Originariamente Scritto da enzo680
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Terremoto in Giappone
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Originariamente Scritto da John Fitzgerald Gianni Visualizza MessaggioMa tanto non le costruiamo mai.
Nemmeno riescono ad aprire il cantiere.
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Scusate, se in Giappone con tutto che sono preparatissimi non sono riusciti ad evitare che una centrale nucleare scoppiasse, qui in Italia che se succede un terremoto metà Paese è andato, come si fa a costruire una centrale nucleare?
PS:il bilancio dei morti in Giappone è salito a oltre 1400.
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Originariamente Scritto da TheGodJack Visualizza MessaggioScusate, se in Giappone con tutto che sono preparatissimi non sono riusciti ad evitare che una centrale nucleare scoppiasse, qui in Italia che se succede un terremoto metà Paese è andato, come si fa a costruire una centrale nucleare?
PS:il bilancio dei morti in Giappone è salito a oltre 1400.
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Io comunque continuo a studiare le potenzialità di vento e sole nel fornire energia e resto davvero sconvolto quando vedo che continuiamo a non puntare verso quella direzione. È una questione che va persino oltre il nucleare, che non mi interessa nemmeno più (dopo alcuni convegni tra favorevoli e contrari sono più confuso di prima, anche se a me sembra più una scelta discutibile che una necessità effettiva, ed un pericolo per quanto riguarda la gestione Italiana (e il problema scorie), che poi non si capisce perchè mentre attendiamo la quarta generazione cerchiamo di recuperare il passato, vabbè). Detto ciò, abbiamo sbagliato nel passato non investendo nelle energie rinnovabili e stiamo sbagliando nel presente. Evidentemente ci piace rovinarci con le nostre stesse mani.
Riguardo al thread sul Giappone non saprei cosa dire, è una grossa tragedia, ma da quelle parti hanno una laboriosità impressionante, sono certo che riusciranno a mettersi in piedi più in fretta loro che noi con i nostri terremotati.
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Originariamente Scritto da IISNT Visualizza MessaggioIo comunque continuo a studiare le potenzialità di vento e sole nel fornire energia e resto davvero sconvolto quando vedo che continuiamo a non puntare verso quella direzione. È una questione che va persino oltre il nucleare, che non mi interessa nemmeno più (dopo alcuni convegni tra favorevoli e contrari sono più confuso di prima, anche se a me sembra più una scelta discutibile che una necessità effettiva, ed un pericolo per quanto riguarda la gestione Italiana (e il problema scorie), che poi non si capisce perchè mentre attendiamo la quarta generazione cerchiamo di recuperare il passato, vabbè). Detto ciò, abbiamo sbagliato nel passato non investendo nelle energie rinnovabili e stiamo sbagliando nel presente. Evidentemente ci piace rovinarci con le nostre stesse mani.
Riguardo al thread sul Giappone non saprei cosa dire, è una grossa tragedia, ma da quelle parti hanno una laboriosità impressionante, sono certo che riusciranno a mettersi in piedi più in fretta loro che noi con i nostri terremotati.
Parliamo poi del sole. Pannelli a specchio? non producono. Pannelli fotovoltaici? Molto produttivi, ma impossibile farli su vasta scala. Ci vogliono migliaia di litri di petrolio per farne uno, e il litio è quasi consumato. Di certo nemmeno ci si illude. Infatti se ti vai a prendere le direttive europee, quasi non si parla di pannelli come un mezzo per combattere l’inquinamento, ma solo per spostarlo dalle centrali, visto che il fotovoltaico costa in fabbricazione una quantità di energia solitamente molto piu’ alta di quella che produce. In pratica se proprio volete fare gli ecologisti direi che la soluzione ideale è il boiler dell’acqua calda.
Poi ovviamente ci sono le nuove tecnologie. Ma rende davvero buttarsi sulla ricerca? Crediamo veramente che una scoperta epocale in questo senso verrà compiuta in italia? Quando l’ultimo esperimento di fusione è costato agli stati uniti un area e una spesa pari quasi a quelle di una delle nostre città? Ma che ricerca vorremmo mai fare come stato? E oltretutto che garanzie di successo ci sono?
Guardate io praticamente ho usato molto del mio tempo a spiegare alla gente la situazione energetica, sia perchè ho avuto qualche esperienza accademica che spero grandemente di ripetere(anche se non ci credo tanto), sia perchè è sempre stata la mia passione, però mi fermo quì, non voglio diventare noioso. Ho già convinto 3 membri di sinistra ecologia e libertà a buttare scheda bianca nel referendum per il nucleare e a me basta!
Dalla mia mi limito a chiedere: Migliaia di centrali nel mondo, persino in paesi che non hanno cibo. Un solo incidente grave causato da un regime pazzo che certamente non è in un paese occidentale. Quando questo allarme nucleare giapponese, si sarà rivelato una cautela (utile per carità, e giusto che si sia prudenti), e ci si accorgerà che le centrali reggono (o ovviamente si riesce a limitare i danni), persino ad uno tsunami che attraversa tutto l’oceano pacifico, gli si darà il beneficio del dubbio?
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Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza MessaggioGuarda in Italia dovremo immediatamente impiantare delle centrali a vigliaccheria, a obsolescenza o a corruzione . Potremo anche esportarle. Immaginate come riderebbe Fermi al pensiero che ce la facciamo sotto a impiantare qualche centrale nucleare dopo che le abbiamo praticamente inventate e preferiamo acquistare l energia da quei duri dei francesi, che non hanno paura dell uranio, appena oltre confine. Oltretutto laddove un esplosione investirebbe anche noi.
Comunque comprare energia prodotta col nucleare per non costruire centrali nucleari è una stronzata!"Non è grave il clamore chiassoso dei violenti,bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
cit M.L.KING
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Ma chi lo dice che l'Italia riguardo alle precauzioni in caso di terremoto è indietro anni luce?
Il terremoto che ha devastato l'Aquila ha fatto stragi nei paesini dove c'erano case antiche, ma i nuovi edifici hanno retto con ben pochi danni.
Vogliamo tirare giù tutti i centri storici e i paeselli per costruirci palazzoni all'avanguardia?
Siamo semplicemente due realtà diverse ed è anche vero che loro sono molto più a rischio di noi in caso di terremoto, quindi prendono le massime precauzioni.
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Originariamente Scritto da Alessandro330 Visualizza MessaggioMa chi lo dice che l'Italia riguardo alle precauzioni in caso di terremoto è indietro anni luce?
Il terremoto che ha devastato l'Aquila ha fatto stragi nei paesini dove c'erano case antiche, ma i nuovi edifici hanno retto con ben pochi danni.
Vogliamo tirare giù tutti i centri storici e i paeselli per costruirci palazzoni all'avanguardia?
Siamo semplicemente due realtà diverse ed è anche vero che loro sono molto più a rischio di noi in caso di terremoto, quindi prendono le massime precauzioni.
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Originariamente Scritto da enzo680 Visualizza MessaggioA l'Aquila non è succeso nulla? Solo nei paesini?
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Originariamente Scritto da enzo680 Visualizza MessaggioA l'Aquila non è succeso nulla? Solo nei paesini?
Sono partiti i dovuti accertamenti e hanno scoperto che erano state costruite con più sabbia che cemento, ma tutti i morti che ci sono stati erano in quei paesi pieni di case vecchie, non di certo nel capoluogo.
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Originariamente Scritto da Alessandro330 Visualizza MessaggioMa chi lo dice che l'Italia riguardo alle precauzioni in caso di terremoto è indietro anni luce?
Il terremoto che ha devastato l'Aquila ha fatto stragi nei paesini dove c'erano case antiche, ma i nuovi edifici hanno retto con ben pochi danni.
Vogliamo tirare giù tutti i centri storici e i paeselli per costruirci palazzoni all'avanguardia?
Siamo semplicemente due realtà diverse ed è anche vero che loro sono molto più a rischio di noi in caso di terremoto, quindi prendono le massime precauzioni.Originariamente Scritto da GiovanniAuditore ironicola grafica è l'ultima cosa che guardo in un videogame, se ho un computer di ultimissima generazione è perché voglio giocare fluido a diablo1.
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Originariamente Scritto da John Fitzgerald Gianni Visualizza MessaggioVeramente la casa dello studente e l'ospedale non erano antichissimi e a L'aquila città sono morte 220 persone su 300.
Di sicuro non erano case nuove e riguardo all'ospedale e la casa dello studente vale il discorso che ho fatto prima.
Non erano costruiti a norma.
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