“La Terra sarebbe esplosa a breve. Kakaroth era morto, al suo posto, avrebbe dovuto sacrificarsi lui per fermare quella sfera. Era così ingiusto, terribilmente ingiusto. Stava succedendo la stessa cosa successa al suo pianeta. La stessa identica, perfino quell’onda gigantesca rossa sembrava quella tipica di Freezer. Gli occhi della sua Bulma, terrore in quel mare blu, gli stavano di fronte. Partì all’attacco, per voltarsi solo un attimo, dicendo addio a tutti e a tutto. Aveva detto a tutti di scappare via, ma ovviamente non lo avevano fatto. Suo figlio Trunks non lo aveva ascoltato, aveva lasciato che gli altri andassero nella navicella e partissero. Ci avrebbe scommesso che suo figlio, Trunks, Goten e Gohan sarebbero rimasti accanto a lui. Non poteva arrendersi, nonostante fosse ferito gravemente e le forze gli mancassero. Che strana la vita. Non pensava che avrebbe mai provato sentimento così forti. No, non aveva messo da parte l’orgoglio, era pur sempre l’orgoglioso principe dei saiyan. Avrebbe lottato, avrebbe vinto”. “Aaaaahhhhhh!”. Un urlo lo riportò alla realtà. Stava sognando, anche se si trattava di un ricordo. Il ricordo delle emozioni di angoscia e solitudine che lo avevano colto quando aveva combattuto contro Li Sherron alla fine. Però il legame mentale con l’amico era servito. Aveva scoperto che Goku era vivo. In pochi secondi avevano messo insieme una strategia, andando sulla sicura energia sferica. Nessuno sapeva però la realtà. Goku in quello scontro era morto davvero. Aveva fatto un patto con il vero Sherron. Se gli avesse dato vita, in cambio se ne sarebbe andato con lui. Però Sherron aveva deciso di riportarlo indietro, per la loro secolare amicizia. Un idea malvagia venne in mente a Vegeta mentre si rialzava. Aveva appena ritrovato la sua forza e la sua grinta. Aveva un motivo per vivere adesso. Alzò lo sguardo e vide una scena alquanto pericolosa. Goku stava precipitando in un burrone. “Manco due secondi e quell’idiota di Kakaroth si fa ammazzare!!!”urlò incavolato buttandosi in avanti. Goku riuscì ad afferrare un pezzo di roccia per arrestare la caduta, ma sarebbe precipitato di lì a poco perché stava scivolando. Rimase sorpreso a vedere quella mano e soprattutto a vedere chi la tendeva. La bocca gli si spalancò vedendo che gli occhi di Vegeta erano tornati nerissimi e vitali. La luce della forza di volontà vibrava nuovamente in essi. Un moto di orgoglio crebbe in lui. Si sentiva un saiyan perché Vegeta gli aveva mostrato cosa voleva dire e ora rivedere il suo principe lo riempiva di gioia. “Goku dammi la mano!!!”urlò Vegeta sporgendosi ancora di più. “Mi hai chiamato Goku”scherzò il più giovane sforzandosi di afferrarla. “Kakaroth non dire cavolate in momenti simili!!!!!”rispose il sangue blu surriscaldandosi. “Ah, e te pareva”mormorò “kakaroth”. “Vuoi darmi la mano o cadere di sotto?!”sbottò il maggiore. “No, no. Aiutami, perfavore”rispose Goku tornando serio e riuscendo finalmente ad afferrarla. Con difficoltà Goku venne issato su. Cosa ci faceva una voragine nel mezzo del castello era qualcosa di inconcepibile. “Grazie, mamma che paura. Non mi va di finire di nuovo all’altro mondo. Voglio veder crescere May”sbuffò sedendosi e riprendendo fiato. Intrinseca la felicità che il morso del vermone fosse veramente soltanto soporifero e non letale. “Tsk”sbuffò Vegeta incrociando le braccia, anche lui seduto. Trascinando su Goku, non esattamente un peso piuma, era caduto a sedere. “Cosa ti ha fatto tornare come prima?”chiese a un certo punto Goku, temendo di prenderle. “Umphf, ricordi”sussurrò semplicemente Vegeta. Goku sorrise, lasciandosi cadere completamente supino a terra. “Kakaroth, posso farti due domande?”chiese all’improvviso il principe dei saiyan serio. Goku si grattò la testa, a ma ora che finalmente Vegeta non lo offendeva più e lui stesso aveva smesso di essere astioso, era meglio tenere la situazione in quel modo. “Certo”rispose sinceramente. “Hai avvertito qualcosa quando Crilii è morto?”chiese serio. Goku spalancò gli occhi. Non si aspettava certo una domanda del genere. “Quando me lo hai detto…”iniziò, ma capì dallo sguardo duro dell’altro che non era quella la risposta che si aspettava. “Ora che mi ci fai pensare no. E’ strano. La prima volta che è morto ho sentito il mondo crollarmi addosso. L’ho percepito anche se ero lontano e non con l’aura, ma con il sesto senso. Mentre ho capito che Freezer lo avrebbe fatto fuori nel momento stesso in cui si è alzato da terra. Per non parlare di mentre combattevo contro superc-c17, non sapevo perché, ma mi sentivo disperato”esalò il più giovane improvvisamente confuso. “Kakaroth…se io…”iniziò Vegeta, ma si interruppe cercando le parole giuste. “Si?”lo incalzò l’amico. “Occupati tu della mia famiglia se muoio”mormorò e Goku sbiancò. Subito dopo la rabbia salì. Si rialzò in piedi furente, stringendo un pugno. “Non dire mai più una cosa simile!”urlò seccato. Proprio ora che sembrava essere tornato in se, ricadeva in simile discorsi. Vegeta sorrise sarcastico. “Ok, ok. Andiamo”rispose Vegeta, rialzandosi anche lui.
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Cap.8 dignity of prince (la dignità del principe) I° parte
Corridoi di pietra che susseguono uno dietro l’altro. Da quanto tempo li percorriamo? Non lo ricordo più. Sembra fatto apposta, come un labirinto che ti fa perdere prima condizione di te e poi del resto del mondo. Mi sto perdendo ed è come perdersi nei meandri di me stesso. Sono stanco e confuso. Inoltre ho una fame che non ci vedo. Nemici, anche se di portata non eccessiva, a ogni angolo. Non sono difficili da battere, ma alla lunga sfiancano anche un guerriero come me. Vorrei crollare in ginocchio e riprendere fiato per un secondo. Ogni tanto mi volto per vedere se Vegeta c’è ancora, tanto per non perderlo di vista. Ha un espressione seria. Un ottimo attore, sembra che non ne risenta. O forse è abituato a correre in corridoi infiniti e oscuri come questi? ). O almeno è stato così fino adesso. E’ da un po’ che ha rallentato l’andatura. Abbastanza da restarmi un po’ indietro. Comincio a rallentare pure io, gradualmente, per non farlo accorgere. Anche lui gradualmente si sta spostando, finché non si addossa alla parete. Appoggia la mano guantata e comincia ad arrancare. Preoccupato mi fermo e torno indietro. “Tutto ok?”chiedo e lui si volta da un'altra parte. “Ok” risponde semplicemente. Non ne sono convinto, ma mi volto nuovamente in avanti. Quando sento un lamento provenire dal mio amico. Stavolta mi avvicino a vedo che si tiene la pancia. “Sei proprio sicuro di star bene?”chiedo e questa volta do il tono di un ordine. Quando un rumore a me ben noto risuona rimbalzando di parete in parete. Solo che stavolta non proviene dal mio stomaco. Mi cadrebbe a terra la mascella dalla sorpresa o scoppierei a ridere, se la situazione non fosse drammatica. Vegeta si sta piegando in due dal dolore tenendosi l’addome. Avevo dimenticato che in questi giorni non ha praticamente mangiato niente, quel poco che teneva in corpo l’ho costretto io a mandarlo giù. E’ un saiyan e come tale deve nutrirsi. Non immaginavo però che in caso contrario potessero succedere cose simili. L’idea di digiunare non mi ha mai nemmeno sfiorato. “Vuoi che ci fermiamo un attimo a riposare? Magari dormiamo a turni. Sono ora che corriamo qua dentro”propongo serio. Lui scuote il capo e appoggiandosi alla parete prosegue. Perché tutta questa decisione all’improvviso? Non mi starà nascondendo qualcosa? No, che vado a pensare. Ogni volta che ha avuto un piano me l’ha sempre esposto. Lui è la mente, io il braccio. Ormai è anni che va avanti così. Sarà semplicemente preoccupato per sua figlia. Non posso dargli conto. Anche io temo per il mio Goten. Ai nostri occhi non cresceranno mai, saranno sempre i nostri bambini. “Come pensi di affrontarlo il prossimo mostro? Non fare lo sciocco”mi lamento andandogli dietro e cercando di farlo ragionare. “Sei una zecca. Ok, ma non più di un paio di ore”mi risponde sedendosi. Manco il tempo di farlo e crolla addormentato contro la parete. Speriamo che al suo risveglio non se lo ricordi o se la prenderà con me per lavare l’onta subita. Uffa. Potevo ricordarmi di portare qualcosa da mangiare. Almeno per rimetterci in piedi. Non ho neanche l’acqua. Sono così concentrato sul cibo che comincio ad avere le allucinazioni olfattive. Sento odore di cibo. Un momento…”
“Umh, proprio ora. Era un pezzo che dormivo così bene. Niente incubi, niente di niente. Solo un rilassante nero. Tutto così perfetto che era ovvio che qualcosa mi svegliasse. Ma che sta succedendo? Sento delle voci che urlano. Apro gli occhi e rimango sconvolto. Ma siamo sicuri che non sto sognando? Perché io questa scena l’ho già vista, solo che cambia l’attore principale. Alla base si faceva la fame. Non era un mistero. Nappa e Radisch non lo accettavano, e nonostante tutti e tre ci arrangiassimo sui pianeti conquistati, inventavano sempre nuovi modi per sgraffignare qualcosa alla mensa. Una sola volta mi lascia convincere e finì in un modo assolutamente ridicolo per il principe dei saiyan. Io che correvo con il cibo a mano e tutti gli alieni addetti alle cucine che mi inseguivano con mattarelli, coltelli e simili. Perciò è più che normale che non riesca a credere di vedere l’identica scena ripetersi. Solo che a correre è Kakaroth, con in mano la maggior quantità di cibarie possibile. A questo punto c’è solo una cosa da fare. Mi alzo e…si corre. Via! Tanto se questo posto è davvero come la base so esattamente dove svoltare. Lui mi raggiunge e mentre io mi occupo di portare via alcune cose che lui mi passa, più agevolato nella fuga, corriamo affiancati. “Kakaroth di qua!”urlo a un certo punto e lo afferro per il collo della tuta. Ci nascondiamo in un vicolo buio e quei scimuniti che ci inseguono ci superano urlando. Quando il pericolo è passato usciamo allo scoperto. “Sei un idiota!!! Come cavolo ti è venuta un idea così?!!! Non dobbiamo farci scoprire!!!”esalo inferocito. Lui, invece, sorride a 360 gradi. “Ora si mangia”mi dice spontaneamente. Abbasso il capo. Come posso pensare davvero che capisca quello che dico quanto c’è di mezzo il cibo? Forse non glielo dirò mai, ma è uguale a suo fratello Radisch quando fa così. Ci sediamo. Lui si strafoga e io…bè lo seguo. Stavo morendo dalla fame. Non credo di aver mai avuto crampi peggiori. Buono! Ha ragione Freezer quando dice che siamo scimmioni, basti vedere la scena disgustosa della mia bocca piena che perde cibo da tutte le parti. Però quella lucertola non sa cosa si perde”.La mia ff sul forum è DbNa Un ritorno inatteso
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“Ok. Dopo mangiato il mondo appare migliore. Soprattutto per me. Urca, che spanciata ragazzi! Quando ho sentito quell’odorino non ho capito più niente. Mi è seccato abbandonare Vegeta addormentato a probabili assalitori, ma il mio corpo si è mosso a prescindere dalla volontà. Avete mai visto quei cartoon in cui l’odore delle squisitezze si trasforma in una specie di venticello grigio a forma di seducente mano, che fa volare fino alla fonte chi lo annusa? Ecco. Ora capite lo stato di trance in cui ero caduto. Sono sceso per delle scale che l’ombra nascondeva e ho trovato un enorme e chiassosa cucina. Tantissimi alieni e mostri intenti a cucinare. In fondo anche l’esercito del serpente mangia. Silenzioso come un ladro, passando sotto gli immensi tavoli di legno, ho cominciato a sgraffignare roba. Stavo per farla franca. Mentre risalivo per le scale da cui ero venuto, uno si è accorto di me e ha dato l’allarme. Non potevo combattere, o avrei perso il cibo. Ecco perché non mi è restato da fare altro che correre. Correre come sto facendo adesso alla ricerca di quello che il serpente ci ha portato via attraverso Junior. I corridoi si fanno sempre più lunghi. Mi sto stufando seriamente. Vegeta non sembra nemmeno più quello di prima. Anche se ammetto che non l’ho mai visto mangiare così. Ha superato anche me quasi. A malapena ci credevo. Sembrerebbe che ora stia meglio, sia nello spirito che nel fisico. Eppure ritorna la preoccupazione. Non riesco a stare tranquillo, come se sdraiato a letto scoprissi che ci sono tanti piccolo chiodi come in una tavola da fachiro. Sto esagerando con le mie preoccupazioni. Devo vedere la mia vita con il mio solito ottimismo. Anche perché la in fondo vedo una luce. Non è la luce del sole. Sembra più la luce di alcune torce. Corro in quella direzione improvvisamente eccitato “Li abbiamo trovati!!!”urlo. Ed ecco lì. Bra, Marron, Goten, e Ub che ci saluta con la mano. Ci sono tutti! Sono imprigionati in una semplice prigione di ferro, di sicuro protetta da qualche magia, ma stanno bene. Sorrido correndogli incontro. “Maestro non toccate le sbarre. Succhiano le energie”mi avverte Ub. “Quel mostro, ma se lo becco me paga”aggiunge Bra alzando un pugno in segno di minaccia. “Lo farai a pezzi non è vero papà?”mi chiede Goten sicuro. “Io intanto vorrei uscire”mi fa notare Marron. Vegeta dietro di me gira come un detective. Che sta cercando? “Che fai?”chiedo piegando la testa di dietro, in una posizione un po’ insolita che mi è uscita naturale. “Come pensi di aprire senza chiave?”mi risponde lui sbuffando. “Ma Vegeta. Non ci sono lucchetti”rispondo io sincero. Lui si volta interdetto e si accorge che è vero. “Papà, Junior lo apre utilizzando i suoi poteri”dice Bra preoccupata. “Ci provo io con il drago”dico sicuro. “Non usare troppa energia. Non devono scoprire che siamo qui”ribatte Vegeta. “Drago?”mormorano tutti e quattro i ragazzi insieme. Già, è vero. Nessuno, tranne me e Vegeta, sa praticamente niente di questi nuovi poteri. “Ve lo spieghiamo dopo”dico grattandomi il capo e ridacchiando. Con ve, intendo io. Vegeta non lo farebbe mai. Non è un argomento che ama gridare ai quattro venti. Lo posso capire. Richiamo a me l’energia e confabulo qualche attimo con il grande drago d’oro. Non ama essere un oggetto, va convinto. Però almeno lui mi ascolta. Il potere di Vegeta fa sempre di testa sua. Ed ecco che riesco a richiamare in me l’energia necessaria. Le parole saiyan che significano aprire. Le mormoro e vedo le sbarre illuminarsi. L’oro della mia aura si espande su di loro, ma non accade nulla. Man mano affievolisce e non è servito a niente. Ci riprovo più volte. “Lasciami usare il “lupo”…”mi dice Vegeta. Apro la bocca per ribattere. Lupo? Quando le parole di Vargas mi risuonano in mente. Questa è un'altra trappola. Attraverso questo stratagemma il serpente vuole sapere l’animale simbolo di Vegeta. Basterà dire l’animale sbagliato e poi usare il suo potere senza mostrare la fenice. Ed ecco che anche l’aura di Vegeta si potenzia e diventa dorata come quella di un supersaiyan. Tiene gli occhi chiusi. Si sta concentrando visibilmente e una goccia di sudore comincia a solcargli il viso. Le sbarre sono nuovamente circondate da un aura, ma stavolta è nera come un ombra. Forse perché per aprirle ci vuole un potere come quello di Junior, di per se né buono né malvagio. Un potere neutrale come quello reale e non certo come il mio. Alla fine finalmente le sbarre si aprono. I ragazzi confusi escono, mentre Vegeta si accascia. Immaginavo qualcosa di simile, uno sforzo come quello non è cosa da poco quando si deve utilizzare un potere indomabile come il suo. Ecco perché mi sono portato alle sue spalle e lo tengo prima che possa arrivare a terra. Lui si appoggia. E’ troppo affaticato, ci rimetterà un po’ per tornare in se. Con Vegeta sulla mia spalla e i ragazzi dietro comincio a rifare il percorso a ritroso. Andando sempre dritto come ho fatto all’andata riusciremo a ritrovare l’uscita. Corriamo, ma pian piano le nostre velocità aumentano. Sarò sincero. E’ la mia velocità ad aumentare e i ragazzi sono costretti a seguirmi. Mi metto Vegeta bene in spalla e comincio a correre sempre più forte. I battiti del mio cuore hanno improvvisamente deciso di accelerare. Un ansia che cresce sempre di più. Come se questi corridoio avessero iniziato a chiudersi su di noi. L’oscurità si fa più densa. Tutto si confonde. “Ub ho paura. Che sta succedendo?”chiede con la voce stridula di spavento Marron. Anche loro se ne stanno accorgendo. Ub prende la moglie in braccio e lei, troppo spaventata, non fa storie abbracciandosi con forza al ragazzo. “Guai a te Goten Son!”sbotta seccata Bra, quando mio figlio cerca di fare la stessa cosa con lei. “Almeno restiamo uniti”risponde lui afferrandole la mano. Questo se lo lascia fare e cominciano a correre vicini, mano nella mano. Molto romantico se sapessi cogliere il momento. Non devo farmi prendere dal panico, non sono tipo. Eppure il cuore martella sempre più forte, quasi volesse uscirmi dal petto. Il ruggito del drago non cessa un secondo. Sono in pericolo e non posso fare niente. Un freddo sta calando su tutto. Sento il gelo nelle ossa e nel cuore. I battiti rallentano, come se mi si stesse ghiacciando l’anima. Ed ecco nell’oscurità dietro di noi un lungo e malefico sibilo. Mi volto sconvolto e vedo che i ragazzi hanno fatto lo stesso. Un enorme lingua di fiamma saggia l’aria. Due occhi enormi, di brace, brucianti di un fuoco così diverso dal mio. Mi fissano due bocche di odio e furore, di perdita e dolore. (Da quando sei così profondo? ndA) (Ho paura!!!! NdGoku). “Figliolo”dico cercando di rimanere calmo. I ragazzi sono indietreggiati piano piano, immobilizzati dal panico. Goten, tenendo sempre stretta la mano di Bra, che ora si è avvinghiata a polipo al suo braccio, mi si avvicina. “Papà…”mormora confuso. Io gli affido Vegeta, che è passato all’incoscienza, e gli ordino di portare tutti fuori di qui. “Ma…”ribatte debolmente lui. Uguale a suo fratello Gohan. Mai una volta che mi obbediscano al primo colpo, sempre che lo facciano. “Vai sempre dritto e portali via. E’ un ordine Goten!!!”urlo e lui spaventato, dopo essersi caricato Vegeta in spalla, inizia a correre. Tutti lo seguono e io mi sento sollevato. Quando mi rivolto però rivedo quegli occhi e nell’ombra degli affilati denti di fiamme sorridono”.La mia ff sul forum è DbNa Un ritorno inatteso
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Cap.8 dignity of prince (la dignità del principe) II° parte
“La testa mi scoppia. Che è successo? Non mi ricordo niente. No, un momento. Comincio a ricordare. Le sbarre, il potere. Odio ridurmi in questo stato ogni volta che uso il potere reale. Apro gli occhi. Prima debolmente. In questi casi se lo faccio troppo velocemente sopraggiunge la nausea. Ormai ho esperienza. Quando mi riprendo completamente mi accorgo di essere appoggiato a una di queste pareti di roccia. Ormai è un abitudine. Un altro poco ci metto la parola letto di sopra e lo tengo come luogo fisso. Davanti a me stanno schierati a quadrato Bra e Goten davanti, Marron e Ub dietro. Mi rialzo accorgendomi che sono nelle posizioni di combattimento. “Consegnatemelo e nessuno si farà male”. E’ l’ordine di una voce fin troppo conosciuta. Non è difficile nemmeno capire di cosa sta parlando. “Se mi vuoi vienimi a prendere”dico sarcastico facendo qualche passo in avanti. I ragazzi si voltano evidentemente sollevati di vedermi in piedi. Mi metto davanti a loro, fronteggiando Piccolo. E’ in questi momenti che vorrei essere io quello alto due metri. “Andate, vi raggiungo dopo”dico schietto. “Anche tu…”mormora Ub e io mi volto di scatto. Un attimo. “Kakaroth?”chiedo improvvisamente. “Sta sfidando il serpente. E’ rimasto indietro”mi risponde Bra mentre stringe spasmodicamente i pugni. Quell’idiota cosa vuole fare da solo contro quell’essere? Potrà solo farsi ammazzare. Il mio incubo torna ad assillarmi. Non permetterò che si faccia uccidere di nuovo. Non ho nessuna intenzione di vedermelo morire tra le braccia. Non arriverò tardi. Due contro uno avremo forse la possibilità di eliminare il serpente dagli occhi di brace. “Svelti muovetevi. Io e Kakaroth vi raggiungeremo”dico e sono così sicuro da convincerli. Come un sol uomo corrono via. Mi accerto che Piccolo non voglia seguirli. No, sono il suo obbiettivo. “Ti sei bevuto il cervello namecciano? Nessuno batte due volte il principe dei saiyan”lo sfido mentre mi metto in posizione di combattimento. “Io sono il demon prince e nessuno può sperare di battermi”mi risponde a tono, mentre la sfida inizia”.
“Un altro colpo di coda mi scaraventa contro il tetto. Altre rocce che si distruggono con l’impatto del mio corpo. Sono costretto a sputare sangue. E’ troppo forte. Non ho mai incontrato un avversario del genere. La testa mi gira, le ossa si spezzano, la volontà viene meno. I miei poteri normali non hanno effetto. Nello scontro, il mio drago è rimasto gravemente ferito e anche il mio potere è venuto meno. Crollo a terra facendo un volo ragguardevole. Cerco di rimettermi in piedi, ma le braccia mi cedono. Cadono completamente sdraiato a terra, con il viso sul pavimento sporco di polvere e sangue, il mio sangue. Il respiro mi si mozza. Tutto sta girando vorticosamente. Quegli occhi rossi, li posso vedere nell’oscurità anche con gli occhi chiusi. Come in un incubo da sveglio. Quando sento dei passi frettolosi. Qualcuno si piega su di me. Non ho la forza di reagire. Guardo sfocata un immagine. Ci metto un po’ a riconoscere un viso. Vegeta… Ha l’aria di qualcuno che ha appena finito di combattere, ma ha vinto. “Lascia che ora prenda il tuo posto”mi dice tra il serio e il preoccupato. Con dei versi che dovrebbero essere parole, tento di rispondergli. Cerco inutilmente di rialzarmi, ma riesco soltanto a stendere le braccia lamentandomi. Questa scena l’ho già vissuta. “Almeno puoi recuperare le forze”aggiunge. Si, è già successo. “Ascolta Vegeta. Lui è fortissimo. Stai molto attento”rispondo. Perfino le mie parole risuonano come già dette. Cerco di tenere gli occhi aperti, ma il suo viso è nuovamente un ombra indistinta. “Non preoccuparti”. Le sue parole sono l’unica cosa che mi arriva. Che sciocco. Mi fa tante storie e poi è il primo a temere più per me, che per se stesso. I sensi vengono meno e tutto si fa nero”.
“Mi riprendo pian piano e mi rialzo con fatica. Mi guardo intorno. Non vedo niente. Tutto tace. Alzo gli occhi e vedo Vegeta appoggiato alla parete, in piedi. Una volta perfettamente in piedi gli cammino incontro. “Il serpente?”chiedo confuso. “Per un po’ non darà più fastidio”mi risponde con un sorriso sincero. Non gliene ho mai visti fare. Sembra quasi una persona normale. Una volta vicinissimo alza la mano. Non capisco. “Amici?”chiede debolmente. Ok, qualcosa non quadra. Amico mi stai preoccupando.“Fratelli”rispondo sincero, appoggiando la mia mano sulla sua. A quel punto mi crolla letteralmente tra le braccia. “Ma che…?”chiedo sconcertato. “La mia Bulma, sai, credo che sto per raggiungerla”mormora enigmatico. Non riesco a rispondere niente che ricade all’indietro. “Cos…Vegeta…oh no”. Le parole come perle escono una dietro l’altra mentre non mi capacito. Comincio a scuoterlo, ma non succede niente. So già cos’è successo, ma non sono disposto ad accettarlo. Amico mio…Perché? Se solo non ti avessi lasciato andare a combattere al posto mio. “Vegeta!!!!!!!!!!!!!!!!!!”.
“Una volta qualcuno mi disse che la morte è come un viaggio. Non sempre è la fine, a volte è un inizio”.La mia ff sul forum è DbNa Un ritorno inatteso
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O_o T_T te lo dico con amore.. FANC**O nn puoi lasciarmi così in sospesoooo!!! >_<Vuoi rimanere? Perchè fa male, male, male da morire.. senza te! /Tzn.sigpic
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Cap.9 life I°parte
“Mi chiedo se venire al mondo sia così. Svegliarsi in un luogo sconosciuto, mentre una luce troppo forte per i tuoi giovani occhi ti abbaglia. Trovarsi in un corpo estraneo che nemmeno sai gestire. Perché almeno questo è quello che provo io. Dovrei essere morto, dovrei.... Ormai conosco com’è quando si muore, stavolta è stato diverso. Pian piano prendo possesso del corpo dove mi trovo. Non è il mio, questo è fin troppo chiaro, chissà dove sarà il mio corpo adesso. Ci stavo bene, mi piaceva essere me, non mi è chiaro invece se mi piacerà essere quello che sono adesso. No, non sono proprio rinato, qualcuno si è semplicemente divertito a traslare il mio spirito da un corpo all’altro. L’avevo detto che quella ferita era troppo piccola per essere mortale, o almeno non doveva esserla per il principe dei saiyan. Mi rialzo, o meglio ci provo, perché rimango raso terra. Mi guardo meglio e resto basito”.
I quattro ragazzi erano tornati indietro. I due adulti tardavano ad arrivare e non arrivavano più rumori di lotta. Quando avevano raggiunto il luogo in cui avevano lasciato il saiyan terrestre, una scena terribile si era mostrata ai loro occhi. Goku stava seduto in terra, accanto a lui sdraiato per terra quello che era stato il principe dei saiyan.
“Strattonandomi sono riusciti ad allontanarmi dal corpo senza vita di quello che fino a non troppo tempo prima era stato il mio migliore amico. Quando mi sono voltato però, deciso a riprendermi almeno quello che restava di Vegeta, mi sono accorto che era troppo tardi. Piccolo è arrivato prima di me. Aveva le vesti lacere di chi le ha prese, e i gesti lenti di chi si è appena ripreso dall’incoscienza. Eppure è stato abbastanza veloce da prendersi il corpo e correre via. Io resto immobile, indeciso se seguirlo o no. Un'altra scossa, il castello si sta ripiegando su se stesso. “Goku dobbiamo andare via!!”urla spaventato Uub. Dietro di lui ci sono gli altri che mi guardano altrettanto spaventati. Io li guardo confuso. Boccheggio come un pesce fuor d’acqua. Vorrei inseguire il mio avversario, ma purtroppo non posso, lo devo fare per loro. Di sicuro anche “lui” sarebbe d’accordo, soprattutto perché c’è anche Bra. Eppure non riesco nemmeno a portare in salvo loro, bloccato senza riuscire a muovermi. “Vegeta era anche amico mio, papà, ma non possiamo perdere la vita per salvare un cadavere”. Quelle parole così crude dette da Goten sono come una doccia fredda. (Perché a me la frase cattiva? Io sono disperato ç_ç NdGoten). Se n’è andato. Fino ad ora non riuscivo ad accettare questa come realtà, ma è così e me ne devo fare un ragione. Devo portare gli altri in salvo, almeno così il suo sacrificio non sarà stato vano”.
“Sono un lupo. L’ululato che ha solcato questa prigione ne è la prova. Una prigione con una finestra che si diverte a farmi vedere la luce del mondo dei liberi. Non ci credo, ma forse me lo sarei dovuto aspettare. Ovvio. Trasformarmi nell’animale simbolo, lo avrebbe potuto inglobare in se in un colpo solo. Mi viene quasi da ridere a pensare che c’è cascato. Fin troppo semplice ingannarlo. In fondo ero l’unico saiyan a trasformarsi in lupo con la luna rossa. Mi guardo nuovamente le zampe e mi rendo conto di averla incatenata. Umh, non è un buon segno. Quando percepisco un odore familiare. No, starò sognando. “Vegeta”una voce dolce, che credevo di non poter più udire. Se è un sogno non svegliatemi, mi accontento anche di rimanere un lupo. Mi volto pian piano e la vedo. Bellissima come la ricordavo. Ha ancora i vestiti di quella sera. “Cosa ti hanno fatto?”mi chiede allungando le braccia, anche lei è incatenata per un piede. Deve essere in quella posizione da parecchio, perché si muove a fatica. Inoltre il ferro le ha graffiato la caviglia. No. La domanda è cosa hanno fatto a lei. Chi, soprattutto? Me la pagheranno e non mi interessa se non ho più i miei poteri, li sbrano vivi.”
“”Cosa ho sbagliato mio signore?”chiese Piccolo serio, mentre il serpente si dimenava davanti a lui. “Non è il suo animale simbolo! Ci ha imbrogliato!!!”sibilò inferocito l’essere. I suoi occhi sembravano ancora più terribili del solito. “Cosa devo fare?”chiese allora Piccolo, mentre stringeva i pugni. Non gli piaceva prendere ordini. Non li aveva mai presi da nessuno. “Torturalo finché non te lo dice. Non temere. I poteri del demon prince ti faranno capire ugualmente cosa dice”risponde il serpente calmandosi. Il sangue, il dolore, avrebbe avuto quello che lo alimentava.
”Per essere solo un lupo sei resistente”aveva mormorato il namecciano, mentre riportava il lupo privo di sensi alla sua cella. Bulma era scoppiata a piangere vedendolo così mal ridotto e aveva inveito contro quello che una volta era un amico. La donna aveva desiderato così tanto rivedere il suo principe, ma non certo in quella situazione. Ricordava con orrore le fauci del serpente che si richiudevano su di lei, mentre la città intorno a lei veniva distrutta. Eppure all’interno di quella bocca di fuoco, era stata l’unica a non trovare la morte. Evidentemente il potere reale, legato a lei indissolubilmente ormai , l’aveva protetta. Il serpente non aveva potuto ucciderla, ma se l’era portata via. Lei, per lasciare una labile traccia, per evitare che Vegeta la credesse perduta, aveva lasciato cadere il suo piccolo orecchino. Purtroppo era andato tutto al contrario. Piccolo lo lasciò al limitare della cella, non troppo distante da lei. Il lupo, sentendo la voce di lei disperata che insisteva a chiamarlo, aveva fatto lo sforzo di andarle incontro. Sulle zampe incerte, era crollato addosso a lei. La donna l’aveva abbracciato, accarezzando dolcemente il pelo morbido, così simile ai suoi strani capelli saiyan da uomo.
Si dimenava ululando, mettendocela tutta per liberarsi dalle catene. La sua forza era incredibile paragonata a quella di un lupo normale, ma rispetto a quella che poteva vantare di solito sembrava ridicola. Strattonava con tutta la sua forza e sentiva la zampa piegarsi sempre di più, rischiava di rompersela, ma non gli importava. Doveva liberarsi, doveva. L’aveva sentita urlare lì nella cella accanto. Voleva raggiungerla, proteggerla Erano lì, così vicini eppure così lontani. Quella catena che gli legava la zampa non lo avrebbe certo trattenuto. “Lasciami stare. Aiuto!”un ultimo grido e non capisce più nulla. Uno degli anelli della catena cede e, con un pezzo di ferro ancora attaccato alla zampa, si mette davanti a lei. La donna terrorizzata è appoggiata al muro. Vegeta si avventa sull’aggressore che cade per terra, ma ha i riflessi abbastanza pronti per rotolare via, e poi rialzarsi. Vegeta, nuovamente davanti alla donna, ringhia. Il muso è ripiegato su se stesso in una maschera di rabbia, lasciando vedere i terribili denti aguzzi. Il pelo è dritto è gli occhi sembrano quelli gialli di un mostro. Eppure lei lo riconosce lo stesso. La sta difendendo come ha sempre fatto. Appoggia rassicurata una mano sul suo dorso, dolcemente. Lui non si lascia distrarre, finché l’avversario non si allontana spaventato dimenticando avventatamente la porta nuovamente aperta. Appena il nemico è lontano, i suoi muscoli si rilassano e si volta a guardarla. Perso in quegli occhi gialli, Bulma fa fatica a riconoscere lo sguardo dalle iridi nere che ha imparato ad amare. “Vai. La porta è aperta e tu sei libero”mormora lei dolcemente. Lui la guarda sconvolto. In quel mare giallo, ci sono ancora le sui iridi nere. Sembra che la stia supplicando. L’ha appena ritrovata, non la lascerà di nuovo. “Non preoccuparti, non mi faranno del male. Finché tu sarai vivo io sarò protetta. Ora vai e cerca aiuto”dice lei riprendendo il suo carattere forte. Il lupo tentenna ancora un po’ e poi comincia a correre.Last edited by veggy fan; 03 June 2011, 14:39.La mia ff sul forum è DbNa Un ritorno inatteso
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Cap.9 life II°parte
Goku si era separato dai ragazzi. Marron e Ub si erano diretti verso casa, mentre Goten si era offerto di accompagnare Bra. Goku invece si dirigeva a passo incerto verso casa. E’ notte quando arrivano. Sua moglie lo accoglie e non capisce la sua espressione. May nell’altra stanza dorme e non può vedere suo padre abbracciare con disperazione sua madre.
“Una settimana è passata dalla morte di Vegeta, non so più quanto dalla morte di Crilin, per non parlare di quella di Bulma. Non ho trovato tracce del Demon Prince o del serpente. In compenso, oggi, di ritorno da una perlustrazione, si è scatenato il putiferio in quel poco della mia vita che era rimasto. “Chichi aspetta!”. Troppo tardi. Ha già lanciato il raggio, seguito da una pericolosissima lama. Avevo scordato quanto fosse pericoloso quel casco. Si che non gli doveva entrare più quel vestito che indossava da bambina. Deve averlo fatto allargare senza dirmi niente. Nonostante questo gli sta stretto. Sono un marito geloso, lo ammetto. Nonostante stia cercando di uccidermi non gradisco vada in giro conciata in quel modo. Eppure per essere bellissima, è bellissima anche così. Solo che adesso mi conviene scappare. Anche Juma ha tirato fuori dalla soffitta i suoi vecchi abiti e sta cercando di schiacciarmi con un martellone. Nonostante non siano poi così pericolosi per me, non posso rischiare di fargli del male. Esco fuori. Vedo Yamcha su un motorino, con Pual armato di occhialetti da alta velocità. Non mi è chiaro cosa ci facciano sui Monti Paoz nei pressi di casa mia. Non importa, mi servono rinforzi. “Lasciami in pace bello. Devo andare a depredare la città del Sud, quella del nord mi è stata soffiata da quei montati allievi del maestro della gru e una pazza di nome Lunch ”mi spiega con un tono da montato che credevo non utilizzasse più. “Cosa?”chiedo sconvolto. “Fa largo. Noi siamo predoni”mi spiega Pual mentre partono a razzo, coprendomi di fumo di scarico. “Siete usciti tutti pazzi?!”urlo esasperato. “Io no papà”mi dice Gohan sorridendo. Mi fa poi cenno di seguirlo. Tiro un sospiro di sollievo e lo seguo. Ci infiltriamo nella foresta. Il mio maggiore si guarda intorno e poi comincia a parlare. Voglio tanto bene al mio ragazzo, ma ha un tono soporifero. Perciò, visti annessi crolli d’attenzione, ha dovuto rispiegare il concetto trenta volte. “Piccolo, utilizzando i suoi poteri da Demon Prince ha reso tutti malvagi. Su di te non fa effetto perché sei troppo buono. Su di me no perché deve essere rimasta ancora una parte del mio maestro in lui che gli impedisce di farmi del male. Chiaro?”chiede esasperato. Annuisco, ora è chiaro”.
“Io e Gohan siamo seduti qui. Stiamo pensando a cosa fare. Io invece penso a come mi ha guardato Chichi. Nei suo splendidi occhi c’era solo indifferenza, anzi ira. Un estraneo, ecco cos’ero per la donna con cui ho passato quasi tutta la vita. Non so nemmeno dove sia la mia piccola May. La mia famiglia, la mia perfetta famiglia, me ne resta solo il ricordo. Mi merito davvero di essere trattato così? Non mi ama più, non mi vuole più, è bastato un incantesimo così semplice e stupido a dividerci, credevo che il nostro amore sarebbe resistito a cose ben più forti. Mio figlio si avvicina. Non sono un tipo eccessivamente affettuoso, ma so quando è il momento di un gesto di affetto. Questo è il momento. Lo abbraccio e dico: “Mi sei restato almeno tu figliolo”. Lui sorride. “Ti voglio bene papà”mi risponde e a me si scioglie il cuore. Ed ecco poi arrivare qualcosa di inaspettato. Un lupo, un lupo nero nemmeno troppo grande di stazza, corre incontro a me e a mio figlio come un disperato. Appena arriva si blocca davanti a me. Mi guarda e sembra riconoscermi. Non l’ho mai visto prima. Non faccio nemmeno in tempo a parlare che crolla incosciente. Mi chino e mi accorgo con raccapriccio che ha le zampe insanguinate. Da quant’è che corre senza sosta?”.
“Mi sono ripreso e mi sono trovato davanti il brutto muso di Kakaroth. L’idiota, dopo milioni di prove, ha capito che voglio che mi segua. “Papà, forse ci porterà da Piccolo”ha esclamato fiducioso Gohan. E’ in questi momenti che quel moccioso si guadagna la mia stima. La terza classe ha afferrato. Mi ha preso in braccio, noncurante che ho tentato di morderlo, e si è alzato in volo. Aspettando poi che io gli indicassi la strada. Solo che né io, né lui, avremmo immaginato come sarebbe andata a finire. Ossia in una scena pietosa. Ma che cavolo mi succede? Uggiolio come un cucciolo. Io non ho paura di volare, ho passato quasi tutta la mia vita in volo, eppure adesso piagnucolo come un poppante. Sto corpo è una vera scocciatura. Meno male che i lupi sono animali coraggiosi. Se mi tramutavano in un coniglietto bianco come la mettevamo? No, penso che per il disonore mi sarei buttato direttamente giù da un dirupo. Goku mi guarda e non capisce. O meglio credo che non voglia capire, mentre si gratta la testa confuso. “Mettimi giù!”ecco ciò che vorrei dire, ma mi esce un brontolio confuso. No, così capisce anche di meno. “Papà credo che non sia un animale adatto per il volo. Forse è meglio se lo riporti a terra”dice Gohan. Il figlio di Kakaroth sta dicendo una cosa sensata dietro l’altra, è un miracolo. Certo però che è da un po’ che sto tornando acido come i primi tempi. Sarà che mi sono stufato di questi situazione ridicola. Odio essere guardato dall’alto in basso. Se torno nel mio corpo non mi lamenterò più della mia statura”.La mia ff sul forum è DbNa Un ritorno inatteso
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Originariamente Scritto da $kҸ ฿ŁΔÇk ϟ Visualizza Messaggioaaaawww adoro i lupi *-* insieme ai gatti sono al primo posto *w*La mia ff sul forum è DbNa Un ritorno inatteso
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anche io vorrei un gatto ma i miei nn vogliono... -.-" cmq... povero Veggy xDVuoi rimanere? Perchè fa male, male, male da morire.. senza te! /Tzn.sigpic
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Cap.10 Donne saiyan I° parte
Elly. Si potevano dire tante cose di lei. Tra queste però non si poteva certo si sarebbe potuta adattare al ruolo di damigella in pericolo. Nemmeno adesso che era diventata madre la si poteva vedere relegata in un posto sicuro sperando che il suo adorato Piccolo tornasse da lei. Se lei voleva una cosa, andava e se la prendeva senza tante storie. Ecco perché non si era fatta scrupoli a inseguire non vista il Demon Prince. Nessuno poteva fermarla se si metteva in testa una cosa. Ed ecco perchè, quando aveva visto la terribile onda abbattersi sull’indifeso Crilin, non era stata ferma con le mani in mano. Il neo-saiyan, che di certo nelle sue riscoperte origine aveva trovato forza, non aveva potuto fare niente. L’ex terrestre infatti, non arrivava nemmeno alla potenza del supersaiyan, mentre il namecciano aveva scoperto addirittura un nuovo potere. Ecco perché, dopo un combattimento troppo simile a un massacro, era caduto inerte a terra mentre una gigantesca onda voleva spazzarlo via. La giovane, raggiungendo il supersaiyan 2 in un baleno, era intervenuta per salvarlo. Lei a Crilii era sempre stata molto affezionata. In fondo però con la sua allegria e la sua propensione all’amicizia, ben pochi lo trovavano antipatici. Non vista se l’era portato via incosciente. Solo che il simpatico tappetto non si era più ripreso. Ridotto veramente male, a un soffio dalla morte, aveva avuto bisogno di cure immediate. Elly non sapeva dove andare. Chi l’avrebbe mai accolta nel terrore di un attacco del Demon Prince? Chi sarebbe stato così folle?
Kamy. La sua caratteristica numero uno era appunto la follia. Insito nel sangue saiyan c’erano tante caratteristiche e questa non mancava di certo. Perciò non si era fatta scrupoli a dar riparo all’amica. Crilii ora riposava nel suo letto, mentre l’amica studiava vari modi per far tornare in se il marito. La silenziosa casa a Satan city dove viveva la rossa, si era improvvisamente popolata di rumori, assomigliando alla Capsule corp. un tempo. Anche se la saiyan vermiglia, non era dell’umore adatto. “Oh, piantala di piangere! Dov’è finita la ragazza forte che conoscevo?!!”sbottò irritata Elly. Voleva molto bene all’amica, non voleva vederla così depressa. “Secondo te…Vegeta…davvero…”mormorò. Era troppo affezionata a quel burbero saiyan che conosceva da tutta una vita. “Io seguo il mio cuore. Il mio cuore mi dice che c’è ancora un po’ di Junior in quell’essere. Cosa ti dice il tuo cuore su Vegeta?”chiese la bionda guadandola fissa negli occhi. Kamy fece un sorriso da far invidia allo stesso Vegeta per quanto metteva soggezione. “Dico che è un bleff. Avrà qualche folle piano in mente”rispose incrociando le braccia. “Perfetto”aveva detto la saiyan cresciuta sulla terra stringendo la mano all’amica.La mia ff sul forum è DbNa Un ritorno inatteso
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xk nn hai più continuato? pensavi che nn avessi letto? xDVuoi rimanere? Perchè fa male, male, male da morire.. senza te! /Tzn.sigpic
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se devo essere sincera, sì. XD. Visto che sei l'unica che segue, aspetto te XP.La mia ff sul forum è DbNa Un ritorno inatteso
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