Leggetevi questo.
Si chiama PDL (Popolo delle libertà), si legge PDLN (Popolo delle libertà negate). Da domani niente più livestreaming. Auguri e grazie mille a chi li ha votati (così come ringrazio chi continua a dire "ah io non voto nessuno che tanto son tutti uguali").
Non appena pubblicata sul nostro sito la Diretta Live dei precari Ispra, arriva una notizia sconvolgente.
LE DIRETTE LIVE TRASMESSE DA INTERNET DOVRANNO ESSERE AUTORIZZATE DAL GOVERNO.
Ovvero, quei bellissimi servizi offerti da siti come Ustream.tv o Justin.tv, tramite i quali TUTTI (muniti di una webcam e di un pc) possono trasmettere la propria diretta, saranno regolamentati.
E' quindi normale pensare che non potremo più seguire via web le dirette di Manifestazioni (come abbiamo fatto per il No B Day), o di Processi (come per il processo Dell'Utri durante la deposizione di Spatuzza), di proteste (come l'occupazione Ispra), o più in generale di qualunque navigatore che abbia voglia di accendere una webcam e CONDIVIDERE con il mondo qualsiasi cosa.
Tutto questo succederà domani (17 dicembre 2009), quando il Consiglio dei ministri cambierà le regole della televisione italiana e anche di Internet. Il provvedimento è complesso, sconfinato: parliamo di 100 pagine fitte di articoli e commi.
Il provvedimento dovrà solamente essere approvato dal governo.
Sarà subito operativo e non farà alcun passaggio in Parlamento, si tratta di un decreto legislativo che gode di una corsia preferenziale assoluta.
Citiamo qui di seguito un articolo di Repubblica
"...Anche la Rete, dunque, è oggetto delle attenzioni del governo. All'articolo 21, il decreto dice che il Garante delle Comunicazioni dovrà scrivere un regolamento sui servizi diffusi in "diretta continua su Internet" anche con la tecnica del livestreaming. Poi, sulla base di questo regolamento, il governo autorizzerà i servizi. Sembra di capire che dovranno ricevere una autorizzazione e l'iscrizione a un registro quei siti che vogliono trasmettere eventi, concerti, sport, manifestazioni in diretta via Internet. Vengono equiparati, dunque, a delle vere e proprie tv..."
Con questo provvedimento sembra chiara la volontà già espressa di regolamentare Internet, ma forse più che REGOLAMENTAZIONE bisognerebbe parlare di CENSURA.
E' opinione di molti navigatori che con il premier in ospedale, il governo stia approfittando di questa onda emotiva per far passare molti provvedimenti e decreti scomodi.
La prima cosa da limitare è quindi la libertà di epressione e di informazione di Internet.
Negli Stati Uniti invece (paese tanto elogiato dal nostro governo) Obama è oggetto di dure critiche, attacchi e addirittura di minacce dal mondo del web, ma nessuno al governo si sognerebbe mai di agire sulla libertà di opinione regolamentado internet.
Quello che possiamo fare noi, oltre che Condividere con voi questa scomoda Conoscenza, è quello di dirvi "Godetevi la diretta web della protesta dei precari ISPRA, dato che sarà forse l'ultima."
La Cina è vicina, troppo.
http://news.illecito.com/politica/di...controllo.html
Si chiama PDL (Popolo delle libertà), si legge PDLN (Popolo delle libertà negate). Da domani niente più livestreaming. Auguri e grazie mille a chi li ha votati (così come ringrazio chi continua a dire "ah io non voto nessuno che tanto son tutti uguali").
Non appena pubblicata sul nostro sito la Diretta Live dei precari Ispra, arriva una notizia sconvolgente.
LE DIRETTE LIVE TRASMESSE DA INTERNET DOVRANNO ESSERE AUTORIZZATE DAL GOVERNO.
Ovvero, quei bellissimi servizi offerti da siti come Ustream.tv o Justin.tv, tramite i quali TUTTI (muniti di una webcam e di un pc) possono trasmettere la propria diretta, saranno regolamentati.
E' quindi normale pensare che non potremo più seguire via web le dirette di Manifestazioni (come abbiamo fatto per il No B Day), o di Processi (come per il processo Dell'Utri durante la deposizione di Spatuzza), di proteste (come l'occupazione Ispra), o più in generale di qualunque navigatore che abbia voglia di accendere una webcam e CONDIVIDERE con il mondo qualsiasi cosa.
Tutto questo succederà domani (17 dicembre 2009), quando il Consiglio dei ministri cambierà le regole della televisione italiana e anche di Internet. Il provvedimento è complesso, sconfinato: parliamo di 100 pagine fitte di articoli e commi.
Il provvedimento dovrà solamente essere approvato dal governo.
Sarà subito operativo e non farà alcun passaggio in Parlamento, si tratta di un decreto legislativo che gode di una corsia preferenziale assoluta.
Citiamo qui di seguito un articolo di Repubblica
"...Anche la Rete, dunque, è oggetto delle attenzioni del governo. All'articolo 21, il decreto dice che il Garante delle Comunicazioni dovrà scrivere un regolamento sui servizi diffusi in "diretta continua su Internet" anche con la tecnica del livestreaming. Poi, sulla base di questo regolamento, il governo autorizzerà i servizi. Sembra di capire che dovranno ricevere una autorizzazione e l'iscrizione a un registro quei siti che vogliono trasmettere eventi, concerti, sport, manifestazioni in diretta via Internet. Vengono equiparati, dunque, a delle vere e proprie tv..."
Con questo provvedimento sembra chiara la volontà già espressa di regolamentare Internet, ma forse più che REGOLAMENTAZIONE bisognerebbe parlare di CENSURA.
E' opinione di molti navigatori che con il premier in ospedale, il governo stia approfittando di questa onda emotiva per far passare molti provvedimenti e decreti scomodi.
La prima cosa da limitare è quindi la libertà di epressione e di informazione di Internet.
Negli Stati Uniti invece (paese tanto elogiato dal nostro governo) Obama è oggetto di dure critiche, attacchi e addirittura di minacce dal mondo del web, ma nessuno al governo si sognerebbe mai di agire sulla libertà di opinione regolamentado internet.
Quello che possiamo fare noi, oltre che Condividere con voi questa scomoda Conoscenza, è quello di dirvi "Godetevi la diretta web della protesta dei precari ISPRA, dato che sarà forse l'ultima."
La Cina è vicina, troppo.
http://news.illecito.com/politica/di...controllo.html
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