se stavo io caro gasparri,sai dove te lo infilavo quel dito?
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Stamminchia, vi lascio soli un pomeriggio/sera, e al mio ritorno trovo un appassionato e accalorato dibattito sul comunismo.
Fortuna che non c'ero, mi accaloro sempre.
Ieri sono tornato a casa presto, e mi sono goduto le scene di giubilo della politica nostrana post-discorso napolitano.
Il PResidente li bacchetta, li cazzia, li umilia....e loro? 92 minuti di applausi, e dichiarazioni entusiastiche da ogni parte politica ad eccezione di M5s.
"il miglior discorso mai sentito in quest'aula", chiosa il Cav. Stesso tenore per PD, SEL, LEga e gli altri.
Non ho mai visto una scena più grottesca di questa (e sono stato ad un concerto di Marylin Manson, eh)
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Originariamente Scritto da foppa21 Visualizza MessaggioStamminchia, vi lascio soli un pomeriggio/sera, e al mio ritorno trovo un appassionato e accalorato dibattito sul comunismo.
Fortuna che non c'ero, mi accaloro sempre.
Ieri sono tornato a casa presto, e mi sono goduto le scene di giubilo della politica nostrana post-discorso napolitano.
Il PResidente li bacchetta, li cazzia, li umilia....e loro? 92 minuti di applausi, e dichiarazioni entusiastiche da ogni parte politica ad eccezione di M5s.
"il miglior discorso mai sentito in quest'aula", chiosa il Cav. Stesso tenore per PD, SEL, LEga e gli altri.
Non ho mai visto una scena più grottesca di questa (e sono stato ad un concerto di Marylin Manson, eh)
ahahahaha conduvido il post. Io però la scena l'ho trovata divertente. Li ha fatto un cazziatone incredibileLast edited by Andrew Clemence; 23 April 2013, 10:32.
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Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza MessaggioSi poi io sono stato pure acido come mio solito
ahahahaha conduvido il post. Io però la scena l'ho trovata divertente. Li ha fatto un cazziatone incredibile
Per questo, sull'argomento, preferisco tacere.
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Originariamente Scritto da foppa21 Visualizza MessaggioAcido? No, direi critico...poi se uno ad esporre i suoi pensieri si fa trasportare può dare l'impressione sbagliata, ma ho visto toni comunque tranquilli e rispettosi.
Per questo, sull'argomento, preferisco tacere.
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Senza musica la vita sarebbe un errore
Friedrich Nietzsche
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Originariamente Scritto da Axxell Visualizza Messaggio
Queste pirlate invece non lo sono.
http://www.agi.it/ultime/notizie/art...tta_in_autunno
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secondo me Napo ha accettato l'incarico solamente per sfogarsi con quel discorso, che comunque hanno capito in pochi li mortacci loro...
Secondo Grillo, intervistato alla Build, l'Italia tra settembre e ottobre sarà in default, crollo delle PMI e difficoltà a erogare pensioni e stipendi... preparate i popcorn e i biglietti aerei (sempre che non barrichino le frontiere)
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No no, il discorso lo han capito tutti, se parli di politici. E' solo che han la faccia talmente come il loro buco del culo che quando Napolitano bacchetta i "partiti", ciascun partito ha la faccia tostissima di ritenere che il Presidente si riferisse a TUTTI gli altri partiti, eccetto loro.
@Andrew, lo so che con te si parla con contraddittorio, mica sei Grillo tu! E' solo che l'argomento è di una vastità tale da richiedere un thread apposito, da riempire con kilometrici walltexts.
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Originariamente Scritto da Smallman_647 Visualizza MessaggioOra ho visto il video degli applausi e del discorso di Napolitano. Cioè applaudono come se quelle parole fossero riferite ad altre persone e non a loro.Spoiler:GLI APPLAUSI DEI COLPEVOLI
di Concita De Gregorio
SONO andati da lui a testa bassa, su nella grande casa degli antenati, come si va dall’anziano padre a dirgli che si è dilapidato tutto il patrimonio di famiglia: che di quella fortuna accumulata con fatica e con giudizio negli anni difficili della sua giovinezza – la democrazia dei partiti, il vincolo di rappresentanza politica, la responsabilità comune – non c’era rimasto più niente. Speso tutto, consumato, sparito. Come avete fatto?, ha chiesto lui a figli e nipoti a capo chino. Silenzio.
I CUGINI litigiosi, i fratelli diventati nemici, gli eredi illegittimi, i figli dei figli più prepotenti ancora dei padri perché cresciuti nel lusso di una ricchezza avuta in dote hanno fatto silenzio. Bisognerebbe che tu ci facessi credito ancora una volta, l’ultima – gli ha detto il più disinvolto di tutti, quello abituato a parlare d’affari. Bisognerebbe che tu venissi a mettere ordine a casa, io non ci riesco e non so più cosa fare, gli ha detto il figlio primogenito ormai anziano anche lui. Ti prego, ha aggiunto il più saggio dei nipoti, il prediletto destinato a governare. Per favore, gli hanno chiesto i parenti minori arrivati in viaggio dalle regioni lontane. Allora lui è tornato. Ha camminato senza bastone sotto una pioggia fitta e leggera, è rientrato a Palazzo, ha aspettato che tutti fossero seduti ad ascoltarlo, anche quei rami della famiglia che non erano andati a cercarlo, anche quelli che non lo volevano, e ha parlato loro per quaranta minuti. Gli ha detto siete stati indecenti, imperdonabili, sordi e ciechi. Loro hanno applaudito. Avevate un solo compito: amministrare, governare. Avete fallito. Loro hanno applaudito più forte, hanno gridato bravo. In un crescendo
severissimo, asciutto, tonante gli ha detto siete colpevoli di una lunga serie di omissioni, guasti, chiusure. Avete sbagliato tutto. Loro si sono alzati in piedi (non tutti, quasi tutti) e gli hanno tributato un’ovazione.
C’era qualcosa di inguardabile, di sotterraneamente osceno nella voluttà con cui i destinatari della più dura delle requisitorie mai ascoltata nell’aula di Montecitorio accoglievano gli schiaffi, più duro il colpo più forte l’applauso: come se non capissero che quelle accuse erano rivolte a loro, circostanza impossibile. Come se, piuttosto, provassero piacere nell’essere rimproverati, puniti. Un masochismo politico figlio del sollievo di essere ancora in vita, tutti quanti e tutti insieme ancora protagonisti grazie al suo ritorno, alla sua implacabile indulgenza. Berlusconi più di tutti, primo a correre davanti alle telecamere a rivendicare la titolarità e il merito, ad applaudire alla ramanzina fingendo che fosse destinata ad altri, ad approfittarne per insultare daccapo chi aveva combattuto nei giorni scorsi l’abbraccio Pdl-Pd: sciocchi, stolti e – i peggiori – burattini. Bersani meno, molto meno: più silenzioso in aula, non disponibile per i “commenti a caldo” dopo, anzi laconico: «Il Presidente ha detto molto bene quel che doveva dire». Più consapevole, diciamo, che si tratta comunque della certificazione della sua impotenza: dell’incapacità del primo partito uscito dalle urne di trovare un accordo politico per fare un presidente nuovo, poi un governo espresso dal parlamento eletto. Muti i cinquestelle, in aula quasi sempre e quasi tutti immobili sebbene a qualche passaggio – le mancate riforme sui costi della politica, sulla trasparenza, sulla moralità – qualcuno di loro, soprattutto le donne, abbiano applaudito. Roberto Fico scivola via veloce scuotendo la testa, non vuol dir niente, certo non alle tv. Hanno in corso il processo a un “cittadino” colpevole di aver accettato l’invito televisivo di Barbara d’Urso.
Aspettano Grillo.
In aula, alle cinque e due minuti, è seduto sotto Napolitano il governo al completo. C’è Monti, che negli ultimi giorni ha ricucito lo strappo col Presidente (rovinoso dopo la pretesa di presiedere il Senato) e persino con Berlusconi, complice la comune effimera candidatura del ministro Cancellieri. Potrebbe essere, Monti, prossimo ministro degli Esteri. C’è Fabrizio Barca, pronto per la prossima battaglia politica, in linea d’aria seduto di fronte a Bersani. Ci sono, sulle tribune, un paio di cardinali, un paio di generali, il candidato di un giorno Franco Marini molto attento e incline all’applauso. Sopra Napolitano tutto lo staff del Quirinale, trionfante, un po’ defilata la moglie Clio.
Il discorso della reinvestitura deve scalare dapprima la commozione. Al presidente si rompe la voce quando dice della sua gratitudine per il largo suffragio ricevuto, della fiducia e dell’affetto che ha sentito, quando evoca il suo «senso radicato di identificazione con le sorti del Paese». Ogni volta incoraggiato da un applauso, continua. Ed ecco il colpo di reni, la reprimenda: «C’è stata una lunga serie di omissioni guasti chiusure e responsabilità di cui voglio fare una rapida sintesi». Parte. Avete lasciato senza risposta la richiesta di rinnovamento. Applauso. Avete opposto «lentezza, calcoli di convenienza, strumentalismi». Applauso in piedi. «Non induca questo vostro applauso all’autoindulgenza», non penserete mica di cavarvela così. Applauso più lieve. E’ stata «imperdonabile la mancata riforma della legge elettorale », ovazione, Bersani immobile. L’abnorme premio di maggioranza, la frustrazione dei cittadini per non aver potuto scegliere gli eletti. La vostra
sordità. «La sordità delle forze politiche che pure mi hanno chiamato ad assumere un ulteriore incarico ». Vi siete comportati malissimo e poi siete venuti a piangere da me. Sappiate però «che se mi troverò di nuovo di fronte a questa sordità non esiterò a trarne le conseguenze davanti al Paese». Se adesso non fate come vi dico mi dimetto. Come vi dico è «il dovere della proposta e della ricerca di soluzioni praticabili». Ai Cinquestelle: non si contrappone la piazza al Parlamento. A tutti: la rete, il web è un strumento di partecipazione, un veicolo efficace, non c’è bisogno di spegnere i telefonini quel che c’è da fare è «favorire la capacità dei partiti di rinnovarsi», anche attraverso lo «stimolo dei nuovi mezzi». Ancora un momento di commozione ripensando a quanta strada da quando «sono entrato qui da deputato a 28 anni portando ogni giorno una pietra», poi subito la severità: sono passati 56 giorni, 56, dalle elezioni. Piaccia o no, nessuno ha ottenuto la maggioranza per governare. Piaccia o no, dovete accordarvi. «Questa sorte di orrore per ogni ipotesi di intesa, di alleanza», non dice inciucio, non è all’altezza del suo lessico – «nasce dallo smarrimento dell’idea stessa di convivenza civile». Dunque adesso quell’alleanza si farà. «Non sono venuto qui per prendere atto dell’ingovernabilità, non è per questo che ho accolto il vostro invito». Si farà un governo e non sarà del presidente, di scopo, di tregua, di riduzione del danno o come diavolo li chiamate. Sarà un governo e basta. Politico, un governo vero. Applauso in piedi: entusiasmo di Daniela Santanchè e del suo mentore, cautela dai banchi di Sel, sorrisi montiani, battimani nei dintorni di Bersani, silenzio grillino. Vigilerò «fino a che le forze me lo consentiranno », dice il presidente congedandosi. Non è detto che siano sette anni: sarà quello che serve. Poi un saluto all’ultimo Costituente rimasto in vita, Emilio Colombo (Andreotti, molto ammalato, non ha partecipato alle votazioni) e, cordiale, a Berlusconi che gli si fa svelto vicino.
In Transatlantico si parla già del governo in gestazione. Amato, dicono gli uomini del Presidente, mentre qualcuno nel Pd pensa di proporre Renzi. Alfano vice, aggiungono. Con un paio di conferme da questo governo, forse Monti e Moavero, peccato per Severino, ha lavorato bene, Cancellieri chissà: tre dei vecchi sono troppi. Antonio Malaschini, sottosegretario per il rapporti con il Parlamento, accoglie con professionale imbarazzo i commenti del senatore Mario D’Urso, settantenne banchiere d’affari yankee-partenopeo, sulla «supremazia dei napoletani come Giorgio, anche in fatto di eleganza sartoriale». Berlusconi dichiara da Mentana ricordandogli la comune provenienza socialista. I leader del centrosinistra escono dai corridoi laterali. Pippo Civati – generazione bisnipoti, per quanto quarantenne avverte in solitudine che «chi ha tradito Prodi sarà ministro». Le consultazioni oggi.
31
IL NUMERO DEGLI APPLAUSI
Giorgio Napolitano durante il suo discorso alla Camera ha ricevuto dai parlamentari presenti in aula 31 applausi
38
LA DURATA DEL DISCORSO
Il presidente Napolitano ha letto un discorso di dieci cartelle e parlato davanti al Parlamento in seduta comune per trentotto minuti.
Da La Repubblica del 23/04/2013.Senza musica la vita sarebbe un errore
Friedrich Nietzsche
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Originariamente Scritto da ranmyzer Visualizza Messaggiosecondo me Napo ha accettato l'incarico solamente per sfogarsi con quel discorso, che comunque hanno capito in pochi li mortacci loro...
Secondo Grillo, intervistato alla Build, l'Italia tra settembre e ottobre sarà in default, crollo delle PMI e difficoltà a erogare pensioni e stipendi... preparate i popcorn e i biglietti aerei (sempre che non barrichino le frontiere)
Sopratutto alla luce che il fatto che l'italia fallisca dipende dagli umori dei mercati ora, e se lui chiudesse il becco magari si durerebbe di più.
Leggasi, è la prova provata che è proprio il momento di liberarsi di Grillo. E' uscito di testa.
Originariamente Scritto da foppa21 Visualizza MessaggioNo no, il discorso lo han capito tutti, se parli di politici. E' solo che han la faccia talmente come il loro buco del culo che quando Napolitano bacchetta i "partiti", ciascun partito ha la faccia tostissima di ritenere che il Presidente si riferisse a TUTTI gli altri partiti, eccetto loro.
@Andrew, lo so che con te si parla con contraddittorio, mica sei Grillo tu! E' solo che l'argomento è di una vastità tale da richiedere un thread apposito, da riempire con kilometrici walltexts.
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E così pare che Renzi stia cadendo nel trappolone (in cui non è caduto Grillo). Il suo continuo interventismo rischiava o di sfasciare il PD o rinnovare pesantemente la dirigenza, quindi era fastidioso per la Sinistra, e se si fosse candidato alle prossime elezioni avrebbe fregato molti voti a Berlusconi, quindi era fastidioso anche per la Destra: va quindi eliminato al più presto. Evidentemente tutti sanno che questo sarà l'anno peggiore della crisi, anche più dello scorso, con molti balzelli di Monti che entreranno in vigore a breve più nuovi eventuali necessari, e una crisi immobiliare e bancaria alle porte. Il governo del paese è diventato così una patata bollente a cui vogliono sottrarsi tutti per convenienza politica, in attesa delle prossime elezioni, che a questo punto, considerata la balcanizzazione del PD, saranno a breve.
La tattica da bulletto di Renzi non ha pagato: ora o si smarca pesantemente stile Grillo (perdendo consensi e dovendosi tappare la bocca per un bel po') oppure accetta di essere a capo del Governissimo e finirà la sua carriera politica. Chissà come riuscirà ad uscirne, magari salvato in corner da Napolitano che potrebbe nominare Amato sticazzandolo.HANNO DETTO:
cioè dopo essere stato tutto il giorno che sono fuori per lavoro torno a casa stressato.. e mi tocca leggere 11 pagine di minchiate su questo thread.. solo perche swen è pazzo....
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Originariamente Scritto da Swen Visualizza MessaggioE così pare che Renzi stia cadendo nel trappolone (in cui non è caduto Grillo). Il suo continuo interventismo rischiava o di sfasciare il PD o rinnovare pesantemente la dirigenza, quindi era fastidioso per la Sinistra, e se si fosse candidato alle prossime elezioni avrebbe fregato molti voti a Berlusconi, quindi era fastidioso anche per la Destra: va quindi eliminato al più presto. Evidentemente tutti sanno che questo sarà l'anno peggiore della crisi, anche più dello scorso, con molti balzelli di Monti che entreranno in vigore a breve più nuovi eventuali necessari, e una crisi immobiliare e bancaria alle porte. Il governo del paese è diventato così una patata bollente a cui vogliono sottrarsi tutti per convenienza politica, in attesa delle prossime elezioni, che a questo punto, considerata la balcanizzazione del PD, saranno a breve.
La tattica da bulletto di Renzi non ha pagato: ora o si smarca pesantemente stile Grillo (perdendo consensi e dovendosi tappare la bocca per un bel po') oppure accetta di essere a capo del Governissimo e finirà la sua carriera politica. Chissà come riuscirà ad uscirne, magari salvato in corner da Napolitano che potrebbe nominare Amato sticazzandolo.
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