Originariamente Scritto da XeaXiwer
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Originariamente Scritto da L0rd C
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Allora... Ho deciso di postare il primo capitolo della ff che avevo iniziato a scrivere! Non è completa, ma non lascierà col fiato sospeso nessuno visto che tutti voi conoscete questa storia! Sarà solo... un curiosità diciamo! ^_^
Come sarebbe stato DBZ se Goten fosse nato al posto di Gohan e Gohan al posto di Goten? Iniziamo... beh, dall'inizio no?
CHAP 1
Un bambinetto sui quattro anni passeggiava con aria spensierata tra la fitta vegetazione della foresta di Paoz. Non sembrava affatto il luogo adatto per un bambino così piccolo: le piante erano così rigogliose che i raggi del Sole faticavano a penetrare, le foglie degli arbusti frusciavano producendo un suono sinistro e di tanto in tanto si udiva il verso di qualche animale.
Il bambino non sembrava però affatto preoccupato, anzi, sulle sue labbra era dipinto un sorrisino sereno.
“Mmmmh…” disse il bambino con aria assorta portandosi il dito indice sul mento. “Sarà per di qui?” si chiese pensieroso guardandosi attorno. Ad un tratto appoggiò la mano dietro alla nuca e sorrise con aria imbarazzata “Temo di essermi perso! Eh eh eh!” ammise con naturalezza.
Improvvisamente un cespuglio poco distante cominciò ad agitarsi furiosamente attirando l’attenzione del bambino, che si avvicinò curioso.
Ne saltò fuori una tigre dai denti a sciabola che iniziò a ringhiare minacciosamente. Il piccolo fece un gran sorriso.
“Che bello!! Gattone, sei venuto a farmi compagnia?” chiese allegramente con gli occhi vispi e luccicanti.
Il felino, che si stava preparando ad attaccare si bloccò con gli occhi fuori dalle orbite. Ma si riprese in fretta e ricominciò a ringhiare. Il bambino non ci fece caso e gli voltò le spalle incamminandosi per un sentiero che immaginava potesse essere quello che lo avrebbe riportato a casa. “Da questa parte!” disse con il solito sorrisetto vispo.
La tigre lo guardò metà furiosa e metà offesa: possibile che non riuscisse nemmeno a spaventare un mocciosetto?! Si lanciò con le zampe protese in avanti e gli artigli sguainati verso la schiena del bambino, che però senza preavviso si piegò per raccogliere un fungo. Le zampe del felino mancarono quindi il bersaglio portando via solo il bizzarro cappello, con sopra una strana sfera arancione, del bambino.
“Mh?” Il ragazzino si portò entrambe le mani alla testa e guardò con aria interrogativa la tigre. Poi sorrise. “Mi dispiace, non posso proprio regalarti quel cappello! Sai, è un regalo del mio papà!” spiegò allegramente avvicinandosi senza paura alla bestia, che, ripresasi ancora una volta dallo sgomento, lanciò un’occhiata ostile al piccolo. Per nessun motivo avrebbe ridato quell’affare a quel nanerottolo impertinente! Era una questione di orgoglio!!
“Me lo ridai, per favore?” chiese ingenuamente il bambino allungando una mano verso la tigre, che per tutta risposta corse via a tutta velocità con il cappello dalla sfera arancione tra i denti.
Il ragazzino osservò per un attimo perplesso il punto dove fino ad un secondo prima c’era l’animale, poi sorrise illuminato da un’intuizione “Oh, ho capito! Vuoi giocare a prendere!!” esclamò contento iniziando a rincorrere la tigre con le braccia aperte e i pugni chiusi.
In pochi secondi il bambino era appena dietro alla bestia che si voltò con gli occhi scoppiati. Ma da dove saltava fuori quel moccioso??
Il felino accelerò al massimo, ma il bambino gli era sempre dietro. “Ti prendo, ti prendo!” esclamò felice.
*
Nello stesso momento, Goku volava a tutta velocità sulla sua Nuvola d’Oro, leggermente accigliato. “Ma dove si sarà cacciato quel bambino?! Se non lo riporto a casa tra poco Chichi mi ammazza!!” pensò preoccupato.
“GOOOOTEN! GOTEN!! DOVE TI SEI CACCIATO?” gridò con le mani a megafono davanti alla bocca mentre sorvolava la foresta di Paoz. Goku sospirò e si sporse un po’per vedere meglio.
*
Intanto il bambino continuava a rincorrere la povera tigre che ormai era senza fiato.
“Ti arrendiii?” gli gridò il bambino da dietro che al contrario sembrava fresco e riposato. A queste parole la bestia si gonfiò tutta, offesissima. Sembrò riprendersi dalla stanchezza e aumentò ancora la velocità. Goten accelerò senza alcuna fatica, quando improvvisamente la tigre frenò di scatto davanti ad un profondo burrone e lui le andò a sbattere contro facendo precipitare entrambi.
“Mi arrendo mi arrendo mi arrendoooooooooo!” gridò il bambino agitando furiosamente le mani nel tentativo di rimanere sospeso in aria, ma la forza di gravità ebbe la meglio e cominciò e precipitare abbracciato alla tigre.
“UAAAAAAH! Aiuto papàààààà!” gridò Goten un secondo prima di finire nel fiume in piena. Il ragazzino cominciò ad agitare gli arti con tutta la forza che aveva per contrastare la corrente, che lo avrebbe fatto finire in prossimità di una cascata a poche decine di metri da lì. Con enorme sforzo, Goten riuscì ad aggrapparsi ad un masso. Stava per salirci sopra, quando notò la tigre che stava venendo trascinata inesorabilmente dalla corrente verso la cascata.
Senza pensarci due volte, il bambino allentò la salda presa al masso e cominciò a nuotare aiutato dalla corrente verso la bestia. Non era affatto facile, perché il corso d’acqua era pieno di massi e di mulinelli che rendevano inutili tutti i tentativi di Goten di decidere in che direzione nuotare.
A pochi metri dalla cascata il bambino, tentando in tutti i modi di tenere la testa sopra la superficie dell’acqua, si rese conto che non ce l’avrebbe fatta. “NON È GIUSTO PERÓÓÓ!” strillò il bambino un secondo prima di seguire la tigre giù per la cascata. Goten chiuse forte gli occhi aspettando di provare molto dolore, ma con sua enorme sorpresa atterrò su qualcosa di morbido.
Il bambino aprì lentamente gli occhi. “PAPÁ! Sei tu!!” disse felice quando vide il viso sollevato di Goku. “Gattone!! Ci sei anche tu!!” aggiunse mentre il suo sorriso si allargava.
“Sono arrivato appena in tempo a quando pare… Tu e il tuo amico vi eravate cacciati in un bel guaio!” lo rimproverò Goku con un’inedita voce severa.
Goten abbassò lo sguardo per un secondo “Ma lui mi ha rubato il cappello!!” si giustificò indicando la tigre che aveva tutto il pelo arruffato e un’espressione traumatizzata.
Goku sorrise, prese il copricapo dalla bocca dell’animale e lo posò sulla testa di suo figlio. “Va bene, ma non dire alla mamma che ti è successo! Altrimenti si arrabbierà anche con me!” disse Goku portandosi la mano dietro la nuca. Si guardarono per un secondo sbattendo le palpebre e scoppiarono a ridere.
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