2)Edificata sotto il segno di Marte
Scrive Dino Compagni che Firenze fu edificata sotto il segno di Marte. Un'antica leggenda vuole che la città ancora pagana eleggesse Marte a proprio protettore e gli facesse erigere una statua di marmo che lo raffigurava a cavallo ed armato e fu posta in un tempio. Più tardi Firenze diventò cristiana e si scelse a patrono San Giovanni Battista; tolse la statua di Marte dal tempio, e al posto di quest'ultimo edificò il Battistero. Ma, per un resto di paganesimo, non distrusse l'effigie del dio, bensi' la pose in riva d'Arno, tenendola come una sorta di palladio. Ma pare che nonostante questa precauzione Marte si sdegnasse del tradimento e in punizione mandasse alla città le guerre che a lungo la desolarono.
La statua poi scomparve. Secondo Dino Compagni era ancor ritta in campo al Ponte Vecchio in quel tragico giorno del 1215 in cui Buondelmonte de' Buondelmonti trovò in quel luogo la morte. Ma una leggenda ne pone la scomparsa molto più addietro nel tempo, accusando Attila di aver distrutto la città e di aver fatto cadere la statua nel fiume.
Scrive Dino Compagni che Firenze fu edificata sotto il segno di Marte. Un'antica leggenda vuole che la città ancora pagana eleggesse Marte a proprio protettore e gli facesse erigere una statua di marmo che lo raffigurava a cavallo ed armato e fu posta in un tempio. Più tardi Firenze diventò cristiana e si scelse a patrono San Giovanni Battista; tolse la statua di Marte dal tempio, e al posto di quest'ultimo edificò il Battistero. Ma, per un resto di paganesimo, non distrusse l'effigie del dio, bensi' la pose in riva d'Arno, tenendola come una sorta di palladio. Ma pare che nonostante questa precauzione Marte si sdegnasse del tradimento e in punizione mandasse alla città le guerre che a lungo la desolarono.
La statua poi scomparve. Secondo Dino Compagni era ancor ritta in campo al Ponte Vecchio in quel tragico giorno del 1215 in cui Buondelmonte de' Buondelmonti trovò in quel luogo la morte. Ma una leggenda ne pone la scomparsa molto più addietro nel tempo, accusando Attila di aver distrutto la città e di aver fatto cadere la statua nel fiume.
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