Molto bene. Almeno smettono di andare in rovina.
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devo essere sincero, mi è piaciuta l'idea che sta alla base di questa cosa: per poter essere accettati all'asta bisogna presentare un piano di conservazione e sviluppo del bene. Questo vuol dire che non solo sono obbligatorie eventuali ristrutturazioni e azioni di mantenimento, ma saranno anche a carico dei nuovi proprietari dei beni.
Dall'altra parte, è impensabile che uno degli stati industrializzati più piccoli e, nel contempo, ricchi di cultura al mondo non utilizzi questo immenso patrimonio per vivere di turismo; qualcun altro incasserà soldi al posto nostro con la nostra storia/cultura.
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Originariamente Scritto da Dewyz81 Visualizza Messaggiodevo essere sincero, mi è piaciuta l'idea che sta alla base di questa cosa: per poter essere accettati all'asta bisogna presentare un piano di conservazione e sviluppo del bene. Questo vuol dire che non solo sono obbligatorie eventuali ristrutturazioni e azioni di mantenimento, ma saranno anche a carico dei nuovi proprietari dei beni.
Dall'altra parte, è impensabile che uno degli stati industrializzati più piccoli e, nel contempo, ricchi di cultura al mondo non utilizzi questo immenso patrimonio per vivere di turismo; qualcun altro incasserà soldi al posto nostro con la nostra storia/cultura.Originariamente Scritto da Black Ghost Visualizza MessaggioPer quanto mi dispiaccia l'idea di un bene culturale così importante in mano a un privato, se questo la saprà sfruttare meglio e al contempo prendersene cura, benvenga.
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Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza MessaggioRagazzi non so se avete notato come sta il nostro patrimonio culturale. Al momento non dobbiamo scegliere tra il concederlo ai privati o salvaguardarlo a livello statale. La scelta è tra concederlo in concessione ai privati o lasciarlo marcire. In tutti gli stati occidentali c'è lo zampino dei privati. Sia perché non sono sempre malvagi profittatori come piace pensare alla sinistra radicale ma anche a altri che cavalcano l'onda, sia perché se disciplinata per bene, l'interesse pubblico alla conservazione, può farsi quasi coincidere con quello privato. Insomma, se devo pagare 10 milioni di tasse per un monumento, con lo stato che lo lascia pure ai rovi, tanto vale che pago il biglietto quando entro, e meno tasse. E con me il biglietto lo pagano anche tanti stranieri. Contiamo anche che il privato spesso si è rivelato un custode molto più accorto del pubblico.sigpic
stupid sexy greedo butt
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Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza MessaggioDell'utri catturato in libano. Sarebbe bello lo estradassero. Ma dicono sia una cosa lunga
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@Andrew che ne pensi di questo articolo economico del Fatto Quotidiano? L' ho trovato molto più accademico dei soliti
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014...lleuro/950960/
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No. è la solita minestra che non tiene conto che il buco attuale nella crescita italiana è la domanda interna (le esportazioni di prodotti specializzati vanno bene, di certo non possiamo metterci a competere su manifattura di base a prescindere dalla svalutazione) non tiene conto del costo delle materie prime di cui siamo molto ghiotti, e disegna un quadro della nostra manifattura che viene tenuta a freno dalla moneta. Mentre invece è allo scatafascio da tempo. Che poi lo dicano esprimendosi con una formuletta (peraltro elementare) non cambia il concetto. Ignorano inoltre del tutto cosa succederebbe al nostro debito sganciandosi dall'euro. Poi tenta di mitigare parlando di "piccola svalutazione". Se ci si sganciasse dall'euro non saremmo certo noi a definirne l'ammontare iniziale.
La verità è che allo stato attuale non esiste scelta. Si deve rimanere nell'Euro per non collassare. Prima, una decina di anni fa tale discorso si poteva fare, non dimenticando però che il rimanere fuori dall'euro e la svalutazione della lira di certo non ci avrebbero portato da nessuna parte. La corda era già stata tirata.Last edited by Andrew Clemence; 14 April 2014, 16:16.
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Beh però ammette che l' effetto positivo della svalutazione durerebbe si e no un paio d' anni, anche considerando escluse tutte le conseguenze collaterali negative. Io ho interpretato l' articolo come un "vuoi tornare alla lira? ok, anche se andasse tutto bene (ipotesi super-forzata), considera che dopo un paio d' anni saremmo punto e a capo, e saremmo ai livelli di paesi medio-poveri come ricchezza".
Forse l' ho interpretato male, ma io l' ho letto proprio come se desse per prese tutte le obiezioni dei pro-lira e dimostrasse che comunque con la sovranità monetaria non risolveremo nulla, anzi.
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L'hai interpretato benissimo. Anche se secondo me, e diciamo che è una cosa piuttosto oggettiva gli effetti sul debito e sulle materie prime sarebbero un collasso totale, altro che effetti buoni a breve. Non condivido l'articolo perché sottovaluta grandemente lo shock a cui andremmo incontro, che sarebbe apocalittico, ipotizzando un improbabile beneficio realizzabile solo in linea teorica e ipotizzabile solo chiudendo un occhio (o meglio entrambi) sulle altre variabili. Sarebbe un discorso che poteva filare all'entrata nell'euro. Anzi sarebbe stato sano ed equilibrato al tempo. Nel senso che dovevamo scegliere tra un lento declino e un far venire i nodi al pettine. Ma oggi uscire dalla lira è catastrofe a breve, e un lento risalire poi. Chissà comunque che tali teorie non vengano presto messe alla prova, visto dove tira il vento. Vedrete che ecatoambe con il petrolio a un miliardo di miliardi di lire al barile. Con nessuno che ci presterà più un centesimo e con la libertà di stampare carta straccia come ci pare. Poi visto che all'estero non varrà niente ci puliremo le chiappe con le nostre belle banconote.
Ps. Vuoi sapere come otterremmo i benefici di cui parla l'articolo? Con una politica monetaria DENTRO l'euro. Fuori per come sta il nostro sistema c'è solo morte.Last edited by Andrew Clemence; 15 April 2014, 00:16.
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