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DbNa

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  • #76
    Ringrazio sia te Kz-3 che Sheila per il consiglio. Dividerò metà i capitoli da ora ^^. Spero vi piaccia e che XD forever e Nappa prima o poi continuino a leggere la storia ^_^.

    Cap.7 Il riflesso di Chichi I°parte

    Quando si è prigionieri non è solo la paura o la mancanza di libertà a dare problemi. Sono i piccoli dettagli, che nel buio e nel silenzio si rivestono di importanza, che rischiano di portare alla pazzia. Una serie di gocce continue che tintinnano cadendo sul pavimento di pietra. I passi delle annoiate guardie che ogni tanto fanno il giro di ronda, trascinando i piedi. La sfida più ardua è quella con i ricordi che tornano in mente in quel luogo che diventa irreale. Più il proprio passato è stato oscuro, più è difficile farci i conti. Vegeta cercava in ogni modo di rimanere attaccato alla realtà. Il tempo in quel luogo sembrava non passare mai. Era passato un giorno? Quando sarebbe arrivato il riflesso di Bulma? Aveva studiato una tattica. Avrebbe fatto il vuoto in mente e avrebbe continuato a nascondere i ricordi che cercava. Ma quanto sarebbe resistito? Tutte quelle domande erano esattamente quello che il riflesso voleva suscitare in lui. Pur essendo uno stratega, il saiyan era abituato ad agire. L’inattività lo metteva a confronto con se stesso, facendolo vacillare. Temeva di doversi confrontare con quello che era stato. O con il solito senso di colpa che accompagnava i sopravvissuti per il resto della loro vita. Temeva il suo passato da assassino, da reduce, da mercenario che era sempre in agguato nella parte più nascosta di se stesso. Se solo fosse riuscito a dormire, ma l’adrenalina pompava nelle sue vene a pieno ritmo.


    Avrebbe voluto chiedere quanto mancava, ma così le avrebbero rinfacciato che era lei a essere voluta venire. Soprattutto Yamcha che era pronto a criticare. Questo suo maschilismo era uno dei motivo per cui l’aveva lasciato, oltre al fatto che fosse un traditore. Certo forse un tempo aveva avuto una cotta, ma adesso non vedeva altro che un amico che ogni tanto la faceva arrabbiare. Con Vegeta sarebbe stato diverso. Lui faceva finta di arrabbiarsi con lei, faceva finta di credere che fosse una povera donna indifesa. Sapeva vedere oltre e capire quando era una vera lamentala o un modo per parlare e alleggerire la tensione. Ricordava una gita che avevano fatto. Lui si era lamentato fino alla morte che non voleva andare. Poi Trunks, allora ancora un bambino, glielo aveva chiesto con tutto il cuore. Ancora troppo fresco il ricordo di Majin-bu, il saiyan aveva capitolato. Avevano preso la macchina che a poco dalla meta li aveva lasciati per strada. Dovevano solo salire su un sentiero di montagna per un po’. Avevano perciò deciso di andare a piedi. Solo che l’impresa si era rivelata più difficile del previsto per Bulma, che non aveva certo l’allenamento del marito o del figlio. Si era perciò fermata con il fiatone. Si vergognava di quella sua debolezza, ma si era alzata molto presto per preparare il cestino con le cibarie (immaginate quanto presto visto tutto quello che ha dovuto cucinare NdA). Vegeta l’aveva guardata con occhio critico e lei si era aspettata qualche battuta sarcastica. Inaspettatamente se l’era caricata su una spalla portandola lui fino in cima. Lei gli aveva urlato contro, tirando pugni e calci che al saiyan non facevano nemmeno il solletico. Trunks ridendo divertito aveva seguito trotterellando quegli strani genitori a cui voleva tanto bene.
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    • #77
      A sorpresa Bulma aveva visto che anche Vegeta aveva sorriso, visibilmente divertito. Era un ricordo, un istante felice di vita come tanti altri, che teneva nascosti nel suo cuore come in uno scrigno. Nei momenti difficili, li tirava fuori e gli davano la forza di andare avanti. In quel caso fu letterale. Non solo aveva raggiunto i compagni che erano molto più avanti di lei, ma li aveva superati e staccati. Se ne accorse solo quando li sentì dietro di lei. I due uomini si erano messi a correrle dietro per evitare di perderla di vista ed erano andati a sbattere. Goku era rimbalzato a terra, mentre Yamcha era ancora spiaccicato contro quella barriera invisibile. Il terrestre si lamentò massaggiandosi il naso, mentre Goku si massaggiava il capo. Il saiyan si rialzò in piedi. “Bulma noi non riusciamo a passare. Tu riesci ad andare avanti e indietro?” La donna non trovò nessuna difficoltà ad attraversare e riattraversare la barriera. Arrivò alla più logica delle conclusioni. “Deve essere una barriera creata dal mio riflesso. Solo io posso oltrepassarla. Questo vuol dire…”Bulma cominciò a capire che come al solito i guai la chiamavano a gran voce. “Noi ti aspettiamo qui. Goku accampiamoci. Prima di uscire da questa dimensione è meglio se ci concediamo un po’ di riposo o tu non riuscirai a distruggere l’edificio in cui siamo rinchiusi” disse Yamcha tranquillamente. “Insensibile. Lasciarmi andare da sola nel covo del nemico senza neanche preoccuparsi”pensò Bulma. “Stai attenta. Se hai bisogno chiama. Non sarà una barriera magica a impedirmi di aiutare un amica”disse Goku convinto. Bulma ringraziò di averlo incontrato quel giorno di tanti anni prima. Quando era una ragazza quindicenne con un sogno, una sfera magica e un radar. Il sogno di trovare un principe azzurro. Ora toccava a lei salvare il suo principe.



      “Via…Pussa via orrore…via!!”disse rivolto all’animale. “Toglimelo di dosso”disse, stavolta alla donna, con il volto di un denso blu che stava pian piano diventando di una delicata tonalità di verde. “Perché tratti sempre male i miei cuccioli? Nella stanza con il mio cyborg metereologo li hai distrutti. Mi rimane solo il mio preferito, la mia piccola anaconda”disse con la voce di una bambina capricciosa. “Non ti lamenterai anche della cella. Con i miei poteri magici l’ho resa apposta più “intima””disse facendo un po’ la civetta. Non che Vegeta facesse caso al modo in cui parlava. Il riflesso aveva infatti rimpicciolito tantissimo la cella perché aveva scoperto il dettaglio della claustrofobia. “E adesso che combini?”disse il saiyan nuovamente rivolto al serpente. Preso com’era dalla sua paura per le cose striscianti, non aveva ascoltato una singola parola di quello che aveva detto il riflesso. Il serpente stava avvolgendo le sue spire intorno a Vegeta e lo guardava famelico. Il saiyan cominciò a sbatterlo con forza contro il muro, dondolandosi avanti e indietro. Il serpente tirò fuori le sue due lunghe zanne lattee. Affondò i denti nella spalla destra, all’attaccatura del collo del principe dei saiyan. L’uomo poté avvertire una fitta e del “fuoco liquido” scorrergli nelle vene. Tutto cominciò a vorticare. Era la pelle squamosa del serpente quella che si stava appoggiando alla sua fronte? Capì che era il riflesso quando vide i suoi occhi specchiarsi in quelli di gelo di fronte a lui. “Il mio adorato cucciolo ti ha iniettato una sostanza particolare. Tra meno di qualche secondo la tua volontà sarà annullata. Potrò sapere tutto quello che voglio da te. E’ un idea del mio signore Lourth. Carina vero?”disse lei estasiata. “Ma quanto sei malata?”pensò Vegeta con l’ultimo barlume di lucidità. Poi, mentre i suoi occhi perdevano la loro luce interiore, tutto divenne nero.



      Entrò silenziosamente nella cella. Come il resto del palazzo, anche questa era nella più completa oscurità. I suoi occhi, ormai abituati al buio, lo videro. Il cuore di lei si strinse a quella vista. Era incatenato al muro con una forma ad x, e la testa gli ricadeva abbandonata sul petto. Sembrava o addormentato o privo di conoscenza. Gli corse incontro sperando che, avvertendo la sua presenza, si risvegliasse. Niente. Una volta di fronte a lui, cominciò a chiamarlo scuotendolo delicatamente. Avrebbe voluto chiamarlo alzando un po’ la voce, ma così si sarebbe fatta scoprire. Lui finalmente si riprese e la guardò. Il suo sguardo però era vacuo, come se non la stesse vedendo realmente. “Sono io. Sono Bulma”disse lei tra il gentile e il preoccupato. “Ti vedo. Fai quello che devi fare e poi lasciami in pace”rispose lui cupo. Lei non capiva. Si avvicinò ancora un pò, abbastanza per guardarlo negli occhi. Fu così che lesse in quegli occhi di ossidiana un emozione che mai si sarebbe aspettata. Ci lesse “paura”: Ci aveva visto indifferenza, rabbia, disperazione, amore, ma mai paura. La cosa che la feriva di più era che quello sguardo era per lei. Cercò di calmarsi e si diede della stupida. Era ovvio che non c’è l’aveva con “lei”, ma con quello specchio odioso. “Che hai capito tesoro. Sono io, sono quella vera. Ti sembro un riflesso?”disse, non riuscendo a nascondere la grande emozione che le agitava il cuore. Lui la guardò attentamente. Desiderava con tutto se stesso che fosse vero. Quello sguardo, quei due immensi mari, non quelle schegge di ghiaccio. “Cos’è, un altro trucco?”rispose sulla difensiva. La risposta non si fece attendere, ma fu diversa dalle sue aspettative. La donna scoppiò in un pianto allo stesso tempo disperato e isterico, ma abbastanza piano da non farli scoprire. Trucco o no, Vegeta non sopportava che la sua Bulma piangesse. Perdendosi in quei due grandi occhi azzurri, luccicanti di lacrime che le rigavano il viso, avrebbe voluto dirle tante cose. Che l’amava, che aveva temuto di perderla, qualcosa che la facesse smettere di piangere. Ma quello che riuscì a dire era completamente diverso. “Ok, ok. Ti credo. Solo quell’oca di mia moglie scoppierebbe in lacrime in un covo nemico con il rischio di farci accoppare”. La donna divenne rossa in volto e iniziò a tempestare il marito di pugni sul petto. Lui, che nemmeno li sentiva, fu contento che almeno avesse smesso di piangere. La terrestre riprese il controllo su di se. Vegeta era sempre il solito. Anche in un momento così tragico riusciva a farle perdere le staffe. “Non mi sembra che questi ganci siano così robusti. Ti ho visto distruggere di peggio”disse lei con aria critica. L’uomo sbuffò e disse qualcosa in un borbottio incomprensibile. Le ci volle un po’ per capire che c’entrava con la coda da saiyan di Vegeta. Bulma riconobbe subito lo strano marchingegno che gli avevano applicato. Era utilizzato dai ricercatori, e purtroppo anche dai cacciatori, per catturare le bestie selvatiche. Rise paragonando Vegeta a un animale selvaggio. Le venne da pensare a quando il principe dei saiyan diventava scimmione guardando la luna piena. Lui non riusciva a capire cosa ci fosse di divertente. Prima piangeva e ora rideva. “Vai a capire le donne”pensò. “Vegeta, so che non è una bella notizia. Ma non ho gli strumenti per rimuoverlo”.
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      • #78
        Il saiyan si morse la lingua per evitare di urlare qualche “parolina” a quel riflesso. “Vuoi che ti faccia scendere io?”chiese la donna. Solo dopo Bulma si accorse che era una domanda superflua. La vena sulla tempia di Vegeta cominciò a pulsare. La donna si affrettò a prendere dalla tasca lo strano marchingegno che aveva costruito. Schiacciò un pulsante e scaturì un piccolo laser verde. A Vegeta ricordò quello che il riflesso di Yamcha aveva cercato di usare contro di lui. (Infatti Bulma l’ha costruito coi pezzi di quello in poco tempo, ossia mentre Goku scopriva il lembo di stoffa. NDA). I ganci cedettero uno dopo l’altro, tagliati come burro dal laser. Il saiyan cercò di mantenersi in piedi da solo, non voleva essere un peso, già aveva dovuto farsi salvare. I suoi poteri erano inutilizzabili e gli arti un po’ atrofizzati dal non uso, ma riuscì a trovare una certa stabilità. Silenziosamente uscirono dalla cella. Vegeta avrebbe voluto eliminare tutte le guardie che incontravano, ma Bulma lo fece ragionare. Non dovevano farsi scoprire, perciò quando passava una guardia si nascondevano. La fuga procedette abbastanza bene e senza gravi intoppi. A percorrere tutto il palazzo ci misero parecchio tempo, ma alla fine furono fuori. Vegeta respirò a pieni polmoni l’aria di quel mondo eternamente notturno. Dopo tutto quel tempo rinchiuso, sentirsi di nuovo libero, era meraviglioso. Ci misero un'altra ora di cammino per arrivare all’accampamento improvvisato. Paradossalmente era più rapido Vegeta, che la povera Bulma che cominciava a sentire le caviglie gonfiarsi. “Ho una certa età ormai. Mica come voi saiyan che sembrate non invecchiare mai. Inoltre lo sai che ho le vene varicose”si lamentava con il marito. Lui però sapeva che erano tutte scuse. La donna si lamentava in quel modo, ogni volta che c’era da camminare, sin da quando era giovane. Nemmeno si accorsero di aver attraversato la barriera. Aveva lasciato passare anche Vegeta, perché se no all’andata il riflesso non avrebbe potuto portarlo all’interno del palazzo. Volando a una certa velocità ci voleva poco dal portale al palazzo. A piedi era tutta un'altra cosa. Arrivarono all’accampamento, facendosi riconoscere. Yamcha stava già dormendo come un ghiro, mentre Goku faceva la guardia. Bulma fu felice all’idea di riposare. Stava già dirigendosi ai giacigli quando si accorse che il marito era rimasto dietro. “Vai avanti tu. Devo dire una cosa importante a Kakaroth”disse Vegeta. “Non ti affaticare, mi raccomando. Soprattutto non sparire”disse lei con un tono tra il comprensivo e il severo. Poi, dopo un vistoso sbadiglio, andò al suo giaciglio e si coricò. Il principe dei saiyan si diresse invece verso il saiyan più giovane, seduto accanto a un piccolo fuoco. “Te la sei cavata. Ti confesso che l’idea di un altro di quegli specchi, per di più in combutta con Lourth, non mi fa stare tranquillo”disse Goku, con un aria seria che non gli si addiceva affatto. “E’ le cattive notizie non finiscono. Guarda qui”disse Vegeta mostrando il morso nel collo. Vedendo i due buchi nel collo, Gokù disse timoroso”Che sei diventato un vampiro?”. “Dai non scherzare”disse il saiyan maggiore cominciando a raccontare quello che gli era successo da quando si erano divisi. (Secondo me Goku non stava scherzando NDA). “Così sa i nostri punti deboli e li avrà comunicati a Lourth. Non ci voleva”. Vegeta però si dimostrò sicuro. “Non credo che Lourth sappia niente. Il riflesso non riesce più a cominciare con lui. Qualcosa ha interferito creando scompiglio in questa dimensione. Pensò che quel qualcosa sia l’arrivo qui della vera Bulma”. “E tu come fai a sapere che non è riuscita a mettersi in contatto?”disse Goku sospettoso. “Quando il riflesso è arrabbiato, lo esprime parlando nello stesso modo di mia moglie quando è inferocita”disse Vegeta e Goku capendo al volo non trattenne un sorriso. “Vatti a riposare resto io di guardia”si offrì Goku volenteroso. Vegeta non avrebbe voluto lasciare quell’incombenza all’amico, ma meglio dargli retta che cadere a terra stremato da un momento all’altro.
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        • #79
          che belloooooooooo anche questo capitolo ^^.......mi piace sempre più ^^

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          • #80
            Sì, grande Bulma! Accidenti, il marchingegno alla coda proprio non ci voleva, povero Veggy... bravo Goku, ne hai fatta una giusta XD fallo riprendere, poveretto

            Con i capitoli più corti è meglio però non sempre puoi mettere prima e seconda parte, in questo caso secondo me sarebbe stato meglio cambiare titolo, visto che qui il riflesso di chichi nemmeno compare... ma vabbè, sottigliezze

            Al prossimo tesò^^

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            • #81
              Come ti ho già scritto, tra impegni e spostamenti, non ho tanto tempo, mi ero fermato allo scontro con i riflessi di Nappa e Radish e questa notte ho letto il resto, tanto non dormo +...

              La suddivisione in capitoli è di grande aiuto nella lettura, perché le parti dove descrivevi le lotte con i riflessi dei nemici di un tempo sono state un pò pesantucce, andrebbero snellite ...
              Errori non ne ho riscontrati molti, qualcuno qua e là, ma niente di che.

              Qualche considerazione:
              -Gli attacchi di Vegeta sono il Big Bang Attack e il Final Flash, mi raccomando, hai comunque licenza di inventarti altri attacchi e dargli il nome che vuoi.
              -Mi pare di aver capito che esisterebbe 10° livello del Super Saiyan, dico bene? Non ti sembrano un pò troppi?
              -L'idea degli specchi, come ti è stato detto da KZ-3 e Sheila, è una gran pensata, dico davvero, hai molta fantasia, lo stesso vale per i nemici creati da te che, non ti nascondo, hanno catturato la mia attenzione più delle varie riproposizioni dei vecchi cattivi. Cioé il cyborg che controlla gli eventi atmosferici è spettacolare
              -Il riflesso di Bulma è veramente odioso, un perfetto mix tra quella vera e quella falsa
              -Come ti ho già detto, le descrizioni, oltre alla rappresentazione dei pensieri dei protagonisti, sono il tuo forte, continua a puntare molto su questo.
              -La trama mi pare che non abbia punti morti.

              Chissà cosa li aspetta al loro risveglio...un Goku ronfante?
              sigpic

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              • #82
                Originariamente Scritto da Nappa Visualizza Messaggio
                Mi pare di aver capito che esisterebbe 10° livello del Super Saiyan, dico bene? Non ti sembrano un pò troppi?
                Rispondo al posto suo, se nn ti dispiace (spero di no )

                E' stato scelto il ssj10 come ultimo stadio raggiungibile perchè è un numero che suona molto bene come "massimo dei massimi", ma questo sarà raggiunto alla fine di DBNA. Non quindi in questa fanfic, nè fra due o fra tre, ce ne saranno parecchie e i passaggi di livello saranno molto distribuiti, quindi niente potenziamenti a raffica o salti di due livelli per volta... certo, concordo sul fatto che sia un numero parecchio alto, ma a mio parere ci sta, considerando tutti i nemici (ancora per gran parte da inventare) che dovranno essere sconfitti... e ovviamente saranno sempre più forti (mai una volta che il cattivo di turno sia meno difficile da battere di quello di prima, eh! )

                Ecco, spiegato. Se Veggy fan vorrà aggiungere qualcosa aggiungerà^^

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                • #83
                  Originariamente Scritto da KZ-3 Visualizza Messaggio
                  Non quindi in questa fanfic, nè fra due o fra tre, ce ne saranno parecchie e i passaggi di livello saranno molto distribuiti, quindi niente potenziamenti a raffica o salti di due livelli per volta
                  Beh, questo mi solleva già e da quanto hai scritto suppongo che tu ne sappia sui futuri progetti di veggy.
                  sigpic

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                  • #84
                    Eccomi qua!Già non ho mai avuto la possibilità di postare per vari motivi (vi ricorda qualcosa la parola "Anthology"?XD) Comunque bellissimi tutti i capitoli che finora hai postato(Cavoli il 10 livello i miei neanche se lo sognano!XD) spero che continuerai così!(Ahhh finalmente ho postato l'ottavo ep. della mia fanfic dopo tanto tempo!)
                    La mia prima FF!http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=89182

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                    • #85
                      Originariamente Scritto da Nappa Visualizza Messaggio
                      Beh, questo mi solleva già e da quanto hai scritto suppongo che tu ne sappia sui futuri progetti di veggy.
                      Io? nooo...

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                      • #86
                        Sheila, penso che tu sia davvero troppo buona con me, grazie.

                        Kz-3 lo sai che rapporto ho con il nominare i capitoli, non ho tutta sta fantasia da dare dei nomi anche ai sotto-capitoli, perdono. Sai che ti dovrei nominare portavoce, rispondi al posto mio ihih. Fortuna che non puoi fare troppo spoiler perché devo ancora scrivere un sacco di roba ihih.

                        Nappa non avevo idea di disturbarti in un momento così delicato. Mi dispiace, devi essere distrutto e capisco che in questa situazione tu non riesca a trovare nemmeno il tempo di dormire, altro che recensire. Ammetto che ci saranno delle riproposizioni in futuro di vecchi avversari, ma ho tutta l’intenzione di modificarli come costituzione, senza renderli Ooc ovviamente; insomma qualche sorpresa nel vecchio. Sono felicissima delle tue altre considerazioni e che ti siano sembrati interessanti gli specchi. *_*

                        XD forever non solo sono felicissimo tu sia tornato a recensire, ma soprattutto che tu sia andato avanti con la tua ff. Guarda nemmeno i miei sarebbero riusciti ad arrivare a simili livelli, gli servirà un aiutino, ma ancora devo definire bene quest’idea ^^.
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                        • #87
                          Oddio! Una vera overdose di combattimenti! Persino Goku e Vegeta saranno sazi per un pò dopo tutto questo!

                          Comunque continua così! Che vai molto bene!

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                          • #88
                            Emh ^\\\\^ grazie, davvero mille grazie, un immenso grazie. Oddiu, ok, rischio di continuare così hehh. Cmq si, ho fatto un tour de force di combattimenti ^_^. Spero di continuare bene, perchè ti stimo davvero tantissimo. Ora la pianto o kz-3 per zittirmi mi prende a ciabattete, ihih.
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                            • #89
                              Cap.7 Il riflesso di Chichi II° parte



                              “Mia signora è fuggito”disse un tipico scagnozzo, dalla pelle verde. Tremava sapendo quello che significava portare una brutta notizia alla sua signora. Credeva che il suo tempo fosse ormai finito e tra poco sarebbe stato incenerito. “Vai. Ti risparmio la vita per stavolta. In fondo me lo aspettavo”disse lei. Lo scagnozzo non se lo fece ripetere e corse via.“E così credi di essermi sfuggito? Non sai quanto sbagli. AHAHAHAHA(risata malvagia NDA)”. Seduta su quel trono il suo aspetto mutò. La pelle divenne azzurra, dello stesso colore dei capelli che intanto allungavano. Gli abiti divennero quelli di una regina, anch’essi azzurro chiaro. Gli occhi di ghiaccio sembravano ardere dall’interno. Ecco come lei era in realtà.



                              Vegeta si svegliò di soprassalto. Si alzò e vide che anche Goku era preoccupato, glielo lesse negli occhi. Che fosse un falso allarme o no, era meglio muoversi subito. Svegliò pian piano sua moglie che ancora dormiva. Gli dispiaceva disturbarla, sembrava così serena. A Yamcha avrebbe voluto tirare un calcio, ma non era colpa del terrestre per quello che aveva fatto il suo riflesso. Il dissidio non durò a lungo (Proprio adesso che aveva deciso per il calcio NdA), perché Yamcha si svegliò da solo. Anche se era perennemente fuori allenamento, anche lui ogni tanto avvertiva il pericolo. Un sibilo, passo e terribile. A Vegeta non servì nemmeno girarsi per sapere chi avesse alle spalle. Si concentrò. La sua paura dei serpenti derivava dalla paura che aveva sin da piccolo della coda di Freezer. Era un arma letale nel buio, silenziosa e strisciante. Si concentrò su quell’immagine. Sempre a occhi chiusi si voltò e lanciò un sasso lì dove sapeva fosse il serpente. Un rumore di vetri rotti gli fece capire di aver fatto c’entro. Vedendo il suo “piccolo”distrutto, il sasso lo aveva colpito in piena testa uccidendolo, il riflesso urlò. Yamcha era partito a combattere contro gli scagnozzi e Goku decise di raggiungerlo. La vera Bulma si era nascosta dietro un masso, l’unico della zona lo aveva trovato proprio lei. (Anni di fughe e esperienza NDA).
                              Erano incredibilmente facili da battere. Yamcha si accorse solo dopo che Vegeta con combatteva con loro, ma almeno anche lo specchio non si stava muovendo. “Hei saiyan, tu che fai? Pasìi?(dialetto sicliano, scusate Nda)”disse il terrestre rivolto a Vegeta. Il principe dei saiyan lo fulminò con lo sguardo. Le mani gli prudevano E non vedeva l’ora di buttarsi nella mischia. Come fare per quell’aggeggio che gli annullava i poteri? “Chi se ne frega”disse Vegeta buttandosi nella mischia. Fu Bulma, uscita dal suo nascondiglio apposta, a prenderlo per il braccio e fermarlo. Yamcha non capiva e fu Goku a spiegargli la situazione. Il terrestre aspettava un momento simile da tutta una vita. Finalmente poteva prendersi la rivincita su tutte le prese in giro ricevute. Furono però un paio di cose a farlo desistere. 1)Lo sguardo omicida lanciato sia da Bulma che da Goku. 2)Così Vegeta sarebbe andato a farsi ammazzare. 3)Se Vegeta sopravviveva e riconquistava i suoi poteri, lui era praticamente morto. “Sarò anche un codardo, ma meglio un codardo vivo che un coraggioso fatto a pezzi da Vegeta”valutò tra se e se. In poco tempo tutti i nemici furono sconfitti. Il saiyan maggiore non aveva potuto combattere, ma aveva comunque aiutato Goku. Aveva avvertito dove erano i nemici, che facevano e le mosse migliori per sconfiggerli. Come stratega restava imbattibile. A un certo punto, preso da un attacco d’ira, si era afferrato la coda e aveva cominciato a sbattere il marchingegno contro il sasso dietro cui era nascosta Bulma e dove aveva obbligato anche lui a stare. “Tu sei tutto pazzo. Se quel coso si rompe così inizia a dare fortissime scariche elettriche e credo che né tu, né la tua coda vogliate finire fulminati”aveva detto la terrestre. Lui aveva brontolato, ma guardando torvo l’aggeggio, aveva desistito. Una volta sconfitti tutti, restava solo il riflesso. “Resta solo lei, signora”disse Yamcha con una nota di sarcasmo. “Non osare rivolgermi la parola”disse lei con volto inferocito. Sollevo il braccio sinistro, facendo scivolare la manica di seta e mostrando il palmo della mano. Lo colpì con un onda dorata che fece volare via il terrestre. Il poverino ricadde a terra come una bambola di pezza rotta. “Yamcha!!!”urlò Goku correndo dall’amico. Fortunatamente era solo svenuto, poteva andargli peggio. “Non per offendervi scimmioni, ma uno alla volta non potete sperare di sconfiggermi”disse affabile, ma agitata e frettolosa. “Ti faccio notare che siamo in due, perciò possiamo attaccarti insieme”disse Vegeta, contando sul fatto che la matematica non è un opinione. “Ti sbagli. Ora vedrai”disse lei con uno dei suoi sorrisi malvagi. La terra iniziò a tremare. Una profonda voragine si aprì nel terreno. Da una parte Goku e Yamcha, dall’altra Vegeta e Bulma, al centro magma ribollente. La voragine si fece immensa, mentre la distanza cresceva. La distanza si fece immane nel giro di pochissimo, accentuata anche da un incantesimo. Poi, quando i nostri eroi furono abbastanza lontani, lei cominciò a urlare. Un piccolo vortice apparve di fronte a lei. Da questo, che sparì quasi subito, apparve una ridente figura femminile. Era in ombra e non si vede, ma si capiva che era anche questa un riflesso. “Tu occupati di Goku e del suo amico terrestre. Io penso al principe e alla sua consorte”disse lei sbrigativa. “Come vuoi amica mia”rispose quella ridacchiando in modo poco rassicurante.
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                              • #90
                                Bulma si era gettata tra le braccia del marito. Durante la scossa si era aggrappata a lui in preda al terrore. Lui l’aveva abbracciata cercando di proteggerla. Finalmente il terremoto si era fermato. “Ora dove siamo? Che succederà?”disse lei spaventata, non volendo necessariamente delle risposte, che potevano rivelarsi decisamente catastrofiche. “Non lo so”rispose il saiyan, più a se stesso che alla compagna. “Tu stammi accanto. Nessuno tratta così il principe dei saiyan”disse lui riuscendo a ritrovare tutta la sua determinazione. Quello che aveva detto era una cosa, quello che pensava un'altra. Tra l’uno e l’altro il filtro dell’orgoglio. “Se qualcuno cerca di farti del male dovrà prima vedersela con me”era quello che in realtà voleva ire, ma Bulma non aveva bisogno di sentirlo per saperlo.


                                “Ci hanno diviso di nuovo. Uffa. Ora mi toccherà andare di nuovo a cercarlo. Perché devo sempre seguire Vegeta nei posti più assurdi? Pensare che potrei essere a casa con mia moglie”disse Goku parlando al vento. Yamcha, ancora svenuto, caricato sulle spalle. Il saiyan stava cercando di dirigersi verso dove era prima. “Parlavi di me?”disse una voce femminile. Una donna, ancora nascosta nell’oscurità, si stava dirigendo verso i due uomini. “Chichi sei tu? Che ci fai qui?”disse il saiyan incredulo riconoscendo la voce della moglie. “Sono venuta perché era il momento della puntura”disse lei sghignazzando. Goku capì al volo che doveva essere uno specchio, ma la visione che gli presentò davanti era ugualmente terrificante. Una Chichi incavolata, vestita da infermiera, con una gigantesca siringa in mano. Non era la prima volta che un nemico utilizzava questa sua paura recondita. Era finito in una dimensione gioco e qui si era trovato davanti a una figura simile. Solo che quella aveva anche il volto dolce della sua Chichi, i suoi adorabili occhi neri, oltre quella faccia arrabbiata. Questa invece aveva degli occhi neri che sembravano delle taglienti lame color notte. Un sorriso perfido e una nota malvagia nella voce. Goku posò a terra il terrestre svenuto, aveva bisogno di maggiore mobilità.
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