“Vegeta… ascoltami!” fece Gohan, riverso a terra al fianco di Vegeta. Dopo che questi erano precipitati in un’isola in seguito all’attacco dell’angelo. “Cosa c’è?” rispose il principe dei saiyan. “Ce la fai ancora a combattere, non è vero?” chiese il figlio di Goku. “Certamente… anche se non mi resta più molta energia! Tu invece mi sembri ridotto piuttosto male!” commentò l’altro. “Si… utilizzare la piena potenza del super saiyan oltre il limite con un corpo non allenato adeguatamente ha leso molto il mio corpo! Oltretutto io non avevo altri senzu oltre a quello che ho dato a te!” disse Gohan per poi afferrare la mano del principe dei saiyan. “Ti prego ti prendere tu l’energia che mi rimane, e usala per sconfiggere quel mostro!” aggiunse il figlio di Chichi. “In pratica dovrei fare le veci di Kakaroth…” disse sarcastico Vegeta. “So che una persona orgogliosa come te disdegna di utilizzare l’energia di terzi per vincere… ma è la nostra ultima speranza! E poi anche io sono un saiyan! Consideralo un umile dono da parte di un tuo suddito!” propose Gohan. “Ah! Ma sentilo che furbastro! Avrei accettato la tua energia anche senza questa patetica e poco sentita dichiarazione di fedeltà! Perché non ho nessuna intenzione di lasciarmi fare fuori da un ammasso di ferraglia!” sorrise Vegeta divertito. “Hehehe!” fece Gohan mentre donava la propria energia al principe dei saiyan. Ovviamente, però, l’angelo non era disposto a lasciarglielo fare, e si gettò in picchiata verso di loro. “Dannazione! Non faremo in tempo!” imprecò Vegeta. “Siete finiti!!!” urlò l’angelo pronto a scagliare una colossale onda di energia contro i due saiyan. Prima che potesse scagliare il colpo, però, una sfera di energia dorata lo centrò in pieno alla schiena. Colto di sorpresa l’angelo venne sbalzato in acqua. “Piccolo!” esultò Gohan nel vedere il namekiano fare la sua apparizione. “Quello sciocco è stato troppo ottimista a pensare che la sua prigione di energia avrebbe retto in eterno contro i miei poteri! Mi sarei potuto liberare già da un pezzo, ma aspettavo il momento più opportuno!” disse il namekiano denotando ancora una volta le sue mirabili capacità strategiche. Furibondo, l’angelo riemerse dalle acque. “Maledetto ficcanaso! Ora dovrai vedertela con me!” inveii la creatura suprema di Ghiller. “No! Sono io il tuo avversario” disse Vegeta, oramai tornato in forze, pronto a fronteggiare l’angelo nell’ultima schermaglia tra i due. Lo scontro fu equilibrato, con Vegeta che grazie all’energia di Gohan riusciva a tenere testa all’avversario anche sul piano della velocità. “Così non basta… sono appaiati, ma le energie di Vegeta non dureranno in eterno, a differenza di quelle del suo avversario che è un androide” constatò Piccolo. Ad un certo punto egli percepì due presenze alle sue spalle. Erano Tenshinhan e Yamcha, che erano sopraggiunti nel luogo dello scontro. “Che cosa ci fate qui? Non siete nelle condizioni di battervi!” disse il namekiano. “E’ vero! La pozione dell’invisibilità ha come controindicazione il fatto di non permetterci di usare le nostre tecniche d’attacco! Tuttavia possiamo dare tutti e due il nostro contributo donando la nostra energia a Vegeta! Non sarà molta ma anche noi vogliamo dare una mano!” spiegò Yamcha. Piccolo sorrise “Senza contare che c’è anche la mia”. E così anche i tre donarono la loro energia al principe dei saiyan che sentì la propria energia aumentare sempre di più, ed in breve iniziò a prendere il sopravvento sull’angelo. Il saiyan colpì duramente più volte la creatura artificiale, fino a che non ebbe compromesso le sue difese, quindi aprì entrambe le braccia lateralmente per poi protenderle in direzione della creatura artificiale, ormai solo in attesa del colpo di grazia. “Finaaal Flaaaaaaaash!!!!” urlò Vegeta per poi scagliare il suo colpo più potente contro l’avversario, ponendo fine all’esistenza dell’ultimo baluardo della minaccia rappresentata da Ghiller. “E’ finita… e per davvero stavolta” sorrise il principe dei saiyan. “Sapevo che non avresti sprecato l’occasione e che avresti sfruttato al meglio l’energia che ti avevamo donato” asserì Piccolo. “Comunque sei stato in gamba” ammise Tenshinhan. “Io vado a recuperare Crilin e i cyborg!” propose Yamcha. “Ok! Verrò con te! Nel caso Ghiller fosse ancora vivo e avesse qualche altra sorpresa in serbo!” annuì Piccolo. “Io invece porto a casa Gohan” disse Tenshinhan. “Beh… a questo punto direi che me ne posso tornare a casa!” disse Vegeta, per poi allontanarsi a grande velocità. “Avrebbe perlomeno potuto ringraziare…” commentò Yamcha. “E’ fatto così!” sospirò Piccolo. Grazie al contributo di tutti, anche senza l’intervento di Goku, l’universo era salvo ancora una volta.
Capitolo bello lungo in quanto conclusivo dello special
Come per il precedente ora resta solo l'epilogo.
Capitolo bello lungo in quanto conclusivo dello special
Come per il precedente ora resta solo l'epilogo.
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