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Com'è andata a scuola?

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  • Originariamente Scritto da Lu Visualizza Messaggio
    Ingrifis, non ci interessa la storia della tua vita

    Cavolo, ma ci vuole tanto a capire che la tua esperienza personale non rappresenta la stragrande maggioranza dei casi?
    Se è capitato a te non significa che sia così per tutti, la maggior parte dei laureati in lettere proviene da licei (classico , scientifico, linguistico ecc) e questo è un dato di fatto. Ciò non esclude che un ragioniere possa ugualmente laurearsi in lettere, ma è MENO consueto. Non ho detto IMPOSSIBILE, ma MENO CONSUETO. Capito ora?
    Sarà forse perchè chi esce da un liceo non ha nessun titolo di studio utile, mentre chi esce da qualche altro indirizzo professionale, ha già un riconoscimento e la possibilità di svolgere un attività?
    Non so... io sapeva che erano queste le divisioni tra le scuole...
    Last edited by ghonnen; 30 June 2008, 18:16.
    sigpic

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    • Originariamente Scritto da ghonnen Visualizza Messaggio
      Sarà forse perchè chi esce da un liceo non ha nessun titolo di studio utile, mentre chi esce da qualche altro indirizzo professionale, ha già un riconoscimento e la possibilità di svolgere un attivitò?
      Non so... io sapeva che erano queste le divisioni tra le scuole...
      E' giusto ma non vedo cosa c'entri.
      L'istituto ti prepara per una professione e per l'università (sebbene non agli stessi livelli del liceo visto che deve provvedere a 2 obiettivi insieme [ma forse questa è una mia opinione]), il liceo ti prepara per l'università e basta.
      EDIT: Bingo, ho capito dove volevi andare a parare, forse hai ragione (mi riferisco a quello che credo comporti una preparazione diversa tra liceo e istituto).
      Last edited by Daredevil; 30 June 2008, 18:19.

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      • Originariamente Scritto da ghonnen Visualizza Messaggio
        Sarà forse perchè chi esce da un liceo non ha nessun titolo di studio utile, mentre chi esce da qualche altro indirizzo professionale, ha già un riconoscimento e la possibilità di svolgere un attività?
        Non so... io sapeva che erano queste le divisioni tra le scuole...
        Si ghonnen, ma se ci fai caso mica si parla tu tutta l'università...ma della laurea in lettere, quindi non capisco cosa c'entri il tuo commento...
        L'avrei considerato giusto nel caso in cui si stesse parlando dell'università in generale.
        sigpic

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        • Intendo dire che se finisci un liceo, sei OBBLIGATO ad andare avanti...
          Se finisci un istituto invece, PUOI andare avanti...
          Avrai una minore preparazione, ma non è mica la fine del mondo, visto che comunque si riesce ad andare avanti...
          Bene o male , chi sceglie l' istituto professionale desidera avere un lavoro...
          Chi si vuole laureare in un campo specifico, avrà un minor numero di aderenti provenienti da scuole tecniche et simila...
          Diciamo che una classe solitamente è composta da un maggior numero di liceali...
          sigpic

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          • Originariamente Scritto da ghonnen Visualizza Messaggio
            Intendo dire che se finisci un liceo, sei OBBLIGATO ad andare avanti...
            Beh, non sei obbligato nel vero senso della parola, alla fine puoi lavorare con una raccomandazione

            Originariamente Scritto da ghonnen Visualizza Messaggio
            Se finisci un istituto invece, PUOI andare avanti...Avrai una minore preparazione, ma non è mica la fine del mondo, visto che comunque si riesce ad andare avanti...
            Beh, minore preparazione dipende... se scegli di fare ingegneria per esempio e hai fatto l'ITIS hai già studiato bene materie come Matematica, Calcolo, Sistemi, Informatica ecc
            Nel caso in cui un diplomato ITIS sceglie di fare Lettere ha una minore preparazione rispetto ad un liceale su quelle particolari materie che si fanno li, ma non perchè è deficiente chi fa l'ITIS, semplicemente perchè il suo percorso scolastico è stato orientato su altre cose, ma ciò non esclude che possa comunque farlo
            Originariamente Scritto da ghonnen Visualizza Messaggio
            Bene o male , chi sceglie l' istituto professionale desidera avere un lavoro...
            Chi si vuole laureare in un campo specifico, avrà un minor numero di aderenti provenienti da scuole tecniche et simila...
            Diciamo che una classe solitamente è composta da un maggior numero di liceali...
            Si, ma tu procedi per un discorso diverso che non è sbagliato ma è diverso da cio di cui stiamo parlando.
            Se uno fa un istituto tecnico per lavorare in seguito è un conto, noi stiamo parlando di quelli che decidono di andare all'università e del differente tipo di preparazione che può darti una scuola o l'altra rispetto a corsi di laurea differenti, non so se mi sono spiegata bene ...
            sigpic

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            • Originariamente Scritto da Lu
              Se è capitato a te non significa che sia così per tutti, la maggior parte dei laureati in lettere proviene da licei (classico , scientifico, linguistico ecc) e questo è un dato di fatto.
              Inequivocabile, per giunta.

              Originariamente Scritto da Lu
              chi non fa il liceo è sottoposto ad una pressione di studio minore, a materie più pragmatiche, coincise e sterili. Inoltre non dovendosi dedicare molto all'approfondimento di materie umanistiche (che bisogna studiare e non capire) non è abituato ad usare le capacità mnemoniche in maniera ampia, ad esporre e tante altre cose che invece al liceo si fanno per anni.
              Improprie generalizzazioni. L'insieme rappresentante coloro i quali hanno deciso di non iscriversi al Liceo è eufemisticamente eterogeneo, decisamente troppo per essere citato senza alcuna precisazione.
              La mia esperienza mi consente di descrivere il panorama presente all'interno di un Istituto Tecnico. Il biennio fornisce una vasta preparazione, in particolare nelle materie umanistiche. A presiedere il consiglio di classe è sempre il docente di Lettere, insegnamento che la fa sicuramente da padrone nel corso dei primi due anni. I trienni si diversificano non poco. Quando scelsi l'IGEA (Indirizzo-Giuridico-Economico-Aziendale) non avrei mai immaginato che la presenza dell'area umanistica sarebbe stata così preponderante, sia a livello numerico che qualitativo. Ovviamente il maggior numero di ore era dedicato a ragioneria; tuttavia ricordo come, per esempio, ve ne fossero più di italiano/storia che di matematica. Mi rendo perfettamente conto di come sia doveroso soggettivare l'analisi (che non può prescindere dal valore dei singoli docenti, capaci di stimolare interessi al di là della tipologia dell'Istituto); tuttavia non trovo opportuno ribadire i soliti luoghi comuni senza magari conoscere appieno la realtà della quale si sta dibattendo.
              Tengo a sottolineare quella che può essere opportunamente catalogata come una vera e propria inversione di tendenza; negli ultimi tre anni la Facoltà di Lettere e Filosofia di Genova ha registrato un numero di iscritti provenienti da realtà extraliceali quasi doppio rispetto al precedente triennio. Onde esser travisato, non sto affatto sostenendo che nel breve periodo assisteremo ad un esodo di massa; volevo soltanto rassicurare qualche diciottenne di DBA che il tuo post di replica a Garrincha avrebbe anche potuto traumatizzare un po' .
              Last edited by Grifis; 30 June 2008, 21:19.
              sigpic

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              • Quale parte di "la tua esperienza personale non ci interessa poichè non rappresenta la totalità della situazione " e " ci sono le dovute eccezioni" non ti è chiara?

                Puoi per piacere postare qualche fonte dei dati sull'inversione di tendenza dell'università di Genova?
                Dato che sei così sicuro di ciò che dici potrai testimoniarlo, giusto?
                Ovviamente link, non cose che hai scritto tu eh..


                EDIT: non esistono 18enni traumatizzati stai tranquillo, non sono neanche così deficienti da interpretare un post come se fosse il nuovo testamento o un assioma
                Last edited by Lu; 30 June 2008, 21:35.
                sigpic

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                • Originariamente Scritto da Lu
                  Sta di fatto che esempi come il tuo sono minori in quantità rispetto a curricula scolastici che procedono su una stessa linea già a partire dal liceo... è così difficile da capire?

                  Occorre schema? Dato ISTAT? Puntata dei Teletubbies a tema?
                  Originariamente Scritto da Lu
                  Poi oh, se vuoi capire che non si parlava del totale dei diplomati capisci, altrimenti se non ci arrivi evidentemente sta laurea l'hai presa al CEPU
                  Originariamente Scritto da Lu
                  Cavolo, ma ci vuole tanto a capire che la tua esperienza personale non rappresenta la stragrande maggioranza dei casi?
                  Se è capitato a te non significa che sia così per tutti, la maggior parte dei laureati in lettere proviene da licei (classico , scientifico, linguistico ecc) e questo è un dato di fatto. Ciò non esclude che un ragioniere possa ugualmente laurearsi in lettere, ma è MENO consueto. Non ho detto IMPOSSIBILE, ma MENO CONSUETO. Capito ora?
                  Originariamente Scritto da Lu
                  Quale parte di "la tua esperienza personale non ci interessa poichè non rappresenta la totalità della situazione " e " ci sono le dovute eccezioni" non ti è chiara?
                  Non credo che l'erezione di una barriera volta al consolidamento delle verità precedentemente professate nonchè al rifiuto di comprendere il punto di vista dell'interlocutore in virtù un supponente canovaccio che, oltre a rappresentare un paradigma di dubbio gusto, imprigiona il dibattito in un'avvilente ristagnazione, possa essere considerata una scelta opportuna.

                  Al conseguimento della licenza media inferiore, qualsiasi ragazzo/a si trova costretto/a a prendere, di norma antecedentemente al compimento del quattordicesimo anno di età, una decisione che potrebbe anche riverlarsi decisiva per il proprio percorso professionale. Al fine di ridurre le possibilità di errore, il consiglio di classe elargisce il celeberrimo consiglio formativo (del quale sono sempre stato esplicito detrattore [pur apprezzando il lodevole interesse di figure precarie e sottopagate] in virtù dell'oggettiva impossibilità, causa la semplicità dei vari programmi, di manifestare una spiccata predisposizione per un determinato indirizzo), che, almeno ai miei tempi, non godette di eccezionale riscontro. Un adolescente piuttosto sveglio non impiegherà più di qualche mese ad intuire la validità, o meno, della scelta effettuata. Ribadisco quanto già detto.

                  Originariamente Scritto da Grifis
                  L'insieme rappresentante coloro i quali hanno deciso di non iscriversi al Liceo è eufemisticamente eterogeneo, decisamente troppo per essere citato senza alcuna precisazione.
                  L'indirizzo prettamente professionale esclude, quantomeno teoricamente, l'eventualità di un prosieguo degli studi. I più mirano unicamente ad acquisire la qualifica di turno, declinando l'invito a completare il percorso didattico.
                  Un istituto magistrale fornisce un immediato riscontro lavorativo (sia per i tre che per i quattro anni). Coloro i quali optano per il curriculum psicopedagogico, della durata di cinque anni, scelgono, in linea di massima, di iscriversi alla corrispondente Facoltà Universitaria.
                  Ben altra cosa è il livello degli Istituti Tecnici Commerciali, da non accomunare a quello degli ITIS.

                  Originariamente Scritto da Grifis
                  ricordo distintamente che non più tardi di otto anni fa si discuteva in merito ad un eventuale cambiamento di ragione sociale (si sarebbe optato per trasformarli in Licei Tecnici)
                  Qualsiasi biennio di un QUALSIASI ITC è strutturato in questo modo:

                  Originariamente Scritto da Grifis
                  Il biennio fornisce una vasta preparazione, in particolare nelle materie umanistiche. A presiedere il consiglio di classe è sempre il docente di Lettere, insegnamento che la fa sicuramente da padrone nel corso dei primi due anni.
                  I trienni, invece, forniscono la preparazione specifica che condurrà al Diploma. Il MERCURIO, ad esempio, fornisce alle aziende figure capaci di gestire il software standardizzato. Diversamente l'IGEA crea un ragioniere con una solida preparazione contabile. Come ho già precisato, tuttavia, all'interno di un QUALSIASI curriculum IGEA l'insegnamento di italiano/storia è numericamente subordinato alla sola Economia Aziendale.
                  Conseguentemente decadono alcune sentenze elargite alla stregua di ineluttabili verità dogmatiche, sconfessate non da sparuti curricula ma dalla sostanziale differenza tra il reale stato delle cose ed una realtà dipinta in virtù del solo sentito dire.

                  Torniamo al/alla ragazzo/a proiettato in una scuola media superiore.

                  Ipotesi A

                  Scelta azzeccata, grande interesse per le singole discipline; conseguenti riscontri. A differenza del triennio delle medie inferiori, in questo periodo ne verranno alla luce le particolari capacità, che non necessariamente coincideranno con gli insegnamenti portanti dell'Istituto. Anche perchè il peso specifico dei docenti, la capacità di trasmettere qualcosa che vada al di là del programma didattico può stimolare, nel giro di pochissimo tempo, interessi inaspettati. Conseguentemente un Diploma conseguito con un'ottima votazione può benissimo non tradursi affatto in una scelta universitaria consequenziale. I fattori in gioco sono molteplici; bypassarli significherebbe soltanto partorire la solita discussione basata sui consueti luoghi comuni.

                  Ipotesi B

                  Scelta difficile, imputabile sia ad un colpevole fraintendimento degli obiettivi formativi che ad una sorta di omologazione di massa (nella quale si può facilmente incorrere, soprattutto a quell'et&#224. Scarso interesse per quasi tutti gli insegnamenti, al quale fa seguito qualche bocciatura. Salvo rendersene conto per tempo (onde evitare di perdere due o tre anni, inesorabile fardello sul futuro CV), l'unica possibilità rimanente è quella di stringere i denti e raggiungere l'agoniata licenza (credo che ormai la terza media non possa soddisfare alcuno). Alla soglia dei 20 anni, l'Università potrebbe così rivelarsi semplice instrumentum per correggere il tiro.

                  Come ben saprai, la scelta di una determinata Facoltà a scapito di un'altra può anche poggiare su motivazioni prettamente pragmatiche. Nel lontano 2001, la maggior parte dei miei compagni di classe scelse di iscriversi ad Economia; la motivazione non fu certo quella di dare continuità al proprio percorso didattico quanto piuttosto l'allettante prospettiva di potersi spavaldamente affacciare sul mondo del lavoro, in possesso della sola laurea triennale. Nel corso dei numerosi sopralluoghi ai vari Sporteli dello Studente che effettuammo, ricordo perfettamente come l'interesse mostrato fosse stato quasi sempre subordinato alla mera possibilità occupazionale. Un atteggiamento del genere porta innanzitutto ad un vastissimo numero di ritirati nel corso dei primi due anni; i più fortunati avranno la possibilità di parcheggiarsi anche oltre i 25, salvo poi scoprire di dover ringraziare, per aver trovato in ogni caso una sistemazione, unicamente il proprio cognome. Beninteso, se dovessi consigliare un neodiplomato, non gli nasconderei le difficoltà nelle quali versa una Facoltà come Lettere e Filosofia. Lo metterei al corrente dell'eufemisticamente irritante lunghezza dell'iter che è necessario seguire. Laureato in corso con il massimo dei voti, dovrebbe necessariamente frequentare la S.S.I.S. (altri due anni, nel corso dei quali verrebbe meno la possibilità [qualora ne avesse voglia ] di lavorare) per poi poter navigare bellamente nel precariato (ogni riferimento a persone, fatti o cose realmente accadute è puramente casuale ). Parimenti, non mi sentirei di sconsigliarlo dal seguire la propria passione.

                  Originariamente Scritto da Lu
                  Puoi per piacere postare qualche fonte dei dati sull'inversione di tendenza dell'università di Genova?
                  Dato che sei così sicuro di ciò che dici potrai testimoniarlo, giusto?
                  Immagino non ti basti l'opinione del futuro preside della Facoltà, con il quale, essendo stato mio referente in occasione delle Tesi Triennale e Specialistica, ho recentemente avuto modo di scambiare qualche parola. Ho anche controllato sul sito; l'ho ritrovato come lo avevo lasciato: lacunoso (fino all'anno scorso non vi erano nemmeno indicati tutti gli orari di ricevimento ). Cercherò di fornire la documentazione richiesta in altra maniera.

                  Originariamente Scritto da Lu
                  non esistono 18enni traumatizzati stai tranquillo, non sono neanche così deficienti da interpretare un post come se fosse il nuovo testamento o un assioma
                  Chiedo scusa a tutti per avervi sottovalutato e mi auguro davvero che Lu abbia ragione.
                  Last edited by Grifis; 01 July 2008, 12:35.
                  sigpic

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                  • Originariamente Scritto da Grifis Visualizza Messaggio
                    Immagino non ti basti l'opinione del preside della Facoltà, con il quale, essendo stato mio referente in occasione delle Tesi Triennale e Specialistica, ho recentemente avuto modo di scambiare qualche parola. Ho anche controllato sul sito; l'ho ritrovato come lo avevo lasciato: lacunoso (fino all'anno scorso non vi erano nemmeno indicati tutti gli orari di ricevimento ). Cercherò di fornire la documentazione richiesta in altra maniera.
                    No che non mi fido non avendolo sentito con le mie orecchie, per quanto mi riguarda potresti esserti inventato tutto per rispondere al mio post

                    La documentazione, se esiste uno studio su questa fantomatica inversione di tendenza, la puoi benissimo trovare in rete, aspetto
                    sigpic

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                    • Originariamente Scritto da Lu Visualizza Messaggio
                      No che non mi fido non avendolo sentito con le mie orecchie, per quanto mi riguarda potresti esserti inventato tutto per rispondere al mio post

                      La documentazione, se esiste uno studio su questa fantomatica inversione di tendenza, la puoi benissimo trovare in rete, aspetto
                      Sta diventando una lotta all'ultimo post

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                      • Ne ha per tutti
                        Per il resto, non partecipo a questa discussione che oggi mi va di scrollare bellamente.
                        E c'è un motivo; finalmente si è conclusa la scuola, circa un'ora fa ho tenuto la sessione orale della maturità, e ho varcato per l'ultima volta la soglia di quell'istituto delle fattezze tipiche del Bauhaus e con un'organizzazione interna degna dell'Hitler dei bei tempi.

                        Son finite le superiori, periodo davvero buoi per quanto mi riguarda, perchè ora, a ripensarci, salvo una accresciuta cultura generale, mi accorgo di non sapere una beneamata sega in linea di massima; e ora, basta, non ho voglia di far calcoli, non ho voglia di pensare all'uni e niente che abbia la scuola come argomento correlato. Stasera falò dei libri e sbornia nera.

                        Ah, l'esame di maturità nel complesso è una cazzata allucinante, i professori che vi mettono pressione fin dall'inizio del quinto anno con la storia dell'esame son davvero dei pirla di grande caratura
                        Almeno questo è valso per me che comunque quest'ultimo mese ho dovuto studiare tanto, troppo, e forse questo m'ha dato la sicurezza necessaria, oppure c'ho il carattere scandinavo.
                        Detto questo, son finite le mie ferie da Mod e nelle ore di calura forse passerò a rompere la minchia, perchè io son come la dissenteria, dove passo io gli stronzi si squagliano.
                        Ya-Hoo.

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                        • Esame di terza media passato con Ottimo.
                          Passiamo al classico *musica minacciosa*
                          Forse quando rimarrà solo sale e terra e le stelle cadranno, ti sentirai a casa.

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                          • Originariamente Scritto da sentinel Visualizza Messaggio
                            Esame di terza media passato con Ottimo.
                            Passiamo al classico *musica minacciosa*
                            Complimenti per l'esame.

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                            • Originariamente Scritto da Grifis
                              Tengo a sottolineare quella che può essere opportunamente catalogata come una vera e propria inversione di tendenza; negli ultimi tre anni la Facoltà di Lettere e Filosofia di Genova ha registrato un numero di iscritti provenienti da realtà extraliceali quasi doppio rispetto al precedente triennio.
                              Mi sembrava piuttosto evidente il fatto che non mi stessi riferendo ad una statistica precisa, supportata da studi in proposito. Inoltre non ho fatto accenno ad una realtà nazionale, limitandomi a riportare una considerazione fuori dai denti che continuo ad accreditare maggiormente, sia perchè conosco la competenza di chi l'ha espressa che perchè, più banalmente, riguarda maggiormente gli affaracci miei , rispetto a quest'indagine (giusto per fornire un supporto di massima [non contestualizzato a sufficienza, ma comunque tangibile riscontro alle mie parole]).

                              http://www.diregiovani.it/gw/produce...px?id_doc=6103
                              Last edited by Grifis; 01 July 2008, 17:42.
                              sigpic

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                              • In risposta alla questione sollevata da Lu e Grifis:

                                In linea di massima la penso come Lu. Sicuramente una persona che ha frequetato il Liceo Classico è preparata a frequentare la facoltà di lettere all'università. Tuttavia, il ragazzo che ha in mano un diploma di maturità classica avrà qualche difficoltà ad affrontare la laurea di Ingegneria. Naturalemente questo è solo un pensiero logico, perchè ci posso essere state persone che frequantando l'ITIS hanno avuto il massimo dei voti in Lettere. Sul fatto della preparazione che le scuole offrono io penso che ormai tutti gli istituti offrono una preparazione base per affrontare determinate facoltà universitarie.

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