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**Vegge_Davv88** · 19 August 2007, 22:48

Credevo di trovare il ventilato commento di LordC agli ultimi episodi invece vuoto pneumatico. Bene siccome sono tornato ma in realtà non sono tornato, vale a dire che sono qui ma non stabilmente affermato nella mia dimora, come acqua corrente passa il greto del fiume a setaccio non stando mai ferma, essendo io non acqua bensì persona che nei prossimi giorni prenderà diverse volte il largo dalla città per tornare nelle plaghe collinifere portratrici di serenità.
Perdonatemi la sviolinata letteraria, era per dire che nelle prossime due settimane sarò in città molto poco e che quindi non prometto nulla per quanto riguarda l'aggiornamento degli episodi... ma d'altronde a chi importa? Qualcuno legge ancora? Qualcuno mi pareva di sì! Ohi! C'è nessuno? Pianeta Terra chiama a raccolta la nutrita schiera dei miei lettori!

Vegge

**GoTeo** · 20 August 2007, 12:19

Chiamavi????

Cavolo nn sapevo avessi continuato....bene, adesso ricomincero a seguirti
aspetta che leggo i capitolo che ho perso e commento!!!

Ehi ma che è successo a Goten e Trunks perchè vogliono distruggere tutto??!!

Spoiler:

nn hanno ancora il "buon senso"??!!!

con questo ho capito + cose.....sono arrabbiati per la morte dei loro amici

Spoiler:

Trunks, Goten e Kiraji ammirarono il panorama della città sotto di loro.
<<Allora, seminiamo un po’ di terrore?>> disse Goten allargando un braccio. Dalla mano si generarono scariche e fulmini. I tre saiyan furono avvolti da una grande luce dorata, che risplese sul fondo stellato della notte. La città intera si destò in allarme, gli occhi terrorizzati puntati verso la luce dorata. Un grido nella notte: <<Karajin!!>>, l’incubo. Si riversarono folle terrorizzate per le strade, mentre alcuni guerrieri scattarono in volo verso i tre saiyan.
<<Sono miei>> disse Trunks portandosi in prima fila, in posizione di guardia.
Tre soldati dell’armata lanciarono ki blast verso Trunks, che le distrusse usando semplicemente la forza del pensiero. I tre si arrestarono terrorizzati.
<<Karajin... dannato mostro! Non terrorizzerete più il nostro popolo!>>.
Uno dei tre balzò all’attacco, ma a Trunks bastò spostarsi sul fianco per evitarlo e colpirlo in pieno stomaco. Per finire gli sparò una ki blast nella schiena, facendolo schiantare contro un grattacielo. Vedendo la paura sui volti dei due guerrieri rimasti, Trunks incrementò la propria aura. Era circondato da un potente vortice di energia, e il suo corpo emanava scariche elettriche.
<<Sparite!!>>.
Dalla mano tesa partì un raggio che investì i due senza darl loro scampo, riducendoli in polvere.
<<Ottimo, Trunks>> disse Kiraji. <<Ma non montarti la testa, erano deboli>>.
Goten notò un convoglio militare pronto a far fuoco, appena sotto di loro.
<<Miei!>>, disse lanciandosi verso il mezzo blindato.
La truppa fece fuoco, ma i proiettili si infransero inutilmente contro l’aura del saiyan, che attraversò il carro come se neanche fosse esistito. Dietro di sè lasciò un cumulo di metallo fuso; si fermò nel centro di uno spiazzo popolato, e osservò la gente fuggire spaventata da lui.
“Un tempo avrei avuto compassione... ora non posso non pensare a mio padre, a tutti i miei amici, a mio fratello, a Vegeta... dobbiamo vendicarli, vendicarli tutti!”Alzò le braccia al cielo e si caricò di energia. Sparò ki blast in ogni direzione distruggendo i palazzi attorno, seminando il panico. Anche Trunks calò dall’alto come un missile, trapassando un edificio dopo l’altro, mentre Kiraji faceva piovere fulmini e ki blast sulla città e la sua popolazione. I tre saiyan non incontrarono resistenza nella loro opera di distruzione, e non lasciarono pietra su pietra, tranne gli obiettivi a loro utili: riserve di cibo e di materiale. La guarnigione fu sterminata soldato dopo soldato; la popolazione fu pesantemente colpita, menre tentava di fuggire dalla città in rovina. Nel giro giro di un’ora, i saiyan avevano fatto piazza pulita, e stavano comodamente seduti su un altipiano distante, ad ammirare il paesaggio. Kiraji parlò alla sua trasmittente.

Una domanda....,ma che forza hanno raggiunto??

Che errore,detto tutto questo nn ti ho fatto i complimenti...BRAVISSIMO(come sempre

)

**Vegge_Davv88** · 20 August 2007, 12:50

La tua domanda è ragionevole e merita una risposta.
I cacciatori danno la caccia ai saiyan, i saiyan colpiscono e depredano i pianeti dell'impero seminando terrore, colpendo come fantasmi senza essere catturati.
Avrai visto sulla Terra che Trunks, catturato da Kupile è stato sottoposto a un siero della verità: i cacciatori hanno tutte le armi per farli parlare.
Quindi, anche se, come vedi, il desiderio di affrontare il cacciatore è forte è più forte la prudenza. Se per sbaglio un saiyan finisse prigioniero i cacciatori saprebbero dove trovare la base di Navion e scatenerebbero un'offensiva finale. Per questo la frasse sembra forzata, perchè è dettata dall'esigenza di muoversi in scioltezza e rapidità: mordi e fuggi. E' il cacciatore che è ansioso di trovare il saiyan, non viceversa. Spero di essere stato esauriente.

Ah comunque Goten e Trunks si trovano allo stato di ssj3 "full power" quindi uno stato alterato della coscienza, come Goku quando la prima volta si è trasformato in ssj. Prevale lo spirito combattivo rispetto alla loro parte umana, ma è un effetto che si attenuerà in seguito.

**GoTeo** · 20 August 2007, 12:53

Grazie sei stato esauriente...
Comlimentissimi, nn vedo l'ora che continui !!!

**Vegge_Davv88** · 20 August 2007, 12:54

Oggi ho giusto rivisto il prossimo episodio... un po' truculento ma dopo pranzo lo posto

**GoTeo** · 20 August 2007, 12:58

Benissimo ,aspetto.....

e Buon pranzo

**Davide03** · 20 August 2007, 13:05

Stupido...Stupido...Stupido....Stupido

per tutto questo tempo mi sn detto chi sa perchè nn posta più? invece lo avevi fatto.... sono rimasto li senza sapere il seguito....

Be ottima puntata, un pò più corta del solito, ma comunque sui tuo soliti standard....

Ottimo!!

**Vegge_Davv88** · 20 August 2007, 14:33

Episodio 60: Il Daemon può essere distrutto
L’oscura nave di Talgot, emerga dalle pieghe del tempo e dello spazio nelle quali era rimasta prigioniera per innumerevoli millenni, in attesa del ritorno di colui che non è mai sparito del tutto, abbandonò per sempre il pianeta Terra alla volta della remota galassia dell’Est. Besh diede disposizioni che sul pianeta rimanesse un piccolo contingente, quasi superfluo visto che la popolazione era per metà decimata e per metà ormai soggetta all’impero. Il destino dell’umanità rimase sospeso, il suo fato finale rimandato a un futuro incerto.

L’interno dell’Arkeon era come un enorme tempio di pietra, costituito da numerosi saloni amplissimi, collegati tra loro da intrichi di gallerie. Besh si trovava allora solo con Talgot, in uno dei saloni. Il piccolo demone dall’aspetto di fanciullo umano, vestito di candide vesti bianche, era seduto su un trono d’argento, e Besh gli era inchinato davanti.
<<Besh>>, disse Talgot. <<Da adesso tu comanderai sulle armate e sui territori che furono di Boran. Niente male, non è vero?>>.
<<Grazie, mio signore!>>. Besh era visibilmente emozionato.
Talgot sorrise sommessamente, come se provasse compassione del suo servo. <<Sarai pur sempre al mio comando. Io ho potere di vita e di morte su di te, come su tutti gli esseri viventi. Alzati ora.>>
Besh si alzò e Talgot allungò una mano aperta verso di lui. Il corpo di Besh fu inondato di luce, e il guerriero temette per la propria vita. Al contrario, si sentì rinfrancato nel corpo e nello spirito, e vide che la sua vecchia armatura lacera e consunta aveva lasciato spazio a nuove vesti, che si addicevano al suo nuovo rango.
In quel momento i quattro cavalieri neri, con le loro lugubri maschere di pietra dall’aspetto insensibile, entrarono recando con sè un prigioniero. Un terrestre dall’aria terrorizzata, vestito solo dalla cintola in giù.
Talgot fece cenno ai quattro di avvicinarsi, e così fecero col loro carico umano. Talgot si librò docilmente giù dal trono, affiancandosi a Besh.
<<Besh, c’è una cosa che devi sapere>>, disse Talgot assaporando con lo sguardo le fresche carni dell’uomo, che intanto pareva presagire la proprio orribile fine. <<Io sono orribilmente mortale... carne, sangue e ossa... disgustoso! Ma non credere per un solo istante che il mio potere sia in qualche modo indebolito!>>.
<<No signore>>, disse Besh tremando, poichè vide il volto di Talgot trasfigurarsi. Gli parve che la bocca si fosse allargata e i denti si fossero fatti più aguzzi. Negli occhi brillava una luce verace e insaziabile, emersa dalla pieghe del tempo e dello spazio dopo millenni di oscura prigionia e mai saziato desiderio di vendetta verso coloro che l’avevano condannato all’oblio. Il demone afferrò l’ostaggio umano per le spalle, mentre i quattro cavalieri neri si fecero da parte; lo prese per la spalle, poi per la gola avvicinando il suo volto al suo, accarezzandogli la pelle tesa nell’ultimo tentativo di liberarsi. La paura traspariva dagli occhi vuoti della vittima, penetrati quasi carnalmente dallo sguardo rapace di Talgot, i cui occhi si fecero gialli da azzurri che erano. Gialli come occhi felini, la pupilla una fessura appena percettibile. La bocca divenne un antro terribile e maleodorante, la lingua uno spesso lembo di carne che andava a lambire la sua preda sul collo, sul petto, sulla faccia, lasciando la sua impronta bavosa e disgustosa come di lumaca strisciante, i denti divennero spesse lame acuminate e il collo turgido e ingrossato, attraversato da spesse vene. L’ultimo urlo dell’uomo suonò come un eco di un altro mondo lontano, ormai quello già dei defunti, quando vide Talgot avventarsi su di lui come un serpente sulla preda ignara. Il demone lo azzannò alla testa, scorse copioso il sangue e Talgot lo dilaniò lo dilaniò continuamente ininterrottamente mentre fiotti di sangue affluivano copiosi spargendo un lago lucido di linfa vitale sull’antico pavimento della sala; strappò la calotta cranica dell’uomo, con essa il cervello trascinandosi appresso mezza faccia strappata in malo modo cosicchè Besh potè osservare tutta la scena e non dubitare della mortalità della carne. Solo i quattro guerrieri restarono immobili, come partecipando del ghiotto banchetto del loro signore oscuro e divina maestà. Ingoiata la testa e il cervello Talgot azzannò il torzò dilaniandolo e sbattendolo per terra finchè non si strappò dalle gambe, che rotolarono fino ai piedi di Besh, ormai in ginocchio per il terrore. Talgot fece a brandelli il ciò che aveva appena trionfalmente conquistato, e lo divorò saziandosi della carne umana e bevendone il sangue.
Infine la trasfigurazione cessò, i suoi occhi tornarono quelli azzurri glaciali di prima, la bocca e il collo tornarono a dimensioni normali, e Talgot si asciugò soddisfatto, guardando Besh fisso negli occhi, che dal canto suo non osò distogliere lo sguardo per paura delle terribili fauci del demone. Comprese cosa fosse il demone e quale la sua voracità.
<<Hai visto cos’è la carne e il sangue e le ossa, Besh?>>.
Annuì.
<<Sei d’accordo con me quando dico che è una cosa orribile vero?>>.
Annuì ancora. Talgot cambiò bruscamente discorso. <<Il Daemon è custode del mio potere, della mia anima pura, della mia immortalità inestinguibile, che nemmeno i kaioshin poterono distruggere. Tuttavia ogni cosa ha un origine, persino un simile potere che pure sarebbe tale da generare e distruggere il creato>>.
Besh non capì a cosa volesse alludere ma comprese la situazione reale: il Daemon poteva essere distrutto. Come?
<<Cinque... manufatti custodiscono la chiave per distruggere il Daemon, e sono sparsi per la galassia dell’Est. Se il nemico li troverà sarà la fine per il mio sogno, capisci?>>.
<<Ma il nemico non può sapere mio signore!>>.
<<Il nemico può invece! I Kaioshin hanno il Libro dei Saggi come lo chiamano loro... fu usato per gettarmi nell’abisso e per creare il Daemon attraverso quei manufatti. I Kaioshin faranno la loro mossa, ma io ho pronta la mia>>.
Talgot ridacchiò tra sè, e poi diede comandi ai cavalieri. <<Voi potete viaggiare più veloci dell’Arkeon! Andate immediatamente nella galassia dell’Est e cominciate la ricerca!>>
<<Sarà... fatto... mio... signore...>> disserò con la voce roca e sibilante. Uscirono dalla sala lasciandoli soli. Besh ebbe la sensazione di essere diventato marginale, ma non gli importava niente dei manufatti. Quello che contava era tornare nella galassia dell’Est e porre fine all’esistenza dei sayan una volta per tutte.
<<Cosa ti disturba?>> domandò Talgot vedendo l’espressione corrucciata di Besh.
<<Eh! No, nulla mio signore, hai ragione! Dobbiamo trovare i manufatti!>>
Talgot sorrise. <<Bene... non vedo l’ora di divertirmi... sarà molto stimolante questo viaggio! Sì sì! Non vedo proprio l’ora!>>.
Talgot scoppiò a ridere sguaiatamente, mentre Besh rimase assorto domandandosi di cosa stesse parlando...

**GoTeo** · 20 August 2007, 15:10

Bellissimo capitolo....anche se le parte che parlava di Talgot che si "cibava" nn è stata molto bella

al prossimo!!!!

ho tardato perchè stavo finendo il mio AMW e una volta postato spero che passerai a commentare...

**Vegge_Davv88** · 20 August 2007, 15:15

Disgusting, isn't it?
Disgustoso, nevvero?

Bene

**Rob182** · 20 August 2007, 15:25

finalmente un nuovo eisodio e come al solito...........BELLISSIMO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! anche se un pò macabro... cmq complimenti come al solito!!!!

**Vegge_Davv88** · 20 August 2007, 18:08

Tenchiu!

**Davide03** · 20 August 2007, 18:11

Bella puntata, scene un pò da

però niente male l'episodio....
così x sapere ma gli episodi li hai volti accorciare tu o ti vengono semplicemente più corti?

**Uomo Tigre** · 20 August 2007, 19:23

Incuriosito dagli ultimi commenti sono andato a leggere il capitolo

Che dire, tecnicamente è ben scritta e mi sembra che scorra anche, quindi hai fatto un bel lavoro,un'ultima cosa...che violenza

**Vegge_Davv88** · 20 August 2007, 20:45

Grazie dei commenti.
Per Davide, non c'è una ragione voluta per cui certi episodi sono più corti. Dipende dal fatto che ogni episodio, tranne alcune eccezioni, tratta un nucleo tematico, e alcuni richiedono molto tempo altri no. Depende.

Comunque volevo rassicurare tutti che non trasformerò questa storia in uno splatter

tranquilli. E comunque non è la prima volta che raggiungo certi livello di turpitudine truculenta: quando Kupile fa strage di namecciani ho deescritto tutto con una certa dovizia macabra di particolari...

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