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Scuola Superiore (mia nuova ff)

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  • Originariamente Scritto da w dragonball 4 ever Visualizza Messaggio
    ci ha lasciti in asso nn scriverà più probabilmente per mancanza di idee o perchè gli secca come io nella mia ff mi secca scrivere XD
    Non diciamo boiate, per favore.
    Se a te secca scrivere, problemi tuoi, ma certamente non all'autrice del topic che, come ha già detto, non continua la FanFiction a causa della scuola che, momentaneamente non gli lascia il tempo.
    Vivi, corri per qualcosa, corri per un motivo…
    Che sia la libertà di volare o solo di sentirsi vivo…



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    • Originariamente Scritto da Davide03 Visualizza Messaggio
      Non diciamo boiate, per favore.
      Se a te secca scrivere, problemi tuoi, ma certamente non all'autrice del topic che, come ha già detto, non continua la FanFiction a causa della scuola che, momentaneamente non gli lascia il tempo.
      Nah, ne dubito fortemente, anche prima aveva la scuola!

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      • Aspettiamo giugno. Da lì sapremo la verità.

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        • A giugno andrà in vacanza... XD
          Se esiste un limite voglio raggiungerlo per poi superarlo...
          Commentate la mia Fanfiction: Dragonball SP
          sigpic

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          • Originariamente Scritto da dj_92
            Si, ma non dettagliatamente.
            Beh, dettagliatamente non la conosce praticamente nessuno! Alla fine non ho spiegato quasi nulla!

            Comunque non è solo una questione di tempo, ma a volte anche di ispirazione...
            sigpic

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            • Originariamente Scritto da C18-Crilin 4ever Visualizza Messaggio
              Nessuna offesa ^^
              Ma non è errore stilistico, esiste uno stile che permette, in alcuni casi scelti (qui per esempio una festa in disco, ma poteva essere qualsiasi evento di una certa intensità) di parlare a presente e imperfetto e poi quando tutto torna alla dimensione normale al passato remoto. E' uno stile usato anche in molti libri.
              X quelli ke aspettano il capitolo nuovo:
              E' in fase di scrittura, ma ho un mucchio di impegni scolastici che mi impediscono di avere il ritmo di scrittura che vorrei.
              Ecco.
              Vivi, corri per qualcosa, corri per un motivo…
              Che sia la libertà di volare o solo di sentirsi vivo…



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              • eddai postaaaaaaaa!!!!!!!!! mi sono fatto una mazza per arrivare fin qui in un giorno, adesso nn puoi nn postare!!!!!!
                "Abbraccia i tuoi sogni. E ricorda: per essere un eroe devi avere sogni e onore"

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                • Io consiglierei di smettere di uppare... O qua finische che i mod chiudono il topic...
                  Se esiste un limite voglio raggiungerlo per poi superarlo...
                  Commentate la mia Fanfiction: Dragonball SP
                  sigpic

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                  • Anche perchè è assolutamente inutile uppare. Vi aumentate solo il post-counter.
                    Quando lei vorrà postare - se vorrà farlo e se ne avrà la possibilità - lo farà, senza bisogno dei vostri continui up.

                    Cioè, saranno 4 pagine che dite "quando torna?", "perchè non posta?". Lei ve l'ha spiegato, punto.

                    E basta, piantatela.
                    Don't act like I never told ya...

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                    • Originariamente Scritto da The Mystic Visualizza Messaggio
                      Anche perchè è assolutamente inutile uppare. Vi aumentate solo il post-counter.
                      Quando lei vorrà postare - se vorrà farlo e se ne avrà la possibilità - lo farà, senza bisogno dei vostri continui up.

                      Cioè, saranno 4 pagine che dite "quando torna?", "perchè non posta?". Lei ve l'ha spiegato, punto.

                      E basta, piantatela.
                      Quoto. Basta, davvero.
                      Se esiste un limite voglio raggiungerlo per poi superarlo...
                      Commentate la mia Fanfiction: Dragonball SP
                      sigpic

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                      • Capitolo ventisette: Forse...

                        Ecco a voi il nuovo capitolo, come vedete non vi ho abbandonato XD
                        Spero che voi non vi siate stufati della fanfiction e continuiate a leggerla ^^

                        Prima di tutto volevo ripondere a ssebi:
                        Punto numero uno: La terza superiore è difficile, nuovi professori (e devi capire cosa vogliono da te per andargli a genio) e nuove materie (ossia più studio e più possibilità di debiti)
                        Punto numero due: Con la nuova legge di Fioroni mi devo fare il doppio del culo, perchè, anche se non ho mai avuto debiti, stavolta è ancora più importante non averne, in quanto si rischia la bocciatura anche con un solo debito.
                        Punto numero tre: Dopo le mie cinque (a volte sei) ore di scuola devo mangiare e farmi il culo con i compiti e con lo studio, alias: non ho molto tempo da dedicare al resto.
                        Punto numero quattro: Chuiedo perdono, ma non essenod io un robot e non avendo pensato il Dtt Gero di regalarmi lo stesso congegno che hanno C17 e C18, io dopo aver studiato e fatto i compiti per tutto il pomeriggio mi stanco, ragion per cui dopo vorrei rilassarmi un pochino, e non sforzare la mia testolina per scrivere. Perchè tra l'avere le idee e metterle su carta in un bel modo c'è di mezzo una fatica psicologica non indifferente, se uno vuol fare le cose a modino.
                        Punto numero cinque: Non è MAI, e sottolineo l'uso della parola "mai" successo che io non avessi idee. Può essere suiccesso che non ne avessi su un determinato pg o su una determinata coppia, ci mancherebbe. Ma che io non avessi ideee in generale non è mai successo. E non lo dico per presunzione, ma perchè è così. Provate a chiedere a GT se non è vero che ho un idea nuova al giorno, di cui il 60% (ma anche più) perfettamente adattabili a questa fanfiction e le restanti perfettamente adattabili ad altre mie fanfiction. Eppure,causa i punti 1-2-3 e 4, non ne ho continuata nessuna.

                        Detto questo.
                        Eccovi il nuovo capitolo:

                        Capitolo Ventisette: Forse…

                        Vegeta raggiunse Bulma a casa sua, suonò ripetutamente il campanello, in attesa che la sua fidanzata si decidesse ad aprire. Aveva deciso…deciso di lasciarla, ma sarebbe tornato, avrebbe fatto chiarezza in lui, capito se era veramente una persona così…nemmeno lui sapeva definire come!

                        La ragazza dai capelli blu lo fece accomodare.
                        “Vegeta! Che ci fai qui?”
                        “…Me ne vado…”
                        Bulma emise un gemito soffocato…il suo Vegeta.
                        “No, perché?!”
                        “Senti…è difficile spiegarlo!”
                        Vegeta era tornato il vecchio ragazzo di una volta, burbero e scontroso
                        “E’ colpa mia? Ho fatto qualcosa che non va?”
                        “No, non hai fatto niente…devo andare e basta!”
                        Il suo tono era freddo e duro.

                        C17 era seduto sul divano di casa sua, sua sorella era uscita con Crilin, andata a cena.
                        Lui si sentiva solo…veramente solo…
                        Sentì suonare il campanello e si alzò di scatto.
                        Alla porta trovò C18 e Crilin, sorridenti ed innamorati. Quella scena lo disgustò.
                        Probabilmente proprio in quel momento prese quella decisione…

                        “Sorellina…me ne vado!”
                        C18 lasciò cadere l’ombrello, era ancora fuori casa e la pioggia le lambiva il volto ed i vestiti, ma lei era incapace di reagire…
                        Crilin si chinò e raccolse l’ombrello, per riparare la sua fidanzata.

                        Bulma era in casa, da sola…
                        La notizia datale da Vegeta l’aveva scossa…allora lui non l’amava, tutto quello che gli aveva detto...erano solo cavolate! Accese lo stereo, sperando di tirarsi su. Alla radio trasmettevano “Giudizi Universali” un successo di Samuele Bersani.

                        Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza complicare il pane,
                        ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote ma doppiate
                        Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo taglia bene l'aquilone,
                        togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace
                        Liberi com'eravamo ieri, dei centimetri di libri sotto i piedi
                        per tirare la maniglia della porta e andare fuori,
                        come Mastroianni anni fa, come la voce guida la pubblicità
                        ci sono stati dei momenti intensi ma li ho persi già.

                        Colpì il cuscino del letto con un pugno.
                        Lui l’aveva illusa, l’aveva fatta sentire al settimo cielo, ed ora la stava facendo cadere in un baratro vuoto formato di solitudine.
                        L’aveva fatta sentire parte di un sogno bellissimo ed ora le stava facendo scoprire la dura realtà.
                        Lui non l’amava.

                        Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza calpestare il cuore
                        ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi come sulle aiuole
                        Leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini per scivolare meglio sopra l'odio
                        Torre di controllo, aiuto, sto finendo l'aria dentro al serbatoio


                        Un dolore forte le pervase il petto a quella rivelazione, lui le aveva spezzato il cuore…non sarebbe più stata capace di amare qualcuno, mai più!

                        Potrei ma non voglio fidarmi di te
                        io non ti conosco e in fondo non c'è
                        in quello che dici qualcosa che pensi
                        sei solo la copia di mille riassunti
                        Leggera leggera si bagna la fiamma
                        rimane la cera e non ci sei più...


                        Bugiardo! Un vile bugiardo, ecco cos’era!
                        Un vigliacco che non aveva avuto il coraggio di dirle in faccia che non l’aveva mai amata!

                        Vuoti di memoria, non c'è posto per tenere insieme tutte le puntate di una storia
                        piccolissimo particolare, ti ho perduto senza cattiveria
                        Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo taglia bene l'aquilone
                        togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace
                        Libero com'ero stato ieri ho dei centimetri di cielo sotto ai piedi
                        adesso tiro la maniglia della porta e vado fuori
                        come Mastroianni anni fa, sono una nuvola, fra poco pioverà
                        e non c'è niente che mi sposta o vento che mi sposterà


                        Chiuse gli occhi per reprimere il dolore.
                        Si sentiva una nullità, non era riuscita a conquistare l’uomo che amava…forse una piccola parte di lui era rimasta legata a 18, chissà…
                        Comunque non era mai appartenuto a lei, il fatto che l’avesse lasciata senza una spiegazione ne era la prova.

                        Potrei ma non voglio fidarmi di te
                        io non ti conosco e in fondo non c'è
                        in quello che dici qualcosa che pensi
                        sei solo la copia di mille riassunti
                        Leggera leggera si bagna la fiamma
                        rimane la cera e non ci sei più, non ci sei più, non ci sei...


                        Si sdraiò sul letto, piangendo, stringendo il cuscino.

                        Vegeta si trovava all’aereoporto.
                        Un grido lo fece girare, era C17.
                        “17?”
                        “Vengo anch’io…ho salutato mia sorella ed ho deciso di venire con te…”
                        “Va bene” Vegeta alzò le spalle, ma dentro di sé un dolore acuto gli sfondava il petto
                        “Hai salutato Nazos?”
                        “No…non ho avuto il coraggio di affrontarla…la avvertirà mia sorella della mia decisione…”
                        Vegeta annuì.
                        L’aereo arrivò in quel momento ed i due ragazzi salirono.

                        “Hey, Vegeta! Yuhuuuu!!!”
                        Il moro si girò…Gabriella!
                        “Gabriella? Che ci fai qui?”
                        “Potrei chiederti la stessa cosa! Vado in vacanza con un gruppo di amici, ti unisci a noi?”
                        Vegeta scosse la testa. In fondo un posto valeva l’altro. Annuì e lui e 17 si sedettero insieme agli amici di Gabriella..

                        Bulma aveva passato l’ultima mezzora a piangere, disperarsi.
                        Ma adesso aveva preso una decisione.
                        Voleva che Vegeta chiarisse, che le dicesse se realmente non l’amava, oppure se c’era un qualche motivo particolare per lasciarla così.
                        Preparò in fretta la valigia ed uscì di casa, ma si rese conto di non avere la più pallida idea di dove Vegeta fosse andato.

                        Non troppo lontano, intanto, Kirano stava provando la sua nuova moto, i salti, le acrobazie.
                        Vide Goku e Chichi poco lontano, intenti a passeggiare mentre mangiavano un gelato.
                        “Hey, ciao Chichi! Ti piace la mia nuova moto?”
                        “Bè, carina…”
                        Kirano sorrise, scuotendo i folti capelli biondi
                        “Hey, Goku, sai guidare la moto?”
                        “Certo!”
                        “Prova!”
                        Goku si girò, sprezzante, trascinando via Chichi, ma il biondino gli urlò contro. Se non era un codardo, doveva provare.
                        Prima di urlarlo, però, aveva velocemente fatto un piccolo “lavoretto” sui freni.
                        La prova per Goku era guidare la moto ad alta velocità.
                        Lungo la strada.
                        Che prevedeva una discesa a pochi metri di distanza.
                        Una discesa ripida.
                        Alla cui base si trovava una svolta.
                        E quindi un muro.
                        Se Goku non fosse riuscito a svoltare in tempo…

                        Bulma arrivò all’aeroporto.
                        Nella mano di Vegeta aveva scorto un biglietto aereo, quindi doveva iniziare la sua ricerca da lì!
                        Si avviò verso la biglietteria.
                        “Scusate, per caso avete visto un ragazzo di circa sedici anni, con dei capelli dritti, a punta?”
                        “Uhm…un moro?”
                        “Sì!”
                        “Sì, credo di sì…Ha preso il volo per Roma”
                        Bulma sospirò.
                        Forse stava sbagliando, forse doveva lasciare tutto com’era, forse…
                        Forse la vita era tremendamente complicata.
                        Forse l’adolescenza più del resto.
                        Forse…

                        Vegeta e C17 erano seduti vicino a Gabriella, ridevano e scherzavano, mentre la ragazza si avvicinava sempre di più al moro con i capelli a carciofo.
                        “Senti, Vegeta…stai ancora con Bulma?”
                        “No…non più…”
                        Sentì uno strappo al cuore, un dolore profondo che gli opprimeva il petto, un pugnale conficcato nel profondo del suo animo. Perché si sentiva così? Non aveva forse fatto bene a lasciare Bulma? Non era forse più felice lei, ora?
                        Forse…
                        Tanti, troppi “forse”…

                        L’azzurra scosse la testa.
                        “Bene, prendo anche io un biglietto per Roma!”
                        La bigliettaia annuì e gliene porse uno.
                        Doveva sbrigarsi, l’aereo partiva tra pochi minuti.
                        Iniziò a correre, sembrava che i suoi piedi avessero messo le ali.
                        Doveva raggiungerlo.
                        Fare chiarezza.
                        Come andava, andava.
                        Ma lei doveva provare.
                        L’avrebbe raggiunto, ci avrebbe parlato, e tutto sarebbe tornato come prima?
                        sigpic
                        ~E' meglio esser odiati per ciò che siamo, che essere amati per la maschera che portiamo~

                        Comment


                        • Oh, dolce illusione…
                          Quante volte ci si crogiola in questa chimera.
                          Quante volte tutto avrebbe dovuto tornare come prima.
                          Quante volte questo non accade mai.

                          “Vegeta, ti andrebbe di venire alla festa che ho organizzato per il giorno dell’arrivo?”
                          “Come vuoi, Gabriella”
                          “Ovviamente vieni anche tu, C17, no?”
                          “Oh, certo!”
                          “Bene! Ci sarà anche una mia amica, una romana. Non vedo l’ora di farvela conoscere!”

                          A Roma, intanto…
                          Una ragazza era intenta a pettinarsi i dolci capelli castani, legandoli in una coda alta.
                          Non era bellissima, ma era attraente, e sapeva di esserlo, con i suoi grandi occhi marroni e i lucidi capelli sempre pettinati.
                          Si guardò intorno, poi afferrò distrattamente una maglietta verde a maniche corte con la scollatura tonda.
                          Doveva andare a scuola, ma non ne aveva molta voglia, quel giorno l’avrebbero senza dubbio interrogata di storia…
                          “Oh, bè, sono una ragazza dei quartieri alti in una scuola composta da ragazzi dei ceti medi…ho dei privilegi, se non farò bella figura all’interrogazione mi verrà comunque dato un sette, il preside ci tiene alla mia presenza in quella scuola”
                          Con una mano si spinse indietro la coda che le stava dando fastidio sulla spalla ed afferrò un paio di jeans nuovi e firmati, quindi prese una giacchetta azzurra e la indossò sistemandola con studiata eleganza.
                          Quando si sentì pronta prese la cartella e si diresse a piedi verso l’istituto.

                          Arrivò in ritardo di dieci minuti, ma il professore non ci fece quasi caso, riprendendola bonariamente con un sorriso.
                          Si sedette al suo solito posto, vicino a Jennifer.
                          “Ciao, Jennifer”
                          “Ciao, Janet!”
                          “Presto una mia amica farà una festa per il suo arrivo in città…vuoi venire?”
                          “Sicura che posso?”
                          “Sì, Gabriella lo sa che sei la mia migliore amica”
                          “Ok, dove e a che ora?”
                          “Non so dove…per l’ora non ti devi preoccupare, vengo io a prenderti a casa”
                          “D’accordo!”
                          Il professore si schiarì la gola per far loro segno di stare attenti ed i due tacquero e cominciarono a prendere appunti.

                          Forse…
                          I “forse” raramente diventano certezze.
                          sigpic
                          ~E' meglio esser odiati per ciò che siamo, che essere amati per la maschera che portiamo~

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                          • Ce ne hai messo ma...complimenti!!! Non ho altro da dire!!!

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                            • yuppiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!! finalmente hai ricominciato a postare!!! beh che dire della puntata,bella come sempre
                              "Abbraccia i tuoi sogni. E ricorda: per essere un eroe devi avere sogni e onore"

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                              • Bello!
                                Devo dire che sei fortunata ad avere così tanti fan... la mia FF non viene riuppata in continuazione come la tua!
                                Ora non vedo l'ora di vedere cosa succederà a Roma... beh, almeno per ora non ci sono più intrighi Vegeta-Diciotto... (molto meglio! )
                                Aspetto il seguito!
                                sigpic

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