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Dragon Ball Adventure! Nuovi Episodi!

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  • Ad un certo punto, mentre i quattro continuavano a parlare attraversando le strade deserte qualcosa attirò l’attenzione di Zeneyu, che si voltò di scatto verso la finestra di uno degli edifici. “Che succede, Zeneyu?” chiese Kaiohshin. “Niente, mi è sembrato di aver avvertito una presenza, ma a quanto pare mi sbagliavo” rispose il guerriero divino, per poi proseguire nel cammino. “Fiuu… c’è mancato un pelo! Quello spilungone dalla pelle violacea ha davvero dei riflessi molto sviluppati! Devo stare attento! Se mi faccio scoprire poi chi lo sente padron Latan?” pensò una figura celata nell’ombra dell’edificio su cui poco prima Zeneyu aveva posato gli occhi. Qualcuno stava seguendo il gruppetto, all’insaputa del medesimo, per il volere dell’angelo caduto, nei cui piani, a quanto pareva, Kaiohshin e i suoi compagni avevano un ruolo importante, al punto da far si che essi venissero tenuti costantemente d’occhio. Il gruppetto proseguì nel proprio attraversare la città finché non giunse in quella che doveva essere la piazza centrale di Rivul. Ancor prima di mettere a fuoco le terribili immagini che si sarebbero loro palesate innanzi, i loro polmoni furono pervasi da un intenso tanfo di morte, tale da suscitare in loro una forte sensazione di nausea. Cadaveri. Una montagna di corpi dilaniati, molti dei quali talmente devastati da essere oramai ridotti ad ammassi sanguinolenti irriconoscibili nelle loro parti, era stata innalzata in quella piazza, quasi a voler rappresentare un barbaro monumento alla potenza dei vincitori che si erano spietatamente accaniti sui vinti. “E’ spaventoso! Una carneficina in piena regola!” commentò Pai Ku Han, mentre Kaiohshin, profondamente turbato nella propria sensibilità da quello spettacolo ebbe un mancamento, rischiando quasi per svenire tanto era profondo il senso di angoscia che lo attanagliava, e poco ci mancò che desse di corpo. Zeneyu non disse nulla, limitandosi ad aiutare la divinità a rimanere in piedi. “Questo non è il risultato di una battaglia! Quasi tutti i corpi qui ammucchiati sono di persone dalla scarsa forza combattiva! Questo è uno sterminio di civili!” spiegò Darbula, mantenendo un certo contegno. Del resto egli, in quanto demone non aveva alcun diritto di provare indignazione per la crudeltà altrui. Malgrado questo il suo animo era tormentato. Davvero prima che il suo cuore fosse purificato egli era davvero capace di concepire una crudeltà di tale entità? Se ciò era vero, beh… egli cominciava a dubitare fortemente che la seconda possibilità che gli era stata data fosse qualcosa da egli meritato. “Non capisco perché la cosa la sorprenda… caro il mio ex sovrano Darbula! E’ nella logica delle cose che i primi a essere soppressi siano gli esseri inutili! Chiunque abbia un potere tale da valere qualcosa può sempre tornare utile come schiavo!” disse la voce di un nuovo venuto, attirando su di se l’attenzione del quartetto. Dalla carnagione rossa e dal vestiario ornato di vistosi e letali ornamenti quali punte di ferro e lame a mezzaluna all’altezza delle spalle si poteva avvincere come si trattasse di un guerriero del casato dei demoni di fuoco, e il fatto che egli si presentasse alla testa di una nutrita schiera di altri demoni della pelle dello stesso colore tradiva la propria carica di ufficiale. “Tsk! Siamo rimasti tanto scossi dalla vista di questo scempio da distrarci! Maledizione! Abbiamo dato loro modo di circondarci!” esclamò contrariato Pai Ku Han, mentre constatava come altri demoni di fuoco stessero sopraggiungendo da tutte le vie capillari che confluivano in quel piazzale. “Sono centinaia! Possibile che nessuno di noi si sia accorto di loro!?” chiese Kaiohshin, rimproverandosi per aver abbassato la guardia in quel modo. L’unico a non sembrare turbato dalla cosa era Zeneyu, il quale si limitò ad un laconico commento “Io si”. Il sono era freddo e risoluto, quasi spaventoso, tanto che Pai Ku Han e Kaiohshin non poterono fare altro che guardarlo con sguardo intimorito. A quanto pare tutta quella malvagità stava risvegliando la collera di quell’essere divino e presso quest’ira si sarebbe manifestata in tutta la propria devastante potenza. Ignaro di aver scatenato le ire di Zeneyu, il demone che aveva parlato in precedenza si rivolse nuovamente a Darbula con tono sprezzante “Allora, razza di traditore!? Hai rinnegato la tua natura demoniaca sino al punto di…” ma egli non ebbe nemmeno il tempo di finire di parlare che Darbula scoppiò a ridere. “Hahahaha! Tieni a freno la lingua, bimbo! Dogan e Krayl potevano permettersi di giudicarmi un traditore! Ma vista la tua giovane età suppongo che il giorno in cui salì al trono tu fossi ancora a vagire nella culla! Dunque non arrogarti diritti che non ti spettano, oppure….” disse Darbula per poi scomparire con la super velocità e portarsi alle spalle del proprio avversario senza che questi avesse nemmeno il tempo di reagire, portandogli la sciabola all’altezza della gola “…io potrei prendermi la libertà di sgozzarti come un maiale, così, senza nemmeno interessarmi di chi tu sia ne perché tu ce l’abbia tanto con me! Lo trovi divertente, caro il mio soldatino ben indottrinato?” disse l’ex sovrano dei demoni, dal cui tono sembrava che egli fosse tornato il malefico diavolo di un tempo, tanto che al malcapitato che si trovava in predicato di essere giustiziato sul posto gelò il sangue, e ogni possibile replica gli morì in gola. I propositi di Darbula, qualunque essi fossero, vennero meno quando un’intimazione giunse dalla bocca di Zeneyu. “Sarò soltanto io a punire questi miserabili assassini! Voi statene fuori! Kaiohshin! Porti via gli altri con il teletrasporto! Non consiglio a nessuno di restare nei paraggi quando la mia ira si abbatterà su di loro!” disse il guerriero divino, con un tono tanto perentorio da non ammettere repliche. Darbula lasciò andare la sua potenziale vittima, e si aggrappò a Kaiohshin per essere teletrasportato lontano da quel luogo, dove Zeneyu minacciava di scatenare un vero e proprio inferno. “Hahaha! Vorresti batterci tutti da solo!? Ma siamo centinaia!” disse uno dei demoni. Per tutta risposta Zeneyu espanse la sua spaventosa aura, facendo tremare le terra e il cielo, lasciando allibiti i demoni, i quali cominciarono a muovere dei passi all’indietro. “Potete anche essere milioni per quanto mi concerne! Ma la mia decisione è irrevocabile! La vostra esistenza di mostri cessa in questo preciso momento!” tuonò Zeneyu “ESTINZIONE LUCENTE!!!”. Una colossale esplosione di energia bianca divampò tutta attorno a Zeneyu, espandendosi per chilometri e chilometri, travolgendo chiunque si trovasse in quello sconfinato raggio di azione. Di Rivul non era rimasto più nulla se non un cratere profondo decine di metri, e dell’esercito di demoni che stanziava nella città non restava nemmeno la polvere. L’attacco di Zeneyu era stato spaventoso, e nessuno che ne fosse rimasto coinvolto aveva avuto scampo.
    Da un’altra parte, al di fuori del raggio d’azione dell’attacco di Zeneyu, una figura dalla maschera gialla e ammantata di nero si materializzò dal nulla e disse “Uaaaaah!!! Accidenti che potenza! Mio caro Kabal… se ti facevi colpire dall’attacco di quel tizio temo che non ne saresti uscito vivo! Meno male che mi sono teletrasportato in tempo!” disse il seguace di Latan che aveva fino a quel momento pedinato il gruppo di Zeneyu, rischiando per questo di rimanere vittima involontaria dell’attacco del guerriero divino. “Ora però è meglio che mi sbrighi a trovarli! Il maestro Latan mi ha raccomandato di non perderli di vista!” pensò tra se e se l’araldo dell’angelo caduto. Prima però che potesse rimettersi sulle tracce dei propri obbiettivi, una voce alle spalle lo fece bloccare. “Fermo dove sei! Straniero! Sei tu che hai combinato quel macello a Rivul?” chiese un demone dalla pelle blu scura, parandosi assieme ad alcuni suoi compagni innanzi a Kabal. “Hehehe! No no! C’è stato un malinteso! Io non centro nulla! Lo giuro!” disse sguaiatamente l’uomo mascherato con il solito modo di fare a metà tra il tonto e l’accondiscendente. “Mmmm… per quanto un idiota come te non sembri poter avere nulla a che fare con questa faccenda preferiamo comunque che tu venga con noi! Così potremmo interrogarti!” disse il demone dalla pelle blu. “Ma io non posso… ehm… ho un appuntamento!” si lamentò bambinescamente Kabal. “Hahaha! Ci rincresce ma dobbiamo insistere!” disse il demone blu. “Oh beh… se dovete insistere allora…” disse Kabal il cui tono si era fatto improvvisamente serio.

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    • Intanto Kaiohshin, Darbula e Pai Ku Han avevano raggiunto Zeneyu. “Li hai eliminati tutti… non pensavo che saresti arrivato a tanto! Hai sempre manifestato disdegno alla prospettiva di togliere la vita a qualcuno!” disse Kaiohshin. “Sbaglia, Kaiohshin! Io non ne ho eliminato nemmeno uno!” disse il guerriero divino. “Che??? Come sarebbe?” chiese incredula la divinità. “L’energia dell’estinzione lucente penetra nell’animo di chi ne viene colpito, e lo fa cadere in uno stato di coma profondo, da cui ci si risveglia qualche ora dopo! Quando si risveglieranno saranno essere purificati da ogni malvagità! In questo senso essi come malvagi hanno cessato di esistere!” spiegò Zeneyu. “E tutta questa devastazione? E il tuo volerci far allontanare? Noi dovremmo essere al sicuro da quell’energia, non essendo malvagi! E poi dove sono i corpi?” chiese confuso Pai Ku Han. Zeneyu sorrise “Pensi che avrebbe avuto senso lasciare quei demoni privi di malvagità in un mondo come questo? Sarebbero stati sterminati! Per questo ho combinato all’estinzione lucente una tecnica di trasferimento dimensionale… per trasportarli altrove! Essi si rifaranno una vita in qualsiasi posto dove essi possano essere finiti, ma lo faranno senza più il germe del male dentro di loro! Questa è la loro punizione!” disse il guerriero divino. “Punizione?” ripeté Kaiohshin. Zeneyu sorrise di nuovo “Lei mi sorprende, Kaiohshin! Estirpando il male da dentro di loro ho comunque alterato la loro essenza e la loro personalità! Li ho privati del libero arbitrio! Non concorda con me che questo rappresenta comunque un intervento punitivo?” disse egli. Kaiohshin si sentì in profondo imbarazzo. Zeneyu aveva perfettamente ragione sia nel suo parlare sia nell’essere sorpreso che una divinità non avesse subito compreso la natura della sua punizione. Eh si… aveva ancora così tanto da imparare.
      “Seccatori… come se io avessi tempo da perdere!” commentò Kabal, lasciandosi alle spalle i corpi senza vita dei malcapitati demoni che avevano osato intralciarlo. Sarebbe potuto sfuggire loro con il teletrasporto, ma aveva deciso di togliere loro la vita per un semplice capriccio, al contrario di Zeneyu che, pur ferito nel più profondo dell’anima dalla crudeltà dei demoni con cui si era battuto, aveva avuto per loro un gesto di pietà, non togliendo la vita ad alcuno.

      P.s: Capitolo lungo anche stavolta! Troppe cose da raccontare!

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      • Kabal!!!????Quanto adoro quel personaggio!è ironico e crudele allo stesso tempo!Che colpo mostruoso quello di Zeneyu!In totale un buon episodio!
        La mia prima FF!http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=89182

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        • Ma poveri piccoli demoni! Tutti a massacrarli... che tristezza!

          U_u riecco Kabal (ha finito di recinare in Naruto evidentemente! )

          Gran bell'ep.! Mi piace l'introspezione di Darbula, che ora capisce come è cambiato...
          sigpic
          La mia FF (con riassunto) http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=75487
          Altre mie FF http://gamesurf.tiscali.it/forum/sho...42#post1433042

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          • Sublime questo capitolo !
            La distruzione e la desolazione di Rivul sono incredibili, mi è sembrato di assistere a quello scempio...poi, quando ho letto la descrizione di tutti quei poveri corpi ammassati e sanguinanti...ho provato pietà e un lieve turbamento anch'io!
            Caspita, il nostro Darbula è cambiato parecchio eh...prima non avrebbe mai provato quello strano senso di tristezza alla vista della città e dei civili sterminati, anzi, forse si sarebbe fatto una risata, senza pensarci oltre .
            La punizione di Zeneyu è stata a dir poco straordinaria !! Questa è in effetti la condanna più grave...essere privati della libertà di scelta .
            Oh, riecco Kabal! E' sempre fantastico, sapendo alternare la serietà ai momenti di riso e spensieratezza!

            Davvero bellissimo come ep., è stato un vero piacere leggerlo tutto ^^!
            "L'uomo non vivrà in questo modo in quanto uomo, ma in quanto in lui c'è qualcosa di divino" Aristotele Mia FF: "Al di là delle apparenze". 59° Cap!

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            • EPISODIO 157: DEGLI IMPLACABILI ANTAGONISTI

              Toma evitò agilmente un pugno sferratogli da Crilin per poi colpire con violenza il padre di Marron con un destro in pieno viso. Il saiyan sovrastava palesemente il terrestre in potenza e velocità e continuò a colpire il compagno di C-18 con una serie di pugni al torace, senza che questi riuscisse a reagire in alcun modo, faticando oltremodo a rimanere in piedi, sforzo che venne vanificato da una spazzata di Toma, che con la gamba destra colpì quella portante dell’umano facendolo cadere rovinosamente a terra. Senza alcuna pietà il vecchio amico di Bardack si chinò sul corpo riverso dell’allievo di Muten per poi tempestarlo con altri terribili pugni, che facevano schizzare continuamente fiotti di sangue dal corpo straziato di Crilin. Quello scontro si stava rivelando totalmente a senso unico, e il terrestre sapeva che se non avesse fatto subito qualcosa si sarebbe ritrovato ben preso all’altro mondo. Non erano solo velocità e potenza a rendere Toma un formidabile avversario, ma anche la sua attitudine alla lotta tipica dei saiyan, una ferocia difficile da concepire per un umano, e ancor di più da contrastare. Con un guizzo Crilin riuscì finalmente a reagire, portando le mani ai lati del viso e utilizzando un Tayoken, per poi approfittare del conseguente momento di stordimento di Toma per allontanarsi da lui e preparare il contrattacco. Crilin portò le mani al fianco destro ed iniziò a caricare una Kamehameha, per poi scagliarla contro il saiyan, il quale però riuscì ad evitarla con un salto, anche se non aveva ancora riacquistato la vista, cosa che lasciò di stucco l’avversario. Dimostrando totale coscienza di dove Crilin si trovasse, benché l’effetto abbagliante del Tayoken gli precludesse la possibilità di vederlo, Toma si lanciò in picchiata contro l’allievo di Muten per poi colpirlo con un potente calcio rotante in volo scagliandolo lontano con tanta violenza da fargli sfondare una rupe rocciosa senza che il corpo di Crilin smettesse di volare, quindi con la super velocità il saiyan si portò sopra il terrestre e con un pugno in pieno addome lo fece schiantare sul terreno, esercitando una pressione tale da farlo affondare di diversi metri sotto la sabbia. “Percepisce la mia aura! Ecco perché riesce a difendersi anche da cieco! La sua forza non è assolutamente paragonabile a quella di Radish! Devo fare qualcosa, o mi ucciderà!” pensò Crilin tra se e se mentre si contorceva tra gli spasmi del dolore.
              “Maledetta! Finiscila di prendermi in giro!” urlò intanto Videl mentre cercava oramai da diversi minuti di colpire Seripa, la quale però si limitava a schivare ogni colpo con facilità. “I tuoi attacchi sono banali! Sei abbastanza forte ma riesco a prevedere ogni tua mossa con anticipo! E’ questa la differenza tra una razza di perdenti come i terrestri e dei guerrieri del calibro di un saiyan!” la canzonò Seripa. “Basta! Chiudi il becco!” urlò la madre di Pan per poi colpire la saiyan con un pugno in pieno viso. “L’ho colpita!” pensò Videl con tono esultante. “E ti sei affannata tanto per poi colpirmi con tanta fiacchezza?” ribatté però Seripa con il pugno di Videl ancora appoggiato sul suo volto. “Cosa?” sussultò Videl, il cui braccio venne afferrato dalla mano destra di Seripa prima ancora che la figlia di Satan avesse modo di realizzare quanto detto dall’avversaria. La saiyan scostò la mano di Videl dal suo volto appena tumefatto, quindi sorrise e sibilò “Ora ti insegno io come si combatte… bambina!”. E così dicendo Seripa tirò a se Videl per poi colpirla con un pugno al seno con la mano libera, un punto certo non vitale ma estremamente doloroso per una donna. Fatto questo Seripa afferrò la moglie di Gohan per i capelli per poi colpirla con una potente ginocchiata in pieno viso, lasciandole andare la mano restando a vedere come l’umana si fosse piegata in due dal dolore portandosi le mani al volto. Decisa a non darle tregua, la donna saiyan si portò in volo sopra di lei con la super velocità colpendola con un calcio alla schiena e facendola stramazzare prona al tappeto. Fatto questo Seripa fece un altro balzo atterrando con le ginocchia sulla spina dorsale di Videl la quale urlò per il dolore straziate. La saiyan la afferrò nuovamente per i capelli e disse “Che delusione! Mi era stato detto che per essere degli esseri umani voi foste in gamba! Evidentemente le mie fonti non erano ben informate!”. Detto questo affondò il volto di Videl nella sabbia, con l’intento di farla soffocare, facendo pagare con una morte lenta e crudele il semplice fatto che l’avversaria non si fosse rivelata all’altezza delle sue aspettative. “Non posso perdere in questo modo! Devo reagire!” pensò tra se e se la madre di Pan, conscia del fatto che il combattimento non fosse ancora finito.
              “Prendi questo!” urlò Zangya scagliando una sfera di energia verde contro Zaina la quale si difese semplicemente compiendo un movimento circolare della mano destra, lasciando al passaggio di questa una scia di luce azzurra, al contatto con la quale la sfera di Zangya si dissolse letteralmente. “Cosa? Che fine ha fatto il mio colpo?” si chiese l’ex seguace di Borjack con espressione incredula. “Ora ci provo io!” esclamò Goten espandendo al massimo la sua aura di Super Saiyan 2 per poi scagliare una gigantesca Kamehameha contro la misteriosa donna nemica. Zaina, per nulla turbata, compì un nuovo movimento circolare, stavolta con la mano sinistra, lasciando al proprio passaggio la stessa scia di luce celeste, al contatto della quale la Kamehameha di Goten sparì nel nulla, lasciando come prova della propria precedente esistenza solo una pioggia di polverina azzurra brillante. “Neutralizza ogni attacco con una facilità disarmante! Le basta compiere dei movimenti tanto semplici per dissolvere le nostre onde! Ma si può sapere chi è il nostro avversario?” chiese Zangya, mentre Goten era rimasto letteralmente basito. “E’ inutile! Ve l’ho detto! Voi non potete vincere contro di me! E credetemi quando vi dico che non ho intenzione di farvi del male! A riprova della mia sincerità vi offro ancora una volta la possibilità di rinunciare alla sfera del drago! Consegnatecela e avrete salva la vita!” disse Zaina, con tono che pareva di sincera carità nei confronti dei propri avversari. Zangya e Goten erano troppo pervasi dalla rabbia e dalla determinazione per poter credere alle parole della donna. Del resto, se anche lei avesse avuto realmente un valido motivo per bramare le sfere, lo stesso valeva per loro. “Te lo puoi scordare! Non vi cederemo mai la sfera!” disse Goten, per poi rivolgersi a Zangya “Attacchiamola insieme alla massima potenza! Voglio proprio vedere se sarà capace di difendersi!”. “Ok! Proviamoci!” annuì Zangya. Zaina abbassò il capo e sospirò rassegnata “Razza di stupidi…” pensò ella tra se e se. Il figlio di Goku e la compagna di Zardock iniziarono a bombardare di attacchi energetici l’aliena, la quale però, come intenta ad eseguire una sorta di danza, riusciva a vanificare ogni colpo tramite l’ausilio di quelle scie di luce che accompagnavano ogni movimento del suo corpo. “Anf! Anf! Non serve a nulla! Dannazione!” imprecò Goten nel constatare come Zaina si fosse difesa senza alcuna fatica da ogni offensiva. L’attacco di Goten non era stato tuttavia del tutto inutile, in quanto, in mezzo a quella confusione, Zangya era riuscita a portarsi alle spalle di Zaina, e prima che questa potesse fare qualsiasi cosa, la bloccò con i suoi filamenti di energia, immobilizzandola. “Grande! Bel colpo Zangya!” esultò Goten. Zaina però non fece una piega, e con tono rilassato disse “Non avete ancora capito? Gli attacchi di energia, in ogni loro forma, sono totalmente inutili contro di me!”. A conferire veridicità alle proprie affermazioni, Zaina si liberò dei fili senza il minimo sforzo, come fossero stati stelle filanti, lasciando esterrefatti Zangya e il fratello di Gohan. “Pazzesco! Hai visto cosa ha fatto?” chiese Goten, incredulo. “Certo che ho visto! Non ho mai visto nulla di simile! Non ha nemmeno dovuto forzare! E’ come se i miei filamenti avessero perso ogni energia nell’avvinghiarsi a lei! Questa donna è davvero capace di dissolvere l’energia!” disse Zangya. “Per essere precisi la scompongo… e quella sorta di polverina che compare al posto dei vostri attacchi sono le particelle residue ed inerti che risultano da tale scomposizione! E’ una facoltà che solo io e gli abitanti del mio pianeta conosciamo! Dunque non mi meraviglia che questa abilità vi lasci così sorpresi!” disse Zaina. “Beh… allora non ci resta che affrontarla in un corpo a corpo!” asserì Goten. “Prego… non avete che da provarci!” lo sfidò Zaina.

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              • “Maledizione!” pensò tra se e se Tenshinhan, sbattuto violentemente al suolo dall’ennesimo attacco di Panbukin. Quel saiyan tarchiato si era dimostrato un combattente formidabile, e aveva messo in crisi Tenshinhan nello stesso modo in cui i suoi compagni avevano fatto con Crilin e Videl. In particolare il treocchi si trovava in una situazione molto pericolosa, in quanto Panbukin stava per scagliare contro il prostrato terrestre un attacco di energia dalla potenza impressionante. In quel momento però una forza invisibile colpì il saiyan facendolo schiantare al suolo, lasciando di stucco Tenshinhan. La stessa cosa accadde a Toma e Seripa, e ciò permise a Crilin e Videl di rialzarsi e di realizzare con incredulità chi fosse stato l’autore di quell’offensiva. Jiaozi se ne stava sospeso nell’aria con entrambe le mani protese in avanti, che rivelavano come l’amico di Tenshinhan si fosse appena prodotto in un potentissimo attacco telecinetico. Poco distante stava il corpo riverso di Toteppo, ritrovatosi lungo disteso per terra senza probabilmente nemmeno rendersi conto di cosa fosse accaduto. Questi, assieme agli altri saiyan, si rialzò e tutti e quattro riconobbero immediatamente nel plasmatore terrestre Jiaozi il loro assalitore. “Ehi! Non mi direte che è stato quel piccoletto a stenderci tutti!” esclamò incredulo Panbukin, per poi scagliarsi contro Jiaozi. “Non sottovalutarlo solo per la statura, Panbukin!” lo avvertì Toma, ma invano. Con un semplice gesto della mano Jiaozi immobilizzò il saiyan per poi scaraventarlo violentemente al suolo innalzando una poderosa colonna di polvere. Seripa provò ad attaccare il piccoletto con un raggio di energia, ma anche questi fu bloccato dalla telecinesi di Jiaozi, che poi lo rispedì al mittente, con la donna che dovette far ricorso a tutti i propri riflessi per evitare di essere colpito dal suo stesso attacco. “Quel piccoletto è pericoloso…” pensò Toma. “Hehehe! A quanto pare stavolta è stato Jiaozi a salvarci tutti! Chi lo avrebbe detto?” commentò Crilin. “Sei grande amico mio! I tuoi poteri sono migliorati un sacco!” disse Tenshinhan con un sorriso. “Bene! Ti ringrazio Jiaozi! Ora possiamo iniziare con il secondo round!” affermò Videl, per poi tirare fuori dalla tasca la capsula contenente il proprio cyber cloth. Imitata da Crilin e Tenshinhan, la figlia di Mr.Satan premette il pulsante della capsula e in breve l’armatura la rivestì. Videl, Crilin e Tenshinhan erano pronti a dare battaglia, facendo ricorso ai loro massimi poteri. L’attacco di Jiaozi aveva però spinto anche i saiyan a fare la medesima cosa. Toteppo e Panbukin, sotto lo sguardo incredulo dei terrestri si trasformarono in due immensi Ohzaru. “Senza la luna? Ma come possono…?” si chiese Crilin, ancor più meravigliato nel constatare come i due scimmioni fissassero il quartetto dei terrestri sghignazzando diabolicamente in maniera sin troppo umana. “Non è possibile! Non solo si sono trasformati senza la luna! Ma sono perfettamente coscienti! Ma non erano saiyan di basso livello!?” chiese Tenshinhan. Il peggio però doveva ancora venire. Allarmati da un bagliore dorato i terrestri si voltarono in direzione ti Toma e Seripa, i quali non si erano trasformati in ohzaru, bensì in Super saiyan. “Pazzesco! Non dovrebbero essere tanto forti da riuscire persino a trasformarsi! Qui c’è dietro qualcosa che va oltre la maledizione di Salzar! Il potere di questi saiyan non è affatto normale!” pensò tra se e se Crilin. La battaglia per la conquista della sfera si presentava ancora più difficile del previsto.

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                • Oh mio... ma che è?! L'invasione dei mostri invincibile? Altro che Slug...
                  Ma sti saiyan che han fatto un corso super intensivo?
                  Ammettendo che come livello base avessero minomo 300 milioni (dato che Ten e soci sono sui 250), ora che sono diventati Ohzaru non li ammazzano più manco Tzuki o Vegeta?! O_O

                  Chissà come si sono trasformati!

                  Cosa molto incredbile è anche il potere di Zaina che, mi complimento, pare davvero interessante e temibile!
                  sigpic
                  La mia FF (con riassunto) http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=75487
                  Altre mie FF http://gamesurf.tiscali.it/forum/sho...42#post1433042

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                  • Originariamente Scritto da AlphaOmega Visualizza Messaggio
                    Ammettendo che come livello base avessero minomo 300 milioni (dato che Ten e soci sono sui 250), ora che sono diventati Ohzaru non li ammazzano più manco Tzuki o Vegeta?! O_O
                    ma i terrestri le stavano prendendo perchè non avevano indossato ancora i loro cyber cloth quindi Ten aveva 30 milioni.

                    comunque ora si spiega perchè questi saiyan non si sono meravigliati nel vedere un Super Saiyan (tra loro e i genitori di goku l'unico fesso che non c'è riuscito e turles che ci è rimasto pure secco ) comunque è ovvio che il potenziamento avuto è opera di lady Polaris, che ha quanto pare sarà un gran bella gatta da pelare. sarà per il fatto della forza ottenuta che i saiyan hanno deciso di allearsi con lei?
                    un commento a parte per jiaozi che finalmente si rende utile, addirittura salva i suoi comapgni e la volta del suo riscatto
                    "Dici che chi è più debole dovrebbe lasciare che il più forte si prenda la sua vita? E allora... non dire un'altra parola e muori in silenzio!" Dragon Ball Adventure Ep. 90

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                    • I credevo che i cybercloth oramai li avvessero in tandem!
                      sigpic
                      La mia FF (con riassunto) http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=75487
                      Altre mie FF http://gamesurf.tiscali.it/forum/sho...42#post1433042

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                      • Bellissimo questo episodio!Sembra che per gli eroi siano iniziati i guai!XD
                        La mia prima FF!http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=89182

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                        • Accidenti, che potenza che hanno i quattro saiyan O_O! Senza parlare di Zaina, che con quella sua abilità è semplicemente straordinaria! Goten e Zangya non si trovano in una bella situazione...affatto . Poveri Crilin e Videl, sono stati colpiti molto duramente, prima del provvidenziale intervento di Jiaozi. Ma, adesso, da donde giungono questi incredibili e misteriosi poteri che hanno permesso agli avversari di trasformarsi?
                          Attendo il prossimo episodio, sono troppo curiosa di sapere cosa succederà !
                          "L'uomo non vivrà in questo modo in quanto uomo, ma in quanto in lui c'è qualcosa di divino" Aristotele Mia FF: "Al di là delle apparenze". 59° Cap!

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                          • EPISODIO 158: LA GRANDE GUERRA PER LE SFERE DEL DRAGO

                            “Davvero impressionante! Sbarazzarsi con tanta facilità di numero 13 non è certo cosa da poco! Anche se va detto che quell’idiota ha commesso l’errore di lasciarsi sorprendere, cosa che noi non faremo!” disse C-15 rivolgendosi a Black Tiger. C-14 invece era rimasto in silenzio, osservando imperturbabile il gruppetto di amici dell’ex guerriero della Neo Genesis. “Ma non montatevi la testa! Lui era il più debole tra noi androidi! Contro di noi non sarà altrettanto semplice!” continuò l’androidi di bassa statura e dalla pelle violacea, preparandosi ad ingaggiare battaglia con Black Tiger. “Quindi loro sono più forti… bene, quindi forse ci sarà un po’ di divertimento anche per me!” pensò Turble tra se e se, sentendo il proprio sangue saiyan ribollire al pensiero dell’imminente battaglia che stava per avere luogo. Ghiller aveva pensato bene di costruire degli androidi identici a quelli costruiti tempo addietro dal Dottor Gero, ma con rapporti di potenza diversi, per trarre in inganno i guerrieri GT che eventualmente si sarebbero trovati ad affrontarli, ma trovandosi di fronte ad avversari totalmente nuovi l’imbroglio ordito dallo scienziato aveva perso totalmente di utilità. Benché, tuttavia, la sorte non fosse stata favorevole all’albino da questo punto di vista, ciò non toglieva come quegli androidi rappresentassero un’arma estremamente letale a disposizione della malvagia coalizione di cui Ghiller era parte, e che sgominarli non sarebbe stato affatto semplice. “No, numero 15! Del capo me ne voglio occupare io!” disse ad un tratto una voce che attirò l’attenzione di tutti. Altri due androidi erano comparsi, e quello che aveva parlato era un umanoide tarchiato dalla pelle bianchissia, con un piccolo copricapo orientale e vestito di nero con un gilet di colore giallo e dai pantaloni arancioni. Al suo fianco vi era invece un androide di grandi dimensioni, con un’armatura colore verde chiaro. La sua carnagione era quella di un essere umano, dagli occhi azzurri e una cresca di capelli rossi. “Come vuoi, numero 19! Allora noi ci occuperemo degli altri!” annuì C-15. La perfetta imitazione di colui che fu creato come assistente del Dottor Gero si rivolse all’androide che lo accompagnava “Numero 16… a quanto ammonta il livello di combattimento del tizio vestito di nero?”. Nelle pupille del grosso guerriero artificiale comparvero strani segni incomprensibili, frutto del calcolo operato dal rilevatore di energia installato in C-16. L’androide si accigliò e disse “Secondo il rilevatore quel tizio possiede una forza combattiva pari a 10 megaton!”. “Solo 10 megaton? Una rilevazione palesemente fittizia! Anche tenendo conto dell’elemento sorpresa una persona con una forza combattiva tanto bassa non avrebbe mai potuto eliminare numero 13, che aveva una forza combattiva di 520 megaton! Probabilmente egli fa ricorso a qualche strano trucco!” affermò C-19. “Penso che valga lo stesso anche per gli altri! Hanno tutti dei livelli di forza piuttosto bassi! Quello che sembra un saiyan ha una forza combattiva di 18 megaton! Quello vestito di rosso invece ha un potenza pari a 45 megaton! Infine i due gemelli hanno un livello di 35 megaton l’uno!” dichiarò C-16. “Vi consiglio di lasciar perdere quelle rilevazioni! Contro di noi sono ben poco indicative! Comunque mi presento: il mio nome è Black Tiger! Tu invece ti chiami numero 19, da quel che ho sentito!” disse il leader del gruppo rivolgendosi a colui che si era palesato come un proprio avversario. “Esatto! E io a mia volta ti sconsiglio di pensare che con me possa essere facile come contro numero 13! La mia forza è molto superiore! Qualcosa come 760 megaton!” dichiarò l’androide dalla pelle bianca. “Tsk! Non avrei commesso in ogni caso l’errore di sottovalutarti!” disse il terrestre per poi rivolgersi a Lezick “Ehi Lezick! Tu è meglio che torni alla base con la sfera del drago! Qui potrebbero arrivare altri androidi e noi non saremmo capace di rilevarli, dunque prima che la situazione precipiti è meglio che ti allontani e porti la sfera al sicuro!”. Lezick annuì “Va bene! In ogni caso non appena avrò portato la sfera agli altri tornerò a darvi man forte!” e così dicendo si diresse in volo a tutta velocità in direzione della base. “Recuperare la sfera è la priorità! Non possiamo lasciarlo scappare! Disse C-16 per poi lanciarsi all’inseguimento dell’alieno, ma in quel momento gli si parò davanti Turble. “Mi dispiace ma di qui non si passa!” disse il fratello di Vegeta, fermamente determinato ad affrontare il grosso androide. Anche C-14 e C-15 erano stati fermati nel loro tentativo di recuperare la sfera da Abo e Kado.
                            Dalla parte opposta del pianeta, nel frattempo, stava avendo luogo un altro scontro terrificante. Pan e Cell si stavano fronteggiando in un violento corpo a corpo in volo. L’allenamento nella stanza dello spirito e del tempo sostenuto da Pan stava mostrando i propri straordinari risultati, permettendo alla figlia di Gohan, trasformata in Super Saiyan III di tenere testa ad un nemico dalla forza non dissimile a quella di quel Borjack che tanto filo da torcere aveva dato ai guerrieri GT il giorno prima, al punto da costringerli a ricorrere alla portentosa sfera Genkidama. Cell cercò di colpire la figlia del suo arcinemico con un calcio in rotazione, ma la ragazza parò il colpo con un fulmineo movimento dell’avambraccio. Stizzito da quell’opposizione, Cell sferrò altri colpi nel tentativo di vincere la resistenza della combattente dorata, la quale però parò con decisione e risolutezza ogni pugno e ogni calcio dell’essere perfetto. Ad un certo punto Pan con un guizzo schivò l’ennesimo attacco di Cell per poi colpire il guerriero maculato con un potente destro all’addome, facendolo piegare in due dal dolore, per poi farlo precipitare al suolo con un colpo a due mani ben assestato. La creatura di Gero si schiantò in un fragoroso boato, facendo crollare su di lui una montagna intera, tanto era stato violento l’impatto. Furibondo Cell scattò subito in piedi, espandendo la propria aura e spazzando via tutte le rocce e i detriti che erano caduti su di lui. Volgendo lo sguardo verso l’alto Cell vide Pan gettarsi in picchiata su di lui tentando di colpirlo con un altro violentissimo destro, al quale il mostro artificiale oppose l’avambraccio, ma una frazione di secondo prima dell’impatto, la ragazza aprì la mano, afferrando l’arto di Cell, utilizzandolo come perno, per eseguire una fulminea rotazione e colpire il nemico con un calcio in rotazione in piena testa. L’impatto fu violentissimo e lasciò stordito l’essere perfetto, cosa di cui Pan fu lesta ad approfittare, atterrando a pochi metri da Cell per poi scagliargli una colossale Kamehameha. Esattamente come aveva fatto suo nonno Goku decine di anni prima, la ragazza polverizzò la parte superiore del corpo del nemico, tanto era stato devastante l’attacco della giovane Super Saiyan III. Memore di quanto le era stato raccontato dal nonno, quando da bambina pendeva letteralmente dalle sue labbra perché le raccontasse delle propri avventure, Pan aveva la consapevolezza del fatto che il proprio avversario fosse capace di rigenerarsi, motivo per cui non era il caso di abbassare la guardia, ne tantomeno di perdere tempo. La ragazza spiccò un balzo ad altezza siderale, decisa a sferrare un altro potente attacco a quello che rimaneva di Cell, al fine di chiudere definitivamente la questione. Pan fece ricorso ad una delle prime tecniche che aveva appreso da ragazzina: una pioggia di sfere di energia concentrate ed estremamente potenti, ma decisamente più letale rispetto a come era stata concepita in origine in quanto effettuata in versione Super Saiyan III. Una moltitudine di globi di luce dorata del diametro di un metro e mezzo ciascuno si abbatté sul luogo dove si trovava Cell. Nel caso l’attacco fosse andato a segno, per l’essere perfetto non ci sarebbe stato nulla da fare.

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                            • Terminata l’offensiva Pan rimase immobile nella posizione in cui si trovava, con aria torva e colma di disappunto; Cell era ancora vivo. La ragazza si voltò di scatto e scagliò dal palmo della mano un raggio di energia in una direzione apparentemente casuale, che però si dimostrò non essere tale in quanto, proprio lì, apparve la figura di Cell, il quale, sorpreso, evitò di essere colpito con un repentino movimento del busto. “E’ riuscita a capire dove sarei riapparso con il teletrasporto! Impressionante!” pensò tra se e se Cell. “Niente da fare! La sua rigenerazione è troppo rapida! Il tempo che mi serve per accumulare l’energia per un secondo attacco gli è sufficiente per rigenerarsi, e a quel punto riesce ad evitare il colpo con il teletrasporto! L’unica soluzione è distruggerlo con un solo colpo! Ma è una parola! L’unica possibilità sarebbe utilizzare lo Ryuken, ma sarebbe troppo rischioso! Non è un colpo che padroneggio alla perfezione, e richiederebbe l’impiego di tutte le mie energie! Se lo manco sono finita! E le probabilità che ciò avvenga sono fin troppo elevate considerando che è capace di teletrasportarsi! Dunque questa è una strategia da scartare!” pensò a sua volta la ragazza scagliandosi nuovamente contro Cell, cercando di colpirlo nuovamente con un pugno. Stavolta però l’essere perfetto riuscì ad evitare l’attacco dell’avversaria, per poi contrattaccare sferrando una gomitata in pieno volto alla nipote di Goku. Esattamente come accaduto in precedenza all’essere perfetto, la ragazza rimase stordita dall’attacco. Cell, sorrise compiaciuto, pregustando l’occasione di portare a segno l’attacco decisivo. Egli portò due dita in prossimità della fronte, accumulando energia per un Makankosappo da distanza ravvicinata, pressoché impossibile da evitare. Infatti Pan non lo evitò, ma reagì prontamente espandendo la propria aura e creando attorno al proprio corpo una barriera di energia di forma sferica, proteggendola dall’attacco dell’essere perfetto. “Una barriera?” si chiese sorpreso Cell. “Fiuu… ci è mancato un pelo! Meno male che nella stanza dello spirito e del tempo ho messo a punto qualche tecnica nuova, altrimenti me la sarei davvero vista brutta!” pensò la ragazza, per poi accigliarsi e pensare “A questo punto speravo di avergli inflitto più danno… man mano che passa il tempo il potere del Super Saiyan III diminuisce, dunque più a lungo si protrae lo scontro, più le mie possibilità di vincere diminuiscono! Se solo non fosse capace di rigenerarsi e di evitare i miei attacchi con il teletrasporto sarebbe tutto più semplice… purtroppo da questo punto di vista Cell è un avversario terrificante! Dovrò mettercela tutta!”. Cell invece sembrava molto più tranquillo, anzi, di più, compiaciuto, ma del resto ciò era insito nella sua natura in parte saiyan. “Non avrei mai pensato di divertirmi tanto! Sei veramente un’avversaria divertente, Pan! Sarà molto gratificante sconfiggerti!” affermò l’essere perfetto. “Ti sbagli! Tu non mi sconfiggerai, Cell! Farò tutto ciò che è in mio potere perché ciò non accada!” ribatté Pan, espandendo la propria aura, pronta a riprendere la lotta.
                              Se per Pan la lotta si stava rivelando estremamente dura, per Piccolo le cose stavano andando ancora peggio, in quanto Ice lo stava letteralmente massacrando nel corpo a corpo. Se Freezer e Cooler erano da ritenersi dei veri e propri mostri dalla spiccata attitudine alla lotta, risultava facile immaginare di cosa fosse capace qualcuno che, come Ice, aveva coltivato tale talento con un allenamento costante. Velocità, tecnica e potenza! Erano tutte e tre doti che la figlia di Lady Polaris incarnava alla perfezione. Piccolo non era certo uno sprovveduto, anzi, eppure le capacità combattive di quella changeling l’avevano lasciato del tutto annichilito. “Mi sta umiliando sul piano della pura abilità! Non sta mettendo tutta la forza nei colpi! Questo è solo il riscaldamento! Eppure si sta già dimostrando una spanna abbondante sopra di me! Che mi trovi al cospetto di una predestinata?” pensò Piccolo, in ginocchio con espressione visibilmente sofferente. “Che ti succede, Piccolo!? Non eri così remissivo quando ti sei battuto contro Borjack! Sembra quasi che io ti metta in soggezione! Sei dunque un pusillanime? Tsk! Namekiano! Sai? Forse mio fratello quella volta non ebbe una brutta idea a voler sterminare la tua gente! La galassia non avrebbe certo rimpianto l’estinzione di una simile stirpe di codardi!” disse l’aliena con tono colmo di disprezzo mentre se ne stava sospesa in aria con le braccia incrociate. La provocazione di Ice diede la scossa a Piccolo, il quale si fece coraggio, attingendo a piene mani alla propria grinta per trovare la forza per contrastare quell’avversario impressionante. “Ti farò rimangiare quello che hai detto! Strega!” ringhiò minaccioso Piccolo. Ice sorrise “Bene… sono riuscita a scuoterlo un po’! E ora su, mostrami qualcosa di interessante, muso verde!” pensò compiaciuta la sorella di Freezer.

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                                Intanto Ice vuole divertirsi!
                                sigpic
                                La mia FF (con riassunto) http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=75487
                                Altre mie FF http://gamesurf.tiscali.it/forum/sho...42#post1433042

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