Dai che ci esce il Trabcoso.
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Juventus 2013/2014
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Originariamente Scritto da Lorenzo GOV Visualizza MessaggioPartita ovviamente (e fortunatamente) non vista, il campo era da denuncia, ci ha sfavorito più del Gala, ma sinceramente mi sento poco defraudato. Certo, magari con un campo decente li finivamo, e del resto la mezz'ora di ieri faceva ben sperare, ma sono state desolanti le prime due partite del girone, e in parte anche quella con il Copenhagen al ritorno.
Originariamente Scritto da Lorenzo GOV Visualizza MessaggioApproccio sbagliato, mentalitá sbagliata, non si può essere così attendisti, così arrendevoli. L'Europa è un'altra cosa rispetto al campionato. Questa è l'unica critica che mi sento di fare a Conte, sembra quasi un difetto storico nostrano però.
Coi danesi era colpa dei suoi giocatori che non sapevano tirare, col Galatasaray è colpa della Uefa. Colpe in parte anche sue o del suo gioco invece: mai ammesse. Gioco che in europa, dopo un anno che gli avversari ti studiano, è risultato completamente inefficace.
Vai a Copenaghen e aspetti gli avversari per colpirli il contropiede, e poi lo fai in tutte le partite. Diventi la squadra che fa più tiri ma evidentemente le conclusioni son per lo più sterili. Non esiste. Se non era per Vidal, che è un fenomeno, avremmo fatto 4 goal in tutto il girone.
Noi dobbiamo guardare alle grandi d'europa e non pensare di poter dominare come facciamo in Italia, con lo stesso gioco attendista (che io comunque non approvo ma fintanto che rende in Serie A). Conte DEVE fare questo step evolutivo. Non può attaccarsi al "le altre son corazzate/il campo era gelato/col 3-5-2 non abbiamo mai perso/senza Pepe non faccio il 4-3-3".
Originariamente Scritto da Lorenzo GOV Visualizza Messaggiosembra quasi un difetto storico nostrano però.
Ti cito il mitico avvocato: "Zidane era più bello da vedere che bravo". Questo è un po' il nostro difetto a livello di ambiente. Siamo storicamente dei soldatini piemontesi.
Perché la Juve è in grado di giocare alla pari con il Real, ma poi il Real segna 5 o 6 gol alle altre avversarie mentre la Juve non riesce a batterle?
Lippi: «Non c’è una risposta a questa domanda, peraltro giusta. Forse torniamo all’esperienza internazionale dell’ambiente, e intendo dell’intero ambiente, non solo dei giocatori.
Ecco.Last edited by H Sakuragi; 13 December 2013, 21:25.
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Non per avere alibi, ma il girone è fatto da sei partite, dove sta scritto che l'ultima non me la devo giocare come dio comanda? E' vero, la qualificazione ce la siamo compromessa prima, ma quel campo finale rimane una macchia enorme, e potevamo benissimamente prendercela all'ultimo la qulificazione.
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Nainggolan molto vicino. Prestito oneroso.
Originariamente Scritto da Lorenzo GOV Visualizza MessaggioNon per avere alibi, ma il girone è fatto da sei partite, dove sta scritto che l'ultima non me la devo giocare come dio comanda? E' vero, la qualificazione ce la siamo compromessa prima, ma quel campo finale rimane una macchia enorme, e potevamo benissimamente prendercela all'ultimo la qulificazione.
Comunque quel campo avrebbe dovuto sfavorire la squadra che era obbligata a vincere. Non siamo stati bravi neanche a pareggiare.Last edited by H Sakuragi; 13 December 2013, 21:55.
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Originariamente Scritto da Lorenzo GOV Visualizza MessaggioNo, quel campo ha sfavorito la squadra che giocava più a calcio. Non loro dunque.
Senza contare che una che si definisce "grande squadra" supera anche questa difficoltà.
Originariamente Scritto da Edoardo Visualizza MessaggioIo credevo che l'operazione Nainggolan dipendesse dal passaggio o no agli ottavi di Champions , quindi probabilmente verrebbe preso ugualmente ?Last edited by H Sakuragi; 14 December 2013, 12:37.
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Il Gala ha continuato ad attaccare come avrebbe attaccato anche con un campo decente, e non preoccupandosi delle nostre ripartenze, del tutto impossibili su quel campo.
Quindi sì, mi sento di dire che il campo ci ha sfavoriti, ma non è un discorso che mi interessa, in realtá la partita non andava giocata e stop.
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Originariamente Scritto da Fra. Visualizza MessaggioIn realtà la qualificazione non la meritavate, e stop.
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"Tre giorni dopo la cocente eliminazione dalla Champions League, Antonio Conte si ripresenta davanti ai cronisti per presentare la sfida di domani contro il Sassuolo ed analizzare il momento della sua squadra. Tuttojuve.com sta riportando in tempo reale le sue dichiarazioni:
Qual è la tua ricetta se ne hai una per riprendere dopo una sconfitta?
"Mah non è la prima volta che siamo caduti sul campo, anzi, quest'anno siamo caduti pure due volte consecutivamente ed è la prima volta nella mia gestione. Perché abbiamo perso contro Fiorentina e Real Madrid. Quindi non penso che ci siano ricette particolari. Chi fa il nostro sport sa che si può vincere e si può perdere, quindi dobbiamo essere preparati in ambedue i casi. Noi in due anni e mezzo abbiamo abituato bene a cadere poche volte, quindi dovremmo essere bravi a rialzarci anche questa volta".
Proprio perché avete abituato bene un po' tutti quanti, che effetto ti ha fatto sentire saltar fuori la parola fallimento...
"Fallimento di cosa? Che non abbiamo vinto la Champions League? No, perché se come obiettivo stagionale avevamo di vincere la Champions League sicuramente è un fallimento. Poi che si poteva fare un percorso più lungo questo sicuramente però....oh forse sì, effettivamente l'avevo messo come obiettivo principale nostro quest'anno la vittoria della Champions League, effettivamente se ben ricordo dovevamo vincere la Champions League, e poi in ordine lo scudetto, poi la coppa Italia, avendo già vinto la Supercoppa. Effettivamente avevo parlato di triplete, si effettivamente sì".
La Juve schiacciasassi in Italia che non fallisce mai gli appuntamenti che contano, in Europa fatica a essere, il modello italiano della Juve. Soprattutto si è visto nelle prime due partite del girone che hanno pregiudicato il cammino; ti sei dato una spiegazione su cosa manca per poter portare questo modello "Juve italiana" anche in Europa?
"Il tempo, si vuole tutto e subito. Si pensa che dall'oggi al domani si possano costruire corazzate vincenti e di andare a fare la guerra contro squadre che oggi potenzialmente sono più strutturate, sotto tutti i punti di vista, quindi ci vuole tempo. Noi, secondo me, abbiamo fatto un miracolo già a tornare protagonisti in Italia, dopo due settimi posti. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario, perché dopo due settimi posti, abbiamo vinto due scudetti e due Supercoppe. Siamo arrivati l'anno scorso, non dimentichiamo quando parlate di differenza, che noi siamo arrivati ai quarti di finale l'anno scorso in Champions, eliminati dal Bayern Monaco. Quest'anno il cammino all'inizio non è stato un cammino buono e questo ci ha pregiudicato il nostro percorso, però ci vuole tempo, perché chi pensa che le vittorie nascono dall'oggi al domani significa che non ha mai vinto in vita sua purtroppo. Chi ha vinto sa che c'è un percorso da seguire, è un percorso fatto di lavoro di fatica e di cadute e di capire durante il percorso, quando c'è la caduta che cosa bisogna fare, dove si è mancati, cosa c'è necessità e poi nel tempo prepararsi a vincere in Champions. Questa è una Champions che non è più quella di quando giocavo io, cioè, oggi ti scontri con squadre che sono attestate a livello e mondiale e che economicamente oggi è dura raggiungere quei livelli. Cioè è inutile che mettiamo la testa sotto la sabbia, quindi ribadisco che per me vedere una squadra italiana in finale di Champions da qui a tanti anni a venire sarà molto dura, perché c'è da lavorare tanto, c'è da costruire tanto ed è molto molto difficile, però ripeto mi sbaglierò, ma questo cosa l'ho già detta due anni fa. Stranamente quando emetto sentenze spesso ci azzecco".
Da un lato tu dici che quando uno cade deve capire perché è successo, quindi volevo chiederti se a mente fredda al di là della contingenza, del campo ecc. Hai qualche spiegazione più profonda...
"Vi ho già spiegato il perché di questa mancata qualificazione. Secondo me di base siamo usciti senza giocare una partita che è stata l'ultima. E di secondo ho detto che non dovevamo ridurci a giocarci la qualificazione agli ottavi nell'ultima partita. Quindi è giusto che noi ci dobbiamo assumere le nostre colpe, perché la qualificazione poteva esser già in ghiaccio, invece, ci siamo ridotti all'ultima partita, dove poi è successo qualcosa di incredibile. Però a volte io penso che il destino... io sono fatalista da questo punto di vista, penso che forse il destino ci abbia riservato questo per mandarci dei messaggi. Ho detto anche ai ragazzi che bisogna essere bravi e capire, esser costruittivi, perché quando ci sono le cadute, più di quando ci sono le vittorie, bisogna capire, dove si può migliorare dove si deve migliore, se si può migliorare e quanto si può migliorare. Sul fatto del vincere la Champions da parte mia, da parte della Juventus e da parte dei calciatori penso che sia un'ambizione giusta, perché uno deve sempre porsi degli obiettivi e alzare sempre di più l'asticella. Quindi non bisogna accontentarsi, bisogna continuare a vincere e bisogna scrivere la storia, possibilmente cercando di alzare l'asticella però ci vorrà tempo, entusiasmo, passione e pazienza e tante altre cose".
C'è il Sassuolo, la squadra che ha fermato Roma e Napoli come va affrontata alla luce di quello che è successo. Dal punto di vista psicologico, un allenatore conta più sulla voglia di riscatto dei giocatori o magari c'è qualcuno che ha bisogno di staccare da quella partita e quindi di riposare e puntare su altri che hanno avuto meno spazio quindi possono garantire qualcosa in più. Un tipo di partita del genere come si affronta?
"Mah, innanzitutto grazie per la domanda, perché ci riporta sul presente, perché oggi penso che sia la cosa più importante, non è importante il passato, guardarsi indietro non conta più niente, guardare troppo avanti non conta neanche niente, conta il presente che sia chiama Sassuolo che, come hai detto, ha bloccato in casa le due più vicine concorrenti in classifica come Roma e Napoli, quindi dovremo fare attenzione, perché c'è il detto: "non c'è il due senza il tre", quindi io faccio gli scongiuri da questo punto di vista, e noi dovremmo esser molto bravi a pensare subito al presente dimenticando il passato e non pensando al futuro e concentrandoci molto sul presente. Perché è una fase delicata del campionato e noi dovremmo esser bravi sotto tutti i punti di vista. Scenderà per me la squadra migliore in assoluto che penso mi dia le migliori garanzie come faccio sempre, ci concentriamo sapendo che mercoledì c'è un altro impegno in coppa Italia, e poi prima della sosta di Natale c'è l'impegno a Bergamo contro l'Atalanta, quindi concentriamoci sul presente che è più importante del passato e del futuro visto che sento parlare di fesserie".
Ha parlato adesso di fesserie in che senso fesserie? Poi un primo bilancio sulla stagione di Tevez se avesse mai pensato fosse possibile arrivare alla fine del girone di Champions League senza un suo goal...
Mah che Carlos non abbia segnato in Champions per me è relativo, perché come dico sempre la prestazione non dipende assolutamente dal goal che fa l'attaccante, a differenza magari di chi deve comunque dare dei giudizi dei voti o andare sulle statistiche, io sono molto contento della prestazione di Carlos, io penso che in Turchia abbia disputato una partita da leone, sia stato un leader in campo e si sia calato anche, nonostante le condizioni difficili del terreno, proprio nella giusta mentalità. Io penso che con lui abbiamo fatto un grandissimo acquisto al di là del calciatore, come persona, come personalità, come carisma e esperienza, quindi sono molto contento, però ripeto non valuto l'attaccante in base al goal che fa. Questo penso è il terzo anno che mi conoscete e penso abbiate conosciuto il mio modo di pensare sulla squadra, uno può anche fare goal, ma non fare bene il lavoro della fase difensiva o magari il centrocampista può fare dei goal e poi magari non fa l'interdizione e non sono contento. Quindi i parametri di giudizio tra me e voi sono molto differenti, perché io valuto per la squadra e voi per la singola prestazione, ma è giusto così sia chiaro io faccio il lavoro mio, voi il lavoro vostro. Le fesserie sono già di pensare all'Europa League, oggi concentriamoci sul presente che è molto più importante".
Le condizioni degli attaccanti Vucinic e Giovinco non sono al 100% considerando che mancherà Marchisio squalificato e Pirlo infortunato, se l'ipotesi di spostare Asamoah al centro dopo due anni e mezzo da esterno sia un'ipotesi percorribile?
"Sicuramente nel reparto offensivo e a centrocampo non siamo tanti, perché Vucinic non è disponibile, Giovinco ha preso di nuovo un altro calcio nella partita amichevole, ieri non si è allenato, dovrebbe non esser disponibile, manca Pirlo, manca Marchisio stiamo trovando delle soluzioni, potrebbe esser una soluzione quella di metter Asamoah interno, anche perché questa è una soluzione".
Tuttojuve.com
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