I due tornarono in classe, dove Bulma e Chichi vollero farsi raccontare tutto. Nessun professore aveva assistito alla scena tra Buster e Crilin, e Buster non voleva certo si venisse a sapere che un piccoletto gli aveva fatto sanguinare il naso…così non riferì l’accaduto a un professore, e Crilin evitò di andare in presidenza. Al suono della campana, che annunciava la fine della ricreazione entrarono la professoressa di Francese, e il professore di Tedesco, gli alunni si divisero a seconda della materia scelta, quelli che facevano tedesco rimasero lì, mentre quelli che facevano Francese vennero portati nel Laboratorio di Lingue, dove la prof procedette a sistemarli secondo i suoi gusti. Fu così che Goku capitò vicino a Chichi e C18 vicino a Crilin.
Per tutta la durata della lezione Crilin non si concentrò sull’apprendimento della lingua, ma su C18, cercando, ovviamente, di non farsi vedere.
Chichi dal canto suo non riusciva a staccare gli occhi di dosso dal suo compagno di banco. Goku si girò, e, incontrando gli occhi di Chichi, arrossì “Senti, Chichi…domani pomeriggio la mia squadra ha una partita a baseball…ti andrebbe di venire?” “Volentieri, a che ora?” “Bè, facciamo così…domani all’uscita della scuola vieni con me, ok? Poi andiamo insieme alla partita, che ne dici?” “Dico che sarebbe strepitoso”.
La lezione passò tranquillamente, e alla fine tutti tornarono nelle rispettive classi.
C18 si era ripresa perfettamente dal duro colpo inflittogli da Buster, più dalle parole che non dallo schiaffo, e adesso aveva capito che non valeva la pena essere così triste per un cretino, soprattutto se il meglio è molto vicino, pensando queste cose C18 salutò Crilin durante la lezione di Letteratura, e lui rispose al saluto con un sorriso.
All’uscita della scuola, tutti si divisero. Goku e Crilin si avviarono verso casa, ma il piccoletto prese per un braccio l’amico e lo trascinò in un vicolo “Crilin! Ma che ti prende?” “Vieni con me, domani è il compleanno di C18, voglio comprarle un bel regalo, e tu mi aiuterai!” “Ma…oggi abbiamo gli allenamenti!” “Bell’amico che sei! Per te gli allenamenti sono più importanti che non aiutarmi?” “Ma…Crilin…siamo contro lo Shaker Team…pensavo volessi anche tu far rimangiare a Vegeta quello che ha detto a proposito della tua capacità di battitore…” “Ed è così, infatti…ma innanzitutto voglio comprare un bel regalo a C18, il baseball viene dopo!” “E va bene, come vuoi…ti aiuto”.
I due girarono tutto il giorno ala ricerca di un regalo bello, ma adatto alle tasche di Crilin…è vero che era figlio di un uomo molto ricco, ma questo regalo voleva farlo da solo, usando i soldi che aveva guadagnato vincendo le gare di baseball, lavando la macchina ai vicini, e potando la loro siepe, voleva fosse un regalo fatto col cuore, non col portafoglio.
La sera i due si rassegnarono e fecero per tornare a casa, quando Crilin vide un negozietto defilato dagli altri, e convinse l’amico a provare a dare un occhiata.
“Buonasera giovanotti, posso aiutarvi?” chiese una simpatica vecchietta da dietro il bancone, Crilin disse, un po’ titubante “Bè, ecco…cercavo un regalo di compleanno per una ragazza…” “E’la tua fidanzata?” “No…ma…per me è speciale” la vecchietta sorrise e si avviò verso uno scaffale “Uhm…un regalo per una persona speciale, ma che non è la tua fidanzata…uhm…e immagino che non vorrai spendere molto…” “Bè…fino a 300 dollari posso spendere, ma non di più” “Benissimo!” disse la vecchietta con un sorriso “Questo costa esattamente 300 dollari” e gli fece vedere un bellissimo braccialetto a catena “Cosa ne dici?” “E’ perfetto!” esclamò Crilin entusiasta “Lo prendo!” Crilin tirò fuori i 300 dollari e pagò la collana, poi si girò verso Goku “Ehm…Goku, potresti anticiparmi i soldi per fare il pacchetto? Avevo solo 300 dollari” “Cer…” “Non ti preoccupare, giovanotto, te l’incarto gratis” “Grazie signora, molto gentile da parte sua” “Oh, ma figurati”.
Crilin e Goku uscirono dal negozio e si diressero ognuno verso casa sua.
Mentre Crilin e Goku giravano i negozi per trovare un regalo, Bulma, Chichi e C18 stavano passeggiando dall’altra parte della città “Hey, 18, allora ti è passata la delusione per Buster?” “Sì, del tutto…” “E c’entra Crilin , per caso?” chiese Bulma con un tono sospettoso “No, non c’entra niente!” rispose la biondina arrossendo.
“Hey, salve” le tre ragazze si girarono e videro Vegeta “Ciao, Vegeta, come mai da questa parti?” “Mha, niente 18…mi sono allenato con la mia squadra ed ora sto andando a casa per una sana dormita prima di schiacciare quegli insetti del Phire Team, domani” Bulma e Chichi guardarono 18 “Questo insolente chi è?” chiese Chichi, C18 le rispose “E’ il miglior amico di mio fratello” “Già” disse Vegeta “A proposito, tuo fratello è ancora in vacanza-studio a Londra” “Sì, ancora là”. Bulma guardò interessata Vegeta, non era niente male…come faceva 18 a pensare a Buster o, più probabile, a Crilin, quando conosceva un fico così?
“Bè, io vado, bambole…se domani verrete ad assistere al trionfo della mia squadra, dopo la partita vi offrirò qualcosa al bar lì vicino” “Molto gentile, ma se devo farmi offrire qualcosa preferisco farmelo offrire dal lanciatore non-professionista migliore del mondo” disse Chichi velenosa, Vegeta la guardò con uno sguardo pieno d’odio, prima di dire “Domani vedremo chi è il migliore del mondo” dicendo così se ne andò.
“Che antipatico!” “Che fico!” Chichi e C18 si girarono verso Bulma “Bè? Che ho detto? E’ fico, ammettetelo, io amerò sempre il mio Ianko, ma bisogna ammettere che quel Vegeta è fico…a proposito, voi due andrete alla partita? Io improvvisamente ho voglia di andarci” Chichi sospirò e poi rispose “Sì, Goku mi ha chiesto di andare da lui domani dopo la scuola, così poi andiamo alla partita insieme” “Bene! La nostra Chichi fa conquiste! E tu 18 ci vai?” “Uhm…sì, devo fare il tifo per Crilin, così farà rimangiare a Vegeta quello che ha detto”. Le tre ragazze si separarono in piazza e ognuna andò a casa sua. C18 decise di prendere l’autobus per andare a casa.
Alla fermata intermedia salì Crilin.
“Hey, ciao Crilin” “Oh, 18, ciao…che sorpresa!” “Spero bella” disse lei con un sorriso, lui si mise a ridere “Certamente”. Il ragazzo si sedette vicino alla bionda “Sai, ho appena incontrato Vegeta, oggi si è allenato con la sua squadra, e sembra in forma, tu ti sei allenato?” “No, ho avuto da fare” “Cosa??? Ma come pensi di vincere se non ti alleni?” ribattè lei un po’ stizzita, Crilin la guardò negli occhi. L’autobus si fermò ad una fermata “Verrai a vedermi?” “Uh? Sì, ma cosa c’entra?” “Se verrai a vedermi troverò la forza per vincere, devo vincere per la ragazza che amo” 18 rimase pietrificata “Ehm, io vado, è la mia fermata” Crilin scese velocemente dall’autobus, non si era reso conto di quello che aveva detto, le parole gli erano uscite da sole.
Goku camminava verso casa, quando vide Chichi.
La raggiunse subito “Hey, Chichi, ciao!” “Oh, ciao Goku!” “Ti va se ti accompagno a casa?” “Mi farebbe piacere” rispose Chichi arrossendo. I due arrivarono a casa di Chichi “Bè, allora buonanotte, Goku” “Buonanotte”.
Anche a Bulma era andata bene, aveva incontrato Ianko per la strada, e lui l’aveva accompagnata a casa. “Buonanotte Ianko” “Notte…posso venire su?”. Bulma lo fece salire e i due passarono qualche ora seduti sul divano a baciarsi, Ianko le mise una mano sotto la maglietta ma lui l’allontanò “Non mi sembra proprio il caso!” disse Bulma ridendo “Come preferisci” rispose lui, non troppo convinto.
Quella notte nessuno dormì tranquillo. C18 ripensava continuamente a quello che aveva detto Crilin, Chichi non riusciva a dormire tranquilla, il pensiero di Goku la visitava ogni volta chi chiudeva gli occhi, Bulma si era divertita con Ianko, ma quel ragazzo incontrato quella sera aveva lasciato qualcosa in lei. I ragazzi non erano certo più tranquilli. Crilin non faceva che pensare a C18, a quello che le aveva detto, e al fatto che se il giorno dopo avesse perso l’avrebbe delusa. Goku non riusciva a togliersi Chichi dalla testa, e non capiva cosa fosse quel fuoco che gli bruciava dentro ogni volta che le pensava.
Per tutta la durata della lezione Crilin non si concentrò sull’apprendimento della lingua, ma su C18, cercando, ovviamente, di non farsi vedere.
Chichi dal canto suo non riusciva a staccare gli occhi di dosso dal suo compagno di banco. Goku si girò, e, incontrando gli occhi di Chichi, arrossì “Senti, Chichi…domani pomeriggio la mia squadra ha una partita a baseball…ti andrebbe di venire?” “Volentieri, a che ora?” “Bè, facciamo così…domani all’uscita della scuola vieni con me, ok? Poi andiamo insieme alla partita, che ne dici?” “Dico che sarebbe strepitoso”.
La lezione passò tranquillamente, e alla fine tutti tornarono nelle rispettive classi.
C18 si era ripresa perfettamente dal duro colpo inflittogli da Buster, più dalle parole che non dallo schiaffo, e adesso aveva capito che non valeva la pena essere così triste per un cretino, soprattutto se il meglio è molto vicino, pensando queste cose C18 salutò Crilin durante la lezione di Letteratura, e lui rispose al saluto con un sorriso.
All’uscita della scuola, tutti si divisero. Goku e Crilin si avviarono verso casa, ma il piccoletto prese per un braccio l’amico e lo trascinò in un vicolo “Crilin! Ma che ti prende?” “Vieni con me, domani è il compleanno di C18, voglio comprarle un bel regalo, e tu mi aiuterai!” “Ma…oggi abbiamo gli allenamenti!” “Bell’amico che sei! Per te gli allenamenti sono più importanti che non aiutarmi?” “Ma…Crilin…siamo contro lo Shaker Team…pensavo volessi anche tu far rimangiare a Vegeta quello che ha detto a proposito della tua capacità di battitore…” “Ed è così, infatti…ma innanzitutto voglio comprare un bel regalo a C18, il baseball viene dopo!” “E va bene, come vuoi…ti aiuto”.
I due girarono tutto il giorno ala ricerca di un regalo bello, ma adatto alle tasche di Crilin…è vero che era figlio di un uomo molto ricco, ma questo regalo voleva farlo da solo, usando i soldi che aveva guadagnato vincendo le gare di baseball, lavando la macchina ai vicini, e potando la loro siepe, voleva fosse un regalo fatto col cuore, non col portafoglio.
La sera i due si rassegnarono e fecero per tornare a casa, quando Crilin vide un negozietto defilato dagli altri, e convinse l’amico a provare a dare un occhiata.
“Buonasera giovanotti, posso aiutarvi?” chiese una simpatica vecchietta da dietro il bancone, Crilin disse, un po’ titubante “Bè, ecco…cercavo un regalo di compleanno per una ragazza…” “E’la tua fidanzata?” “No…ma…per me è speciale” la vecchietta sorrise e si avviò verso uno scaffale “Uhm…un regalo per una persona speciale, ma che non è la tua fidanzata…uhm…e immagino che non vorrai spendere molto…” “Bè…fino a 300 dollari posso spendere, ma non di più” “Benissimo!” disse la vecchietta con un sorriso “Questo costa esattamente 300 dollari” e gli fece vedere un bellissimo braccialetto a catena “Cosa ne dici?” “E’ perfetto!” esclamò Crilin entusiasta “Lo prendo!” Crilin tirò fuori i 300 dollari e pagò la collana, poi si girò verso Goku “Ehm…Goku, potresti anticiparmi i soldi per fare il pacchetto? Avevo solo 300 dollari” “Cer…” “Non ti preoccupare, giovanotto, te l’incarto gratis” “Grazie signora, molto gentile da parte sua” “Oh, ma figurati”.
Crilin e Goku uscirono dal negozio e si diressero ognuno verso casa sua.
Mentre Crilin e Goku giravano i negozi per trovare un regalo, Bulma, Chichi e C18 stavano passeggiando dall’altra parte della città “Hey, 18, allora ti è passata la delusione per Buster?” “Sì, del tutto…” “E c’entra Crilin , per caso?” chiese Bulma con un tono sospettoso “No, non c’entra niente!” rispose la biondina arrossendo.
“Hey, salve” le tre ragazze si girarono e videro Vegeta “Ciao, Vegeta, come mai da questa parti?” “Mha, niente 18…mi sono allenato con la mia squadra ed ora sto andando a casa per una sana dormita prima di schiacciare quegli insetti del Phire Team, domani” Bulma e Chichi guardarono 18 “Questo insolente chi è?” chiese Chichi, C18 le rispose “E’ il miglior amico di mio fratello” “Già” disse Vegeta “A proposito, tuo fratello è ancora in vacanza-studio a Londra” “Sì, ancora là”. Bulma guardò interessata Vegeta, non era niente male…come faceva 18 a pensare a Buster o, più probabile, a Crilin, quando conosceva un fico così?
“Bè, io vado, bambole…se domani verrete ad assistere al trionfo della mia squadra, dopo la partita vi offrirò qualcosa al bar lì vicino” “Molto gentile, ma se devo farmi offrire qualcosa preferisco farmelo offrire dal lanciatore non-professionista migliore del mondo” disse Chichi velenosa, Vegeta la guardò con uno sguardo pieno d’odio, prima di dire “Domani vedremo chi è il migliore del mondo” dicendo così se ne andò.
“Che antipatico!” “Che fico!” Chichi e C18 si girarono verso Bulma “Bè? Che ho detto? E’ fico, ammettetelo, io amerò sempre il mio Ianko, ma bisogna ammettere che quel Vegeta è fico…a proposito, voi due andrete alla partita? Io improvvisamente ho voglia di andarci” Chichi sospirò e poi rispose “Sì, Goku mi ha chiesto di andare da lui domani dopo la scuola, così poi andiamo alla partita insieme” “Bene! La nostra Chichi fa conquiste! E tu 18 ci vai?” “Uhm…sì, devo fare il tifo per Crilin, così farà rimangiare a Vegeta quello che ha detto”. Le tre ragazze si separarono in piazza e ognuna andò a casa sua. C18 decise di prendere l’autobus per andare a casa.
Alla fermata intermedia salì Crilin.
“Hey, ciao Crilin” “Oh, 18, ciao…che sorpresa!” “Spero bella” disse lei con un sorriso, lui si mise a ridere “Certamente”. Il ragazzo si sedette vicino alla bionda “Sai, ho appena incontrato Vegeta, oggi si è allenato con la sua squadra, e sembra in forma, tu ti sei allenato?” “No, ho avuto da fare” “Cosa??? Ma come pensi di vincere se non ti alleni?” ribattè lei un po’ stizzita, Crilin la guardò negli occhi. L’autobus si fermò ad una fermata “Verrai a vedermi?” “Uh? Sì, ma cosa c’entra?” “Se verrai a vedermi troverò la forza per vincere, devo vincere per la ragazza che amo” 18 rimase pietrificata “Ehm, io vado, è la mia fermata” Crilin scese velocemente dall’autobus, non si era reso conto di quello che aveva detto, le parole gli erano uscite da sole.
Goku camminava verso casa, quando vide Chichi.
La raggiunse subito “Hey, Chichi, ciao!” “Oh, ciao Goku!” “Ti va se ti accompagno a casa?” “Mi farebbe piacere” rispose Chichi arrossendo. I due arrivarono a casa di Chichi “Bè, allora buonanotte, Goku” “Buonanotte”.
Anche a Bulma era andata bene, aveva incontrato Ianko per la strada, e lui l’aveva accompagnata a casa. “Buonanotte Ianko” “Notte…posso venire su?”. Bulma lo fece salire e i due passarono qualche ora seduti sul divano a baciarsi, Ianko le mise una mano sotto la maglietta ma lui l’allontanò “Non mi sembra proprio il caso!” disse Bulma ridendo “Come preferisci” rispose lui, non troppo convinto.
Quella notte nessuno dormì tranquillo. C18 ripensava continuamente a quello che aveva detto Crilin, Chichi non riusciva a dormire tranquilla, il pensiero di Goku la visitava ogni volta chi chiudeva gli occhi, Bulma si era divertita con Ianko, ma quel ragazzo incontrato quella sera aveva lasciato qualcosa in lei. I ragazzi non erano certo più tranquilli. Crilin non faceva che pensare a C18, a quello che le aveva detto, e al fatto che se il giorno dopo avesse perso l’avrebbe delusa. Goku non riusciva a togliersi Chichi dalla testa, e non capiva cosa fosse quel fuoco che gli bruciava dentro ogni volta che le pensava.
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