Questo topic mi dà l'idea di quanta ignoranza ci sia in Italia su certi argomenti, e soprattutto di quanta superficialità si utilizzi per affrontare tematiche tutt'altro che frivole.
Ora, chiariamo un concetto con un esempio: una persona che viene uccisa da un ladro durante una rapina è vittima di omicidio, punto.
È importante che questa persona sia maschio o femmina, eterosessuale o omosessuale, bianca o nera? NO.
Perché? Perché questa persona è stata uccisa solo per essersi trovata a lavorare nel posto della rapina, non per motivi discriminatori. Pertanto non ha senso in questo caso parlare di femminicidio, di omofobia o di razzismo, perché la persona era in una condizione paritaria.
Chiaro fin qui? Il femminicidio, la legge sull'omofobia e quelle sul razzismo NON significano "se uno uccide una donna/gay/nero fa una cosa più grave a prescindere", ma si rivolgono nello specifico a dei particolari tipi di violenza, quelle che per gli uomini bianchi etero non esistono.
Bisogna rendersi conto che le leggi non sono mai campate in aria, ma si fanno basandosi sui fatti concreti e sui fenomeni da fermare urgentemente. Secondo voi esistono davvero casi di bianchi picchiati dai neri perché bianchi? O di etero picchiati dai gay perché etero? O di mariti picchiati dalle mogli? Se ci fosse una seria emergenza su queste situazioni, sicuramente in futuro il governo si occuperebbe di tutelarle, perché la legge guarda caso si evolve col tempo e va incontro alle esigenze. Ma ora non è così. Ora le emergenze sono la violenza domestica, l'omofobia e il razzismo, e lo Stato ha il dovere di proteggere determinate categorie facendo capire che è dalla loro parte. Perché magari molti di voi lo daranno per scontato, ma vi posso assicurare che in Italia non è mai stato "ovvio" che un gay non dovesse subire pesanti insulti o che una donna non dovesse essere stalkerata dall'ex marito. Ma è naturale che se certe cose uno non le ha vissute e non si informa minimamente sui fatti, di certo non le capisce.
Ora, chiariamo un concetto con un esempio: una persona che viene uccisa da un ladro durante una rapina è vittima di omicidio, punto.
È importante che questa persona sia maschio o femmina, eterosessuale o omosessuale, bianca o nera? NO.
Perché? Perché questa persona è stata uccisa solo per essersi trovata a lavorare nel posto della rapina, non per motivi discriminatori. Pertanto non ha senso in questo caso parlare di femminicidio, di omofobia o di razzismo, perché la persona era in una condizione paritaria.
Chiaro fin qui? Il femminicidio, la legge sull'omofobia e quelle sul razzismo NON significano "se uno uccide una donna/gay/nero fa una cosa più grave a prescindere", ma si rivolgono nello specifico a dei particolari tipi di violenza, quelle che per gli uomini bianchi etero non esistono.
Bisogna rendersi conto che le leggi non sono mai campate in aria, ma si fanno basandosi sui fatti concreti e sui fenomeni da fermare urgentemente. Secondo voi esistono davvero casi di bianchi picchiati dai neri perché bianchi? O di etero picchiati dai gay perché etero? O di mariti picchiati dalle mogli? Se ci fosse una seria emergenza su queste situazioni, sicuramente in futuro il governo si occuperebbe di tutelarle, perché la legge guarda caso si evolve col tempo e va incontro alle esigenze. Ma ora non è così. Ora le emergenze sono la violenza domestica, l'omofobia e il razzismo, e lo Stato ha il dovere di proteggere determinate categorie facendo capire che è dalla loro parte. Perché magari molti di voi lo daranno per scontato, ma vi posso assicurare che in Italia non è mai stato "ovvio" che un gay non dovesse subire pesanti insulti o che una donna non dovesse essere stalkerata dall'ex marito. Ma è naturale che se certe cose uno non le ha vissute e non si informa minimamente sui fatti, di certo non le capisce.
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