futuro del'auto: quale?
Sfogliando le pagine di Tiscali notizie ho notato con piacere un esauriente resoconto che seppur non molto dettagliato riassume in breve le novita' riguardanti la produzione dei cosiddetti combustibili alternativi,cioe ' l'olio di colza,la produzione,l'uso,gli effetti sull'ambiente ecc.ecc.
Quello che purtoppo non mi va propio giu' (come avere un rospone in gola) e come una rivista autorevole come Quattroruote'' abbia alcuni mesi fa bocciato clamorosamente l'olio di colza o biodiesel che dir si voglia! Per carita' non voglio offendere nessuno ma secondo il mio modesto parere gli autori di quell'articolo sono andati giu' molto, molto pesanti con la mano additanto quel combustibile non come una ''ancora'' di salvezza per i nostri gia' malandati polmoni (e non di meno portafogli) ma bensi come ''la nuova peste '' del futuro!
(Povero motore bocciato senza appello)
E gia' e come se io agli albori del novecento,prendo una delle prime vetturette con i primi rudimentali motori dotati di cilindrate pazzesche e potenze ridicole e ci schiaffo nel serbatoio un pieno di benzina super! il motore va per qualche tempo dopodiche' si ''siede'' le valvole e le bronzine si fondono l'albero si rompe e via discorrendo, perche' la tecnologia di allora era quello che era e se analizziamo il paragone con la prova di Quattroruote non possiamo che dire che i redattori di quella autorevole rivista siano un ''pochino'' prevenuti. Diamo il tempo alle case costruttrici di adeguare i motori ai nuovi combustibili e poi semmai bocciamoli senza pieta'!
Un piccolo aneddoto per riflettere: alcuni mesi fa mentre uscivo con la spesa da un noto hard discount della mia zona notavo nel parcheggio una coppia di tedeschi mentre stavano riempendo il serbatoio del loro camper Mercedes (comunque un modello del 2002) con olio di colza direttamente dalle bottiglie acquistate poco prima all'interno del negozio.Incuriosito mi sono avvicinato e gentilmente ho chiesto in uno stentato inglese come mai riempivano il serbatoio con l'olio di colza e di rimando il padre di quella famigliola mi rispondeva che da loro era prassi,il motore di quel camper se non ho capito male era un grosso 3000 6 cilindri mercedes che sopportava benissimo quel combustibile,che la loro famiglia gira l'europa in lungo ed in largo ogni ferie comandate,che non hanno mai avuto un semmai piccolo inconveniente e che si e' stupito che solamente in Italia qualche persona gli ha chiesto lumi sull'operazione! Comunque a buon fine dopo avergli offerto un caffe' abbiamo fatto amicizia ed ora abbiamo legato in modo epistolare.Per notizia lui e' un ingegnere che lavora alle ferrovie tedesche lei insegnante di liceo quindi non poveracci che non hanno soldi per un pieno di nafta!
Ciao da Mauro
Sfogliando le pagine di Tiscali notizie ho notato con piacere un esauriente resoconto che seppur non molto dettagliato riassume in breve le novita' riguardanti la produzione dei cosiddetti combustibili alternativi,cioe ' l'olio di colza,la produzione,l'uso,gli effetti sull'ambiente ecc.ecc.
Quello che purtoppo non mi va propio giu' (come avere un rospone in gola) e come una rivista autorevole come Quattroruote'' abbia alcuni mesi fa bocciato clamorosamente l'olio di colza o biodiesel che dir si voglia! Per carita' non voglio offendere nessuno ma secondo il mio modesto parere gli autori di quell'articolo sono andati giu' molto, molto pesanti con la mano additanto quel combustibile non come una ''ancora'' di salvezza per i nostri gia' malandati polmoni (e non di meno portafogli) ma bensi come ''la nuova peste '' del futuro!
(Povero motore bocciato senza appello)
E gia' e come se io agli albori del novecento,prendo una delle prime vetturette con i primi rudimentali motori dotati di cilindrate pazzesche e potenze ridicole e ci schiaffo nel serbatoio un pieno di benzina super! il motore va per qualche tempo dopodiche' si ''siede'' le valvole e le bronzine si fondono l'albero si rompe e via discorrendo, perche' la tecnologia di allora era quello che era e se analizziamo il paragone con la prova di Quattroruote non possiamo che dire che i redattori di quella autorevole rivista siano un ''pochino'' prevenuti. Diamo il tempo alle case costruttrici di adeguare i motori ai nuovi combustibili e poi semmai bocciamoli senza pieta'!
Un piccolo aneddoto per riflettere: alcuni mesi fa mentre uscivo con la spesa da un noto hard discount della mia zona notavo nel parcheggio una coppia di tedeschi mentre stavano riempendo il serbatoio del loro camper Mercedes (comunque un modello del 2002) con olio di colza direttamente dalle bottiglie acquistate poco prima all'interno del negozio.Incuriosito mi sono avvicinato e gentilmente ho chiesto in uno stentato inglese come mai riempivano il serbatoio con l'olio di colza e di rimando il padre di quella famigliola mi rispondeva che da loro era prassi,il motore di quel camper se non ho capito male era un grosso 3000 6 cilindri mercedes che sopportava benissimo quel combustibile,che la loro famiglia gira l'europa in lungo ed in largo ogni ferie comandate,che non hanno mai avuto un semmai piccolo inconveniente e che si e' stupito che solamente in Italia qualche persona gli ha chiesto lumi sull'operazione! Comunque a buon fine dopo avergli offerto un caffe' abbiamo fatto amicizia ed ora abbiamo legato in modo epistolare.Per notizia lui e' un ingegnere che lavora alle ferrovie tedesche lei insegnante di liceo quindi non poveracci che non hanno soldi per un pieno di nafta!
Ciao da Mauro
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