il ragionamento attraverso il confronto (cosa che non capita spesso visto che si scade quasi sempre nel flame)
            Comunque la tesi che la natura e l'appartenenza al genere influisca sui comportamenti è diffusissima e sostenuta dai più (spesso le donne se ne fanno un vanto).
            Io invece penso tutto l'opposto.
            Ci sono stati un paio di casi in cui bambini molto piccoli crebbero allevati da un branco di lupi (una invece tra le scimmie). Non svilupparono neanche la posizione eretta nè tantomeno alcuna forma di linguaggio, figuriamoci comportamenti definiti dal genere. Avevano invece comportamenti tipici delle specie che li avevano allevati e quindi i codici di comportamento conseguenti. Questo per dire che in base al contesto si cresce e ci si sviluppa psicologicamente ed emotivamente.
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            • #51
              Originariamente Scritto da Will Visualizza Messaggio
              esperimento di una psicologa che si chiama Gilligan su due bambini: un maschio ed una femmina.
              in questo esperimento, troppo lungo da riportare ma penso che potete facilmente trovarlo sulla rete, salta fuori che l'essere umano di sesso femminile è più attento ai rapporti tra persone che alla questione della legalità e dunque si può enucleare una maggiore percezione emotiva; mentre l'essere umano di sesso maschile è molto più razionale e attento all'aspetto della legalità.
              in ogni caso tutto ciò che siamo deriva da ciò che abbiamo nei geni e dal luogo in cui viviamo; per natura la donna è più emotiva dell'uomo, poi certamente ci sono condizionamenti che possono verificarsi e influenzare verso una determinata direzione, ma rimane sempre una certa base che non può essere modificata.
              Gli esperimenti psicologici sono spesso ridicoli: partono da un luogo comune, creano artificialmente il caso in cui questo luogo comune si verifica con più evidenza, e infine pongono i risultati del loro "esperimento" come verità scientifiche.

              Originariamente Scritto da VNSmatrix
              Ti faccio l'esempio degli studi: il maschio è portato per la matematica e la femmina per la letteratura, il maschio smanetta al pc e alla femmina l'informatica non piace. Sono stereotipi culturali e di genetico non c'è assolutamente nulla.
              Tant'è che la maggior parte degli scrittori è tuttora maschile e la maggior parte degli iscritti ai corsi di laurea in matematica è tuttora femminile..

              Originariamente Scritto da VNSmatrix
              Sono stereotipi culturali e di genetico non c'è assolutamente nulla. Se cresci una femmina come un maschio questa avrà tutte le caratteristiche che tu attribuisci ai geni. Stessa cosa se cresci un maschio come fosse femmina.
              Questo può valere però solo in una valutazione molto grossolana e massimalista. Gli omosessuali vengono tutti cresciuti come uomini, eppure molti di essi nel corso del tempo prendono dei caratteri femminili. E se è vero che non sentirebbero il bisogno di accentuare in modo evidente la loro "non-eterosessualità" se non vivessero in una società dove si dà per scontato che chi ha le fattezze di un uomo debba sentir automaticamente la necessità di possedere carnalmente le donzelle, è altrettanto vero che adottano questo segno distintivo per dare una veste sociabile alla loro radicale differenza, e che quest'ultima non è certo "prodotta" dalla società stessa.

              D'altra parte, l'omosessualità non ha nulla di strettamente genetico. Le deviazioni o differenziazioni dal canone (di cui l'omosessualità costituisce solo un caso particolare) sono tali proprio perché stanno fuori dalla legge scientifica. Non c'è determinismo né da una parte né dall'altra. Se vi è una disposizione naturale dell'individuo, essa non è determinata né dalla società, né dal suo aspetto fisiologico, organico e chimico.

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              • #52
                Originariamente Scritto da EmptÿWords Visualizza Messaggio
                Tant'è che la maggior parte degli scrittori è tuttora maschile e la maggior parte degli iscritti ai corsi di laurea in matematica è tuttora femminile..
                Se è per questo il 90% dei politici è maschio, ma non lo imputerei ai geni.
                Nell'ambito degli indirizzi scientifici c'è un'ulteriore suddivisione di genere: Biologia e Medicina sono indirizzi scientifici con maggior afflusso femminile; stessa cosa non può dirsi per Ingegneria e Fisica, ancora territorio prevalenemente maschile. Quanto agli scrittori non ho la tua impressione sulla prevalenza maschile.

                Originariamente Scritto da EmptÿWords Visualizza Messaggio
                Non c'è determinismo né da una parte né dall'altra.
                Non c'è determinismo biologico né sociale. Determinismo poi è una parola un po' troppo forte per il mio punto di vista.
                L'individuo è prima di tutto tale, l'educazione e il contesto sociale fanno la parte del leone nella sua crescita e nello sviluppo dei comportamenti. E' chiaro che l'orientamento sessuale che connota ognuno di noi ci porterà a seguire un codice di comportamento o l'altro. Ho volutamente tralasciato omosessualità e transgender di vario tipo perchè sono figure che non rientrano ancora appieno nei codici accettati. Maschile e femminile sono i pesi contrapposti sull'ago della bilancia nella mentalità comune. Quando nasce un cucciolo d'uomo ci si chiede se è maschio o femmina e si regalerà loro il pigiamino del colore socialmente adeguato (o si ripiega su un colore neutro). Hai mai visto un maschietto con la tutina rosa? Sarebbe un affronto ai genitori fare un dono del genere, senza contare che ci si esporrebbe ad una serie di battutacce su quali siano le nostre intenzioni (che me lo vuoi far diventare gay?)
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                • #53
                  Originariamente Scritto da VNSmatrix Visualizza Messaggio
                  Non c'è determinismo biologico né sociale. Determinismo poi è una parola un po' troppo forte per il mio punto di vista.
                  L'individuo è prima di tutto tale, l'educazione e il contesto sociale fanno la parte del leone nella sua crescita e nello sviluppo dei comportamenti. E' chiaro che l'orientamento sessuale che connota ognuno di noi ci porterà a seguire un codice di comportamento o l'altro. Ho volutamente tralasciato omosessualità e transgender di vario tipo perchè sono figure che non rientrano ancora appieno nei codici accettati. Maschile e femminile sono i pesi contrapposti sull'ago della bilancia nella mentalità comune. Quando nasce un cucciolo d'uomo ci si chiede se è maschio o femmina e si regalerà loro il pigiamino del colore socialmente adeguato (o si ripiega su un colore neutro). Hai mai visto un maschietto con la tutina rosa? Sarebbe un affronto ai genitori fare un dono del genere, senza contare che ci si esporrebbe ad una serie di battutacce su quali siano le nostre intenzioni (che me lo vuoi far diventare gay?)
                  Omosessualità e transgender sono già troppo sociali e codificati, anche solo per il fatto di avere già un nome. Oltre a quelli ci sono infiniti altri tipi di sessualità, a volte inconfessabili, che chissà quando potranno - se potranno - venire alla luce. La pornografia fa di tutto per scovarli e "normalizzarli" filmandoli e rendendoli pubblici, ma probabilmente così, aumentando ciò che rientra nel canone, non fa che aumentare pure le possibilità di deviare da esso. La letteratura e la poesia sono spesso delle vere e proprie raccolte di questi modi "devianti" rispetto alla sessualità (basti pensare a Proust, Petrarca, l'amor cortese, il dolce stil novo..). Ci sono delle persone perfettamente eterosessuali che presentano però marcate tendenze omosessuali, e viceversa; sono persone spesso emotive, che vivono le cose in modo intenso, drammatico e problematico, proprio perché incapaci di trovare una scatolina preconfezionata che li contenga, e spesso se la devono creare da soli. Credo che una buona parte dei grandi artisti abbiano provato qualcosa di simile, proprio perché nella creazione dell'opera d'arte le tensioni interne vengono in qualche modo trascese o trasfigurate.

                  Tra l'altro, anche tra le normali coppie maschio/femmina, a dirla tutta, la differenza nel modo di vivere la sessualità e l'amore è probabilmente parecchia. Cosa più che normale, considerando che ciascuno di noi ce le ha alcune tendenze caratteristiche devianti da qualche norma.

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                  • #54
                    Credo sia una cosa normale..
                    Id Red Alert 3 Online: Nefarious

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