Originariamente Scritto da Quantocepiacegioca'!
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Di donne nei posti di maggior prestigio ce n'è pochine. Ma veramente poche. I top 10 manager mondiali sono uomini (CEO e CFO inclusi).
Nella nostra sede di Milano su 16 manager 1 è donna (ed è manager di basso livello pur essendo una persona bravissima e capace). Poco, non credi?
Sul totale delle persone della mia sede 65% uomini, 35% donne.
Motivo? La maternità. Sapere che la donna quando avrà un figlio rimarrà a casa MINIMO 5 mesi+ di sicuro qualche altro di ferie, più il rientro in part-time la rendono un soggetto debole in azienda. E quindi, di fatto, discriminato.
Non fatico a confidarti che qui da noi, se possono scegliere fra uomo e donna a parità di titoli di studio o di curriculum, scelgono l'uomo.
Conclusione: la donna sul lavoro è di fatto discriminata. Si fa un culo come una capanna nel gestire un figlio, la casa ed il lavoro, ma su quest'ultimo 9 volte su 10 non potrà ambire a posizioni di "eccellenza".
PS: è ovviamente un discorso prettamente lavorativo, sul resto non vedo discriminazioni ai danni delle donne, ma il discorso lavoro mi sembra centrale nella vita di chiunque, no?
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