Bello, mi piace questo scontro, le descrizioni offrono una visuale perfetta del combattimento fra i due, benissimo.
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Diario di un Jedi: Ordine 66
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Originariamente Scritto da gogeta_92 Visualizza MessaggioBello, mi piace questo scontro, le descrizioni offrono una visuale perfetta del combattimento fra i due, benissimo.Originariamente Scritto da -marea- Visualizza Messaggiomolto bello, complimenti !
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Originariamente Scritto da Creed Visualizza MessaggioE perché mai?Il riso abbonda nella pancia dei cinesi,La vita è bella quando dura poco, Il cane del vicino è sempre più verde.
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Se quelli usati dai cloni su Kamino si possono chiamare pc allora ok........L'ultimo capitolo della FF è molto ben descritto cosa che ti ho già detto anche nei post precedentiIl riso abbonda nella pancia dei cinesi,La vita è bella quando dura poco, Il cane del vicino è sempre più verde.
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LE DUE FORZE
Il tonfo della piattaforma metallica fu come un segno, una manna dal cielo, un appiglio dove aggrapparsi disperatamente, i due guerrieri della forza si guardarono per un istante nelle loro facce, smettendo per qualche attimo di colpirsi, scrutando l’espressione nemica, attendendo il momento propizio per attaccare.
Dai piccoli faretti montati sull’ascensore venne emessa una luce intensa che abbagliò la stanza, fu quello il segnale, fu quello il nuovo inizio dello scontro dopo pochi attimi di pausa, serviti a tutteddue per ricaricarsi e concentrarsi nuovamente al meglio, al fine di spezzare le difese avversarie.
E ricominciarono a menarsi con attacchi e fendenti violentissimi, diretti sia alle gambe, sia al busto, sia alla faccia; paravano pugni, schivavano calci laterali spostandosi dall’altra parte, sferravano raffiche di colpi velocissimi, balzavano qua e la come due grilli, e cercavano disperatamente l’uno di uccidere l’altro.
“Mi fai pena” Disse Jeng in tono canzonatorio e spregevole mentre attaccava furiosamente Sery.
“Tu non mi fai pena, mi fai solo schifo, perché non sei Jeng, il vero Jeng!” Rispose l’altro mentre roteava furiosamente la spada azzurra.
Con un attacco fulmineo, eseguito magistralmente con la vera potenza del lato oscuro, Jeng eseguì perfettamente un fendente roteante, girando su se stesso parando le stoccate di Sery, per poi caricare il colpo e una volta finita la rotazione su se stesso infierire sulla lama dell’avversario, che cadde con un rumore metallico, per terra, lontano dai due.
“CREPA!”
Un micidiale calcio allo stomaco fece volare via il Jedi, che però evitò la caduta trasformando il volo in un’elegante capriola e atterrando come una piuma sopra la piattaforma metallica.
“Vieni a prendermi!”
Con un gesto della mano la spada che era caduta ritornò nelle mani del jedi e si accese con un rumore di energia, seguito da un ronzio continuo, tipico delle lame laser.
“Arrivo fratello”
Con un balzo spettacolare Jeng era già davanti al nemico, e con furia estrema tornarono a scambiarsi colpi di spada più velocemente di prima, riversando nelle lame tutta la forza interiore che avevano, a quel punto, il motore si accese, e l’ascensore cominciò a salire mentre i due stavano sopra di esso in perfetto equilibrio menando raffiche di fendenti, stoccate, parate e ogni genere e sorta di attacco eseguito con la spada laser.
“Rimpiangi questo potere, sento che lo rimpiangi, sento che vorresti essere come me!” Urlò Jeng
“Mai e poi mai, mai e poi mai diventerei un assassino come te!” Rispose Sery
“Un assassino? Povero stolto, voi jedi siete un branco di poveri idioti senza spina dorsale, non avete nemmeno le palle per sperimentare il VERO POTERE DELLA FORZA!”
“Secondo te l’omicidio e la sofferenza sono il vero potere? Se è vero, mi hai deluso, mi hai deluso anche in qualità di sith!”
“CHIUDI LA BOCCA BASTARDO!”
Con un ruggito degno del più grande predatore della foresta, il sith si scagliò contro Sery colpendolo al mento con un pugno che lo fece volare fuori dalla piattaforma, in caduta libera in mezzo all’oscurità.
E mentre il suo corpo fluttuava nel vuoto si rese finalmente conto che quell’avversario con cui si batteva altri non era che la reincarnazione di tutto ciò che lui odiava, di tutto ciò che lui aveva combattuto sin da giovanissimo, di tutto quello che lui avrebbe voluto che scomparisse per sempre.
In quello stato non riusciva a concentrarsi, la caduta e il pugno lo avevano leggermente stordito, era come se lui e la forza non erano più connessi, uniti, non riusciva a stabilire un legame con quell’energia che i jedi veneravano, era completamente inerme, a quel punto Jeng avrebbe fatto di lui quello che voleva.
Jeng lo sapeva.
Sapeva che Sery era confuso e deconcentrato, dunque ne approfittò senza perdere tempo, alzò lentamente la mano sinistra, mentre la piattaforma saliva e lo illuminava, e da essa cominciarono a formarsi particelle energetiche di colore rosso, e, come un incendio, presero fuoco, arsero, si infiammarono, vennero caricate di energia negativa, e poi, vennero scagliate senza pietà verso quell’uomo fluttuante nel vuoto, come delle saette, come delle mani, come dei getti protesi verso l’obbiettivo, centrarono il jedi provocando un gran dolore, scagliato senza pietà contro la parete legnosa, che andò in pezzi, per poi precipitare rovinosamente.
Ma la Forza non lo avrebbe abbandonato, concentrandosi, cercando disperatamente di unirsi alla forza, riuscì in una piccola impresa, conficcò la spada laser contro la parete frenando così la sua caduta in un turbine di sfrigolii e fumo che proveniva dal muro di legno.
“Non demordi eh?”
“Non demordo!”
Lo sguardo di Sery si infiammò di colpo, la sua determinazione fu tale che con una capriola inversa afferrò la spada, poi poggiò i piedi nel legno e con tutta la forza delle sue gambe si spinse in volo verso il nemico, con la lama sguainata, pronta a colpire.
“Non mi sorprenderai sporco jedi!!!”
Allungando di nuovo il braccio Jeng continuò a sparare senza pietà quelle fiammate rosse verso Sery, sferrate in un continuo attacco omicida, ma prontamente il jedi roteava magistralmente la spada azzurrina, e con lampi di energia e colpi ben diretti riusciva a deviarli contro il sith stesso, che a sua volta li respingeva all’avversario, fino a quando la carica non si esauriva dissolvendosi.
Finalmente con un ultima spinta aerea Sery riuscì a ritornare nella piattaforma e a contrattaccare con un fendente rovesciato, eseguito tenendo la spada al contrario, completamente girato di lato.
“Tsk!”
Il colpo fu parato tranquillamente da Jeng, che rispose menando attacchi violentissimi ancora più velocemente, mentre l’ascensore era quasi arrivato ad una porta chiusa, posta in alto.
I due guerrieri la notarono, e decisero che dovevano entrarvi dentro, dunque senza esitare, nello stesso medesimo istante, si esibirono in un balzo felino verso l’alto, completando l’acrobazia con due capriole perfettamente sincronizzate, che finirono con un bagliore e uno scontro di spada laser, subito dopo i due adottarono tattiche differenti, Sery, molto più tranquillo e pacato, scese e atterrò dolcemente sulla piattaforma sotto, che saliva lentamente verso la porta, Jeng invece, molto più irrequieto e impaziente, poggiò le gambe vicino alla suddetta porta, si slanciò nel muro dall’altra parte del pozzo con una capriola aerea, e una volta li sfruttò la sua muscolatura per darsi un’ultimo slancio verso l’altro lato, sfondando la porta e perforandola con il suo possente corpo.
Pochi secondi dopo la piattaforma arrivò lassù, Sery scese e attraversò la porta fatta a pezzi, e si ritrovarono di nuovo faccia a faccia.Last edited by Creed; 05 febbraio 2008, 10:27.
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da dove hai postato alle 9?
Comunque mi è piaciuta la descrizione, anche se verso la fine è diventata un po' confusa...ben descritti anche i sentimenti provati dai due.Embrace your dreams, and...whatever happens, protect your honour...of SOLDIER!
[Zack Fair, Crisis Core: Final Fantasy VII]
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Originariamente Scritto da Jeng Visualizza MessaggioRimpiangi questo potere, sento che lo rimpiangi, sento che vorresti essere come te!
Originariamente Scritto da Sery Visualizza MessaggioSecondo te l’omicidio e la sofferenza sono il vero potere? Se è vero, mi hai deluso, mi hai deluso anche in qualità di sith!
Originariamente Scritto da Narratore Visualizza Messaggioconficcò la spada laser contro la parete frenando così la sua caduta in un turbine di sfrigolii e fumo che proveniva dal muro di legno.
Se no per questi tre piccoli errori è un gran ben capitolo, ben descritto e molto movimentato: Bel lavoroIl riso abbonda nella pancia dei cinesi,La vita è bella quando dura poco, Il cane del vicino è sempre più verde.
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