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Gli Specials di DB Adventure!

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  • Bellissimi anche gli ultimi due capitoli!

    Pai sembrerebbe avere la meglio, ma non credo proprio che sarà così semplice.
    Pensavo che Elore fosse avvantaggiata, e invece si trova con un'avversaria più che alla sua altezza!
    E che dire dei due metamoriani? Questa è stata davvero una gran trovata! D'altronde, Goku doveva pur impararla da qualche parte, quella danza...

    Molto interessante la faccenda dell'aureola... che interferisca con i piani di Latan? Spero proprio di sì!

    Kabal è troppo simpatico! Più imbranato di Pippo! Per ora è il mio preferito, spero che non faccia una fine troppo crudele... è talmente scapestrato che non sembra neanche cattivo!

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    • Bellissimo episodio.Adesso ci sono 3 scontri contemporaneamente da seguire assolutamente.
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      • Grazie a tutti per i complimenti! Ecco un altro capitolo!

        EPISODIO 11: COME CADDE UN ANGELO

        Latan, l’angelo caduto, l’entità risvegliatasi dalle profondità più dimenticate dell’Averno e che minacciava l’esistenza stessa dell’universo come lo si conosceva, si era imbattuto in un ostacolo inatteso nella realizzazione del proprio disegno. La dipartita del Re Kaioh del Nord, avvenuta cinque anni prima, rappresentava una complicazione non prevista, in quanto ciò inficiava in maniera negativa il potere da lui ottenuto assimilando tale divinità tramite Ebonrule. Egli se ne stava seduto sul bordo della torre, con le gambe a penzoloni, osservando la lama della propria leggendaria spada risplendere intensamente di una luce celeste, chiaro segno di come l’energia di tutti i Re Kaioh fosse ormai diventata parte di quell’arma incredibile. “Non è sufficiente! Dannazione! Sarebbe bastato che tutti i Re Kaioh fossero stati ancora vivi, e a quest’ora avrei avuto la strada spianata per l’universo dei viventi! Mi domando come possa essere accaduta una cosa del genere! I Re Kaioh non si arrischierebbero mai a combattere delle battaglie in prima linea! Non è quella di essere dei guerrieri la loro funzione! Non lo è mai stata sin dalla notte dei tempi! Come diavolo ha fatto quella palla di lardo azzurro a lasciarci le penne?” pensò tra se e se l’angelo caduto con espressione a dir poco contrariata. “Latan! Voltati e affrontami, angelo caduto! Non prima di avermi detto che ne è stato dei Re Kaioh!” risuonò ad un tratto una voce. Alle spalle di Latan, aveva fatto la propria apparizione la figura di Arier. Lo zefiriano aveva raggiunto in breve la cima della torre, non incontrando ostacoli, e ora si apprestava a fronteggiare quel guerriero leggendario. Egli era risoluto, ma nondimeno concentrato, in quanto sapeva di avere a che fare con un avversario formidabile, probabilmente il più pericoloso che avesse mai affrontato. “E così… qualcuno è riuscito a giungere sino al mio cospetto! I miei araldi stanno facendo venir meno la fiducia che ho riposto nei loro confronti! In questo caso, tuttavia, ciò non è necessariamente un male!” affermò Latan, per poi voltarsi in direzione dello zefiriano. I due guerrieri si trovarono quindi faccia a faccia. Arier si rese conto di provare una certa fatica nel reggere lo sguardo di quell’essere di origini ancestrali, il suo oscuro carisma lo metteva in uno stato di soggezione, e solo la sua tempra gli consentiva di non abbassare la testa, sforzandosi di fissare l’unico, grande e freddo occhio di Latan. Non sarebbe stato esagerato pensare che il carisma e lo spirito dell’angelo caduto sarebbero stati di per loro abbastanza forti da far perdere i sensi a qualcuno con una psiche più debole rispetto a quella di Arier, come del resto era avvenuto a Re Kaioh del Nord, che non aveva retto lo sguardo d’imperio del malvagio ed era di fatto collassato innanzi a lui senza che questi lo avesse affatto toccato. Lo zefiriano tuttavia era conscio dell’importanza di dare ad intendere a Latan come egli non provasse timore nei suoi confronti. Forse, in realtà, un sentimento di paura albergava in fondo al cuore di Arier, ma il desiderio di annientare chi aveva osato nuocere ai propri maestri, e agli altri Re Kaioh, era un sentimento molto più forte, e prevaricava ogni possibile incertezza che potesse turbare l’animo del compagno di Elore. “Dei tuoi lacchè si stanno occupando i miei compagni! Loro mi raggiungeranno non appena se ne saranno sbarazzati, ma è mia intenzione far si che, quando giungeranno qui, tu abbia già cessato di esistere!” affermò perentorio Arier, dando seguito con le parole alla risolutezza del proprio atteggiamento. “Ambiziosa la tua intenzione… ma fiero il tuo animo! Non è da tutti avere l’ardire di rivolgersi a me in modo tanto irriverente! Mi piaci! Posso conoscere il tuo nome e il tuo lignaggio?” rispose Latan con un sorriso compiaciuto. “Il mio nome è Arier! Ex sovrano dello scomparso pianeta Zefiro! Uno dei tre prediletti di sua eminenza Dai Kaioh!” affermò lo zefiriano, per poi aggiungere “Ora, visto che ho avuto la gentilezza di soddisfare la tua richiesta, abbi la compiacenza di rispondere a quanto prima ti ho domandato a mia volta… dimmi che ne è stato dei Re Kaioh, e bada… per la tua incolumità ti conviene non aver torto loro nemmeno un capello!”. Il tono di Arier era calmo, ma minaccioso, il che lo rendeva capace di suscitare inquietudine nei nemici, in quanto ciò era chiaro segno di quanto egli sapesse dimostrarsi spietato. Latan, tuttavia, non si fece intimidire, nulla sembrava in grado di far vacillare le certezze dell’angelo caduto. “La mia incolumità, dici? Mi rincrescere dirtelo, ma non credo tu abbia i requisiti per metterla a repentaglio! Tuttavia risponderò alla tua richiesta, peraltro legittima!” e così dicendo Latan mostrò la lama della propria Ebonrule allo zefiriano. “Stanno bene… non ho ferito nessuno di loro, a parte il tuo caro mentore Dai Kaioh, ma non mi aveva lasciato molta alternativa… non voleva collaborare! Nulla di grave comunque… si è fatto più male lui da solo con il suo stupido Kaiohken di quanto gliene abbia inflitto io… ora si trovano tutti nella mia spada!” spiegò Latan. Arier si accigliò, a quanto pare era arrivato troppo tardi per salvare totalmente i Re Kaioh, ma al contempo era da considerarsi un bene sapere che comunque si trovavano ancora da qualche parte, sebbene non gli fosse ancora chiaro come poterli liberare. “Su! Non fare quella faccia! Dovresti essere contento che delle persone a cui tieni tanto finiscano con il contribuire alla creazione di un nuovo e migliore universo!” esclamò Latan, per poi sospirare e continuare dicendo “Purtroppo si è presentato un problema… dal punto di vista delle attitudini, Ebonrule attualmente sarebbe in grado di permettermi di fare ciò che ho in mente… però, mentre assimilavo i nostri cari vecchietti, mi sono accorto che, ahimè, il re del Nord era passato prematuramente a miglior vita… e di conseguenza, al momento mi trovo leggermente deficitario in termini meramente energetici!”. A quel punto, il volto dell’angelo caduto si illuminò improvvisamente, quasi assumendo un’espressione gioiosa, per quanto visibilmente malvagia. “Sei fortunato, Arier! Presto potrai ricongiungerti ai tuoi cari maestri! Perché l’energia che mi manca per squarciare il velo dimensionale, la otterrò proprio assimilando te!” esclamò l’angelo caduto, spalancando le braccia, quasi ad invitare provocatoriamente Arier a gettarsi tra le sue grinfie. Questa asserzione lasciò stupito lo zefiriano, che mosse un passo all’indietro. “Come sarebbe a dire? Dal fatto che tu abbia scelto proprio i Re Kaioh come tua fonte di energia, deduco che la tua spada possa ottenere energia solo da esseri divini!” disse Arier, sospettoso e preoccupato. “Hai indovinato… infatti devo dire che sono anche io piuttosto sorpreso! Ma la mia Ebonrule sta brillando… “ disse l’angelo caduto, la cui spada era appunto lucente di un bagliore purpureo. “Questo significa che, sia pure ad un livello irrisorio, c’è qualcosa di alto e divino in te! Dimmi… una qualche entità celeste ha forse cercato di ghermirti in passato?” chiese l’angelo caduto. “Questi non sono affari tuoi!!!” urlò Arier, dimostrando come fosse stato punto sul vivo, e come Latan avesse toccato un argomento di cui lo zefiriano non era intenzionato a parlare. “Ehi! Non ti scaldare! Puoi anche fare a meno di rispondere! Non mi interessa poi molto, dopotutto! L’unica cosa importante è che tu abbia quello che mi serve! Ora, non mi resta che prendermelo! Sempre ammesso che tu non agisca di buon senso, e decida di consegnarmelo spontaneamente!” mormorò beffardo l’oscuro araldo del male.

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        • “Scordatelo! Anzi, non solo non avrai la mia essenza! Ma ti strapperò anche quella dei Re Kaioh! Una volta fatto questo, nulla mi tratterrà più dal rispedirti da dove sei venuto!” disse Arier con tono deciso. “Tu corri troppo! Non puoi vincermi! Nessuno può!” lo derise Latan. “Invece tu perderai! Se non sarò io, sarà qualcun altro dopo di me! Perché è nella natura stessa del male la predestinazione alla sconfitta!” rispose lo zefiriano. “Haha! Male! Male! Male! Stolto! Ma del resto non posso nemmeno prendermela con te! Sei del tutto assuefatto dagli stupidi dogmi delle divinità attualmente in carica! Che considerano come “male” tutto ciò che non è conforme al loro ottuso modo di vedere le cose!” disse Latan scuotendo la testa. “Eppure, se non sbaglio… anche tu una volta combattevi per ciò per cui mi batto io! Tanto che attualmente vieni ricordato come uno dei più valenti condottieri della storia! Forse il più grande di tutti! Allora a cosa si deve questo cambiamento? Perché desideri tanto distruggere ciò per cui hai lottato per tutta esistenza, in vita e postuma?” chiese lo zefiriano. “Potrei rifiutarmi di risponderti… ma come detto, tu mi piaci, Arier! Dunque nella mia profonda magnanimità asseconderò questo tuo ultimo desiderio prima di assoggettare il tuo potere al mio volere!” acconsentì il malvagio. Arier sogghignò di scherno… sentir parlare Latan di magnanimità era quanto di più stonato egli potesse pensare di sentire, tuttavia non lo interruppe, e decise di restare ad ascoltare quanto il suo avversario aveva da dire. “Un tempo, come tu stesso hai detto, facevo parte dell’esercito divino, e ho combattuto nella seconda, grande, guerra demoniaca. In una di quelle battaglie, in cui perse la vita tutto il reggimento di cui ero a capo, ci trovammo a combattere per la presa di una fortezza, per difendere la quale i demoni avevano fatto ricorso ad un imponente dispiegamento di forze. Alla fine io fui l’unico a sopravvivere… tutti i miei uomini erano morti, ma anche tutti i demoni che difendevano la fortezza, la maggior parte dei quali morti per mano mia. Il mio valore aveva in parte compensato l’inferiorità numerica che pativamo nei confronti delle orde demoniache, infatti, per quanto mal ridotto, ero riuscito a sconfiggere tutti i nemici, benché in quel battaglione, militassero alcuni dei migliori demoni del tempo. Entrai nella fortezza… volevo scoprire cosa vi fosse al suo interno che i demoni avevano difeso con tanta feroce determinazione, e per che cosa i miei uomini avevano perso la vita! Fu così che trovai la spada Ebonrule! Un’arma custodita dai demoni, ma che per misteriose ragioni non era mai stata utilizzata in battaglia. Subito avvertii una fortissima attrazione per quella spada! Tuttavia esitai a avvicinarmi ad essa, in quanto temevo che entrare in contatto con un artefatto dei demoni, e da essi al contempo adorato e temuto, potesse non essere una buona idea. In quel momento, però un rumore fortissimo richiamò la mia attenzione. Uscii dalla fortezza, e quanto vidi mi fece gelare il sangue. Un’orda di demoni ancora più grande e spaventosa di quella che avevo appena sconfitto, e contro la quale tutti i miei compagni erano morti, si stava dirigendo verso la fortezza in cui mi trovavo. Ferito com’ero, non avrei avuto nessuna possibilità di salvarmi! Pensavo fosse giunta la mia fine! E il richiamo di Ebonrule si faceva sempre più forte! Fu così che ruppi gli indugi e impugnai quell’arma! Fu meraviglioso! Le mie ferite si risanarono! La mia aura crebbe esponenzialmente, e le due magnifiche ali nere che vedi, spuntarono sulla mia schiena! Io e quella spada diventammo una cosa sola! In quel momento capii di essere invincibile! Senza più alcun timore io uscii dalla fortezza e attaccai da solo tutti quei demoni, sterminandoli fino all’ultimo! Ero riuscito da solo a fare meglio di quanto avessi fatto in precedenza con un esercito! Meglio di quanto avevo fatto seguendo i dettami dei Re Kaioh! In quel momento realizzai che l’unica vera cosa importante nell’esistenza, sono la forza e il potere! Forza e potere che Ebonrule mi aveva dato a volontà! Purtroppo però questa mia consapevolezza, e il mio desiderio di cambiare l’ordine delle cose, non piacquero alle divinità! Mi trovai a combattere contro il comandante supremo dell’esercito divino: Lord Ananke! L’uomo che avevo sempre ammirato, in quanto mio comandante e unico guerriero dell’esercito divino da sempre al di sopra di me! Combattemmo per tre giorni e tre notti… e alla fine venni sconfitto a causa di una mia sciocchezza! Un errore che non ripeterò! Sigillato all’interno della mia stessa spada, fui gettato nelle profondità infernali, sino al giorno del mio risveglio! Il resto della storia lo sai!” racconto Latan. “Capisco… dunque se sei diventato quello che sei… è tutta colpa di quella spada!” affermò Arier. “Io più che di colpa, parlerei di merito! E’ solo grazie a questa spada se sono diventato quello che ora sono! Ovvero il futuro sovrano dell’universo intero! Sono finiti i tempi in cui prendevo ordini da chicchessia! Ora ho consapevolezza del mio potere e delle mie capacità, e nessuno potrà fermarmi!” ribatté l’angelo caduto. “Lo vedremo…” si limitò a dire Arier, per poi mettersi in posizione di guardia, pronto a cominciare la lotta contro Latan.

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          • Finalmente si scopre l'episodio che ha reso Latan malvagio e molto più potente di prima tanto da lottare alla pari con un mostro di potenza come Ananke. Questo mi fa pensare che, anche se Ananke era più debole di quando ha combattuto contro Zeneyu, per Arier non ci sarà niente da fare contro l'angelo caduto.
            Last edited by pappa; 13 October 2008, 18:15.

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            • Finalmente spiegata la storia di Latan! quindi era nella spada il trucco... beh, in effetti c'era da immaginarselo.
              Per Arier saranno cavoli amari! Speriamo che i compagni vengano presto a dare man forte, altrimenti povero zefiriano!
              Altro bellissimo capitolo, riesci sempre a lasciare col fiato sospeso!

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              • Wow! Troppo bello! Finalmente Latan ce l'ha fatta, peccato solo per l'imprevisto col re del nord... (eeh! Se gli capitano a tiro Goku e Cell...)
                Ed ecco Arier! Coraggioso davvero! Riesce persino ad essere tanto spavaldo pur trovandosi di fronte un simile essere portentoso!
                Meravigliosa la storia dell'angelo! Be, dopotutto, lo si può anche capire: dopo una simile esperienza, credo che non abbia tutti i torti a sostenere le sue nuove idee... Hmm! Ananke! Eh si! Solo lui poteva porre freno ad un simile avversario, ma... solo per un errore di Latan? Wow, vero che Ani allora era più debole, ma cmq se il dereitto arrivò a tal punto, Ebonrule fa davvero paura!
                Adesso vediamo se lo zefiriano riuscirà a farw qualcsa o... finirà assorbito!? Questa si che è inaspettata! Be immaginavo che qualcun altro prima o poi avrebbe dovuto compensare la mancanza di un re, ma proprio lui non me l'aspettavo!

                Ehm... ma... forse... questo spezzone...
                Originariamente Scritto da Final Goku II Visualizza Messaggio
                “Questo significa che, sia pure ad un livello irrisorio, c’è qualcosa di alto e divino in te! Dimmi… una qualche entità celeste ha forse cercato di ghermirti in passato?” chiese l’angelo caduto. “Questi non sono affari tuoi!!!” urlò Arier, dimostrando come fosse stato punto sul vivo, e come Latan avesse toccato un argomento di cui lo zefiriano non era intenzionato a parlare.
                ... sta, per caso, a significare ciò che immagino!?
                Una soluzione eccellente direi!
                Last edited by AlphaOmega; 13 October 2008, 19:15.
                sigpic
                La mia FF (con riassunto) http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=75487
                Altre mie FF http://gamesurf.tiscali.it/forum/sho...42#post1433042

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                • Grazie a tutti per i complimenti

                  X A_O: Credo di si, è proprio quello che pensi!

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                  • Povero Latan.Quindi la colpa è di quella spada?E chi lo poteva immaginare?
                    Bellissimo capitolo,Final.
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                    • Il "Flagello Divino"...e chi altri avrebbe potuto surclassare Latan?
                      Però! Pur ben pensando a come Ananke fosse più debole all'epoca, ciò non toglie che la forza di Ebonrule sia spaventosa! Davvero Latan perse a causa di un suo stupido errore?! Ad ogni modo, deve averci come minimo rimesso un occhio, mi chiedo se questo verrà mai spiegato (anche se è una finezza).

                      La vedo dura, molto, molto dura per Arier! Ma se serve a fermare Latan fino all'arrivo dei rinforzi, allora.... TIENI DURO!!!
                      Nolite te bastardes carborundorum

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                      • Wow Final, un capitolo grandioso, troppo bello, fantastico!! Mi è piaciuto tantissimo, e soprattutto la storia di Latan mi ha interessata ed appassionata molto! E anche lui mi attrae sempre più, col suo linguaggio sublime, la sua gentilezza (in effetti fa un effetto strano, come dice Arier)! Così lo Zefiriano è giunto al suo cospetto, ostentando un coraggio e un valore unici! Quindi Ebonrule ha assorbito tutti i Re Kaioh alla fine...sebbene non possegga ancora l'energia necessaria a creare l'Universo aspirato dall'angelo caduto...
                        Uhm, allora anche Arier ha qualcosa di divino...e Latan mira ad assorbire anche lui! Non la spunterà tanto facilmente allora, l'angelo è parecchio forte! Ma lui è diventato così proprio a causa per la spada, che però l'ha salvato da una morte certa, contro l'orda dei demoni durante la seconda guerra! E si è scontrato perfino contro Ananke, che era suo comandante!
                        Chissà qual è stato l'errore che l'angelo ha commesso per essere sconfitto, e perdere anche un occhio...

                        Complimenti Final, sei MITICO !!!
                        "L'uomo non vivrà in questo modo in quanto uomo, ma in quanto in lui c'è qualcosa di divino" Aristotele Mia FF: "Al di là delle apparenze". 59° Cap!

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                        • Grazie a tutti!

                          Per il prossimo capitolo ci vorrà un pò, ma conto di prepararlo entro qualche giorno!

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                          • Dopo 5 giorni che nn potevo usare il pc finalmente ,tornato a casa, riesco a commentare questa stupenda ff
                            Mi ero perso 3 capitoli e posso solo dire che Latan è davvero spietato e il potere di Ebonrule ,di assorbire i vari Re Kaioh è tremendo nn me lo sarei aspettato
                            a dirla tutta è proprio colpa della spada se Latan è diventato così
                            Mentre Dai Kaioh mi ha sorpreso parecchio... dimostrando a Latan la sua vera forza addirittura è ricorso al Kaiohken alla centesima potenza FAVOLOSO!!!
                            anche se poi nn è servito a molto per fortuna Re Kaioh del Nord è morto.... Goku anche quando fa stupidagini ci azzecca sempre
                            ora Latan dovrà vedersela con Arier per raggiungere il suo scopo vedremo come andrà a finire il combattimento, anzi i combattimenti visto che tutti sono impegnati in scontri davvero duri
                            BRAVISSIMO FINAL!!!!!!!
                            sigpic
                            Il mio primo video adesso rimodernato.... "braccio destro di Dante™"
                            Ed ecco il secondo OSCAR DBA 2007/2008 :"Miglior critico di ff"
                            Mia LongShot con Gogeta_89

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                            • Originariamente Scritto da GoTeo Visualizza Messaggio
                              per fortuna Re Kaioh del Nord è morto.... Goku anche quando fa stupidagini ci azzecca sempre
                              Accidenti, è vero! per una volta che sembrava avesse fatto una pirlata gratuita, ecco che salta fuori un motivo per tramutarla in una cosa positiva! Certo che il caro Goku ha davvero una fortuna sfacciata... pure quando non attacca il cervello e fa errori madornali contribuisce a salvare l'universo!!

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                              • Grazie a tutti! Scusate per il ritardo ma ho avuto molto da fare! Ecco un nuovo capitolo tutto per voi!

                                EPISODIO 12: I GUERRIERI DEL PARADISO SI SCATENANO

                                Intanto lo scontro tra Goku e Jarfog era entrato nel vivo, e il saiyan si stava rendendo conto della strepitosa potenza della fusione tra i due metamoriani. Il padre di Gohan combatteva ormai da diversi minuti trasformato in Super saiyan, ma non riusciva ugualmente a contrastare il proprio formidabile avversario. “Da non credere! La fusione è una tecnica straordinaria! La creatura che ne ha avuto origine ha un potere che va ben oltre la somma delle forze di coloro che l’hanno formata tramite la propria unione! Singolarmente potevo tenerli a bada persino da normale, mentre ora che si sono uniti, nemmeno il Super saiyan sembra sufficiente!” pensò Goku, al contempo preoccupato e affascinato da una tecnica tanto particolare e prodigiosa. “Beh? Pensavi davvero di cavartela con così poco? Ti ci vorrà ben di più che un cambio di colore dei capelli per riuscire a sfuggirmi!” lo derise la fusione, per poi protendere le punte delle dita in direzione del combattente dorato. “Hell Chains!” urlò il seguace di Latan per poi scagliare delle catene di energia contro Goku, con una velocità tale da non permettere al saiyan di evitarle in alcun modo. Il marito di Chichi venne quindi imprigionato nella morsa di quelle catene purpuree, che gli impedivano qualsiasi movimento. “Lo scontro è già finito! Non puoi più muoverti nemmeno di un millimetro! Se devo essere sincero speravo di divertirmi di più, ma a quanto pare sei soltanto un buono a nulla!” affermò Jarfog con disprezzo per poi aprire il palmo della mano destra, volgendolo verso l’alto, e generando su di esso una sfera di energia nera del diametro di pochi centimetri, per poi scagliarla verso il saiyan. “Soul Exctintion!” esclamò il seguace di Latan, dando dome a quell’attacco, così piccolo nelle dimensioni, ma che si sarebbe rivelato letale al minimo impatto con l’avversario. Un istante prima di essere colpito però, Goku scomparve, lasciando le sole catene a fluttuare in aria. Furono quindi esse ad essere colpiti dal globo di energia nera, che al solo sfiorarle, le risucchiò in un buco nero, facendole svanire nel nulla, una fine che avrebbe fatto anche il saiyan se non fosse ricorso al teletrasporto per salvarsi. “E’ sparito? Non so come possa esserci riuscito…” pensò, accigliandosi, il metamoriano. Intanto Goku gli era apparso alle spalle, pronto a scagliare una potente Kamehameha contro il nemico. “… però non pensare di sorprendermi!!!” tuonò il malvagio per poi voltarsi di scatto, nell’istante stesso in cui l’onda energetica del saiyan stava per colpirlo, deviandola con un potente calcio in rotazione, mandandola fuori bersaglio e facendola deflagrare a diversi chilometri di distanza. “L’ha respinta! Maledizione!” pensò tra se e se Goku, che ebbe solo il tempo di rendersi conto di ciò, che si ritrovò l’avversario a un metro da lui. “E’ tutto inutile! Non puoi sconfiggermi!” asserì il seguace di Latan per poi colpire l’avversario con un violento pugno all’addome, facendo piegare dal dolore il Super saiyan, che vomitò un fiotto di sangue. Sul viso di Jarfog appare un’espressione di sadico compiacimento, il quale però si tramutò in sconcerto quando udì una sommessa risata da parte del padre di Gohan. “Dici che non posso batterti? Fossi in te aspetterei a dare giudizi avventati…” disse con tono sornione il saiyan, per poi espandere la sua aura, abbagliando il metamoriano, il quale istintivamente arretrò, allontanandosi dal marito di Chichi. Non appena il seguace di Latan poté riaprire gli occhi, vide come Goku avesse cambiato il proprio aspetto. La sua aura era molto più luminosa, ed era attraversata da innumerevoli scariche elettriche, i suoi capelli avevano assunto una forma più acuminata, e il suo sguardo si era fatto molto più truce e determinato che in precedenza. Goku aveva quindi deciso di rompere gli indugi e superare il limite del Super saiyan, trasformandosi in Super saiyan II, lo stadio con cui Gohan era riuscito ad annientare Cell. La versione di Goku, tuttavia, era ancora più spaventosamente potente, e sarebbe stato proprio quell’enorme potere con cui Jarfog si sarebbe trovato ad avere a che fare. “E’ giunto il momento anche per me di giocare a carte scoperte! Non è cosa da poco costringermi ad arrivare a tanto! Ti faccio i miei complimenti! Ma adesso che mi hai spinto ad usare tutto il mio potere, per te è giunta la fine!” disse il saiyan con tono calmo e inquietante. “Quante arie! Non ti sembra di esagerare? A vederti non mi sembri cambiato più di tanto!” disse Jarfog. Goku si accigliò, quindi con tono di sdegno mormorò “Dunque non hai capito…”. E così dicendo il saiyan scomparve con la super velocità, scagliandosi contro il nemico e colpendolo a sua volta con un potente pugno allo stomaco, il quale ebbe un effetto ancora più devastante di quello che il metamoriano gli aveva sferrato poco prima. Jarfog non aveva avuto il tempo di accorgersi di nulla, e il dolore era giunto improvviso e atroce. Aveva sentito solo il sordo rumore di alcune sue costole spezzarsi, e il sangue salirgli alla gola fino quasi a soffocarlo. I suoi occhi spalancati per la sofferenza, e il corpo scosso dai rantoli e dai brividi. Lo sguardo di Goku era feroce e determinato, del tutto estraneo all’espressione spensierata che aveva di solito. Sollevò il proprio gomito per poi colpire violentemente dietro la testa l’avversario, ancora piegato a novanta gradi, facendolo precipitare verso il basso in verticale, ma prima che potesse schiantarsi al suolo, Goku lo intercettò con la super velocità colpendolo con una ginocchiata all’addome, arrestandone la caduta, quindi, con una leggera spinta del ginocchio stesso lo sbalzò leggermente verso l’alto, fino a farlo giungere all’altezza del volto del saiyan, il quale si coordinò e con un potente calcio rotante lo scagliò nuovamente lontano da se. Non ancora pago il saiyan portò indice e medio all’altezza della fronte e con il teletrasporto si portò nuovamente sulla traiettoria dell’avversario portando la nocca destra sul palmo della mano sinistra, quindi vibrò una gomitata rinforzata dalla spinta dell’altro braccio sulla schiena del metamoriano, effetto reso ancora più devastante dal fatto che il suo corpo stesse arrivando ad alta velocità dalla direzione opposta. Infine Goku protese entrambi le mani in avanti e con un’immane sfera di energia dorata colpì il barcollante avversario schiacciandolo letteralmente al suolo in una devastante deflagrazione. La combinazione offensiva del padre di Gohan era stata qualcosa di terrificante, e i danni subiti da Jarfog erano stati critici. Il metamoriano aveva molte ossa rotte, e la sua spina dorsale aveva retto per puro miracolo, il suo corpo era pieno di gravissime ustioni. Si muoveva a malapena, ma i suoi erano più dei brividi di dolore che segni di un’immediata intenzione di rialzarsi. “Non è una buona cosa lasciarsi andare a giudizi avventati quando si ha a che fare con me!” disse Goku, concludendo la frase precedente.

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