Il cacciatore di demoni (mia ff originale)

[GoTeo]

Ohhh!!! SIIII mi piace un casino........
e sai come sono fatto io??!!! ,se mi piace una ff la seguo finche nn è finita ;quindi mi avrai qui ancora per molto

[Rowelence]

Ne sono contento!^^

[Emis~]

bellissima bravo continua al + presto e se vuoi commenta la mia ke l'ho continuata

[Rowelence]

Grazie!^^ Tra un po'passo a commentare!

[Majin cell]

molto carina questa fan fiction la seguo anke io ora

[Rowelence]

molto carina questa fan fiction la seguo anke io ora

Bene un altro commentatore!^^

[Fra'92]

Bravo continua così,poi se vuoi commentare anche la mia ho postato il 2° cap.

[Hiper-Trunks]

wow bel lavoro,bravo

[Rowelence]

Grazie a tutti dei commenti!^^ Ecco il nuovo episodio:


CAPITOLO 3: a casa di Dan

L’auto nera sfrecciò fuori da East city travolgendo parecchi demoni e imboccò la strada che conduceva a Nit city.
“Perché dobbiamo andare a Nit city?” chiese Rechel.
“Visto che è quasi sera e che i negozi aprono a quest’ora ho pensato di approfittarne e di comprare qualcosa di utile per il viaggio. Inoltre a Nit city vive un mio collega che sarà ben lieto di ospitarci per la notte.” rispose Alexander.
“Bene così potrò farmi una bella dormita, non mi sono mai stancata così tanto come oggi.” disse Rechel.
“E pensa che questo è solo l’inizio” disse Alexander ironico.
“A proposito del viaggio, quale sarà la nostra prossima tappa?”
“La foresta di Deron dove si trova uno dei tre frammenti del medaglione del sole.”
“E com’è come luogo?” chiese Rechel.
“Diciamo che è una specie di foresta pluviale con piante ovunque, animali pericolosi, demoni della foresta e anche una tribù indigena” rispose Alexander.
“Insomma un luogo piuttosto tranquillo” disse Rechel ironica.
In quel momento alle loro spalle il ragazzo dai capelli neri stava riprendendo conoscenza.
Alexander gli lanciò un occhiata. “Ti sei svegliato finalmente.”
Il ragazzo si guardò intorno per un attimo perplesso poi disse: “Che cos’è successo? Dove mi trovo? Chi siete voi? E i demoni che fine hanno fatto?”
“Ehi ragazzo una domanda per volta, favore” disse Alexander.
“Allora mi hai chiesto chi sono, giusto? Bene, io sono Alexander Bown, cacciatore di demoni professionista. E lei è…”
“Lascia che mi presenti da sola.” lo interruppe Rechel irritata “io sono Rechel Desh, ragazza ribelle che ha avuto la sfortuna di incontrare questo tipo” si presentò Rechel ironica.
“E tu come ti chiami?” chiese Alexander.
“Andrew, Andrew Thez” si presentò il ragazzo.
“Poi mi hai chiesto dove ci troviamo e questo credo sia piuttosto evidente” disse Alexander.
“Sarebbe meno evidente se non andassi così veloce!” ribatté Rechel. Alexander la ignorò.
“Inoltre ci hai chiesto cos’è successo e per risponderti, in poche parole, posso dirti che io e Rechel ti abbiamo salvato dai demoni.”
“No, voi state mentendo. Siete dei rapitori, vero? Volete tenermi in ostaggio e chiedere alla mia famiglia un riscatto,vero? Ebbene sappiate che è tutto inutile, perché tutta la mia famiglia è…è morta” disse Andrew trattenendo a stento le lacrime.
“Non siamo rapitori, Andrew, e se vuoi possiamo anche fermarci e lasciarti qui, ma prima ascolta quello che abbiamo da dirti” disse Alexander.
“Va bene, ditemi pure” acconsentì Andrew.
“Come ben sai i demoni stanno diventando un problema intollerabile, per i loro attacchi alle città e il danno economico che infliggono alle persone impedendo loro di lavorare. Ebbene io so come porre fine a questa situazione solo che per attuare il mio piano ho bisogno del tuo aiuto e di quello di Rechel” spiegò Alexander.
“E per quale motivo hai bisogno di me?” chiese Andrew.
“Per il momento non posso dirtelo, ma ti prometto che un giorno saprai tutto. Per adesso ti prego di credermi sulla parola come ha fatto Rechel”
“Va bene, ti aiuterò. I demoni mi hanno portato via tutto quello che avevo e contribuire alla loro fine mi sembra una giusta vendetta” disse Andrew.
“Molto bene, però sappi che non sarà un viaggio semplice. Dobbiamo riuscire a rintracciare i tre frammenti del medaglione del sole e i tre frammenti del medaglione della luna. Per stanotte ci fermeremo a riposare a Nit city, ma già domani mattina partiremo alla volta della foresta di Deron dove si trova il primo dei tre frammenti del medaglione del sole”.
Verso le sette di sera l’automobile nera raggiunse Nit City. La città era meno modernizzata di Mutan city e di East city ma era comunque un luogo pacifico in cui tutti i venerdì c’era uno splendido mercato stracolmo di bancarelle. Anche quando non c’era il mercato, come quel giorno, la città metteva a disposizione un buon numero di negozi in cui era possibile acquistare merci di vario tipo. I tre giovani si recarono prima in armeria dove Alexander acquistò un buon numero di munizioni per la sua pistola, poi andarono in farmacia dove comprarono alcuni antidoti e medicine che sarebbero potute tornare utili nella foresta e durante il viaggio in generale; poi Rechel li costrinse con la sua solita irruenza ad entrare prima in un negozio di abbigliamento dove si divertì a fare shopping e poi in un negozio di musica dove perlomeno si divertirono anche Alexander e Andrew, il primo grande appassionato di musica metal, il secondo amante del rap; infine si recarono in libreria, nonostante il parere contrario di Rechel, dove Alexander iniziò a leggere le trame di alcuni romanzi e Rechel e Andrew dovettero trascinarlo fuori perché si stava facendo tardi
Dopo aver esplorato tutti questi negozi i tre erano piuttosto stanchi e non vedevano l’ora di arrivare a casa di Dan, il collega di Alexander.

[Rowelence]

Raggiunta la casa di Dan Alexander bussò alla porta e aspettò che l’amico aprisse. Dopo pochi secondi la porta si aprì e i tre si trovarono di fronte a un uomo di circa trentacinque anni piuttosto robusto e non molto alto, con i capelli color sabbia e gli occhi neri.
“Alexander, da quanto tempo che non ci si vede! E vedo che hai portato degli amici!” li salutò allegramente Dan.
“Sì questi sono Rechel e Andrew” li presentò Alexander.
“E lui ragazzi è Dan mio amico e collega”. I due ragazzi e l’uomo si strinsero la mano.
“Bene, ora che abbiamo fatto le presentazioni, posso sapere come posso esserti utile?” chiese Dan.
“Ti saremmo molto grati se ci permettessi di sostare qui per la notte” rispose Alexander.
“Ma certo per gli amici questo e altro! A proposito avete già cenato?”
“Abbiamo mangiato un paio di panini” rispose Alexander.
“E la chiami cena quella? Avanti venite dentro a mangiare un vero pasto”.
La casa di Dan era piuttosto moderna per gli standard di Nit city ed era piena di ogni comodità. I quattro si accomodarono attorno al tavolo rettangolare di Dan, sedendosi su delle comodissime sedie. Durante la cena nessuno parlò molto, eccetto Dan, erano tutti troppo impegnati a gustarsi le prelibatezze della cucina di Dan.
Finita la cena Dan e Alexander iniziarono a discutere di lavoro.
“Come vanno le cose qui a Nit city?” chiese Alexander.
“Abbastanza bene, i demoni ci attaccano solo una volta alla settimana e io e gli altri quattro riusciamo a tenerli a bada senza problemi. Invece a te come stanno andando le cose?”
“Bene soprattutto grazie alla concessione che mi ha fatto il capo di non dover stare in un posto fisso ma di poter sterminare demoni stando in viaggio.”
“Non mi stupisce che il capo abbia esaudito questo tuo desiderio, tu sei sempre stato il migliore di tutti noi e questo ti ha messo in buona luce agli occhi del capo” disse Dan.
“Dai non esagerare, non posso mica considerarmi il migliore” si schermi Alexander.
“Cosa devono sentire le mie orecchie! Non puoi mettere in dubbio il fatto di essere il migliore, perché lo sei, nessuno riesce a fare quello che fai tu!” ribatté Dan.
“Se lo dici tu…”
“Cambiando discorso non mi hai ancora spiegato perché quei due ragazzi viaggiano con te” disse Dan.
“Sono miei allievi.” mentì spudoratamente Alexander. I due ragazzi lo fissarono stupiti ma lui fece finta di niente.
“Allievi? Tu? Certo che sei davvero cambiato, un tempo non avresti mai preso degli allievi!” esclamò Dan stupito.
“C’è sempre una prima volta.” disse Alexander. Rechel gli lanciò un occhiataccia, per fargli capire che doveva smetterla di copiare le sue battute. Alexander sorrise.
“Ora vorrei andare a letto, sono davvero stanco.” disse Alexander.
“Certamente, certamente. Prego seguitemi.”
Dan li condusse al piano superiore dove c’era la camera da letto riservata agli ospiti. “Io dormo a piano di sotto, se avete bisogno di qualcosa chiamatemi.” si congedò Dan.
Alexander aspettò che Dan scendesse al piano di sotto, poi aprì la porta. All’interno della camera c’erano tre letti esatti. Alexander decise di dormire in quello centrale, Andrew prese quello alla sua destra e Rechel quello alla sua sinistra. Tutti e tre rimasero un po’in silenzio seduti sui loro letti in silenzio. Poi Rechel disse: “Giratevi.”
“Perché?” chiese Alexander.
“Perché mi devo cambiare, no?” rispose lei irritata.
“Non hai niente che non abbia già visto” ribatté Alexander sorridendo. Rechel gli tirò addosso il cuscino.
Il ragazzo si voltò ridendo.
“Ecco ora potete guardare.” disse dopo qualche secondo Rechel che ora indossava un pigiama arancione.
I tre si infilarono sotto le coperte e spensero la luce. Dopo un paio di minuti Andrew disse: “Perché gli hai mentito?”
“Ti riferisci a Dan? Diciamo che sono stato prudente. Certo, Dan è un amico fedele, ma è anche un gran chiacchierone. E poi non voglio che troppe persone vengano a conoscenza del mio piano.” rispose Alexander.
“Perché? La gente sarebbe felice di sapere che sei a conoscenza di un modo per distruggere i demoni e si farebbero in quattro per aiutarti.” protestò Rechel.
“Se tutti ne parlassero la Driv lo verrebbe sicuramente a sapere e cercherebbe di eliminarmi, non credi?” rispose Alexander.
“Ti riferisci a quell’organizzazione che vuole sfruttare i demoni per ottenere successo?” chiese Andrew.
“Ah, la conosci. Sì, la Driv da la caccia a noi cacciatori di demoni da parecchio tempo ormai. Solo questo pomeriggio hanno fatto inseguire me e Rechel da un elicottero e temo che questo sia solo l’inizio.” rispose Alexander.
“Tutti dicono che se la Driv prende ti prende di mira la tua vita di lì a breve finirà” disse Andrew.
“C’è sempre una prima volta” ribatté Alexander. Rechel lo colpì in faccia col cuscino. “La smetti di copiare le mie battute?” chiese Rechel.
“Fammi pensare…no, mi diverto troppo a farti arrabbiare!” disse Alexander ridendo, poi la colpì in testa col cuscino.
“Ah! Allora vuoi la guerra!” esclamò Rechel sorridendo.
Poi lo colpì a ripetizione col cuscino. I due si divertirono a colpirsi con i cuscini per mezz’ora poi vedendo che Andrew rimaneva neutrale andarono ad attaccarlo coinvolgendo anche lui nel conflitto. La battaglia andò avanti fino a mezzanotte quando i tre ragazzi si addormentarono con i cuscini in mano, esausti.

[Fra'92]

Molto intrigante
Continua così

[Davyl]

Mi piace molto questo stile di scrittura, avvincente, intrigante ed appassionante. Anche la trama della storia mi piace, non sarà delle più originali, ma è senza dubbio fuori dagli schemi. Mi piace

[Rowelence]

Grazie a tutti!^^

[GoTeo]

Mi piace molto questo stile di scrittura, avvincente, intrigante ed appassionante. Anche la trama della storia mi piace, non sarà delle più originali, ma è senza dubbio fuori dagli schemi. Mi piace

Quotissimo ......Bravissimo
Cmq volevo chiederti una cosa????
Hai detto che Rechel ha 15 anni; e Dan sui 35..........
,ma Alexander e Andrew quanti ne hanno???? (così tanto per sapere )
se l'avevi scritto scusa!!

[Rowelence]

Alexander ne ha 22 e Andrew 15...grazie del commento!