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Time and Dreams III: The Final War

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  • #31
    D'ho secondo
    ma l'importante è commentare ottimo capitolo Creed, questo Zeliah è davvero straordinario, sia in senso buono che no ,anche se è preoccuante la situazione...
    il nostro Smoke riuscirà ad arrivare dagli altri??!!
    sigpic
    Il mio primo video adesso rimodernato.... "braccio destro di Dante™"
    Ed ecco il secondo OSCAR DBA 2007/2008 :"Miglior critico di ff"
    Mia LongShot con Gogeta_89

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    • #32
      Ed eccomi...la terza ^_^!!
      Capitolo magistrale anche questo, atmosfera oscura troppo bella e adatta a scontri appassionanti tra Smoke e il nuovo nemico, Zeliah...
      Questo tizio è fortissimo e malvagio....ma mi incuriosisce !
      Chissà di quale combriccola farà parte...e quale sarà il suo vero aspetto?
      E poi quell'arma è geniale..cioé appare dal nulla e ha un nome fantastico..ed è potente!
      Complimentoni, aspetto presto il prox capitolo ^^!
      "L'uomo non vivrà in questo modo in quanto uomo, ma in quanto in lui c'è qualcosa di divino" Aristotele Mia FF: "Al di là delle apparenze". 59° Cap!

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      • #33
        Grazie mille a tutti per i commenti, sono felice che vi sta appassionando

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        • #34
          Letto anche il secondo capitolo
          Bravo,questa FF tecnicamente si sta dimostrando molto superiore alle altre!
          Stai facendo proprio un bel lavoro

          Comment


          • #35
            Originariamente Scritto da Uomo Tigre Visualizza Messaggio
            Letto anche il secondo capitolo
            Bravo,questa FF tecnicamente si sta dimostrando molto superiore alle altre!
            Stai facendo proprio un bel lavoro
            Mille grazie mbare^^
            A livello di trama ti stuzzica?

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            • #36
              Zeliah Vs Smoke

              ZELIAH VS SMOKE




              Smoke assunse un’espressione serissima e parecchio incavolata, rivolgendosi a Zeliah che gongolava: “Sai una cosa Zeliah? Sei un gran pezzo di merda!” Detto questo balzò con estrema furia e si avventò sul nemico sferrando un pugno allo stomaco, Zeliah venne sbalzato via e finì contro un’automobile che venne letteralmente fracassata, i vetri esplosero mentre la carrozzeria venne perforata dal corpo del guerriero nero.
              “Lo prendo come un complimento!” rispose ridendo Zeliah mentre cercava di rimettersi in piedi aiutato dalla sua arma, usandola a mò di bastone.
              Smoke capì che non poteva lasciare così tanto tempo a Zeliah, doveva neutralizzarlo prima ancora che potesse attaccare.
              “Che tu ci creda o no figlio di “£%&=^ questa storia finisce qui!” Digrignando i denti e ruggendo come un predatore assetato si sangue il prode Smoke fece brillare il braccio meccanico, puntandolo contro Zeliah.
              “ALL’INFERNO, ZELIAH!”
              I colpi partirono e una raffica di proiettili venne sparata con forti boati verso l’avversario, creando lampi di energia che sparivano dissolti in piccolissime particelle nell’aria.
              Incredibilmente Zeliah spostò il collo e l’ondata di ky energetico venne svagliata contro l’automobile al quale era appoggiato, e inevitabilmente le pallottole luminose trapassarono da parte a parte il veicolo, per poi schiantarsi contro il muro dall’altra parte della carreggiata.
              “Ti spiace se attacco un po’ io? Graaaazie!”
              Zeliah bruscamente si alzò e con un colpo deciso della sua asta di metallo centrò Smoke allo stomaco, con un affondo letale, che mandò il sayan contro una porta, ma la porta era l’ingresso scorrevole di un supermercato, dunque la suddetta porta non ebbe il tempo di aprirsi tanta era la velocità con cui il sayan veniva scaraventato, perciò essa venne completamente distrutta e fatta a pezzi da Smoke, che, circondato da pezzi finissimi di vetro fluttuanti, cadde rovinosamente per terra mentre le lastre, che risplendevano nell’aria cariche di luce, precipitarono sopra il corpo del prode guerriero, imprigionandolo nel pavimento senza dargli nessuna possibilità di divincolarsi.
              Smoke era nei guai.
              Guai seri.
              Guai mortali.
              Zeliah, che aveva assistito alla scena, parve divertito che il destino lo stesse aiutando, quindi a passi lenti uscì dal reticolo stradale fatto di palazzi, per entrare in quello degli scaffali e dei prodotti commerciali.
              “Tsk…Smoke, Smoke, Smoke, non vedi che tutto, anche gli oggetti inanimati, ci stanno esplicitamente comunicando che la vittoria sarà mia?” esclamò Zeliah ridendo sadicamente, con quella sua espressione omicida in volto, che lo rendeva assolutamente terrorizzante per chiunque, ma Smoke cercava di rimuovere la paura dalla sua mente, cercava disperatamente di concentrarsi e tentare di togliersi tutto quel vetro di dosso, perché in quei momenti anche un passo falso poteva costargli la morte, una morte lenta e dolorosa: sarebbe deceduto completamente dissanguato mentre Zeliah tormentava il suo cadavere infilzandolo con la Night Melody tinta di rosso.
              Nel momento in cui Smoke fracassò l’entrata tutta la gente prese a correre in preda al panico, chi correva verso l’uscita di emergenza, chi chiamava la polizia e chi ne approfittava per rubare qualche zenie dalle casse dove la gente, un minuto prima, stava pagando varie merci, alimentari e non.
              Era davvero un gran bel supermercato, di quelli ben forniti, era un complesso reticolo di scaffali, un labirintico luogo dove la gente si immergeva nell’afrodisiaco piacere dello spendere i soldi senza un minimo criterio, per comperare cibi buonissimi, prodotti per le case e strumenti di vario tipo.
              Il capo di quel posto, senza scrupoli, non esitava a ricorrere a metodi non proprio legali per avere sempre clientela, tramite minacce e anche omicidi a chi parlava male del supermercato o di chi discuteva su alcune effettive mancanze di esso.
              Le commesse stesse per avere quel posto di lavoro non avevano esitato a sedurre il loro futuro capo e a portarselo a letto, a Neo-City tutto funzionava così, era solo un business, né più ne meno.
              Nella confusione della fuga, molti prodotti e molti scaffali vennero buttati giù involontariamente, e molta gente era ferita, Smoke doveva fare in fretta non solo per se stesso, ma anche per gli altri, anche se sicuramente la persona che avrebbe salvato avrebbe chiamato la polizia dicendo che “un maniaco sessuale l’aveva presa con la forza e voleva violentarla” o nel caso di un uomo avrebbe riferito “che un pazzo vestito da carnevale lo aveva picchiato e aveva messo a repentaglio la sua vita” inventando inoltre che non aveva cercato di difendersi, quando sicuramente avrebbe preso Smoke a pugni, che, per non provocare risse, se ne sarebbe andato via con pochi salti.
              “Bene bene bene, dove eravamo rimasti? Ah ecco! Dovevo ucciderti…”
              La Night Melody oscillò nell’aria due volte, creando onde sonore simili ad una melodiosa musica, melodiosa si, ma anche pericolosa.
              Dopo le due oscillazioni apparirono due tagli sulla guancia del sayan, a forma di “X”, esattamente come un certo Bardack, sayan leggendario che si era opposto fino alla fine alla tirannia e alla crudeltà del conquistatore spaziale noto come Freezer.
              “Sei un verme, ecco cosa sei, uno sporco assassino e VERME!” Gridò con tutto se stesso Smoke, chiudendo gli occhi mentre urlava, ma facendo ciò i piccoli pezzi di vetro si mossero e per un istante i jeans e la maglia si tinsero di rosso, segno che i pezzi acuminati avevano risentito delle onde sonore provocate dal grido del prode Smoke.
              “Ah ah ah ah…attento con quelle Smoke, fanno male!”
              “Sai che ti dico? Colpiscimi se ce la fai, ti giuro sulle mie sigarette che schivo il colpo e ti massacro seduta stante, avanti, fallo!”
              Zeliah parve capire le reali intenzioni del sayan, dunque sorrise.
              “Ho capito, vuoi usarmi come deterrente, un motivo che sponga il tuo cervello a non pensare ai vetri ma alla Night Melody, cosicché tu ti potrai spostare anche se il vetro ti feririrà, e ti provocherà un’infezione mortale.”
              “Tranquillo Zeliah, sono abituato ai rischi, anche se stanotte non è che ne abbia incontrato uno decente” Smoke fece una risatina sarcastica, il che fece infuriare notevolmente Zeliah, che, toccato nell’orgoglio, non ci pensò due volte e affondò con violenza la sua arma contro il sayan.
              “Hai abboccato pesce lesso!” pensò Smoke mentre schivava il colpo.
              Risultato: dolore assoluto in tutto il corpo.
              Spostandosi di lato le schegge di vetro vennero infilzate nella carne di tutto il corpo, conficcandosi violentemente e provocando moltissimi tagli e ferite da cui colava del sangue, che rendeva rossi i jeans neri e ritoccava dello stesso colore anche la maglia.
              “AAAARGH!”
              Il suo urlo per un attimo fece girare la gente, prima che tornassero a correre verso l’uscita di emergenza del supermarket.
              La Night Melody era stata scagliata contro il pavimento, ed ora era conficcata su di esso, a pochi centimetri da Smoke, che doveva tenersi in posizione rialzata con l’ausilio delle mani, completamente insanguinate, se avesse lasciato la presa e si sarebbe lasciato cadere, il metallo dell’arma di Zeliah lo avrebbe fatto a fette, aveva un'unica chanche, Zeliah era alle sue spalle, bastava solo continuare a tenersi sul braccio, alzare tutto il corpo come quando si effettua una flessione su una mano, distendere e flettere i muscoli della gamba destra e menare un calcio alla ceca verso dietro, che con un po di fortuna avrebbe sbalzato via Zeliah e dunque anche l’asta metallica, dopodiché bastava poggiare il piede, sorreggersi su di esso e compiere un balzo per atterrare dove non c’era vetro.
              Ci provò.
              “Zeliah!”
              “Si?”
              Smoke sorrise.
              “Ficcati quell’asta nel &%$”^&$!!!!!!”
              Con una rotazione del corpo pressoché perfetta Smoke eseguì alla perfezione un calcio rotante che colpì violentemente la mascella di Zeliah, dal quale venne sputata fuori molto sangue, il cappuccio venne irrimediabilmente tolto e strappato via dalla potenza dell’attacco, e il suo aspetto fu rivelato:
              La sua faccia era di una carnagione molto chiara, quasi bianca, e sulla guancia destra, che corrispondeva alla guancia sinistra dalla posizione di Zeliah si poteva vedere un tatuaggio completamente rosso, raffigurante un disegno tribale a forma di cerchio, piene di linee che si incontravano a spirale, e nei lati rotondeggianti tanti piccoli triangoli, sembrava la raffigurazione del sole.
              Attorno agli occhi vi erano dei tribali anch’essi rossi, che contornavano quella parte della faccia rendendo ancora piu folle la faccia di Zeliah.
              Gli occhi erano bianco/azzurri e i capelli erano sparati all’indietro, ricadendo in morbidi ciuffi rosso fuoco sia sulle spalle e sia davanti alla fronte.
              Afferrando con tutta la forza l’arma, Zeliah venne scagliato via dalla potenza furiosa del sayan, che, esibendosi in un poderoso salto tenendosi con la gamba che aveva attaccato il guerriero oscuro, si rimise perfettamente in piedi nel punto senza schegge.

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              • #37
                Commenti?

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                • #38
                  e sono di nuovo il primoooo a commentare l'altro capitolo di creed............. stupendo creed come al solito

                  Comment


                  • #39
                    Grazie mille Blacksea

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                    • #40
                      Di niente fino a ora è la FF che mi piace di più

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                      • #41
                        Meraviglioso il capitolo...Troppo forte Smoke, con il suo coraggio e al contempo il suo sorriso ironico anche di fronte alla morte...un tipo da ammirare, senza dubbio ! Mi è piaciuto soprattutto quando l'aspetto di Zeliah è stato rivelato e la sequenza di mosse che ha fatto il saiyan per rimettersi in piedi dove non c'erano schegge...grandioso!!!
                        Complimentoni, sei veramente bravo !!
                        "L'uomo non vivrà in questo modo in quanto uomo, ma in quanto in lui c'è qualcosa di divino" Aristotele Mia FF: "Al di là delle apparenze". 59° Cap!

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                        • #42
                          Originariamente Scritto da Lynd Visualizza Messaggio
                          Meraviglioso il capitolo...Troppo forte Smoke, con il suo coraggio e al contempo il suo sorriso ironico anche di fronte alla morte...un tipo da ammirare, senza dubbio ! Mi è piaciuto soprattutto quando l'aspetto di Zeliah è stato rivelato e la sequenza di mosse che ha fatto il saiyan per rimettersi in piedi dove non c'erano schegge...grandioso!!!
                          Complimentoni, sei veramente bravo !!
                          Così mi fai arrossire
                          1000 Grazie del commento positivo

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                          • #43
                            Un meraviglioso capitolo Creed!!!!
                            Smoke con questi suoi comportamenti si è dimostrato un vero sayan GRANDISSIMOOO!!!!
                            finalmente si è capito come è fatto Zeliah ,molto particolare e i movimenti dell'attaco di Smoke sono stati descritti benissimo

                            p.s.:scusa il ritardo
                            sigpic
                            Il mio primo video adesso rimodernato.... "braccio destro di Dante™"
                            Ed ecco il secondo OSCAR DBA 2007/2008 :"Miglior critico di ff"
                            Mia LongShot con Gogeta_89

                            Comment


                            • #44
                              Originariamente Scritto da GoTeo Visualizza Messaggio
                              Un meraviglioso capitolo Creed!!!!
                              Smoke con questi suoi comportamenti si è dimostrato un vero sayan GRANDISSIMOOO!!!!
                              finalmente si è capito come è fatto Zeliah ,molto particolare e i movimenti dell'attaco di Smoke sono stati descritti benissimo

                              p.s.:scusa il ritardo
                              Grazie anche a te GoTeo!
                              Non preoccuparti per il ritardo

                              Comment


                              • #45
                                Spero vi piaccia!

                                E’ LA FINE…MA FORSE NO



                                Dopo aver compiuto tutta quella serie di manovre Smoke era molto stanco, sfinito, i suoi muscoli non rispondevano più, sanguinava dappertutto e ansimava vistosamente tenendosi la spalla col braccio sinistro e tenendo la testa leggermente abbassata.
                                Quella lunga combinazione di mosse lo aveva sfiancato, non era sicuro di poter proseguire lo scontro, sarebbe sicuramente morto, doveva escogitare qualcosa; si girò dietro di sé e cominciò ad osservare le schegge di vetro per terra, poi pensò a tutta quella fatica per riuscire a togliersi di lì, forse sarebbe stato meno pericoloso conficcarsi le lastre nella carne e poi togliersele, bastava un tamponamento veloce con qualche asciugamano in vendita al market e sarebbe tornato come nuovo, ma purtroppo quella mossa così contorta gli aveva provocato ferite e crampi ovunque.
                                “Ma bravo Smoke, adesso mi hai fatto davvero incazzare!” Urlò Zeliah completamente pervaso dalla rabbia, con quegli occhi che fiammeggiavano d’ira al solo guardare quel Sayan.
                                Smoke mentre ansimava sorrise per qualche secondo, in risposta al grido di Zeliah, ma era un sorriso sarcastico, tirato, forzato, in realtà Smoke stava perdendo quell’incontro, tra pochi minuti sarebbe stato ucciso.
                                “ORA CHE SONO INCAZZATO MIO CARO, TI SBATTERO’ CONTRO UN INTERO ESERCITO DI PHANTOM!!!!! MUORI BASTARDO!!!!!” Con la saliva che veniva sputata dalla bocca di Zeliah, con gli occhi sgranati pervasi di furia e con i capelli che svolazzavano al vento, Zeliah decise di evocare un gruppo di Phantom.
                                “Phantom?” pensò Smoke, sgranando gli occhi.
                                “So cosa pensi verme, e so che hai già incontrato i Phantom, i Phantom sono il nostro personale esercito, sono i nostri simili, ma, noi siamo più forti, e come quel vecchio pazzo stava cercando di dirti, loro non sono altro che il frutto della….ma no, non voglio rovinarti la sorpresa, lo scoprirai quando morirai!!!!” Gridò Zeliah rabbioso, poi si chinò in avanti e riprese un discorso sorridendo lievemente “Perché quando tu sarai a terra e starai per esalare il tuo ultimo respiro, io ti sussurrerò nell’orecchio la truce verità di questo mondo, e tu finalmente capirai cosa vuol dire disperazione, e oblio” Il sorriso divenne una profonda risata.
                                “Mandami pure i tuoi Phantom, sono sicuro di batterli, se è come credo io sono le creature nere che mi hanno attaccato alla Disco-Sanctuary…beh, li perforerò con il blaster come ho già fatto lurido pezzo di merda.” Smoke inspirò del fumo, e poi lo buttò fuori creando una folta nube intorno a se.
                                “Bravo, vedo che capisci al volo, è esatto, i Phantom sono le creature nere che pervadono questa città, questo nuovo mondo!” Rispose Zeliah con le braccia al cielo.
                                “E da quale stramaledettissimo buco provengono?”
                                “Quando muori te lo dirò…” Ancora una volta Zeliah mostrò quel sorrisetto sadico e antipatico, Smoke assunse un’espressione seria e incavolata, rabbiosa, voleva proprio farlo a pezzi.
                                “Ma ora basta con le chiacchere, è tempo che tu muoia, PHANTOM! OBBEDITE AL VOSTRO SIGNORE!!!!!!” Zeliah pose il braccio destro di fianco, improvvisamente fu pervaso di una sorta di energia oscura, e in un attimo, sospesi in aria, apparirono tante infide creaturine nere, con gli occhi gialli e fiammeggianti, e con un mantello fatto del loro stesso corpo, che svolazzava a contatto col vento notturno di Neo-City.
                                “E’ la fine” Pensò Smoke.
                                Ma poi, un miracolo, Smoke era salvo, non sapeva nemmeno il perché, ma era salvo.
                                I Phantom erano protesi con i loro lunghi artigli contro di lui, pronti a ghermirlo con le loro fauci bianche, pronte a fulminarlo con i loro occhi gialli, pronte a banchettare con il cadavere del sayan.
                                Ma improvvisamente, senza che neanche se ne accorgessero, il loro sorriso mutò in serietà, gli occhi fiammeggianti si restrinsero e piccoli puntini gialli, gli artigli vennero ritirati e i mantelli smisero di svolazzare.
                                La serietà, successivamente, mutò in paura, terrore, dolore, gli occhi scomparvero completamente, dissolti in vampate gialle, il mantello e il corpicino si restrinsero lasciando lunghe scie nere che si dissolvevano nell’aria, gli artigli vennero spazzati via come quando una foglia secca viene fatta a pezzi da una folata di vento impetuoso, vento nordico.
                                E fu un vento a spazzarli via, urlando con le loro vocine stridule vennero dissolti da una forza che proveniva dai lati, ma non una forza qualsiasi, e nemmeno un attacco potentissimo, bensì: semplice luci, provenienti dai faretti di un’automobile modernissima.
                                “Cosa?” pensò Zeliah mentre si girava verso sinistra con la fronte corrugata dalla sorpresa, dallo stupore.
                                “Da oggi in poi adorerò la polizia urbana” si disse Smoke sfoggiando un leggero sorriso, e sospirando come per dire <<fiuu, mi è andata bene>>.
                                Infatti, di lato, si stagliavano decine e decine di automobili della polizia, parcheggiate su tutta la lunghissima strada, che bloccavano il passaggio a tutti gli altri veicoli stradali.
                                Erano delle macchine molto sofisticate, sembravano essere uscite da un film di fantascienza, anche se quella era la dura verità; erano completamente bianche, come forma assomigliavano a delle macchine sportive, avevano delle strisce azzurre sui fianchi e quattro portiere per ognuna; i vetri erano lavati benissimo, quasi splendevano a contatto con le insegne al neon creando bagliori.
                                Le ruote erano di colore nero pece, montate su uno scheletro in acciaio speciale, l’ultimo ritrovato della tecnologia di Neo-City.
                                E davanti alle vetture i faretti proiettavano una luce intensa e abbagliante, che fece dissolvere in pochi secondi il gruppo di Phantom che stava attaccando Smoke sotto ordine di Zeliah.
                                Improvvisamente tutte le portiere si aprirono,alcune dal lato sinistro dell’auto, altre dal lato destro, e ne uscirono numerosissimi poliziotti armati fino ai denti con pistole e mitra.
                                Non erano dei poliziotti convenzionali, erano solo una spece di mercenari che lavoravano per il miglior offerente, il vecchio aveva ragione: in quella città era solo un business.
                                Visto che i capi mafiosi erano la fetta di socetà più ricca e potente loro potevano assicurarsi un intero esercito militare e moltissime caserme sparse per Neo-City.
                                Il compito di questi poliziotti/mercenari è quello di mantenere ordine in città e far rispettare le leggi dittatoriali del loro capo, nonché sindaco della città.
                                In un certo senso alla gente piaceva vivere sotto l’ala protettiva del boss, con decine di squadre che pattugliavano le strade, ma allo stesso tempo erano permesse moltissime cose come la droga e l’omicidio, in parole povere tutto andava come diceva il capo: se una notte un ragazzo ubriaco uccideva un vecchio per strada la cosa non veniva punita, anzi, lui se ne fregava altamente dicendo “Sono pur sempre ragazzi”.
                                Se invece accadeva qualcosa che minacciava i suoi interessi lui faceva intervenire molte squadre, ed ora Smoke e Zeliah si stavano battendo accanto ad un supermarket, il cui padrone era una sorta di leccapiedi e informatore del boss.
                                Questo minacciava i suoi affari perché la metà dei soldi che il padrone faceva li doveva dare la suo capo, in cambio aveva diritto alla vita libera.
                                “Fermi con le mani in alto!” Urlò uno dei poliziotti in divisa nera puntando una futuristica pistola di metallo contro Zeliah, mentre tutti gli altri presero fucili e altre armi alquanto bizzarre.
                                Una cosa era certa: questi tizi non si facevano mancare nulla.
                                Tra divise iperprotettive, stivali anti scivolo, armi all’avanguardia e veicoli ultracorazzati erano la forza che dominava Neo-City, che faceva le veci del Boss, solo per dire e mostrare alla gente che “loro hanno il potere”.
                                Zeliah parve deluso al fatto che doveva liberarsi di quei rompiscatole quando aveva un avversario più che degno di fronte a lui.
                                “Dovremo rimandare il nostro scontro a più tardi” Disse Zeliah in tono forzato.
                                “La fortuna mi ha assistito ancora una volta, festeggerò con una bella sigaretta!” Pensò Smoke mentre tirava fuori il pacchetto di tabacco e l’accendino.
                                “Questi pezzenti li sistemo io, tienti pronto per quando arriverò!” Gridò Zeliah, e con un urlo di battaglia si lanciò contro i poliziotti brandendo la Night Melody, mentre a terra Smoke si fumava una bella sigaretta.

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