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EPISODIO 183: L’ALBA DI UN NUOVO SCONTRO
“Comunque sia…” disse Kaiohshin mentre continuava a volare assieme a Darbula e Zeneyu, sorvolando la dimensione demoniaca, “…io non intendo smettere di sperare che Pai Ku Han sia ancora vivo da qualche parte!”. L’ex sovrano dei demoni e la creatura di Dai Kaiohshin non risposero, ma nei loro occhi si poteva leggere come il sentimento d’ansia e di preoccupazione per le sorti del valoroso guerriero dell’ovest fosse da loro totalmente condiviso. “Sarebbe profondamente ingiusto se una persona del suo valore avesse cessato di esistere persino in forma d’anima…” commentò infinite la divinità. Quest’ultima affermazione suscitò la reazione piccata di Darbula “Come se il fatto che una cosa sia giusta o meno possa realmente comportare che essa possa accadere o meno!”. Kaiohshin si accigliò leggermente “A quanto pare non sarai più malvagio come un tempo, ma rimani fondamentalmente cinico!” commentò l’essere dalla pelle lavanda. “Sarò anche cinico, ma perlomeno cerco di essere realista! Non come te che sei vissuto per secoli nell’isolamento dorato del tuo pianeta, crogiolandoti nell’illusione che dopo la sconfitta di Bibidi l’universo fosse diventato un idilliaco luogo di pace e armonia, quando in realtà esso era già stato devastato da mostri della peggior specie ben prima che vostra grazia si prendesse la briga di intervenire, e soltanto per il profilarsi di una minaccia a lui nota!” esclamò stizzito e sarcastico Darbula, colpevolizzando Kaiohshin per il fatto di non essersi mai realmente interessato delle sorti dell’universo sino al profilarsi della stessa minaccia che aveva portato i suoi compagni a sacrificarsi, ovvero la rinascita di Majin Bu. Nell’udire quelle parole Kaiohshin si adirò “Sono il primo a riconoscere e a provare un profondo senso di vergogna per le mie mancanze! Questo tuttavia non mi rende meritevole di un attacco tanto gratuito! Stavo solo cercando di non arrendermi all’idea di aver perso un amico come Pai Ku Han! Ma cosa diavolo ne vuoi sapere tu di amicizie? Sei soltanto un…”. “Smettetela tutti e due!” tuonò Zeneyu con tono perentorio, arrestandosi in volo e parandosi davanti a Kaiohshin e a Darbula. “Forse non possiedo il diritto di pronunciarmi in quanto i miei sentimenti, per quanto intensi possano essere, e su questo posso giurarlo, non sono frutto di una lunga esistenza intrisa di esperienze gioiose o dolorose! Tuttavia una cosa mi arrogo il diritto di dire: Se lasciamo che questa situazione ci logori l’animo e crei tensioni tra di noi, ciò farà soltanto il gioco dei nostri nemici! Che già di per loro si sono rivelati pericolosi e potenti! E soprattutto, questa sarebbe l’ultima cosa che Pai Ku Han vorrebbe!” disse il guerriero divino. Kaiohshin venne attanagliato da un senso di vergogna infinito. Quanto incomparabilmente più saggio si dimostrava Zeneyu rispetto a colui che si fregiava il diritto di considerarsi un dio! Kaiohshin si era comportato come un ragazzino, perdendo la calma, finendo con l’ingiuriare qualcuno che lo aveva difeso a spada tratta durante tutto quel viaggio irto di insidie soltanto perché il suo modo di soffrire differiva dal proprio. La divinità si voltò verso Darbula, ma fu il demone il primo a parlare “Zeneyu ha ragione… la tensione ha fatto riaffiorare antichi rancori che ci siamo portati dentro per anni! In ogni caso non ritengo che sia una cosa negativa! Tirare fuori quello che ci teniamo dentro con tutta probabilità ci è stato utile per riuscire un giorno a superare per sempre la conflittualità che è esistita tra noi! Del resto secoli di odio sono stati cancellati sin troppo in fretta, e per quanto ora tra noi si sia stretto un legame di fiducia e reciproca stima, per debellare ogni possibile strascico credo ci vorrà del tempo, e diversi confronti di questo tipo! Asserito questo, ti chiedo…”. “No! Io ti chiedo scusa Darbula! La mia colpa è più grande rispetto alla tua, dal momento che se non fosse stato per me non saresti mai dovuto venire in questo luogo la cui vista tanto strazio reca al tuo cuore! Dunque non avevo davvero alcun diritto di essere tanto odioso!” disse Kaiohshin. I due si strinsero la mano in segno di pace, scambiandosi rispettivamente un sorriso, con somma gioia da parte di Zeneyu.
Nel frattempo, all’interno del mausoleo in cui Kaiohshin e compagni erano giunti la prima volta che avevano messo piede nella dimensione demoniaca, Latan, l’angelo caduto, stava seduto su un cornicione. Di fronte a lui, prostrati in ginocchio in segno di riverenza, stavano il suo discepolo e più fidato servitore Kabal. Yusaku e Minossia, colui che aveva sconfitto e assimilato Pai Ku Han nella foresta di Ilian. “I miei ossequi per l’efficienza dimostrata, mio giovane amico! Un lavoro davvero impeccabile!” disse Latan rivolgendosi al fratello di Tapion. Se l’eroe del pianeta Conuts avesse potuto vedere suo fratello in simili atteggiamenti e circondato di simili compagnie avrebbe stentato a riconoscerlo. L’innocente e sorridente bambino che ricordava era infatti oramai totalmente sedotto e assuefatto dall’oscurità, e si era trasformato in uno spietato sicario di colui che brandiva Ebonrule. “Grande Latan! Riuscire a compiacerla è per me motivo di immensa felicità! Se vuole che il suo servo faccia qualcos’altro non ha che da chiedere e sarà fatto!” disse il fanciullo, con gli occhi permeati di un velo di oscurità. Latan sorrise “Mi compiaccio del tuo zelo, mio caro Minossia! Tuttavia quel muso verde era l’unico di quella comitiva ad avere ricordi in merito alla mia persona, dunque a parte lui non c’è nessuno che possa essere di reale intralcio al mio piano! Che a sentire il nostro fidato alleato Yusaku direi che procede come meglio non potrebbe!” disse il guerriero dalle ali nere volgendo il proprio sguardo verso il doppiogiochista consigliere di Baldaar. “Confermo quanto già affermato! Il mio consiglio re Baldaar ha accettato! Dunque non si dia ulteriore preoccupazione! Il piano procede alla perfezione!” annuì Yusaku. “Presto la grande alleanza verrà stretta! E tu finalmente coronerai il tuo sogno di dominare l’universo ideale plasmato secondo i tuoi ideali! Maestro!” esclamò Kabal. “E’ dal giorno stesso in cui Goku mi ha fatto precipitare in questo luogo che mi prodigo affinché questo piano riesca! Quello stupido scimmione con tutta probabilità si illudeva che io accettassi rassegnato l’esilio eterno in questo posto! Presto però avrà una brutta sorpresa! Lo farò a pezzi con le mie mani! Sarà la giusta punizione per avermi fatto sprecare tutto questo tempo prezioso!” concluse Latan con un sorriso diabolico dipinto sul volto.
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“Trovati! Strano, dovevano essere in quattro! A quanto pare uno di loro deve averci lasciato la pelle! Beh, meglio così!” esclamò compiaciuta Deiyana, la quale aveva individuato i propri bersagli, quindi si rivolse a Ryumac e Modasia, che la accompagnavano. “Penso che vi sia chiaro come non abbiate nessuna possibilità di tenere testa a colui che ha battuto mia sorella! Dunque quello lo lascerete a me! Voi dovrete preoccuparvi soltanto di catturare Kaiohshin e mio padre!” disse la donna demone. “D’accordo… cercheremo di tenerci lontani da te per non esserti di intralcio!” disse Modasia, cercando di mascherare la riluttanza con cui collaborava con Deiyana. Non fosse mai che il lasciar trasparire questo suo sentimento rendesse il suo tono di voce sgradito alla pericolosa sorella di Baldaar. “Huhuhu! Ti ringrazio per la premura, ma non sarà necessario alcuno sforzo in merito da parte vostra! Non ho intenzione di partecipare ad una mischia concitata con tutto lo sgradevole frastuono che ne conseguirebbe! Io e lui combatteremo altrove…” disse Deiyana per poi portare plasmare tra le proprie mani un fluato, e iniziare a suonare un melodia dal ritmo molto lento. “Cosa intende fare?” si chiese Ryumac, osservando la figura di Deiyana distorcersi per poi scomparire. “E’ sparita!” constatò allibita Modasia. “Combatteranno da un’altra parte…” ripeté Ryumac cercando di dedurre dalle parole di Deiyana cosa potesse avere fatto, per poi assumere un’espressione sorpresa una volta realizzato cosa potesse aver inteso.
“Che cosa? Che mi sta succedendo?” trasalì Zeneyu sentendosi avviluppato da una forza misteriosa, senza più riuscire a muovere un muscolo. “Zeneyu!!!” esclamò Kaiohshin cercando di muoversi in soccorso dell’amico. Prima però che lui e Darbula potessero fare qualsiasi cosa, il guerriero divino svanì nello stesso modo in cui Deiyana era scomparsa innanzi agli occhi di Modasia e Ryumac.
Il guerriero divino si ritrovò trasportato in un luogo dall’aspetto surreale. Tutto era completamente immerso nella più totale oscurità, ad eccezione di una scalinata di colore bianco splendente che Zeneyu divino iniziò a percorrere. Oltre al percorso obbligato, a guidare la creatura di Dai Kaiohshin era la celestiale e al contempo sinistra musica di un flauto. Quando Zeneyu ebbe percorso per intero tutti gli scalini si ritrovò su una sorta di arena dello stesso colore della scalinata. Tutto a torno permaneva il vuoto, come se quel ring fosse immerso in mezzo al nulla. Al centro di esso vi era Deiyana, la quale, trovatasi di fronte a colui che aveva designato come proprio avversario, smise di suonare, fissano sorniona Zeneyu con i proprio occhi celati dalle ciocche dei suoi capelli nerissimi. “Tu devi essere Deiyana!” ipotizzò il guerriero divino. “Lo hai capito dalla musica, non è vero? A quanto pare mio padre ti ha parlato di me!” commentò la sorella di Baldaar. “Che posto è questo?” chiese poi Zeneyu guardandosi attorno. “Huhuhu! E’ una microdimensione da me creata con l’ausilio di questo flauto! Devi sapere che detesto i rumori molesti, nonché le intromissioni! In questo luogo di silenzio tutto ciò che si udirà saranno la mia musica e le tue grida di dolore in un crescendo di straziante sofferenza che culminerà con il tuo totale annientamento! Hai pure una voce melodiosa, orecchiabile! Questo renderà tutto molto più piacevole… per me ovviamente!” rispose Deiyana, per poi passarsi la lingua sulle labbra, perversamente sadica. “E’ impressionante! Non è da tutti riuscire a creare una dimensione parallela, per quanto piccola! Mi trovo di fronte ad un’avversaria con poteri molto superiori rispetto a quelli di Ilian! Oltretutto costei non è una bambina! E’ un demone adulto perfettamente consapevole di quello che sta facendo! Percepisco in lei una malvagità cosciente! Perlomeno questo mi porterà a combattere senza farmi scrupoli!” pensò Zeneyu per poi mettersi in posizione di guardia. “E’ da vedersi se sarò annientato come ti aspetti! Ti avverto! Con te non ci andrò leggero come con tua sorella! Anche perché…” disse sorridendo amaramente “La tua forza non me lo consente!”.
Intanto, mentre Darbula e Kaiohshin si interrogavano in merito a che fine avesse fatto Zeneyu, essi vennero raggiunti da Ryumac e Modasia. “Ryumac…” disse Darbula riconoscendo il suo antico rivale. “Saluti a te Darbula! A quanto pare il fato ha deciso affinché io e ti ci scontriamo nuovamente!” disse il leader dei demoni d’acqua. “Lo conosci?” chiese Kaiohshin rivolgendosi al proprio compagno. “Si! Era il mio rivale! Ci siamo battuti poco prima che io diventassi re… e quella volta fu lui a vincere!” rispose Darbula per poi rivolgersi al suo avversario “Perché ci ostacoli? E’ ancora in virtù della nostra vecchia rivalità?”. “No, non centra! Comunque non sono faccende che ti riguardano! Abbiamo semplicemente ricevuto da tuo figlio l’ordine di catturare te e Kaiohshin!” disse Modasia, anticipando la risposta del proprio alleato. “Andremo al castello… ma non certo da prigionieri!” asserì Darbula mettendosi in posizione di guardia. “Io penso a Darbula! Tu ti occupi di Kaiohshin?” chiese Ryumac rivolgendosi a Modasia. “Con molto piacere! Sono sempre un demone! E dunque non sono certo riluttante all’idea di dare una lezione a certi buffoni!” rispose la donna. “Buffone io?” ripeté Kaiohshin con disappunto, apprestandosi a fronteggiare l’avversaria. Una nuova, terribile battaglia stava per avere inizio nella dimensione demoniaca.
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Molto interessante! Be, pare proprio che Latan abbia una fedele banda di seguaci e piuttosto pericolosi!
Eccoci dunque con Deiyana vs Zeneyu, Kaioshin vs Modasia e Darbula vs Ryumac; saranno scontri interessanti e chissà se il trio riuscirà a cavarselaLast edited by AlphaOmega; 03 May 2010, 15:07.sigpic
La mia FF (con riassunto) http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=75487
Altre mie FF http://gamesurf.tiscali.it/forum/sho...42#post1433042
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Finalmente scopriamo che Latan ha formato un bel trio!XD(per ora!)
Non vedo l'ora di assaporarmi l prossimo capitolo Fianl che si promette essere pieno di colpi di scena!
Nota:all'inizio c'è scritto "infinite" invece che "infine" il resto no problem!XDLa mia prima FF!http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=89182
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Buon capitolo, sebbene, come già ti ho detto una volta, io aspetti maggiormente il proseguo dell'altro filone di trama, dato che non ho ancora digerito del tutto la tua cosmologia .
In ogni caso, lo sviluppo risulta interessante, anche se stai rischiando di ricadere nello schema dilogo-incontro-dialogo, in maniera piuttosto meccanica. So che questo è dragonball, ma cercare soluzioni alternative sarebbe a mio avviso interessante, e, per mia convinzione, pienamente alla tua portata. Lo stile è come al solito ottimo nelle descrizioni, mentre i dialoghi, in alcuni punti, hanno quel grado di ampollosità che è ormai un tuo marchio di fabbrica, e non necessariamente un difetto.
Attendo il prossimo.
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Capitolo interessante e ben costruito che definirei di transizione-organizzazione.
Latan e la sua "organizzazione" diventano sempre più minacciosi.
Inoltre i nostri viaggiatori si trovano ad affrontare una nuova serie di battaglie che si preannuncia molto difficile soprattutto, a mio avviso, per Zeneyu che ha di fronte a se un' avversaria con dei poteri eccezionali e per kaiohshin, Darbula penso che possa vincere abbatanza facilmente.
Avanti così!!
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Ringrazio tutti per i complimenti!
Originariamente Scritto da Majin Broly Visualizza MessaggioBuon capitolo, sebbene, come già ti ho detto una volta, io aspetti maggiormente il proseguo dell'altro filone di trama, dato che non ho ancora digerito del tutto la tua cosmologia .
In ogni caso, lo sviluppo risulta interessante, anche se stai rischiando di ricadere nello schema dilogo-incontro-dialogo, in maniera piuttosto meccanica. So che questo è dragonball, ma cercare soluzioni alternative sarebbe a mio avviso interessante, e, per mia convinzione, pienamente alla tua portata. Lo stile è come al solito ottimo nelle descrizioni, mentre i dialoghi, in alcuni punti, hanno quel grado di ampollosità che è ormai un tuo marchio di fabbrica, e non necessariamente un difetto.
Attendo il prossimo.
Ormai questa saga è definita quindi non potrò modificarla più di tanto, magari dalla prossima vedrò di gestire l'intreccio in maniera un pò meno meccanica!
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EPISODIO 184: IL RITORNO DI TRUNKS
Braccati da un predatore dal quale non esiste possibilità di difesa ne di fuga. Questa era la condizione in cui si trovavano Black Tiger e i suoi compagni al cospetto della potenza del demoniaco Hildegard. Quel mostro colossale non era soltanto incommensurabilmente forte, ma anche estremamente difficile da colpire in virtù della sua capacità di perdere consistenza per poi riassumerla istantaneamente e contrattaccare con spietata efficacia. Per quanto il Dai Shin Ken fosse una tecnica straordinaria, il divario esistente tra il gruppo di eroi e la malvagia creatura apparsa per la prima volta sul pianeta Conuts era troppo grande. Il progressivo arretramento di Black Tiger, Turble, Abo e Kado li aveva oramai portati in prossimità della costa. La loro battaglia aveva ormai assunto i connotati unicamente di una disperata lotta per la sopravvivenza, visto che tanto battere Hildegard quanto sfuggirgli si erano rivelati propositi irrealizzabili. “Non può finire in questo modo! Tutti i nostri estenuanti allenamenti nell’uso del Dai Shin Ken non possono avere come esito il morire in questo modo! Come topi tra le zampe di un felino!” pensò Turble stringendo i pugni per la rabbia e il senso di impotenza. Per quanto non fosse fanatico della lotta come gli altri esponenti della sua razza il suo orgoglio di saiyan non poteva che venire fortemente provato dallo scoprirsi totalmente inerme innanzi a quel mostro. Nella mente di Black Tiger non poté che far capolino l’ultima frase che il suo maestro Heyzel gli aveva detto prima di congedarlo dall’addestramento e permettergli di andare per la sua strada. “Ricorda Tiger! Esisterà sempre qualcuno più forte di te! Come esisterà sempre qualcuno più forte di me! Nessuno può fregiarsi legittimamente della nomea di guerriero invincibile!”. L’ex combattente della Neo Genesis non aveva mai dubitato del fatto che quanto detto da Heyzel fosse vero, anche se di certo non si sarebbe aspettato di essere completamente annichilito come stava avvenendo contro Hildegard. “Se il maestro Heyzel fosse qui annienterebbe questo mostro senza problemi! Purtroppo lui non verrà! Ci ha chiaramente detto che non si muoverà da Goldwar, nemmeno per venirci in soccorso! Perché nel momento stesso in cui abbiamo terminato il nostro addestramento noi abbiamo smesso di essere da lui considerati come allievi. Ora siamo guerrieri autonomi, con tutte le responsabilità che questo ruolo comporta!” pensò il terrestre. Non provava risentimento per il fatto che il suo maestro non fosse sembrato mai interessato alle vicende personali dei propri allievi, ne che avesse mai dimostrato alcuna reale forma di affetto nei loro confronti. Heyzel non si era mai arrogato il diritto di far loro da padre, ne li aveva mai illusi di essere un loro amico. Aveva semplicemente plasmato delle persone che denotavano un certo potenziale affinché diventassero dei guerrieri, ma una volta fatto questo li aveva congedati freddamente, senza palesare alcuna emozione per la fine di un periodo durato anni in cui erano stati insieme. Black Tiger non avrebbe saputo dire perché stesse pensando a quelle cose proprio in quel momento! Con tutta probabilità in lui stava subentrando un senso di rassegnazione dovuto al fatto che non sembrava esistere alcun modo per avere salva la vita, e stava ripensando a tutto ciò che in essa era avvenuto prima che venisse stroncata dalla furia selvaggia di Hildegard. “Comunque sia…” pensò poi il terrestre vestito di grigio, stringendo i punti e assumendo un’espressione determinata “non ho alcuna intenzione di farmi giustiziare rimanendo fermo immobile! Morirò combattendo fino all’ultimo!”. Da vero leader, Black Tiger trasmise la sua sicurezza al resto del gruppo. Non avevano possibilità di vincere, e questo era loro chiaro, ma perlomeno sarebbero morti con onore.
Pervaso dalla propria ancestrale e infernale sete di sangue, Hildegard si apprestò a scagliarsi contro il gruppo di allievi di Heyzel, ma prima che potesse mettere in atto tale proposito un raggio di energia apparso dal nulla sfrecciò verso di lui. Istintivamente il mostro perse consistenza per evitare di essere colpito da quell’attacco, il quale comunque non sarebbe stato abbastanza potente da arrecargli danni seri. Colui che l’aveva lanciato non aveva infatti lo scopo ne l’illusione di nuocere a quell’essere terrificante con un’offensiva di tale livello, ma soltanto di arrestarne l’incedere e al contempo attirare la sua attenzione affinché la distogliesse da Black Tiger e gli altri e la catalizzasse su colui che si proponeva come suo nuovo avversario. Il terrestre e i suoi compagni si voltarono di scatto nella direzione da cui era partito il colpo, e realizzando di chi si trattasse Turble ebbe un sussulto. Era una persona che non dimostrava affatto la cinquantina d’anni che aveva, per via del fatto che gli esponenti di una delle due razze del quale era un ibrido invecchiassero molto più lentamente rispetto alla norma. Egli fissava quel mostro che già diversi anni prima aveva affrontato e sconfitto, con i suoi occhi azzurri velati da una profonda tristezza, ma nondimeno di una feroce determinazione. Il forte vento di tempesta faceva ondeggiare i suoi lunghi e lisci capelli color lavanda mentre la sua figura muscolosa stazionava sopra una scogliera. Indossava un giubbotto color beige che gli arrivava sino alle ginocchia, e sotto di esso una maglia da combattimento di colore nero che metteva in risalto il suo fisico scolpito di guerriero. “Trunks!?” fece Turble riconoscendo il nipote, per quanto fosse sorpreso di ritrovarlo in età tanto avanzata. Oltretutto gli era stato detto che Trunks era partito alla volta del pianeta Alzeryot, dunque come poteva trovarsi sulla Terra? E che fine avevano fatto Vegeta e gli altri che come lui avevano attraversato il varco dimensionale aperto da Adrius alla volta di quel luogo misterioso? “Zio Turble!? Tu qui? E ci sono pure Abo e Kado!” fece Trunks altrettanto sorpreso, per poi mormorare “La vostra presenza qui unita a quella di Hildegard mi confonde non poco in merito a cosa possa star avvenendo in questa dimensione temporale”. “Dimensione temporale? Che stai dicendo, Trunks?” fece il fratello di Vegeta, il quale non poteva essere conscio in merito a di che cosa il figlio di Bulma stesse parlando. Prima che Trunks potesse chiarire il senso delle sue parole, il selvaggio ruggito di Hildegard rammentò a tutti i presenti come le spiegazioni fosse meglio rimandarle a quando la situazione si fosse fatta più tranquilla.
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“Hai detto che quel mostro si chiama Hildegard! Dunque lo conosci!” constatò Black Tiger rivolgendosi al nuovo venuto. “Si!” rispose Trunks. “E puoi batterlo?” chiese il migliore allievo di Heyzel. “Può darsi! L’ho già affrontato e sconfitto una volta, ma non era così forte!” disse il figlio di Vegeta per poi gettare via con un gesto il proprio giubbotto e innalzarsi in volo. “Dovrò utilizzare tutta la mia potenza fin da subito!” asserì Trunks per poi iniziare ad espandere la propria aura, lasciando intendere ai presenti come egli stesse per trasformarsi. “E’… pazzesco!” commentò Abo, constatando la velocità con cui la forza combattiva del mezzosangue stava aumentando. L’aura di Trunks assunse una tonalità scarlatta, mentre il figlio di Vegeta urlava al cielo tutta la sua potenza. La sua forza combattiva era tale da spazzare via tutte le nuvole del cielo per centinaia di chilometri. Persino il mare venne sospinto all’indietro da tale potere, lasciando a cielo aperto gran parte dei fondali a perdita d’occhio. Il torace, trovatosi nudo, del saiyan venne ricoperto da una folta peluria rossa, e una lunga coda dello stesso colore spuntò dietro il suo bacino. “Che trasformazione è quella???” fece Turble, esterrefatto dalla metamorfosi del nipote e dal livello che stava raggiungendo la sua forza. Del resto egli non poteva conoscere uno stadio evolutivo saiyan tanto avanzato: il Super saiyan di quarto livello. Non appena la trasformazione più ultimata, le acque del mare rifluirono al loro stato originale, sotto forma di una gigantesca ondata. Innanzi a Hildegard ora vi era un Trunks completamente diverso. Dalla criniera leonina di capelli dello stesso color lavanda che aveva da normale, circondato da un’aura rossa attraversata da lampi. I suoi occhi erano azzurri come quelli che aveva suo padre quando raggiungeva quella trasformazione. Se il colore degli occhi lo accomunava a Vegeta, però, lo stesso non si poteva dire della potenza, che rispetto a quella del principe dei saiyan che si era battuto con Tzukin era considerevolmente superiore. “Emana un’energia spaventosa!” commentò Kado. “Sono certo che ce la può fare…” pensò Black Tiger. Hildegard, per nulla spaventato si apprestò ad affrontare il proprio avversario, il quale rimase immobile, nell’attesa che la creatura evocata dagli stregoni di Connuts prendesse l’iniziativa e lo attaccasse, cosa che non tardò ad avvenire. Il colossale mostro sferrò un pugno con il suo colossale braccio verso colui che nelle dimensioni ancora pareva un insetto paragonato alla titanica entità malefica. Mai come in quella circostanza, però, le dimensioni si rivelarono ingannevoli in sede di pronostico in merito all’esito di quella offensiva. Senza alcuno sforzo, infatti, Trunks protese il palmo della mano in avanti, bloccando con irrisoria facilità l’enorme mano di Hildegard. Veloce come un lampo il figlio di Vegeta sfrecciò contro il volto del mostro colpendolo con un pugno di potenza terrificante che stordì il mostro, il quale sentì tutto il suo enorme corpo vibrare per la potenza del colpo subito. “Che potenza… e che incredibile velocità…” esclamò sbigottito Turble. Ripresosi dallo stordimento Hildegard cercò di afferrare Trunks con la coda, ma non trovò che l’aria, in quanto il Super saiyan IV era scomparso, dimostrando come in fatto di velocità non ci fosse partita tra i due. Il figlio di Bulma riapparve sopra Hildegard gettandosi in picchiata su di lui con un calcio volante, centrandolo in pieno e facendolo sprofondare in acqua. Trunks non abbassò la guardia, in quanto ben conosceva lo stile di combattimento di quel mostro, che infatti gli si materializzò alle spalle. “Attento Trunks!” lo avvertì Turble, il che però si rivelò superfluo in quanto il nipote dimostrò di avere il totale controllo della situazione, deviando la fiammata con cui Hildegard lo aveva attaccato senza nemmeno voltarsi, usando solo una mano. Quindi sparì di nuovo con la super velocità ricomparendo faccia a faccia con il mostro e colpendolo con un calcio rotante in pieno volto. “Hildegard non ha nemmeno il tempo di perdere consistenza! Trunks è troppo veloce per lui… ormai per quel mostro è finita!” commentò Black Tiger, conscio di come quello scontro avesse ormai assunto un andamento a senso unico. Il figlio di Vegeta si portò alle spalle di Hildegard, approfittando del suo stato confusionale per afferrarlo per la coda, iniziando a farlo roteare vorticosamente per poi scagliarlo sulla terra ferma. Con la risolutezza di chi non ama far protrarre lo scontro più a lungo del previsto Trunks sollevò le braccia, plasmando una sfera di energia rossa colossale, il massimo potenziamento del suo Finish Buster, comparabile alla Kamehameha forza 10 di Goku. “Ultimate Buster!!!!!” urlò il mezzo saiyan per scagliare il colpo contro Hildegard, per il quale non vi fu via di scampo, e del quale rimase solo in cadavere carbonizzato. “Sei stato grande, Trunks! Ce l’hai fatta!” disse Turble avvicinandosi al nipote, seguito da Black Tiger e dagli altri suoi compagni. “No…” li disilluse Trunks, lasciandoli interdetti e sgomenti. “Il vero scontro comincia adesso!” affermò il figlio di Vegeta. A riprova della veridicità delle parole del Super saiyan IV, dalla carcassa di Hildegard emerse una figura persino più terrificante della precedente. Con una metamorfosi il mostro aveva assunto sembianze connotate da una corazza di colore giallo, con delle lunghe corna ricurve sulla nuca e due gigantesche ali da insetto sulla schiena. “Non ci posso credere! Adesso è persino più forte di prima!” esclamò Black Tiger allibito. Non poteva certo immaginare che quel mostro fosse in grado di trasformarsi. “Questo è il vero potere di Hildegard…” constatò Trunks nel trovarsi di fronte alla forma finale del proprio nemico, potendo così fare una stima reale del suo effettivo livello di forza. “Non sarà una passeggiata” commentò il Super saiyan IV.
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Viaggiatori del tempo... sempre a rompere le balle!
Che razza di Ssj4 è diventato? Forse i capelli lilla li ha ereditati dalla forma base?
Vedremo se ce la farà contro Hildegard al massimo, sicuramente è più intelligente, ma il mostro è una creatura molto temibilesigpic
La mia FF (con riassunto) http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=75487
Altre mie FF http://gamesurf.tiscali.it/forum/sho...42#post1433042
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Originariamente Scritto da AlphaOmega Visualizza MessaggioViaggiatori del tempo... sempre a rompere le balle!
Che razza di Ssj4 è diventato? Forse i capelli lilla li ha ereditati dalla forma base?
Vedremo se ce la farà contro Hildegard al massimo, sicuramente è più intelligente, ma il mostro è una creatura molto temibile
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Forse hai ragione! XD
Io pensavo più fosse la colorazione tipica di quella forma e dovata al fatto che i saiyan hanno i capelli sempre neri, vabbé, poi nel caso, Trunks essendo anche meticcio e coi capelli diversi è effettivamente plausibile che, almenop in quello stadio, i suoi capelli non sia neri!sigpic
La mia FF (con riassunto) http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=75487
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Oddio adesso ci hai messo pure un Trunks dal futuro!E perfino di una forza stratosferica!(è da un pezzo che non ci facevi vedere un super saiyan di IV livello!Coi capelli lilla!XD)In breve....Hildegarn se lo scorda di scassare le sfere del drago agli altri adesso!XDLa mia prima FF!http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=89182
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Signori, quanti eventi e quanti casini!
Prima abbiamo Ghiller che diventa un super saiyan (Crilin, tesoro mio...è stato bello conoscerti, ma la vedo molto brutta per te nel futuro prossimo!).
Poi abbiamo una pifferaia demoniaca ossessionata dalle voci che sembra estremamente potente!
Dopodichè, da un altro futuro abbiamo nienteepopodimeno che Trunks, che sfodera il 4° livello contro il bestione di Hildegarn.
Beh, si può dire che con questo alleato i nostri eroi saranno aiutati molti nella loro guerra per le sfere del drago! ^_^
Uhm, ora come ora mi sento in dovere di disegnare, anche sotto forma di schizzi, qualche scena, perchè ce ne sono molte di interessanti!
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