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Originariamente Scritto da pasalvo
Qui anche al Ginnasio.
Anche io ho iniziato subito storia dell'arte dal ginnasio, nel triennio invece non farò più francese e geografia e inizio filosofia, scienze&chimica e fisica.
Il passaggio dalla scuola secondaria superiore all'Università non è necessariamente vincolato ad inflessibili canoni di continuità.
Istituto Tecnico Commerciale Industriale "Luigi Einaudi" - Diploma di Ragioniere e Perito Commerciale con votazione finale di 75/100
Facoltà di Lettere e Filosofia - Laurea Triennale in Storia con votazione finale di 110/110 e lode
Facoltà di Lettere e Filosofia - Laurea Specialistica in Strumenti e Metodi della ricerca storica con votazione finale di 110/110 e lode
<- QED
Una corda scese sinuosa. La afferrai fra gli spruzzi e dal ponte si levò un grido di incoraggiamento, sguaiato e scellerato, il cui fetore era un affronto al cielo.
Il passaggio dalla scuola secondaria superiore all'Università non è necessariamente vincolato ad inflessibili canoni di continuità.
Istituto Tecnico Commerciale Industriale "Luigi Einaudi" - Diploma di Ragioniere e Perito Commerciale con votazione finale di 75/100
Facoltà di Lettere e Filosofia - Laurea Triennale in Storia con votazione finale di 110/110 e lode
Facoltà di Lettere e Filosofia - Laurea Specialistica in Strumenti e Metodi della ricerca storica con votazione finale di 110/110 e lode
E beh, hai scoperto l'acqua calda
Mica un esempio vuol dire che sia sempre così, come ho già detto ci sono sempre le relative eccezioni su ogni statistica... il tuo esempio non dimostra certo che ogni persona diplomata in ragioneria possa laurearsi a pieni voti in lettere e filosofia
No, ma certifica che per potervi riuscire non occorre essere considerati dei prodigi al Classico.
Mavà? Non ci voleva il tuo curriculum per capire ciò...
Sta di fatto che esempi come il tuo sono minori in quantità rispetto a curricula scolastici che procedono su una stessa linea già a partire dal liceo... è così difficile da capire?
Occorre schema? Dato ISTAT? Puntata dei Teletubbies a tema?
Dici?
Chi ha fatto il liceo (di qualsiasi tipo) ha un approccio alle materie ed una preparazione completamente differente da chi ha fatto per esempio Ragioneria o l'ITIS
Non sto dicendo che chi non fa il liceo è stupido e non sa studiare o che le materie che insegnano li siano facili (anzi...), ma sicuramente è sottoposto ad una pressione di studio minore, a materie più pragmatiche, coincise e sterili. Inoltre non dovendosi dedicare molto all'approfondimento di materie umanistiche (che bisogna studiare e non capire) non è abituato ad usare le capacità mnemoniche in maniera ampia, ad esporre e tante altre cose che invece al liceo si fanno per anni.
Ovviamente dipende anche dalla facoltà che uno prende,ma senza dubbio ogni tipo di scuola è in grado di darti una formazione che nello specifico dell'indirizzo ti prepara molto a dei determinati tipi di università, anche dal punto di vista psicologico.
Ma che bravo eh?
peccato che hai volutamente evitato di quotare la parte in cui dico che ci sono le dovute eccezioni...
Senza dubbio (con le dovute eccezioni) le difficoltà non sono permanenti, prima o poi chiunque impara a studiare, solo che c'è chi impiega minori energie perchè già è stato abituato a farlo.
Poi oh, se vuoi capire che non si parlava del totale dei diplomati capisci, altrimenti se non ci arrivi evidentemente sta laurea l'hai presa al CEPU
e mi fermo che già stiamo sviando troppo che poi passa Derfel e ci impala
Imperdonabile; non si trattano così i post di una signora .
In realtà il tuo pensiero è quanto di più giusto e concreto vi sia; con ogni probabilità ne ripeterò pedissequamente il contenuto alla mia progenie; esso, inoltre, ricalca sorprendentemente i dettami che, ormai diversi anni fa, i docenti cercarono di inculcarmi. Spirito libero ed amante del libero fluire del talento, tuttavia, non vi diedi ascolto. Tra la chiusura di un bilancio, la comprensione del sistema Keynesiano e delle teorie fisiocratiche di Quesnay mi innamorai di Petrarca, Leopardi e Nietzsche; compresi il gigantesco peso specifico di figure quali Montesquieu, Rousseu, Diderot, Marx, Vladimir Ilyich Ulyanov, Joseph Goebbels.
La qualità dell'insegnamento all'interno degli Istituti Tecnici è migliorata notevolmente nel corso di quest'ultimo decennio (ricordo distintamente che non più tardi di otto anni fa si discuteva in merito ad un eventuale cambiamento di ragione sociale [si sarebbe optato per trasformarli in Licei Tecnici]), tanto da snaturare il venefico paradigma che, da sempre, accosta simili indirizzi didattici unicamente ad una realtà lavorativa.
Individuo il nodo focale nella difficoltà, per un ragazzo di nemmeno 14 anni, di effettuare la scelta maggiormente connaturata alle proprie prerogative. Chiunque può trovarsi, rendendosene conto fuori tempo massimo, in un ambiente non consono alle attitudini manifestate precedentemente. L'Università potrebbe così rivelarsi semplice instrumentum per correggere il tiro.
Ingrifis, non ci interessa la storia della tua vita
Cavolo, ma ci vuole tanto a capire che la tua esperienza personale non rappresenta la stragrande maggioranza dei casi?
Se è capitato a te non significa che sia così per tutti, la maggior parte dei laureati in lettere proviene da licei (classico , scientifico, linguistico ecc) e questo è un dato di fatto. Ciò non esclude che un ragioniere possa ugualmente laurearsi in lettere, ma è MENO consueto. Non ho detto IMPOSSIBILE, ma MENO CONSUETO. Capito ora?
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