Penultimo paragrafo
Ecco a voi il. penultimo paragrafo di questa one shot..p.s. per coloro che hanno suggerito una FF...c i stò pensando, ma i one shot collegati fra loro mi sembrano più idonei ^_^ detto questa.... buona lettura signori
Tu...bastardo!
Sibilò l'orgoglioso Vegeta, notando l'alta figura rossa dalla orecchie a punta farsi largo fra i giovani saiyan. Goku non faceva che tremare di rabbia nell'osservarlo.
Cosa diavolo fate, voi tre?
no...non può essere...no...
Il piccolo corpicino di Pan, così come quello del padre, dello zio, e di Trunks, era nudo, e il suo volto aveva la stessa espressione crudele.
Io, signore degli inferi, posso di nuovo stupire della vostra potenza, saiyan. Siete stati così in gamba da sconfiggere lo spirito di tutti i saiyan, l'essenza più potente di qualunque altra formo esistente. Complimenti.
Hai ucciso una bambina...- lo sguardo di Goku, sempre incatenato da quei rovi, si era fatto assennatamente rabbioso, la sua bocca aveva agli angoli delle gocce di schiuma. Tante vene percorrevano la sua fronte – una bambina, maledetto...
Darbula proseguì come se nulla avesse proferito il saiyan
Avreste potuto uccidere chiunque, sventare i piani di Dio, se ve ne avessi lasciato l'occasione.
Vegeta non capiva. Loro erano morti dopo lo scontro con Selenio, con l'autodistruzione, e le sfere del drago non avrebbero potuto riportarli in vita. Cosa preoccupava quel bastardo?
So a cosa stai pensando, Vegeta. Credi che lo spirito di tutti i saiyan non avesse avuto poteri dali da riportarvi in vita, dato che in voi alberga la sua essenza, ora? Ricordo ancora quanto tempo ho atteso. Pronto, con i miei poteri parati al massimo. Nel preciso istante in cui entrambi perdeste la vita, nel primissimo istante da morti, vi portai qui, in una delle mie stanze infernali, per bloccarvi qui per l'eternità, e non intralciare i miei piani. Voi, e tutti i saiyan potenzialmente pericolosi per la riuscita del mio piano.
Ora tutto cominciava a schiarirsi. Il signore degli inferi voleva espandere il suo regno. E i saiyan, non potevano nulla. Erano impotenti, in quella situazione.
PAN NON C'ENTRAVA NULLA!!
urlò infuriatissimo Goku, che stava aumentando a dismisura la propria aura, con le pupille oramai scomparse dagli occhi. Gli altri saiyan, a parte Vegeta ancora legato, furono scaraventati lontano. Darbula invece rimase lì impassibile. Ghignò, crudele. Vegeta non osò nemmeno tentare di imitarlo, già sapevo come sarebbe andata a finire. Goku tramutò il suo urlo di rabbia in un disperato urlo di dolore, acuto e fortissimo. Come spire, i rovi lo avvolsero attorno tutto il corpo, lasciandolo libero solo dal collo in su. E le spine si conficcarono crudeli all'interno delle sue carni.
Vegeta, ora tocca a te.
Fece schioccare le dita il Signore degli Inferi, così che la stessa sorte capitasse anche a Vegeta. Questi, nei pochi lampi di razionalità che era riuscito a mantenere, osservo un ragazzo con un lupo al suo fianco, e il ragazzo aveva una strana cicatrice sull'occhio. Darbula spiegò che altri non era che il suo secondo, la cui tigre bianca era dotata di poteri addirittura superiori ai suoi, in quanto a forza. Ma quel ragazzo era l'unico a saperla controllare.
Il super saiyan di quarto livello sarebbe ampiamente bastato per mettere a tacere quell'essere. Ma era imprigionati dai suoi poteri mistici, e nulla potevano, oramai.
Darbula ghignò verso le sue due principali vittime, che oramai erano poco razionali, conoscevano solo il dolore, e tentavano in tutti i modi di districarsi da quei rovi. Ma più combattevano, più venivano stritolati. La dannazione eterna, questo Darbula voleva.
E tu, moscerino, come sei arrivato fin qui?
La tigre bianca si voltò di scatto, verso il nuovo arrivato, così fece il suo padrone, individuando immediatamente l'origine della preoccupazione del re degli inferi. Un ragazzo dai capelli ed occhi rossi, pelle chiara, corpo esile, quasi normale. Non era un morto. Era giunto in quelle terre da vivo.
Come diavolo hai fatto, maledetto?
Sfuriò Darbula, braccia nervosamente incrociate. Il ragazzo ferito all'occhio si avvicinò a passi lenti verso il nuovo arrivato, con la tigre ubbidiente ferma al suo posto. Quando giunse di fronte al rosso, si fermò, per guardarlo negli occhi. Avvertì una immensa paura divorarlo, e per istinti, cominciò a colpirlo con tutte le sue forze, con una forte scarica di pugni. In breve, quello fu a terra, sanguinante. Nonostante la felicità apparente del proprietario del lupo, il suo avversario, senza nemmeno barcollare, si rialzò tranquillamente. Lo rigettò a terra, stavolta con un potente calcio allo stomaco. Neanche stavolta esitò a rialzarsi, così come fu inutile colpirlo con tutta la sua forza con un pugno al volto. Rigirò la testa, tornando a fissarlo come un dannato. La paura serpeggiava in lui oramai. Una spada venne a materializzarsi nelle sua mani, dono di Darbula.
Stavolta sei finito!
Gli occhi rossi del ragazzo brillarono immensamente. Le labbra si muovevano, come a produrre ultrasuoni.
Aaaah!!!
urlò slanciando la spada con un fendente contro la testa avversaria. Ma il suo urlo venne sostituito a uno di dolore, seguito da molti altri. Il felino dal pelo striato si era abbattuto su di lui con una furia paurosa, e lo stava sbranando. Lo uccise dilaniandolo di unghiate e morsi ferocissimi. Darbula si voltò, con un'espressione spaurita sul volto. Stava cominciando a sudare freddo. Il felino non aveva mai ubbidito a nessuno...
Ribadì Darbula, quasi tremando.
Nemmeno io ero in grado di controllarlo! Solo quel tipo lo sapeva fare! Io che l'ho creato non riuscivo a tenerlo sotto controllo...e invece tu...CHI SEI?
Urlò Darbula, con il coro delle voci sofferenti di Goku e Vegeta da sottofondo. Quello non si degnò nemmeno di rispondere. Darbula ordinò ai saiyan sotto il suo controllo di ucciderlo, e si gettarono in volo tutti e quattro contro di lui. Fu questione di un attimo. La tigre non ebbe esitazione nel lanciare un ringhio spaventoso, che da solo creò un'onda d'urto fortissima, che scaraventò tutti via. Il ragazzo si avvicinò alla tigra, inginocchiandosi al suo fianco, per farsi dare qualche leccata. Le sue ferite guarirono.
Darbula rise. Si notava che era una risata nervosa, quasi disperata. Si innervosì ancora di più quando gli occhi della tigre gli furono puntati contro. Avvertiva alle narici il graffiante odore di quel corpo che giaceva lì, a pochi passi da lui. E allora decise. Che gli inferi mi donino la loro energia. Così come tutti i morti. Voglio trasformarmi! Cominciò ad urlare, e la creatura stava pian piano evolvendosi, fra lo stupore di tutti.
Ecco a voi il. penultimo paragrafo di questa one shot..p.s. per coloro che hanno suggerito una FF...c i stò pensando, ma i one shot collegati fra loro mi sembrano più idonei ^_^ detto questa.... buona lettura signori
Tu...bastardo!
Sibilò l'orgoglioso Vegeta, notando l'alta figura rossa dalla orecchie a punta farsi largo fra i giovani saiyan. Goku non faceva che tremare di rabbia nell'osservarlo.
Cosa diavolo fate, voi tre?
no...non può essere...no...
Il piccolo corpicino di Pan, così come quello del padre, dello zio, e di Trunks, era nudo, e il suo volto aveva la stessa espressione crudele.
Io, signore degli inferi, posso di nuovo stupire della vostra potenza, saiyan. Siete stati così in gamba da sconfiggere lo spirito di tutti i saiyan, l'essenza più potente di qualunque altra formo esistente. Complimenti.
Hai ucciso una bambina...- lo sguardo di Goku, sempre incatenato da quei rovi, si era fatto assennatamente rabbioso, la sua bocca aveva agli angoli delle gocce di schiuma. Tante vene percorrevano la sua fronte – una bambina, maledetto...
Darbula proseguì come se nulla avesse proferito il saiyan
Avreste potuto uccidere chiunque, sventare i piani di Dio, se ve ne avessi lasciato l'occasione.
Vegeta non capiva. Loro erano morti dopo lo scontro con Selenio, con l'autodistruzione, e le sfere del drago non avrebbero potuto riportarli in vita. Cosa preoccupava quel bastardo?
So a cosa stai pensando, Vegeta. Credi che lo spirito di tutti i saiyan non avesse avuto poteri dali da riportarvi in vita, dato che in voi alberga la sua essenza, ora? Ricordo ancora quanto tempo ho atteso. Pronto, con i miei poteri parati al massimo. Nel preciso istante in cui entrambi perdeste la vita, nel primissimo istante da morti, vi portai qui, in una delle mie stanze infernali, per bloccarvi qui per l'eternità, e non intralciare i miei piani. Voi, e tutti i saiyan potenzialmente pericolosi per la riuscita del mio piano.
Ora tutto cominciava a schiarirsi. Il signore degli inferi voleva espandere il suo regno. E i saiyan, non potevano nulla. Erano impotenti, in quella situazione.
PAN NON C'ENTRAVA NULLA!!
urlò infuriatissimo Goku, che stava aumentando a dismisura la propria aura, con le pupille oramai scomparse dagli occhi. Gli altri saiyan, a parte Vegeta ancora legato, furono scaraventati lontano. Darbula invece rimase lì impassibile. Ghignò, crudele. Vegeta non osò nemmeno tentare di imitarlo, già sapevo come sarebbe andata a finire. Goku tramutò il suo urlo di rabbia in un disperato urlo di dolore, acuto e fortissimo. Come spire, i rovi lo avvolsero attorno tutto il corpo, lasciandolo libero solo dal collo in su. E le spine si conficcarono crudeli all'interno delle sue carni.
Vegeta, ora tocca a te.
Fece schioccare le dita il Signore degli Inferi, così che la stessa sorte capitasse anche a Vegeta. Questi, nei pochi lampi di razionalità che era riuscito a mantenere, osservo un ragazzo con un lupo al suo fianco, e il ragazzo aveva una strana cicatrice sull'occhio. Darbula spiegò che altri non era che il suo secondo, la cui tigre bianca era dotata di poteri addirittura superiori ai suoi, in quanto a forza. Ma quel ragazzo era l'unico a saperla controllare.
Il super saiyan di quarto livello sarebbe ampiamente bastato per mettere a tacere quell'essere. Ma era imprigionati dai suoi poteri mistici, e nulla potevano, oramai.
Darbula ghignò verso le sue due principali vittime, che oramai erano poco razionali, conoscevano solo il dolore, e tentavano in tutti i modi di districarsi da quei rovi. Ma più combattevano, più venivano stritolati. La dannazione eterna, questo Darbula voleva.
E tu, moscerino, come sei arrivato fin qui?
La tigre bianca si voltò di scatto, verso il nuovo arrivato, così fece il suo padrone, individuando immediatamente l'origine della preoccupazione del re degli inferi. Un ragazzo dai capelli ed occhi rossi, pelle chiara, corpo esile, quasi normale. Non era un morto. Era giunto in quelle terre da vivo.
Come diavolo hai fatto, maledetto?
Sfuriò Darbula, braccia nervosamente incrociate. Il ragazzo ferito all'occhio si avvicinò a passi lenti verso il nuovo arrivato, con la tigre ubbidiente ferma al suo posto. Quando giunse di fronte al rosso, si fermò, per guardarlo negli occhi. Avvertì una immensa paura divorarlo, e per istinti, cominciò a colpirlo con tutte le sue forze, con una forte scarica di pugni. In breve, quello fu a terra, sanguinante. Nonostante la felicità apparente del proprietario del lupo, il suo avversario, senza nemmeno barcollare, si rialzò tranquillamente. Lo rigettò a terra, stavolta con un potente calcio allo stomaco. Neanche stavolta esitò a rialzarsi, così come fu inutile colpirlo con tutta la sua forza con un pugno al volto. Rigirò la testa, tornando a fissarlo come un dannato. La paura serpeggiava in lui oramai. Una spada venne a materializzarsi nelle sua mani, dono di Darbula.
Stavolta sei finito!
Gli occhi rossi del ragazzo brillarono immensamente. Le labbra si muovevano, come a produrre ultrasuoni.
Aaaah!!!
urlò slanciando la spada con un fendente contro la testa avversaria. Ma il suo urlo venne sostituito a uno di dolore, seguito da molti altri. Il felino dal pelo striato si era abbattuto su di lui con una furia paurosa, e lo stava sbranando. Lo uccise dilaniandolo di unghiate e morsi ferocissimi. Darbula si voltò, con un'espressione spaurita sul volto. Stava cominciando a sudare freddo. Il felino non aveva mai ubbidito a nessuno...
Ribadì Darbula, quasi tremando.
Nemmeno io ero in grado di controllarlo! Solo quel tipo lo sapeva fare! Io che l'ho creato non riuscivo a tenerlo sotto controllo...e invece tu...CHI SEI?
Urlò Darbula, con il coro delle voci sofferenti di Goku e Vegeta da sottofondo. Quello non si degnò nemmeno di rispondere. Darbula ordinò ai saiyan sotto il suo controllo di ucciderlo, e si gettarono in volo tutti e quattro contro di lui. Fu questione di un attimo. La tigre non ebbe esitazione nel lanciare un ringhio spaventoso, che da solo creò un'onda d'urto fortissima, che scaraventò tutti via. Il ragazzo si avvicinò alla tigra, inginocchiandosi al suo fianco, per farsi dare qualche leccata. Le sue ferite guarirono.
Darbula rise. Si notava che era una risata nervosa, quasi disperata. Si innervosì ancora di più quando gli occhi della tigre gli furono puntati contro. Avvertiva alle narici il graffiante odore di quel corpo che giaceva lì, a pochi passi da lui. E allora decise. Che gli inferi mi donino la loro energia. Così come tutti i morti. Voglio trasformarmi! Cominciò ad urlare, e la creatura stava pian piano evolvendosi, fra lo stupore di tutti.
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