Ohoh, ma che sciocco, mi ero dimenticato di dire che, tra un dark souls e l'altro, ho finito anche l'ultimo DMC. Mi ero dimenticato perchè, sinceramente, non è che mi sia parso chissà cosa.
Partiamo da un presupposto: non lo considero nè una merda totale come molti fan inaciditi, nè un capolavoro incompreso come altrettanti altri. Per me sta in mezzo, un gioco discreto con un potenziale non sfruttato appieno.
Come dissi in precedenza, non mi sembra assolutamente un gioco dei Ninja Theory. Non ci ho trovato, ad esempio, una certa cura che loro hanno sempre messo in filmati, regia e recitazione. Sarà anche colpa del doppiaggio italiano, completamente da buttare, ma a parte un paio di cose, la storia non è che mi abbia colpito più di tanto. E qualcuno potrà anche dirmi, "ma da quando DMC ha una storia?", e io, ancora una volta, rispondo che avere una storia semplice e funzionale è ben diverso da averne una tuttosommato inutile.
Ho apprezzato il rimando ad anonymous, al mondo odierno sotto controllo dei "demoni", e via dicendo. Però, a parte questo, il contesto è stato poco interessante. Poco epico, con dialoghi tutt'altro che memorabili, personaggi principali e non un po'... bho... e, in linea di massima, davvero "poco devil may cry".
Filmato iniziale a parte, sono davvero poche le scene che mi hanno lasciato a bocca aperta. Persino lo scontro finale con vergil è solo l'ombra di quello visto in DMC3. Mi dispiace, perchè già so che in molti mi risponderanno, come sempre, "ma in un action tu vai a vedere la trama?". E io continuo a dire che, secondo me, il contorno del gameplay, il motivo per cui fai certe azioni, conta sempre. DMC3 continua ad essere il mio capitolo preferito in assoluto, per adesso, per quanto riguarda sceneggiatura ed atmosfere.
Per quanto riguarda il gameplay, nulla da dire. Molto semplificato rispetto al passato, vero, ma davvero profondo ed interessante l'idea dello switch veloce delle armi. Proprio l'esatto inverso di come ero abituato con Ninja Theory, appunto. Assolutamente da applausi la direzione artistica, invece. Spesso e volentieri i livelli mi hanno lasciato a bocca aperta per fantasia: la discoteca, la prigione capovolta. Un gioco davvero visionario, a volte mi sembrava di giocare più a silent hill che a devil may cry. Davvero bravi, bravi, bravi per aver proposto tantissimi livelli e trovate molto coraggiose.
In linea di massima, un gioco buonissimo con un'esecuzione rozza sotto più di un aspetto e un protagonista che, del vecchio cacciatore di demoni, ha forse la metà della metà del carisma, almeno per adesso. E, sottolineo, non sono un fan del vecchio Dante. Ma non per questo devo per forza apprezzare quello nuovo che, escluse un paio di scene, mi ha lasciato davvero poco. Un titolo buono, ma che non mi è rimasto impresso come i predecessori. Persino il 4, che secondo me era un passo indietro rispetto ai primi, lo reputo un gradino sopra.
Partiamo da un presupposto: non lo considero nè una merda totale come molti fan inaciditi, nè un capolavoro incompreso come altrettanti altri. Per me sta in mezzo, un gioco discreto con un potenziale non sfruttato appieno.
Come dissi in precedenza, non mi sembra assolutamente un gioco dei Ninja Theory. Non ci ho trovato, ad esempio, una certa cura che loro hanno sempre messo in filmati, regia e recitazione. Sarà anche colpa del doppiaggio italiano, completamente da buttare, ma a parte un paio di cose, la storia non è che mi abbia colpito più di tanto. E qualcuno potrà anche dirmi, "ma da quando DMC ha una storia?", e io, ancora una volta, rispondo che avere una storia semplice e funzionale è ben diverso da averne una tuttosommato inutile.
Ho apprezzato il rimando ad anonymous, al mondo odierno sotto controllo dei "demoni", e via dicendo. Però, a parte questo, il contesto è stato poco interessante. Poco epico, con dialoghi tutt'altro che memorabili, personaggi principali e non un po'... bho... e, in linea di massima, davvero "poco devil may cry".
Filmato iniziale a parte, sono davvero poche le scene che mi hanno lasciato a bocca aperta. Persino lo scontro finale con vergil è solo l'ombra di quello visto in DMC3. Mi dispiace, perchè già so che in molti mi risponderanno, come sempre, "ma in un action tu vai a vedere la trama?". E io continuo a dire che, secondo me, il contorno del gameplay, il motivo per cui fai certe azioni, conta sempre. DMC3 continua ad essere il mio capitolo preferito in assoluto, per adesso, per quanto riguarda sceneggiatura ed atmosfere.
Per quanto riguarda il gameplay, nulla da dire. Molto semplificato rispetto al passato, vero, ma davvero profondo ed interessante l'idea dello switch veloce delle armi. Proprio l'esatto inverso di come ero abituato con Ninja Theory, appunto. Assolutamente da applausi la direzione artistica, invece. Spesso e volentieri i livelli mi hanno lasciato a bocca aperta per fantasia: la discoteca, la prigione capovolta. Un gioco davvero visionario, a volte mi sembrava di giocare più a silent hill che a devil may cry. Davvero bravi, bravi, bravi per aver proposto tantissimi livelli e trovate molto coraggiose.
In linea di massima, un gioco buonissimo con un'esecuzione rozza sotto più di un aspetto e un protagonista che, del vecchio cacciatore di demoni, ha forse la metà della metà del carisma, almeno per adesso. E, sottolineo, non sono un fan del vecchio Dante. Ma non per questo devo per forza apprezzare quello nuovo che, escluse un paio di scene, mi ha lasciato davvero poco. Un titolo buono, ma che non mi è rimasto impresso come i predecessori. Persino il 4, che secondo me era un passo indietro rispetto ai primi, lo reputo un gradino sopra.
Comment