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“Hehe! Cominciavo a temere che non sarei mai potuto uscire da quel luogo di esilio! Per quanto i metodi di Darbula siano stati certamente bruschi, non posso esimermi dal provare per lui un senso di gratitudine che durerà in eterno!” pensò Light, non appena si fu lasciato alle spalle il primo portale, da lui appena attraversato. I due portali che delimitavano la zona in cui egli aveva trascorso per secoli come Shadow la propria esistenza, erano infatti stati plasmati da Anja in modo che respingessero la malvagia creatura che, se avesse potuto scorazzare liberamente per il Limbo, avrebbe rischiato di causare grossi guai. Ora, però, che Shadow era scomparso per sempre, e Light aveva riacquisito la sua natura originale, la sua purezza gli consentiva di muoversi liberamente tra i portali, esattamente come tutti gli altri guardiani. O meglio, quasi tutti. Era infatti quello il motivo del suo viaggio, che non era dovuto soltanto alla propria bramosia di sentirsi finalmente libero. La presenza di Shadow aveva sempre interdetto a Daimasko la possibilità di recarsi ai portali oltre il secondo, e ciò rappresentava per lui un cruccio non da poco, visto che la sua amata Anja era la custode del portale successivo rispetto a quello in cui viveva la controparte malvagia di Light. Non potendo sperare di vincere contro Shadow, Daimasko aveva sempre dovuto attendere che fosse Anja, contro cui, a sua volta, Shadow non poteva competere, a scendere sino al portale dell’amato. Ciò accadeva, invero, abbastanza spesso. Però il fatto di non poter vedere la propria fiamma quando voleva rappresentava da sempre un motivo di sconforto per il colossale ma al contempo buon guerriero. “Mi sembra giusto informarlo di come adesso non corra più pericoli, e di come possa recarsi dalla sua Anja quando vuole” pensò Light, camminando lentamente verso la caverna dove Daimasko aveva dimora. Il guardiano del primo portale, in un momento di riposo, dopo lo scontro sostenuto contro Kaiohshin, se ne stava seduto su una delle rocce nei pressi dell’entrata, con aria che, per quanto potesse essere interpretabile la sua animalesca imperturbabilità, pareva pensosa. “Daimasko!” lo chiamò Light. Il guardiano si voltò nella direzione da cui era stato chiamato, e vide quella figura a lui sconosciuta ma allo stesso tempo rilassante e rasserenante alla vista, camminare tranquillamente verso di lui, sorridendo. “Chi sei?” chiese Daimasko, confuso. “Beh… è naturale che non tu non mi riconosca! Sin da quando sono giunto in questo posto, voi tutti mi avete sempre conosciuto come Shadow!” rispose Light. “Tu saresti Shadow?” sussultò un incredulo Daimasko. “Veramente, Shadow è la mia controparte malefica… ma lascia che ti spieghi tutto con calma!” disse l’ormai ex custode del secondo portale, sedendosi di fianco al colossale interlocutore.
Intanto, lo scontro tra Anja e Pai Ku Han era in una fase favorevole al guerriero della galassia dell’ovest, il quale, combinando il proprio Fire Flash con l’Iper Tornado, era riuscito a colpire duramente la guardiana del terzo portale, la quale però non sembrava per nulla intenzionata a darsi per vinta. “Qualunque cosa tu abbia in mente, Anja, ti conviene mostrarmela subito! Perché io ho fretta di concludere questo scontro! “ asserì Pai Ku Han, deciso a sferrare il colpo di grazia all’avversaria. E così dicendo le si scagliò nuovamente contro con l’Iper Tornado, deciso a travolgerla e a sancirne la definitiva sconfitta. “La fretta è cattiva consigliera, Pai Ku Han! Pagherai a caro prezzo la tua impulsività!” affermò Anja con tono perentorio, per poi sollevare il braccio verso l’alto. Un boato simile ad un tuono risuonò nell’aria, e il suo arto venne totalmente avvolto da un fulmine. “Thunder Bolt!!!” urlò Anja per poi scagliare una colossale saetta contro Pai Ku Han, il quale riusciva a non farsi sopraffare dall’elettricità disperdendola con l’aria generata dalla sua rotazione, ma nel farlo, un dubbio lo assalì. Un dubbio che presto si trasformò in agghiacciante consapevolezza. “Oh no! L’acqua!” pensò Pai Ku Han, il quale si rese conto che stava per cadere vittima dello stesso stratagemma che egli aveva usato contro la guardiana in precedenza. Anja sorrise sorniona, e protendendo verso l’alto il palmo della mano libera disse, con tono di trionfo, “Wild Wave!!!”. Essa scagliò la propria potente onda d’acqua in modo che si incrociasse con la saetta scagliata in precedenza, aumentandone esponenzialmente la potenza, sottoponendo così Pai Ku Han a una scarica elettrica potentissima. “Ahia…” pensò Darbula, immaginando il dolore che doveva star provando il compagno, che infatti urlava straziato la propria sofferenza. “Oh no! Pai Ku Han!” urlò Kaiohshin, vedendo il guerriero del Paradiso accasciarsi al suolo. “E’ ancora vivo!” asserì Zeneyu “Però adesso le cose si mettono male per lui! Il vantaggio che aveva conseguito nei confronti di Anja si è totalmente azzerato, avendo subito un colpo analogo. A questo punto torna impossibile stabilire chi tra i due abbia le maggiori probabilità di vincere” concluse la creatura divina.
“Dunque è questa la verità! Non lo avrei mai immaginato!” commentò Daimasko, una volta che ebbe finito di ascoltare la spiegazione di Light. “Già… spero solo che Ananke non se la prenda a male, ma ora che insieme a Shadow mi hanno abbandonato anche gli istinti combattivi, non me la sento più di essere un guardiano!” rispose l’ormai ex collega di Daimasko. “Non ti preoccupare! Vedrai che in qualche modo si riuscirà a sistemare questo inconveniente! Ananke lo dice sempre che fintanto che c’è lui gli altri non sono indispensabili!” disse il guardiano del primo portale con tono bonario. “Hehehe! Già! Ananke è molto sicuro di se, e ne ha tutte le ragioni! L’ho sempre visto seduto sul suo trono a fumare tranquillamente, ma anche in quei momenti di relax l’aura latente che comunque riuscivo a percepire il lui era davvero qualcosa di inimmaginabile!” commentò Light. “Pensa che è riuscito a sconfiggermi, quando ero Shadow, e a confinarmi nella zona tra il primo e il secondo portale, senza nemmeno alzarsi dal trono! Quando ho utilizzato i miei poteri illusori… si è messo a battere le mani, neanche fossimo al cinema! Quell’uomo è imperscrutabile! Non ha difetti ne punti deboli! Se penso che quei poveretti bramano di arrivare ad affrontarlo non posso che provare compassione per loro!”. “Beh… comunque adesso dovrebbero star combattendo contro la mia Anja! Pertanto il loro viaggio è giunto al capolinea! La mia piccola è troppo forte per loro!” gongolò Daimasko. “Mmm… non saprei! Per me hanno delle possibilità! Che dici? Andiamo a vedere?” propose Light. “Perché no?” rispose Daimasko. I due si scambiarono un cenno di intesa e si misero anche loro in viaggio alla volta del portale sorvegliato da Anja.
Intanto lo scontro tra Anja e Pai Ku Han continuava, leale ma cruento. Entrambi erano notevolmente debilitati dai reciproci attacchi subiti, e questo li penalizzava molto dal punto di vista della lucidità, soprattutto in chiave difensiva. Per questo motivo gran parte dei colpi sferrati dai due sfidanti andava a segno, causando ingenti danni all’avversario. Ad un certo punto, però, Pai Ku Han effettuò un salto all’indietro, quindi affermò “Hai combattuto bene Anja! E mi sono davvero divertito! Però in questo momento ho piuttosto fretta, dunque scusami se chiudo la partita!”. “Vorresti dire, che quello che hai mostrato finora non è il massimo del tuo potere?” sussultò la guardiana del terzo portale. Pai Ku Han non disse nulla, in quanto le sue azioni sarebbero state una risposta più chiara di qualsiasi parola. Egli afferrò il grande copricapo che indossava, gettandolo a terra, e aprendo una serie di piccole crepe nel ring. “Impossibile!” esclamò Kaiohshin. “Ha combattuto fino ad ora con dei vestiti pesantissimi! Staordinario!” commentò Zeneyu, mentre Pai Ku Han continuava a liberarsi dagli indumenti pesanti, sotto lo sguardo incredulo di Anja. “Hehe! Mi costa ammetterlo… ma a questo punto non ho più dubbi! Pai Ku Han è più forte di me!” disse poi Darbula. Pai Ku Han si sgranchì leggermente le ossa per poi, finalmente spogliato dei pesi, fissare Anja con aria di sfida. “Bene! Cominciamo a fare sul serio!” annunciò Pai Ku Han, mentre Anja si mise in una poco convinta posizione di guardia. Il fatto di come la situazione fosse per lei compromessa le era ormai sin troppo chiaro. L’attacco di Pai Ku Han fu rapido e micidiale. Il guerriero del Paradiso colpì ripetutamente Anja, la quale non riusciva a difendersi dalla nuova rapidità e a constare la rivelata forza di Pai Ku Han, che aveva superato la sua. “Ormai Pai Ku Han ha vinto!” commentò Darbula. Infatti, messa al tappeto da un calcio rotante ben assestato di Pai Ku Han, Anja si rialzò mettendosi a sedere e sollevando la mano destra. “Mi arrendo!” dichiarò la guardiana del terzo portale, per poi mettersi in piedi. “Riconosco la tua superiorità, Pai Ku Han! Quindi ti do il diritto di…. Aaaaargh!!!” urlò ad un certo punto Anja accasciandosi al suolo, in ginocchio, tenendosi la testa tra le mani. “Cos’hai? Ti senti male?” chiese Pai Ku Han muovendo passi esitanti versa l’avversaria, con aria preoccupata. Aveva rispetto per Anja, in quanto si era rivelata un’avversaria valorosa e leale, e il fatto che sembrasse star male lo inquietava. “No!!! Non adesso!!! Maledizione!!! Andate via!!!” urlò disperatamente Anja, che sembrava star lottando interiormente contro qualcosa. Aveva portato la mano destra allo stomaco, ed era piegata al punto ormai di far toccare la terra alla fronte. Lo scenario, intanto, stava cambiando. L’acqua che circondava il ring era diventata rosso sangue, e l’enorme palazzo stava crollando su se stesso, rivelando una volta non più celeste, bensì un cielo plumbeo e sinistro. Le grandi distese d’erba erano scomparse nel nulla, lasciando posto a una landa desertica. “Anja!” la chiamò nuovamente Pai Ku Han. “Andate via o morirete tutti! Morirete…. Aaaargh!!!!” continuò ad urlare disperatamente la ragazza.
“Oh no! Guarda!” disse Light, appena ebbe attraversato il portale, trovandosi di fronte a quello spettacolo agghiacciante. “Maledizione! Proprio adesso doveva succederle!?” imprecò Daimasko. “Ma cos’ha?” chiese il biondo ex guerriero. “Anja… ha fame!” fu la risposta del guardiano del primo portale.
Impietriti innanzi alle parole della ragazza, ma al contempo restii all’idea di abbandonarla in quello stato preoccupante, Pai Ku Han e gli altri videro i capelli di Anja, dal castano originale ad un bianco argenteo. “Sta mutando aspetto!” constatò Kaiohshin. In quel momento la guardiana del terzo portale smise di agitarsi, per poi alzare lo sguardo di scatto. I suoi occhi erano diventati verdi come smeraldi, la carnagione pallida, e nella sua bocca spiccavano due canini particolarmente sviluppati. “Un vampiro!” constatò Darbula, riconoscendo i tratti distintivi di quelle creature. “Una specie almeno… non credevo esistessero delle varietà naturali non derivanti dal demoniaco! Ne tanto meno che ve ne fossero di così potenti!” concluse l’ex sovrano dei demoni con aria preoccupata. “Dobbiamo aiutarlo!” esclamò Kaiohshin, ma prima che potesse muovere un passo, l’acqua che circondava il ring, ormai diventata scarlatta, si innalzò al cielo formando un barriera che separava Anja e Pai Ku Han dagli altri. “Ci penso io a toglierla di mezzo!” disse Zeneyu avvicinandosi, ma una voce lo fermò “No!”. A parlare era stato Pai Ku Han “Voglio cavarmela da solo! La sua forza non è affatto aumentata! E non mi spaventa il fatto che ora lei voglia uccidermi! Io resto più forte!”.
“E quello cos’è?” chiese Light vedendo in lontananza la colonna di acqua rossa. “Anja ha scelto la sua preda… non vorrei essere nei panni del malcapitato! Ora lei userà le sue armi segrete!” rispose Diamasko. “Armi segrete?” chiese sorpreso Light. “Si… in genere non le usa perché le trova sleali… ma ora che la fame l’ha accecata non si farà scrupoli! Ucciderà il suo avversario con qualsiasi mezzo se non si riesce a fermarla!” furono le inquietanti parole del guardiano del primo portale.
Davvero favoloso! A volevo ben dire: Pai Ku Han è + forte di Darbula!
Light c'ha pure i sensi di colpa! Povero...
Daimasko sarà felice!!!
L'incontro sembrava finito, invece... scopriamo xkè Anja stà nel limbo! Un Vampiro! Idea sublime! Io li ho sempre adorati!!! Chissà adesso che succederà...
Spoiler:
E qui, dopo Naruto, passiammo a Buffy: l'ammazza vampiri giusto!?
E io ke pensavo di essere l'unico ke voleva metterli...
Ecco perchè Anja é nel limbo, é un vampiro, una trovata geniale Final. Chissà cosa saranno le sue armi segrete. Pai Ku Han dovrà mettercela tutta per poter vincere.
Ananke da l'impressione di essere veramente fortissimo, invincibile.
E qui, dopo Naruto, passiammo a Buffy: l'ammazza vampiri giusto!?
E io ke pensavo di essere l'unico ke voleva metterli...
Spoiler:
A dire il vero stavolta no! Non è una serie che seguivo, anche se mi pare ci sia un personaggio con un nome simile in quella serie (Ma in realtà "Anja" è il nome di una mia amica, che infatti puoi trovare nell'elenco di coloro che mi hanno "prestato" i propri personaggi.
A dire il vero stavolta no! Non è una serie che seguivo, anche se mi pare ci sia un personaggio con un nome simile in quella serie (Ma in realtà "Anja" è il nome di una mia amica, che infatti puoi trovare nell'elenco di coloro che mi hanno "prestato" i propri personaggi.
Spoiler:
Peccato era 1 bella serie! Si, in effetti c'era Anja (Anjanka), ma non era 1 vampiro bensì 1 demone della vendetta!!!! Avevo supposto he il nome fosse di quella persona!
Intanto lo scontro tra Piccolo e Borjack continuava a essere totalmente a senso unico. Il guerriero namekiano stava letteralmente massacrando il proprio avversario, che era oramai stato atterrato innumerevoli volte senza riuscire ad abbozzare un pur minima reazione in grado di contrastare il proprio avversario. “Forza Borjack! Lo so perfettamente che puoi fare meglio di così! Ti ho visto combattere! Ricordalo!” lo ammonì Piccolo, dopo aver per l’ennesima volta scagliato al suolo il proprio avversario. Lo zardiano non rispose, ma si limitò a rialzarsi attaccando di nuovo il proprio avversario con un’onda di energia di colore verde smeraldo. Piccolo ne fu stizzito “Non capisco perché non si decida a fare sul serio! Forse mi sfugge qualcosa?” si chiese il maestro di Gohan per poi spostarsi agevolmente con la super velocità alle spalle di Borjack e colpirlo con violenza facendolo schiantare per l’ennesima volta contro una montagna, in quello che nemmeno si poteva definire un duello. Quello altro non era che un pestaggio in piena regola, con Borjack che non faceva altro che subire innanzi alla superiorità di Piccolo. “Forse dipende dal potenziamento di Babidy! Si! Deve essere così! Probabilmente gli permette di attingere al massimo della sua forza senza doversi trasformare! Altrimenti non avrebbe senso che non si sia ancora trasformato! Non può non essersi reso conto che con quella forza non potrà mai sconfiggere Piccolo!” commentò Zangya. “Probabile…” disse Arier, il quale comunque pareva preoccupato.
“Ma cosa combini, Borjack!!? Non puoi farti sconfiggere da quel muso verde! Più che altro, dopo dovrei vedermela con quei mostri da solo! Non puoi farmi questo! Reagisci stupido zardiano che non sei altro!!!” imprecò Babidy vedendo il proseguo dello scontro dalla propria sfera di cristallo. “Ma dove diavolo è finito Ghiller? Perché non mi contatta? E anche gli altri sono spariti! Mi hanno lasciato da solo a vedermela con questi seccatori! Il bello è che poi quei tre pretendono di spartirsi l’universo con me! Non meriterebbero nulla!” continuava a brontolare lo stregone, il quale, alterato da ciò che vedeva, decise di vedere come proseguiva l’altra battaglia, e ciò lo confortò maggiormente, in quanto Drako stava a sua volta avendo agevolmente la meglio sui terrestri. Tenshinhan, dopo aver scagliato il suo infruttuoso Ultimate Kikoho, era rimasto senza forze ed era stato sbattuto al suolo con un colpo di coda ben assestato, ed era ora privo di sensi. Crilin tentava valorosamente di opporsi al mostro, il quale però giocava con lui come il gatto col topo. E se per lui Crilin era un topo, Videl era a malapena una mosca, da scacciare con un semplice battito d’ali, o un colpo di coda. Ad un certo punto l’ennesima fiammata di Drako travolse Crilin, il quale si fece scudo con il suo vortice d’aria, ma non riuscì ad annullare totalmente il colpo, e venne anche lui definitivamente sconfitto, strammazzando al suolo, svenuto. Oramai restava soltanto Videl impegnata nel disperato tentativo di tenere a bada il colossale drago. “Maledetto!!! Io sono Videl! Sono la moglie di Gohan! E non ti permetterò di fare del male ai miei amici!!!” urlò Videl che finalmente raggiunse lo status Extreme. Le cose però non cambiavano granché, dal momento che, anche in quello stato, la sua forza era inferiore a quella di Tenshinhan. In ogni caso, non era da lei arrendersi, e avrebbe dato il massimo anche in quella disperata battaglia.
“Ok! Adesso mi sono stancato! Ti annienterò, Borjack!” asserì Piccolo, il quale oramai si era reso conto di come il proprio avversario non fosse in grado di sviluppare una forza superiore a quella dimostrata sino ad allora. “Bravo, Piccolo! Oramai hai vinto! Dagli il colpo di grazia!” lo incoraggiò Goten. “Maledetto…” imprecò Borjack, ridotto in condizioni pietose, e oramai soltanto in attesa di subire il colpo di grazia. “Non ci sarà nemmeno bisogno del mio intervento…” commentò Elore. “Infatti… meglio così!” annuì Arier con un sorriso. Per l’ennesima volta, Piccolo si lanciò contro Borjack per poi scagliarlo in aria con un violento montante al mento. “Infernal Oblivion!!!” urlò il namekiano, per poi utilizzare il suo colpo migliore contro Borjack. L’attacco andò a buon fine, e lo zardiano fu intrappolato. “Sei finito!” pensò Piccolo con un sorriso sardonico. “Maledetto stupido!” commentò Babidy assistendo alla scena dalla sfera di cristallo, quindi prese l’unica decisione saggia “Adesso basta! Pappapapàààà!!!!!” urlò il mago per poi teletrasportarsi sul luogo dello scontro. “Babidy!” sussultò Goten. “Che cosa?” esclamò sorpreso Piccolo nell’udire come il malvagio stregone fosse apparso sul campo di battaglia. Prima che chiunque potesse fare qualsiasi cosa Babidy scagliò un incantesimo su Piccolo, costringendolo a interrompere la procedura dell’Infernal Oblivion e liberando, così, Borjack. “Maledizione! Non ci voleva!!!” imprecò Piccolo per poi, espandendo l’aura, liberarsi dal controllo di Babidy, ma oramai il danno era fatto, e il namekiano in quello scontro non avrebbe più potuto utilizzare nuovamente l’Infernal Oblivion. “Ti ringrazio, Babidy!” disse Borjack, affiancandosi al mago “Non ringraziarmi! Stavi facendo una figura aberrante! Mi è persino toccato venirti ad aiutare! Che pena!” commentò con disprezzo il figlio di Babidy. Quindi si voltò verso Piccolo “ Affronteremo insieme questo muso verde! Così almeno ce ne libereremo una volta per tutte!”. Il namekiano incrociò le braccia e ridacchiò “Non montarti la testa! La tua presenza è una seccatura, ma niente di più! Prima mi hai colpito in un momento di vulnerabilità, e anche in quel caso mi sono liberato senza problemi del tuo sortilegio! Anzi, ti devo ringraziare per essere arrivato qui! Vorrà dire che spedirò due esseri infami all’inferno invece che due!”. “Come osi? Tu non ti rendi conto di chi sono io! Io sono….. aaaargh!!!” urlò Babidy. Piccolo, e tutti i presenti rimasero sbalorditi da ciò che si palesava davanti ai loro occhi. Babidy era completamente avvolto da un bozzolo di filamenti di energia, che ne lasciava scoperta solo la testa. A bloccarlo in quel simulacro di fili era stato nientemeno che Borjack. “Eh? Ma non erano alleati?” Si chiese sorpresa Elore. “Borjack!!! Cosa significa tutto questo???” imprecò Babidy nel disperato tentativo di liberarsi. L’ex tiranno di Zard guardò sorridendo sardonicamente il mago, quindi disse con tono di disprezzo “Credevi davvero che io, il grande Borjack, mi sarei posto al tuo servizio senza pormi domande? Sottovalutare l’intelligenza degli altri è la più triste forma di idiozia! Lo so bene che se mi hai dato questi poteri era per raggiungere uno scopo! E che una volta che lo avessi ottenuto questo sarebbe potuto essere un pericolo per me! Ma al contempo il tuo potere mi faceva comodo! Per questo ho finto di credere alle tue parole e ho accettato di fare quanto volevi! Per spingerti ad abbassare la guardia!” rivelò il malvagio fratello di Zardock. “Maledetto! Traditore!!!” sbraitò Babidy, dimenandosi “E’ inutile che ti agiti! Senza poter usare le braccia non puoi scagliare incantesimi, e non sei abbastanza forte per rompere quei fili! Pertanto ti conserverò in vita, imprigionandoti, una volta che lo scontro sarà terminato! In questo modo potrò far uso del tuo potere senza rischiare che tu me ne possa privare!” lo derise Borjack, quindi con un potente calcio lo scagliò lontano, facendolo precipitare al suolo molto distante, in modo che non venisse coinvolto nel resto dello scontro, in quanto la sua morte avrebbe portato alla perdita dei poteri da parte dello zardiano. “Bene! Ora possiamo riprendere!” sghignazzò Borjack. Detto questo, Borjack si voltò verso Piccolo disse con sorriso irriverente “Ti ringrazio per la gentile assistenza! Sapevo che se mi fossi trovato in pericolo Babidy sarebbe uscito allo scoperto per salvarmi! Dunque era importante che mi trovassi di fronte a qualcuno che fosse capace di mettermi in quelle condizioni!”. Piccolo ringhiò per il disappunto, mentre anche gli altri guerrieri iniziarono a preoccuparsi. “Ora però che non sono più vincolato alla volontà di Babidy, e che egli non è nelle condizioni di togliermi il potere… finalmente posso dare sfoggio della reale entità del mio potere!” dichiarò Borjack, per poi iniziare ad espandere la propria colossale aura smeraldina. I suoi capelli divennero di colore rosso sgargiante, la sua muscolatura crebbe consistentemente, e la sua pelle assunse una tonalità di verde più chiaro. “Ecco il vero potere di Borjack… adesso comincia la vera battaglia!” pensò Piccolo, pronto a cimentarsi in una lotta che sarebbe stata del tutto diversa rispetto a prima. “Dannazione! Le cose si mettono male! La forza di Borjack è aumentata moltissimo! Non so se Piccolo sia ancora in grado di vincere a questo punto, soprattutto senza l’Infernal Oblivion!” commentò Goten, stringendo i pugni. “Che tu sia dannato, Borjack!” pensò tra se e se Zangya. Arier invece voltò lo sguardo in direzione della propria compagna “Elore…” la chiamò lo zeffiriano. “Ho capito! Mi preparo…” annuì lei per poi alzarsi in volo verso l’alto, portandosi fuori dalla zona dove infuriava la battaglia. Aveva bisogno di isolarsi e concentrarsi, infatti teneva gli occhi chiusi, cercando di entrare in armonia con la natura di quel pianeta a lei ignoto.
Intanto, Videl sia pure alla massima potenza, poteva ben poco contro la potenza di Drako. Oramai le aveva tentate tutte, ma il mostro aveva neutralizzato ogni attacco, e contrattaccato senza pietà una figlia di Mister Satan che oramai stentava a reggersi a piedi. Il drago di Babidy fissava la minuscola avversaria con un’aria malvagia. Infatti Drako non poteva nemmeno considerarsi un animale. Egli non era mosso dall’istinto, ma dalla crudeltà. La moltitudine di ferite che ricopriva il corpo dei tre esseri umani, le cui cyber cloth erano squarciate in più punti erano chiaro segno di come il mostro si fosse accanito su di loro, divertendosi a farli soffrire atrocemente. “Maledetto…” mormorò Videl, per poi stringere il pugno destro, accumulando in esso tutta la propria forza. “Non mi arrenderò maiiiiii!!!!!” urlò l’impavida terrestre per poi scagliarsi disperatamente contro il mostro, pronta a colpirne l’orrido muso con un pugno. Stranamente, Drako non fece alcuna opposizione, permettendo alla terrestre di colpirlo. Ovviamente il drago non si mosse di un millimetro, tanta era la sua superiorità nei confronti dell’avversaria. Ma in quel momento accadde qualcosa di impreventivabile, un autentico miracolo. Il corpo di Drako si disintegrò innanzi allo sguardo incredulo di Videl. “Non riesco a crederci! Ce l’ho fatta! L’ho distrutto!!!” esultò la donna. In realtà Drako era emanazione diretta della magia di Babidy, e una volta interrotto il contatto magico con il mago, il drago creato con un suo incantesimo era svanito nel nulla. L’ironia della sorte aveva voluto che fosse stato proprio Borjack a salvare i tre terrestri da una fine che sembrava ormai inevitabile, infatti l’attacco di Videl era partito esattamente nell’istante in cui lo zardiano aveva imprigionato il mago. Ovviamente però, questo Videl non poteva saperlo. “Non so come ho fatto ma ce l’ho fatta! Hehehe! A volte mi spavento da sola da quanto sono forte! Devo solo credere di più in me stessa!” pensò la madre di Pan, ringalluzzita e galvanizzata dalla vittoria ottenuta contro il drago, benché ignorasse il fatto di non aver avuto altro merito se non quello di resistere fino al momento in cui la sorte era giunta a salvare lei e i propri amici. Quindi Videl si avvicinò a Crilin e Tenshinhan, aiutandoli a rimettersi in piedi. Ovviamente, appena udirono quanto era avvenuto, anche loro rimasero increduli. “L’hai sconfitto tu??? Incredibile! Ma quanto forte sei diventata?” chiese un allibito Crilin. “Devo ammettere che sono sbalordito!” confessò Tenshinhan, sbattendo confuso tutti e tre gli occhi. “Bene! Ora possiamo proseguire!” asserì Videl. Crilin e Tenshinhan si misero in posizione di “attenti” e urlarono “Signorsì signora!” in una scena un po’ comica. Del resto, era meglio non contraddire chi si era dimostrata capace, anche se non si sapeva come, di abbattere un mostro come Drako con un singolo colpo.
Intanto lo scontro tra Borjack e Piccolo era ripreso, e la situazione si era totalmente capovolta. Ora era lo zardiano a risultare in palese vantaggio nei confronti del guerriero di Namek, il quale era in palese difficoltà. Borjack afferrò per il collo l’avversario, riverso a terra, per poi sollevarlo verso l’alto, con in volto un’espressione di sardonico divertimento. “E allora? Sbaglio o dovevi farmi abbassare le arie?” lo provocò Borjack per poi colpirlo con un pugno in pieno addome, scagliandolo al suolo e sollevando una scia di polvere alta decine di metri. “Temo che tu mi abbia sottovalutato!” sogghignò lo zardiano. Sia pure a fatica, Piccolo si rialzò, ma sorprendentemente sul suo viso vi era un’espressione sicura “Ti sbagli Borjack… immaginavo sin da quando ho visto che non ti eri trasformato, che mi sarei potuto trovare in una simile situazione! Non pensare di essere l’unico capace di bluffare! Presto avrai una sgradita sorpresa!” pensò il namekiano.
LIVELLI DI COMBATTIMENTO SCONTRO CON DRAKO (FINE)
Ice Videl 190.000.000
Ice Videl Extreme 240.000.000
Drako 400.000.000
Drako (Babidy imprigionato) 0
LIVELLO DI COMBATTIMENTO PICCOLO VS BORJACK (SECONDA PARTE)
Piccolo 950.000.000
Majin Borjack (Massima potenza) 1.100.000.000
Che episodio inaspettato, Borjack é stato furbissimo, Babidy pensava che fosse uno scemo ma in realtà lo scemo era lui. Anche Piccolo però é molto intelligente, é ha bluffato. Lo scontro é sempre più interessante.
videl pensa di essere fortissima, povera
Videl, Videl, la superbia andò a cavallo e tornò a piedi, dunque attenta alle considerazioni che poni su te stessa .
Confesso di esser un po' delusa dalla fine dello scontro, ma allo stesso tempo sollevata. Di sicuro, senza un colpo di fortuna (o sfortuna?) non avrebbero potuto batterlo.
E così Borjack vuole l'ultrapotenza. Mi sa che ha fatto i conti senza l'oste, quindi prevedo che per lui non sarà così facile raggiungere i suoi scopi.
Ma... La scena dove Light descrive come è stato battuto da Ananke fa paura (aspettatevi un disegno al riguardo più avanti, lui che batte le mani quando è sotto effetto delle allucinazioni è fantastico !)!
Confesso di esser un po' delusa dalla fine dello scontro, ma allo stesso tempo sollevata. Di sicuro, senza un colpo di fortuna (o sfortuna?) non avrebbero potuto batterlo.
Si, diciamo che ho voluto fare uno scontro un pò "particolare"... del resto razionalmente parlando non esisteva un modo in cui i tre terrestri potessero sconfiggere un nemico che difensivamente poteva portarsi a livelli pari a 800.000.000
Si, diciamo che ho voluto fare uno scontro un pò "particolare"... del resto razionalmente parlando non esisteva un modo in cui i tre terrestri potessero sconfiggere un nemico che difensivamente poteva portarsi a livelli pari a 800.000.000
Un Ultimate Kikoho, combinato agli attacchi di Videl, Crilin, e Yamcha, poteva distruggere la barriera.
Sfortuna vuole che il povero Yamcha fosse morto poco prima ç__ç.
Che storia! Borjack, in effetti, dalla sua storia non lo credevo tanto stupido da sottomettersi cosi a Babidy... però nemmeno m'immaginavo 1 cosa del genere! Geniale!
Anche Piccolo ha degli assi nella manica!? Mha!
Spoiler:
Basta non ha già avuto troppo!?
Che starà mai facendo Elore!? Si mette in contatto con Madre Natura?
Spoiler:
Be come alleata sarebbe invincibile eh...
Videl ha preso tutto da papino, vedo!
Ma allora Gero non c'entrava niente! Ci sono altri 3 tizi! Chi saranno!?
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